Le ditte serie certificano il rendimento dei propri generatori presso laboratori accreditati e abilitati al rilascio della opportuna documentazione.
Questa aspetto amministrativo è diventato quasi un obbligo a seguito della possibilità di beneficiare di incentivi sotto forma di detrazione fiscale.
In Italia vi sono due tipi di incentivi 36% e 55%.
Possono usufruire del 36% i generatori a biomassa che abbiano un rendimento di combustione, certificato da laboratorio, non inferiore al 70%.
Possono usufruire del 55% i generatori a biomassa che abbiano un rendimento di combustione non inferiore a etak=67+ 6logQn. per piccole potenze in pratica non inferiore al 78%.
Qualche stufa in pietra ollare di marca è certificata per il 36%, nessuna per il 55%.
Tutti i termocamini di marca, sono certificati per il 55%.
Un termocamino tipico ha una resa all'acqua dell'70% della potenza nominale ed una resa all'aria del 10%.
Guardate la scheda tecnica di questo termocamino:
http://www.edilkamin.com/it/termocamini ... ro_30.aspx
Dimenticavo costo di listino, senza rivestimento 990 euro.
Naturalmente un termocamino a legna va abbinato ad un accumulo: è quello che fa da volano termico.
Una termostufa o caldaia a pellets non ha bisogno di accumulo, la potenza è regolata da un computer che fa scendere più o meno pellets a seconda della potenza impostata.
Checche se ne dica è un poco difficile far scendere più o meno legna in una caldaia!!