Pizza pie ha scritto:Ho letto tutti i vari commenti e dopo quattro giorni estenuanti da volontaria al VeganFest proprio non apprezzo chi sale in cattedra in questa maniera: le critiche costruttive vengono formulate in altri termini, magari sul momento perché siano verificabili e venga posto rimedio al problema SUBITO! Noto invece un certo compiacimento distruttivo nel potersi "vantare" di aver "scoperto" la falla: peccato, non c'é nessun premio da vincere e non siete arrivati primi, la maggior parte di queste cose mi erano già state segnalate, con educazione, via e-mails private. Organizzare e far svolgere un evento del genere é un'impresa titanica, non per niente é stato l'evento Vegano più grande d'Europa. Purtroppo non si può ancora pensare di avere espositori che siano completamente Vegani, come nella vita di tutti i giorni erano presenti espositori che vendono tutti i tipi di prodotti, che si erano impegnati a rispettare certe regole ed erano stati obbligati a rispettare uno stretto disciplinare. Ma come andate in pizzeria e chiedete se nell'impasto c'é l'uovo e potrebbe essere che vi dicono una bugia, anche al Veganfest, evidentemente, deve esserci stato qualcuno che "ci ha provato". Ovviamente segnalandolo subito si sarebbe risolto il problema subito... Ma é più bello sollevare polemiche dopo, ed é anche più inutile, tra l'altro vi segnalo che lo state facendo proprio sul sito di Sauro Martella che é una persona positiva e ha fatto una cosa grandiosa per il Veganesimo, imperfetta, ma meglio di chiunque altro, meglio di qualunque altro festival Vegano precedente. Se poi due braccialetti in cuoio o il miele di un superficiale espositore sono riusciti a rovinarvi l'impressione generale del VeganFest resto veramente perplessa sulle vostre priorità e credo che siate venuti molto prevenuti, più alla ricerca del pelo nell'uovo che alla ricerca del significato vero dell'evento. Temo anche che questa prevenzione abbia fatto perdere di vista a qualcuno quello che é lo scopo ultimo: la diffusione di questa filosofia di vita per salvare gli animali, il pianeta e l'uomo. Ma no: é più importante sputtanare Sauro Martella!
Per quanto riguarda il dog bar vorrei precisare che in tutto il mondo un dog bar é una ciotola di acqua, in questo caso era un gazebo in legno con tetto in tela cerata di tre metri per tre, all'ombra, a ridosso di alberi e siepi, con ciotole sempre piene di acque a crocchette e posso affermarlo perché il nostro cane Pizza ci ha fatto sosta diverse volte e tirava per indicarci che voleva entrare ogni volta che ci passava vicino. Se poi qualcuno ritiene che non venissero date abbastanza attenzioni ai nostri cani può sempre offrirsi come hostess per la prossima edizione e occuparsi del dog-bar: c'é sempre bisogno di volontari disposti a rimediare ai gravi difetti riscontrati!
Scusami, ma non ero prevenyuta, altrimenti non sarei partita per due giorni da Genova per venire fin lì, pagandomi due notti d'albergo... è evidente che se sono venuta a visitare il Veganfest l'ho fatto convinta di partecipare a qualcosa di bello e interessante (e per certi versi è stato così).
Seconda cosa, qui nessuno è "compiaciuto" nel criticare nè vuole boicottare niente e nessuno, ANZI: volevo semplicemente segnalare che con problemi del genere il Veganfest si boicotta da solo, e questo non è nell'interesse di nessuno. Io abito questo pianeta e ho a cuore la mia vita e quella di tutti gli animali, di tutte le piante e della maggior parte delle persone, perciò desidero moltissimo che ogni evento del genere riesca bene e attiri più persone possibile verso uno stile di vita sostenibile e amorevole verso tutti. Quindi no, non sono compiaciuta di aver trovato dei braccialetti di cuoio (e riconosco il mio errore nel non averlo segnalato subito e nel non aver fatto caso al nome dello stand, perchè in quel caso sarei stata certamente più utile, ma era sera, ero stanca e stavamo per andare, e non ci ho proprio pensato in quel momento... tornassi indietro mi segnerei almeno il nome e farei anche più domande all'espositrice), nè di non aver trovato le stoviglie biodegradabili, sono solo dispiaciuta... e non lo dico per dare addosso a chi ha organizzato, anche se la perplessità rimane, ma perchè visto che è già stata prevista un'altra edizione spero che le segnalazioni evitino certi inconvenienti. Avere tanta risonanza e riscontro è bellissimo, ma richiede più attenzione, perchè se la stampa che elogia il Veganfest scoprisse certe sviste nessun vegano ci farebbe una bella figura (non perchè io voglia fare "bella figura", questo sia chiaro, ma perchè è ovvio che per pubblicizzare il veganismo non dobbiamo sembrare ipocriti o superficiali nemmeno agli avventori casuali del Veganfest).
Inoltre so che siamo sul sito di Sauro Martella: ovviamente, non avendo intenzione di criticare in maniera distruttiva come tu invece credi, ho postato le mie idee dove lui avrebbe potuto leggerle facilmente. E non mi sembra di aver scritto in maniera maleducata.
@Sauro: l'espositrice dei braccialetti era accanto a un banchetto di un ragazzo che vendeva cd, un banchetto piccolo... era una ragazza straniera, se ricordo bene, purtroppo non ho visto il nome dello stand, è stato davvero un erroraccio da parte mia, se lo avessi guardato le cose sarebbero state molto più semplici...