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da arbor » mar feb 24, 2015 3:35 pm
Ciao Piri Piri, ti vedo così curiosa di capire i meccanismi della disciplina vegan-crudista, da indurmi ad uscire dall’angolo (in cui mi sono ritirato da quasi un paio d’anni) per provare a darti qualche piccolo aiuto. In effetti sei piuttosto sottopeso, una dozzina di chili in più ci starebbero comodamente tutti. Come fare, mangiando soprattutto frutta (e verdura), che sono cibi poco concentrati in nutrienti (zuccheri compresi)? In effetti non è facile raggiungere 3000 calorie con la frutta (men che meno con la verdura, se si esclude quella amidacea che in genere si mangia solo cotta, come le patate), e tuttavia adottando qualche semplice astuzia si possono ottenere risultati soddisfacenti: si tratta, in primo luogo, di fare largo ricorso alla frutta zuccherina, cioè banane cachi fichi; e in secondo luogo, volendo stare sulla frutta acquosa, si può ricorrere ai datteri in funzione tuttavia integrativa della prima (del tipo un dattero medjoul, quindi di grosso calibro, per ogni mela).
Il ricorso alle banane si giustifica, sotto il profilo etico, col fatto che l’uomo si è allontanato dai climi caldi ormai da tempo immemore (diciamo dalla scoperta del fuoco, circa un milione di anni fa), per trasferirsi nei luoghi freddi del pianeta, dove il compromesso è diventato la regola obbligata per la sua sopravvivenza: non è un compromesso coprirsi con i vestiti, ripararsi dal freddo nelle nostre case, spostarsi su mezzi di trasporto a combustibile fossile? Perché, allora, impuntarsi sulle banane? E’ forse meno riprovevole consumare carne, pesce, formaggi, uova, e persino cereali (se non altro perché van mangiati cotti)? Qui poi sei capitata fra grandi estimatori di banane. Credo che il nostro moderatore Marco Urbisci, che ha pure un fabbisogno calorico di 3000 e oltre, faccia massiccio ricorso alle banane (anche un paio di chili al giorno). Io stesso, pur avendo un fabbisogno calorico di molto inferiore a quello di Marco, ne consumo poco meno di un chilo al giorno (salvo che non abbia valide alternative in termini di cachi, fichi o, poniamo, di mango o altra frutta esotica quando mi reco all’estero). Un ottimo modo di mangiar banane è quello del frullato verde (banane e lattuga, o spinacino ecc): ad esempio 1 chilo di banane e 2 etti di lattuga.
Quanto alla integrazione coi datteri (classico è la mela col dattero), la sua ratio è questa: i datteri da soli sono altamente concentrati in zuccheri, per cui il loro consumo esclusivo è sconsigliato perché fanno sballare la glicemia; usati invece in forma integrativa della frutta acquosa i datteri innalzano significativamente il contenuto zuccherino di questa, aiutandoci al tempo stesso ad aumentare l’apporto calorico e a soddisfarne il nostro fabbisogno energetico.
Quanto alle noci varie, ai semi vari, agli olii vari (compreso quello e.v.di oliva) e alla frutta essiccata (datteri compresi), si consiglia grande moderazione (meglio ancora se ci si dimentica, o se ne fa un uso solo sporadico e comunque residuale). La ragione risale al concetto di fondo cui si ispira un certo tipo di crudismo quale quello che viene qui presentato (da Marco Urbisci, e che molti di noi condividono, non da Akira, a quanto pare): quello cioè di evitare tutti i cibi concentrati, in grassi e proteine (noci e semi), in grassi (olii), in zuccheri (frutta essiccata). Contrariamente a quanto si crede, la frutta fresca (banane comprese) non è affatto concentrata in zuccheri, se ne può consumare fino a sazietà senza alcuna noia per la glicemia, contrariamente ai cereali che invece, questi sì, sono concentrati in zuccheri (e pure le patate, sebbene molto meno dei cereali).
E le banane sono pure molto economiche, ma anche le mele con una piccola integrazione di datteri hanno un prezzo contenuto.
Una valida organizzazione dei pasti potrebbe essere la seguente:
- Colazione a base di frutta acquosa (in inverno arance/clementine/pompelmo/kiwi, nella stagione calda meloni/anguria, uva in autunno)
- Pranzo a base di banane e frutta zuccherina in genere (magari con l’aggiunta di insalata a foglia larga e tenera, nel frullato verde come ti dicevo)
- Cena a base di verdure, prima crude (insalata mista) e poi cotte (anche quelle amidacee, per tirar su le calorie, cotte a vapore, o in padella in ratatuia con un goccio d’acqua, o in zuppa, ottimi i carciofi, sporadicamente anche i funghi). Le verdure possono essere eventualmente precedute da un antipasto di frutta (ad esempio qualche mela), seguita dopo 15-30 minuti dalle verdure.
Se tre pasti non bastano a coprire le tue 3000 calorie, si può sempre ricorrere a qualche spuntino intermedio, più o meno robusto secondo il fabbisogno e la fame.
In bocca al lupo.