Il Clostridium botulinum è un problema per gli oleoliti, se li usate internamente o su ferite aperte. E la tossina del clostridium non si può vedere, odorare, gustare, ecc., e fa VERAMENTE MALE, ovvero vi trasforma in quadriplegici o in cadaveri...
Come evitare il problema?
1. se usate l'oleolito entro poche ore, e lo mantenete in frigo, nessun problema. Non è il battere ad essere pericoloso, ma la tossina, e ci vuole tempo prima che venga prodotta.
2. Se si usano piante secche: nessun problema
3. Se aggiungete il 4% di sale, nessun problema (ma avete un oleolito salato)
4. Se aggiungete abbastanza aceto, nessun problema (ma poi l'oleolito sarà acido)
5. Se scaldate l'olio a 80-100 C per 30+ minuti vi liberate delle spore; se lo scaldate a 80-100 per 10+ minuti vi liberate delle tossine e dei batteri
ciao
marco
Botulino
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Ma in una cold-cream non c'è problema. Sarebbe un problema se tu spalmassi di crema una ferita profonda da arma da taglio e sanguinante :-). No te preocupes, unico problema vero è l'ingestioneJenny ha scritto:Ma il principio attivo della pianta regge queste alte temperature?
Te lo chiedo perchè ho un oleolito di iperico che ho usato in una cold cream. Non vorrei che l'iperico, a bagnomaria per più di mezz'ora, si alterasse. Lo sto usando con molta soddisfazione e sarebbe un dispiacere immenso :(
ciao
marco
Scusa la pedanteria, ma adesso c'ho un dubbio atroce...
La cold cream la usa mio marito, che fa il vetraio. Oltre ai classici tagli superficiali da vetro, che si fa un giorno sì e l'altro pure, ha anche problemi di pelle che si spacca per disidratazione (tutte le polveri con cui viene a contatto e l'acqua, è costantemente con le mani bagnate... e no, non riesce a portare guanti di alcun genere sul lavoro).
Può metterla tranquillamente comunque? Le feritine leggere si rimarginano in poche ore, ma non vorrei che corresse rischi inutili. E la cold cream è fatta a caldo, non so a quale temperatura, ma per sciogliere tutta la cera sta a bagnomaria un quarticello d'ora come minimo.
Ti prego, tranquillizzami
La cold cream la usa mio marito, che fa il vetraio. Oltre ai classici tagli superficiali da vetro, che si fa un giorno sì e l'altro pure, ha anche problemi di pelle che si spacca per disidratazione (tutte le polveri con cui viene a contatto e l'acqua, è costantemente con le mani bagnate... e no, non riesce a portare guanti di alcun genere sul lavoro).
Può metterla tranquillamente comunque? Le feritine leggere si rimarginano in poche ore, ma non vorrei che corresse rischi inutili. E la cold cream è fatta a caldo, non so a quale temperatura, ma per sciogliere tutta la cera sta a bagnomaria un quarticello d'ora come minimo.
Ti prego, tranquillizzami
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Tranquilla, non c'è rischio, ci vuole contatto intimo tra tossina o battere e sangue fresco. E' necessario cioè che possa penetrare il flusso sanguigno. :-)Jenny ha scritto:Scusa la pedanteria, ma adesso c'ho un dubbio atroce...
La cold cream la usa mio marito, che fa il vetraio. Oltre ai classici tagli superficiali da vetro, che si fa un giorno sì e l'altro pure, ha anche problemi di pelle che si spacca per disidratazione (tutte le polveri con cui viene a contatto e l'acqua, è costantemente con le mani bagnate... e no, non riesce a portare guanti di alcun genere sul lavoro).
Può metterla tranquillamente comunque? Le feritine leggere si rimarginano in poche ore, ma non vorrei che corresse rischi inutili. E la cold cream è fatta a caldo, non so a quale temperatura, ma per sciogliere tutta la cera sta a bagnomaria un quarticello d'ora come minimo.
Ti prego, tranquillizzami :D
ciao
marco
Marco, grazie... non è bello assassinare il marito con una crema
Borsaric, gli oleoliti sono "macerazioni" (non so se è termine esatto, voglio farmi capire) di certe erbe in un olio. Si usano quando si vuole estrarre un principio attivo liposolubile da una pianta. Funzionano bene con l'iperico, la calendula e anche la lavanda (e chissà quante altre). Si usano da soli per massaggiare parti dolenti o piccole ustioni, o sotto forma di pomata e unguento. Raccogli la tua pianta, ci riempi un vasetto di vetro e aggiungi un olio alimentare (oliva, mandorle, vinaccioli, riso, girasole...), dopodichè lasci in infusione per un periodo abbastanza lungo (30-40 giorni o più, dipende dalla pianta) al caldo. Più pianta infili nel vasetto, più l'oleolito sarà concentrato ed efficace. Agiti ogni santo giorno e alla fine filtri perfettamente 2 o 3 volte, facendo attenzione che non contenga acqua residua della pianta; a questo punto l'oleolito è pronto da usare.
Borsaric, gli oleoliti sono "macerazioni" (non so se è termine esatto, voglio farmi capire) di certe erbe in un olio. Si usano quando si vuole estrarre un principio attivo liposolubile da una pianta. Funzionano bene con l'iperico, la calendula e anche la lavanda (e chissà quante altre). Si usano da soli per massaggiare parti dolenti o piccole ustioni, o sotto forma di pomata e unguento. Raccogli la tua pianta, ci riempi un vasetto di vetro e aggiungi un olio alimentare (oliva, mandorle, vinaccioli, riso, girasole...), dopodichè lasci in infusione per un periodo abbastanza lungo (30-40 giorni o più, dipende dalla pianta) al caldo. Più pianta infili nel vasetto, più l'oleolito sarà concentrato ed efficace. Agiti ogni santo giorno e alla fine filtri perfettamente 2 o 3 volte, facendo attenzione che non contenga acqua residua della pianta; a questo punto l'oleolito è pronto da usare.