"E tutti fan la nanna" di Tamara Eberlein

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Neeta
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"E tutti fan la nanna" di Tamara Eberlein

Messaggio da Neeta » mar dic 28, 2004 3:26 pm

"E tutti fan la nanna" di Tamara Eberlein

Allucinante. E disonesto. E disgustoso. In tre parole, ecco questo libro.

Allucinante perché l'unico modo in cui riesce a concepire il rapporto tra genitore e figlio è come una lotta, uno scontro in cui l'adulto deve far vedere chi è il più forte, deve domare il bambino, inquadrarlo, imporgli delle regole, non farsi fregare da lui, non farsene infastidire. Allucinante perché il bambino non è visto come un cucciolo dipendente per natura, un piccolo essere sociale con bisogni affettivi legittimi, oltre che puramente fisici come mangiare ed essere cambiato, ma come un piccolo despota manipolatore, un astuto nemico da neutralizzare, da obbligare al sonno con qualsiasi metodo, un piccolo scocciatore da ridurre al silenzio ed all'obbedienza. In tutto il libro non c'è una sola espressione di tenerezza per i bambini, solo di soddisfazione per averli piegati, perché finalmente "si addormenta senza fiatare".


Disonesto, perché vorrebbe presentarsi come un libro obiettivo, in cui vengono esaminati vari approcci. In realtà, l'unico approccio che viene proposto è quello di cui sopra, che si estrinseca poi nella solita vecchia ricetta: lascialo piangere. Si arriva all'assurdo in cui il metodo "lascialo piangere ad oltranza" (per ore, come viene trionfalmente raccontato da alcune madri prese ad esempio) finché il piccolo crolla viene presentato per primo, ma non, afferma la Eberlein, perché è raccomandato, ma perché è più facile da capire e seguire (e se questa non è una raccomandazione, allora cos'è?) e subito dopo viene spiegato l'approccio "rassicurante".. che consiste nel farlo piangere ad oltranza, ma andando a consolarlo da lontano ogni 5-10-15 minuti... questo è quello che la Eberlein chiama rassicurante. Cosa chiamerà spaventoso, allora?? Dopo questo, non ci sono altre proposte, e meno male che si parlava di vari approcci. Disonesto perché la Eberlein ha parlato solo con sostenitori del metodo duro, guardandosi bene dall'andare ad intervistare gente come il Dr.Sears, che di certo non avrebbero dato sostegno alle sue tesi da kapò nazista su come si tratta un figlio.. alla faccia della pretesa obiettività. Disonesto perché a questi grandi scienziati che propugnano il metodo duro non viene chiesto di supportare sempre le loro affermazioni con prove o studi scientifici, basta il loro parere, né la Eberlein sente il bisogno di farlo, e tutti possono così permettersi di affermare vecchi pregiudizi triti e ritriti che, altrove, studi scientifici hanno messo in dubbio o decisamente smentito, come per esempio che il co-sleeping vizia i bambini, o che il co-sleeping è dannoso perché potrebbe, ad esempio, far pensare al bambino che si dorme con chiunque e quindi metterlo a rischio di abusi sessuali (come se il bambino non sapesse benissimo che i suoi genitori non sono "chiunque", è proprio per quello che vuole dormire con loro!) o perché, per le ragazzine, dormire con papà potrebbe renderle inclini a farlo anche con qualche tipo incontrato per strada... c'è bisogno di commentare l'idiozia di queste affermazioni?

Disgustoso, perché fa affermazioni di una brutalità, di uno squallore e di un cinismo semplicemente rivoltanti. Quali sono i possibili motivi per cui un genitore non vuole far piangere il suo bambino? Semplice: non vuole dare scandalo con i vicini, non vuole essere disturbato dal pianto o magari ha il cuore troppo tenero.. prego notare il tocco finale di disprezzo per chi ha una visione e delle scelte diverse dalle sue, che ci siano altre motivazioni più profonde, serie e consapevoli per non far piangere un bambino non la sfiora nemmeno. E se il vostro partner non è d'accordo con voi nel far piangere ad oltranza il vostro bambino cosa fare? Semplice anche qui: aspettate che debba partire per un viaggio di lavoro e mentre lui non è a casa (a proteggere il bambino, mi vien da dire) voi agite come avete deciso.. nella lotta per qualche ora di sonno in più evidentemente tutto è permesso, anche contro ed alle spalle del compagno di vita.

