Io ho risposto a Italia SAlute con unamail e hanno pubblicato la mia risposta nel loro forum:
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Ho trovato il vostro articolo alquanto strano e inutilmente terroristico.
Secondo il mio parere le persone o i presunti esperti che hanno scritto
questo articolo non hanno mai visto un bambino da vicino, non sono
genitori e non hanno la più pallida idea delle necessità di neonati e
genitori.
Innanzitutto è falso che il sonno condiviso sia un pericolo per il
neonato: sul sito della Leche League trovate numerosissimi articoli
scritti da pediatri, antropologi, psicologi che supportano al contrario
che il sonno condiviso sia un buon metodo di prevenzione della SIDS, in
quanto il neonato che dorme a stretto contatto con la madre non cade in
un sonno profondo ed è quindi meno a rischio.
Numerosi benefici dal sonno condiviso vengono alla coppia madre-bambino
in quanto il bambino che poppa di notte spesso dal seno della madre
favorisce la produzione della prolattina nella madre e dunque si
garantisce un buon allattamento. Che come sappiamo è indubbiamente il
modo migliore di alimentare i neonati.
Il mammifero uomo, nel momento in cui nasce, assieme ai piccoli di
scimmia, gorilla ecc è estremamente vulnerabile e dipendente dalla madre.
Dipendenza fisica, perchè ha bisogno per sopravvivere e crescere del
latte della mamma, e della sua costante presenza perchè non sa
difendersi nè scappare a differenza dei cuccioli di altri mammiferi,
tipo la mucca, il cavallo, il cervo, il lupo, ... che sanno già muovere
i primi passi appena nati.
Dipendenza psicologica, perchè essendo vissuto nove mesi circondato,
abbracciato dal corpo della madre, tanto da non fare distinzione tra se
stesso e la madre, il cucciolo ha bisogno, per stare bene ed essere
sereno, di sentire spesso il contatto con il corpo della madre.
Il fatto che il cucciolo d'uomo sia progettato geneticamente per essere
assieme alla madre è confermato anche dallo studio della composizione
del latte materno umano, che è molto ricco di acqua e ha pochi grassi e
proteine, quindi il lattante ha necessità di essere allattato spesso
notte compresa, a differenza di altre specie di mammiferi che possono
essere abbandonati per dei periodi più lunghi dalla madre che si
allontana per cercare cibo.
Il sonno condiviso è pertanto un comportamento naturale nella specie
uomo, come lo è in molti altri mammiferi. Molte popolazioni più o meno
primitive praticano il sonno condiviso, dagli indios dell'Amazzonia ad
altri popoli dell'Africa e dell'Asia, e non mi risulta che i bambini
degli indios siano persone così disturbate ed insicure da adulti. Al
contrario se avete letto il bellissimo libro "Il concetto del continuum"
questi bambini che dormono con le madri sono descritti come la grazia e
l'obbedienza fatta persona.
Con questo non voglio dire che l'unico posto dove far dormire i bambini
sia il lettone o che tutte le famiglie debbano praticare il sonno
condiviso, perchè ogni famiglia è particolare e ogni bambino è diverso;
e i genitori, quando non sono confusi da consigli terroristici e
fuorvianti, sono perfettamente in grado di trovare la soluzione migliore
per la loro famiglia in particolare.
Inoltre io non ho mai chiesto consiglio al pediatra su come far dormire
il bambino e mi piacerebbe sapere su che base e su che dati sono citate
le statistiche dell'articolo. Il pediatra è un dottore e lo interpello
quando il bambino è malato, per le altre questioni vale il buon senso
del genitore, che non è inferiore a quello del pediatra solo perchè il
genitore non ha un camice bianco.
Gli esempi riportati di persone che hanno subito dei danni dal sonno
condiviso in età infantile sono fuorvianti, visto che sono l'eccezione e
non la regola. Casi particolari di famiglie con altri problemi che hanno
influito negativamente nella crescita mentale dei figli.
Inotlre vorrei sapere, visto che in 3/4 del mondo si dorme tutti assieme
dove sono ste orde di 30enni che dormono ancora con la mamma a parte
qui... non riesco a capire, dove dormono insieme i bambini poi a 14 anni
già lavorano e magari a 18 mettono su famiglia, mentre qui da noi, con
tutte ste paranoie sull'autonomia abbiamo 30enni di cui ci lamentiamo
perchè vivono ancora a casa con mamma e papà...
non è che il problema l'abbiamo capito a rovescio ???
Quanto poi alla questione che il bambino nel lettone determinerebbe la
fine della normale e sana vita sessuale di coppia, anche questa mi
sembra un luogo comune molto banale.
Che mancanza di fantasia! COme se si dovesse fare sesso solo dalle 10 di
sera e solo nel lettone!
Se una coppia ha problemi, li ha indipendentemente dalla presenza del
bambino nel lettone, il bambino non è la causa del problema di coppia.
Molte cose si capiscono solo dopo aver avuto figli, prima è facile
prendere posizioni assolute, e credere di essere nel giusto
semplicemente perchè siamo adulti.
Diventare genitori porta con sè il dono di avere di nuovo l'occasione di
crescere ed imparare, senza fossilizzarsi mai su posizioni irrigidite.
L'hanno pubblicato qui:
http://www.italiasalute.it/Forum/forum. ... formazioni
Antonella, perchè non mandi la tua bellissima risposta a seguito della mia sul forum che ho messo qui in link..?
Almeno che sappiano che la gente non si beve tutto quello che scrivono sti tromboni di presunti esperti!
Chiara