ciao, sinceramente io ho constatato un po’ di confusione, ma può darsi che sia solo una mia impressione. Ad esempio Fabrizio è ancora convinto che i test sugli animali siano vietati addirittura in tutto il mondo:adriano ha scritto:beh mi sembra che qui tutti fossero informati dello stato dell'arte
Fabrizio Zago ha scritto:c'è una legge internazionale che fa divieto di fare questi test
certo, dunque ciò significa che (per rispondere a VeggieChick) attualmente in Europa i cosmetici possono contenere nuovi ingredienti la cui immissione nel mercato ha richiesto test su animali. Inoltre il divieto totale previsto per il 2013 potrebbe essere soggetto a slittamento se non sono stati sviluppati test alternativi adeguati. Comunque, prima che ciascuno stato europeo recepisca la direttiva, ed entri realmente in vigore, dovranno passare ancora altri anni, quindi sarà solo ne 2018 che, nella migliore delle ipotesi, potremo veramente acquistare qualsiasi prodotto di questo tipo senza far attenzione alla marca, con la certezza che nessun test specifico per i cosmetici sia stato fatto su animali.adriano ha scritto:che non siano tutti vietati è un dato di fatto ne mancano ancora alcuni , ma non perchè la normativa li mantiene in vita ...se leggi la legge essa prevede il divieto
per le ditte cosmetiche aderire allo standard cruelty free, e per i consumatori comprare cosmetici cruelty free, è un modo per far sentire la propria voce per accelerare la creazione e convalida di test alternativi e l’effettiva entrata in vigore del divieto, facendo pressione sull’industria cosmetica e l’Unione Europea per muoversi in questa direzione, oltre che per portare a conoscenza dell’opinione pubblica il fatto che i cosmetici che usano possono ancora contenere ingredienti testati su animali (che spingerà ulteriormente verso una più veloce strada per un reale cruelty free). D'altronde la politica del cruelty free è stato uno dei fattori che ha portato alla stessa nascita della direttiva per il divieto. A mio parere abbandonarla ora sarebbe un grave errore.è chiaro che gli enti preposti alla validazione del test dovranno trovare la maniera di non usare gli animali ma altri sistemi
Maggiori info qui: http://www.consumoconsapevole.org/cosme ... zione.html
Non capisco perché si continua a parlare del reach. Il reach non ha nulla a che vedere con il discorso cruelty free. E’ come dire che se io stasera mangio una fettina di seitan, e domani in qualche laboratorio qualche ricercatore vuole vedere quanto seitan riescano ad inghiottire dei topi prima di morire (e lo fanno davvero, purtroppo)… allora io mangiando seitan sostengo la sperimentazione animale. Se io compro uno shampoo cruelty free è per ciò che ho spiegato sopra, non perché riesca a vietare che in un qualsiasi laboratorio (del dottor pinco pallino o del reach) vengano testati quegli stessi ingredienti contenuti nel mio shampoo.Sul reach , mi dispiace per quelli del prima e del dopo 1981 tutte le sostanza TUTTE che non abbiano un profilo di sicurezza adeguato saranno ritestate sia con i metodi alternativi oggi approvovati sia con gli animali qualora sia necessario .
ciao e grazie per il tuo intervento
sigh… a questo punto ci rinuncio…Fabrizio Zago ha scritto:Il cruelty free non esiste perché o le sostanze sono state testate prima della data cut off ed allora devono essere ritestate oppure sono state testate dopo la data ed allora non si può più dire che sono cruelty free.