Quelli che scelgono l'approccio drastico? Tipi decisi che affrontano le situazioni di petto (cosa ci sia di deciso e coraggioso nel chiudersi in una stanza con i tappi nelle orecchie mentre vostro figlio urla disperato nella stanza accanto, sperando di cavarvela con tre quattro giorni di urli soltanto, me lo dovete spiegare). Quelli che non vogliono far piangere un bambino? Sono chiocce dal cuore troppo tenero. E via così cercando di mettere in ridicolo chi non è d'accordo con lei. Sempre per la serie: un libro obiettivo.


Pensavo che Estivill fosse il fondo. Mi sbagliavo, e quanto.
Ultima modifica di Neeta il mar dic 28, 2004 6:06 pm, modificato 5 volte in totale.

Rita
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Messaggio da Rita » mar dic 28, 2004 3:44 pm

Sai,Neeta,sono furiosa,scandalizzata.Il metodo migliore x dormire sereni,fare quel cavolo che si vuole e non essere "raggirati" da questi piccoli mostri che sarebbero i nostri figli,è non fare figli.Se non si vuole o non si sa dare amore,non bisogna mettere al mondo queste creature,si faccia le ragazzine tutta la vita,si vada a ballare per poi dormire fino alle 13,e si conduca una vita fatta di vuote ore di tranquillità,ma x carità,non si facciano FIGLI!!!!!!!No,guarda,sono troppo arrabbiata,è meglio che mi fermo qui,rischio di straparlare...Solo una cosa,è una vergogna,non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca,soprattutto,non a discapito di questi meravigliosi doni del cielo,che ci sono arrivati e che,forse,molti di noi non meritano...Quant'è bello essere svegliata continuamente da mio figlio e che schifo sarebbe la mia vita se così non fosse!Questo è il mio bambino,bello e meraviglioso,in tutto il suo essere,qualsiasi cosa faccia,bello e meraviglioso xchè è lui,xchè è così e xchè se così non fosse,non sarebbe il mio dolce bambino!Se si vuole un figlio è così,se no.c'è sempre il "cicciobello",ma mi risulta che pianga anche quello...Un bacione da Rita

vally
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Messaggio da vally » mar dic 28, 2004 5:43 pm

rita...mi hai tolto le parole di bocca!!!
sapessi quante mamme sento ke hanno iniziato presto a far dormire i loro piccoli da nonne o zie perche' nn ne potevano piu' di essere svegliate continuamente...e x presto intendo anke meno di un mese...mah forse era meglio prendere un cane od un gatto!!!
ciao vally

Neeta
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io..

Messaggio da Neeta » mar dic 28, 2004 8:04 pm

..vorrei che fosse chiaro che non intendo dire che un genitore debba patire cronica mancanza di sonno fino a sclerare. Quello che dico è che ci sono ben altri approcci (e vorrei che un libro non fosse così disonesto da ignorarli o cercare di metterli in ridicolo, questo è davvero pessimo giornalismo, del tipo più manipolatorio). E comunque niente per me giustifica l'ostilità, l'astio per il bambino che promana da quelle pagine.

So che dico una cosa "pesante", ma la Eberlein mi ha dato l'impressione di una persona disturbata da un punto di vista affettivo. E sì che è mamma (di due gemelli prematuri).. possibile che la carenza di sonno faccia questo effetto? C'è davvero una specie di Mrs.Hyde dentro le mamme, che esce fuori sotto stress? Perché qui c'è qualcosa che va al di là del discorso sonno, e che è molto triste..

Devo dire che quel libro mi ha davvero scioccato.

Antonella Sagone
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Re: io..

Messaggio da Antonella Sagone » mer dic 29, 2004 12:47 am

Neeta ha scritto:possibile che la carenza di sonno faccia questo effetto? C'è davvero una specie di Mrs.Hyde dentro le mamme, che esce fuori sotto stress?
La mancanza di sonno è tremenda e se si passa il limite davvero si può andare fuori con la testa. Ma se la mamma è minimamente sana, quando sente che sta passando il limite chiede aiuto: come ho fatto io una volta quando ho pensato, all'ennesimo risveglio, di sbattere al muro mio figlio: mi sono attaccata al telefono e ho chiamato mia madre (che non è certo una che corra quando la chiami, quindi ho anche dovuto fare uno sforzo), e l'ho fatta venire da me.

Il fatto è che viviamo in condizioni così innaturali, per cui a volte la mamma è sola col suo bambino tutto il giorno, dentro 4 mura di un miniappartamento, senza altri contatti umani di persone che la sostengano e la aiutino a reggere l'impegno del bambino.
Antonella

Neeta
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si..

Messaggio da Neeta » mer dic 29, 2004 9:34 am

..questo ci posso credere. Il fatto è che la Eberlein il libro lo ha scritto *dopo* aver "rieducato" i suoi due gemelli, non era certo in carenza di sonno allora. Mi ha dato la sensazione, leggendo tutto quel bisogno di svalutare le scelte "altre" rispetto alla sua, in modo così manipolatorio da essere quasi ridicolo, che abbia intervistato tutta quella gente, e scritto quel libro in quel modo soprattutto per autogiustificarsi, per dire (e dirsi) che aveva fatto bene... insomma, tutto il libro mi sa tanto di cicero pro domo sua.

SereneLLa
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Messaggio da SereneLLa » lun gen 03, 2005 6:49 pm

Non ho letto il libro, non voglio giustificare nessuno.
Volevo solo portare un modesto personale contributo.
Per esperienza so che i bambini nati molto prematuramente hanno difficolta' a stabilire i ritmi sonno-veglia come i nati a termine.Spesso passano mesi della loro vita in asettiche termoculle in cui e'' ben difficile trovare il conforto del caldo abbraccio materno, il suono della sua voce, l''odore e il contatto umano, per quanto si cerchi in ogni modo di rendere piu'' ""umana""questa forzata clausura!!:-)
E posso solo immaginare lo sconvolgimento che passa una madre a dover fare per un determinato periodo di tempo avanti e indietro piu volte al giorno dall''ospedale dove sono ricoverate le sue creature, con tutte le preoccupazioni del caso...
E il ritorno a casa con ben due gemelli??
Insomma non voglio giustificare metodi ""disumani"".Di sicuro qualche torto questa persona ce l''ha, pero'' deve aver passato anche lei dei periodi davvero difficili, e stressanti, e cpesso questem cose lasciano uno strascico anche a lungo termine, magari ben nascosto tra le righe...

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » mar gen 04, 2005 12:36 pm

SereneLLa ha scritto:Per esperienza so che i bambini nati molto prematuramente hanno difficolta' a stabilire i ritmi sonno-veglia come i nati a termine.(...) Insomma non voglio giustificare metodi ""disumani"".Di sicuro qualche torto questa persona ce l''ha, pero'' deve aver passato anche lei dei periodi davvero difficili, e stressanti, e cpesso questem cose lasciano uno strascico anche a lungo termine, magari ben nascosto tra le righe...
ciao Serenella
penso che qui nessuno stia mettendo in discussione che a volte le risorse dei genitori si esauriscono e si ricorre a metodi che - anche se spezzano il cuore ad usarli - ottengono a volte il risultato di spezzare il circolo vizioso. Il problema è che non sappiamo bene a che prezzo lo fanno, o meglio, in alcuni casi sappiamo con certrezza che c'è un prezzo per il bambino, così come dall'altro verso ci può essere il prezzo per la mamma, di cui parli. Il punto è che la cosa che non va è la mancanza di sostegno che hanno i genitori, e in particolare le madri, che si trovano ad affrontere questo stress. Non si può legittimare un approccio, e avallarlo con un libro che si pone come autorevole e squalifica altri approcci, solo allo scopo difensivo di giustificare comportamenti (come i vari metodi di "educazione" notturna) che si è effettuato in passato.
Sono fatti dolorosi, ma anche le mamme che hanno fatto questa scelta hanno bisogno di giustificazioni, sì, ma di giustificazioni diverse: semplicemente hanno fatto quello che potevano, in quella situazione e con le conoscenze che avevano, e senza aiuti diversi, per superare un problema e andare incontro al loro bisogno (legittimo) di riposare e diminuire la presione; e hanno fatto bene... peccato che le energie di chi scrive i libri o di chi assiste le mamme non siano rivolte un po' più a dare loro sostegno, conferme, aiuto concreto e accrescere la loro autostima e competenza, invece che a squalificarle, criticarle e abbandonarle da sole, salvo poi gettare loro la ciambella di salvataggio del "lo hai fatto per il loro bene"...

Scusami se sono stata un po' dura, non è assolutamente mia intenzione aggiungere altri giudizi sulle madri, ma su chi si pone scome esperto e ha una maggiore responsabilità.
Antonella

Neeta
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Messaggio da Neeta » mar gen 04, 2005 12:53 pm

SereneLLa ha scritto:Di sicuro qualche torto questa persona ce l''ha, pero'' deve aver passato anche lei dei periodi davvero difficili, e stressanti, e cpesso questem cose lasciano uno strascico anche a lungo termine, magari ben nascosto tra le righe...
Nemmeno tanto ben nascosto tra le righe, t'assicuro..
Cmq, pochi giorni dopo il libro della Eberlein ne ho letto un altro, di una pediatra americana, Susan Gottlieb.. ecco, non dice cose sostanzialmente molto diverse, in molti punti, ma le dice in maniera sostanzialmente molto diversa ;-) Cioè, non deride altri approcci, ha sempre non uno ma due occhi di riguardo e di considerazione per il bambino, i suoi sentimenti e le sue esigenze e soprattutto dice a chiare lettere una cosa, che tutti gli altri libri simili tacciono: per il bambino sono metodi drastici, da ponderare con molta attenzione, e che gli causano sofferenza autentica. A me la Gottlieb, al di là delle proposte (solo alcune, non tutte) è piaciuta: pacata, serena, non doveva distruggere nessuno per affermare le proprie proposte, dava davvero il dritto ed il rovescio. Tutto sommato obiettiva, direi. Si capisce che ha un certo (salutare) distacco dalla questione..

A proposito del ritorno a casa con "ben due gemelli" (guarda che "ben due" in caso di gemelli è il minimo ;-))) : ogni caso è a sé. So che ci sono situazioni difficili, ma adesso non esageriamo. Soprattutto, non la considero necessariamente una licenza per sclerare (magari anche a posteriori come la Eberlein). Forse perché io sono gemella, mia madre dopo esser tornata a casa con i suoi ben due gemelli ha avuto un anno e mezzo dopo di noi un altro figlio, più che 'na casa era un asilo nido da noi, ma non me l'ha mai passata come un'esperienza drammatica. Anzi :-)) Ripeto, lo so che non è sempre così, ma finiamola di vedere la gemellarità come una disgrazia per definizione. Io ho scoperto, con mia grande sorpresa, che mio marito ed io eravamo gli unici a volere fortemente dei gemelli, pare che tutte le coppie siano terrorizzate dalla possibilità.. mah...

Neeta
Ultima modifica di Neeta il mer gen 05, 2005 11:58 am, modificato 1 volta in totale.

flo
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Per Neeta

Messaggio da flo » mar gen 04, 2005 1:21 pm

Ciao Neeta (ho visto che stai navigando anche tu nel forum :o)),
proprio in questi gg si sta riparlando del "caro" Estivill anche sulla lista di allattiamo (non ricordo se tu ne fai parte), si sta facendo strada l'idea di fare qualcosa di concreto per cercare di smascherare questo fantomatico luminare del sonno dei bambini. Penso che possa essere molto utile il bellissimo lavoro che hai svolto creando il tuo sito "anti-Estivill": posso proporlo alla lista?

Ulrike, spulciando cercando notizie su Estivill, Ferber e i loro metodi, ha trovato un certo dott. Bruni che a Roma (credo) sta fondando un vero gruppo di ricerca per questi "problemi del sonno " dei bambini: a quanto è stato postato in lista, sembra proprio un seguace dei due "nazi"! Ti interessa saperne qualcosa in più (vedo che l'argomento ti sta particolarmente a cuore)?

ciao Flo

Neeta
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ciao Flo :-)

Messaggio da Neeta » mar gen 04, 2005 1:36 pm

Ho messo su il sito per fare contro-informazione e diffondere una opinione "altra", per cui puoi parlarne quando, quanto e dove vuoi. Io non faccio più parte di allattiamo perché personalmente non mi trovo molto con la "linea" impostata sulla mailing list, pur apprezzando molto il lavoro di ricerca di Ulrike ed il suo sito. Questioni personali e la chiudo qui.
Cmq se vuoi proporre il lavoro che sto facendo per me ben venga, spero che qualche parte vi possa essere utile.
Ed ovviamente, aggiungo, mi interessa molto qualsiasi cosa sull'argomento, se vuoi farmela sapere. Se avete iniziative contro questo tipo di metodi le pubblicizzerò volentieri anche io. Ora vado a vedere cosa trovo su questo dott.Bruni

Neeta

Neeta
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credo..

Messaggio da Neeta » mer gen 05, 2005 12:29 pm

..che intendeste questo:

Roma. Centro per lo studio dei disturbi del sonno in età evolutiva
Università "La Sapienza"
via dei Sabelli 108, 00185 Roma - tel. 06/445.6941 fax 06/495.7857
Responsabile: Salvatore Ottaviano
Medici di riferimento: Oliviero Bruni, Flavia Cortesi, Flavia Giannotti

Come vedi esiste già un centro ed un gruppo di studio, è presso la Neuropsichiatria infantile (vicino alla facoltà di Psicologia, zona San Lorenzo per chi conosce Roma). Il dott.Bruni e colleghi hanno pubblicato diversi articoli sui problemi del sonno in età evolutiva e nei bambini con handicap mentale, quando ho un attimo mi leggo gli abstract..

Neeta

manuela
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Messaggio da manuela » mer gen 05, 2005 2:50 pm

Ragazze mi viene una considerazione da fare. Secondo me non bisogna confondere ciò che sta scritto in un libro col vissuto dell'autore. Non bisogna trarre conclusioni affrettate su ciò che non sappiamo. Quindi la vita dell'autrice lasciamogliela stare. Ci sono ottimi psicoterapeuti della coppia che hanno alle spalle matrimoni falliti. E allora? Quindi secondo me è sano giudicare le cose che ha scritto, che sembrano pessime, ma non è corretto giudicare ciò che ha fatto lei in privato. Quelli sono affari suoi.
Questo il mio personalissimo parere.
manuela

Neeta
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il..

Messaggio da Neeta » mer gen 05, 2005 9:46 pm

..punto che io ho osservato è che il suo libro ha qualcosa di eccessivo e stonato, e per questo mi ha lasciato un senso di disagio addosso ben oltre il disaccordo con le sue teorie. E questo disagio è dovuto al fatto che trapela un forte bisogno della Eberlein di squalificare i metodo "dolci" ed affermare la bontà di quelli drastici, e ricorre più volte il tema del "il genitore che li applica non deve sentirsi in colpa". La differenza risalta quando si confronta con la Gottlieb, che dice cose molto simili ma in modo distaccato, in pratica non *deve* convincerti con tutti i mezzi.
E' la Eberlein stessa comunque a mettere in mezzo la sua esperienza personale: la prima cosa che ti racconta è che lei non dormiva con i suoi due gemelli ed era sfinita. Io non voglio fare un processo alla Eberlein per come conduce la sua vita personale e familiare, ci mancherebbe altro. Però dico che quella che lei vorrebbe presentare come ricerca completa e "scientifica" è lacunosa e fortemente impregnata di passione personale, se così la vogliamo definire. Forse nemmeno lei se ne rende conto, è ovvio. Però, dato l'argomento e la presentazione dell'opera, mi sembra una pessima cosa.


Neeta

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » gio gen 06, 2005 7:49 pm

Ho letto di questo dott. bruni delle cose veramente terribili, assolutamente in linea con Estevill. In passato c'era un suo manuale per genitori on line (non so se c'è ancora e non so l'indirizzo), e credo sia anche stato stampato a dato a mo' di libricino ai neogenitori come iniziativa delle ASL (orrore!). Inoltre c'è stato un periodo che non passava settimana che non ci fosse una sua intervista sulle riviste per genitori, nei soliti orrendi articoli su "come far dormire i bambini". Sembrava che in Italia non ci fossero altri esperti da intervistare a parte lui.
Non so se augurarvi di trovare i suoi scritti, io dico solo che dopo aver letto le sue cose ho dovuto scrivere un lungo articolo sul sonno per Da mamma a mamma (la rivista de La Leche League) prima di potermi sentire un po' meglio.
Antonella

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