Fa che il cibo sia la tua medicina

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Divina
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Messaggio da Divina » ven mag 18, 2007 11:58 am

Mannaggia iniziato l'argomento mi prende moltissimo!!! ma vista l'ora lo voglio riprendere con più calma, non voglio rispondere di corsa a un argomento così fondamentale.. ciao a presto

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Divina
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Messaggio da Divina » ven mag 18, 2007 2:57 pm

Ciao iniziato rispondere a te è per me anche motivo di riflesssione personale e per questo lo faccio molto volentieri. Hai parlato di interazione tra i corpi grossolani e quelli sottili, l'argomento è importante, difficile e comunque fuori tema rispetto al topic e al forum dove stiamo navigando, anche se per me il collegamento invece c'è sempre e magari parlandone chissà potrebbe anche venire fuori.... La conoscenza , la percezione e la consapevolezza dei diversi corpi credo che sia uno stato di perfezione non impossibile ma che si possa raggiungere quando mano a mano si approfondisce la comprensione della vacuità della vita; è anche vero però che fino a quando non si raggiunge effettivamente questo stato, la nostra conoscenza rimane puramente teorica. Per chi vuole intraprendere e cercare di raggiungere questo obiettivo che poi non è altro (almeno credo ) che l'Illuminazione dovrebbe costantemente cercare di afferrare qualità virtuose come il senso etico (in questo forum un po' lo stiamo già facendo), la pazienza e la generosità , e la compassionevole aspirazione ad aiutare tutti gli esseri senzienti, uomini e animali (ecco il collegamento!!!)perchè che lo si sappia o no quello stato dell'essere è l'aspirazione più elevata che l'uomo possa avere ; il cammino può sembrare forse lungo perchè siamo abituati a tendere unicamente al nostro benessere individuale, dimenticandoci che l'unica vera felicità e la nostra esistenza dipendono dalla cooperazione di un infinito numero di persone. Carissimo concorderai con me che moltissimi problemi nascono quando si nega e non si riconosce tale interdipendenza globale e si traccia una linea di demarcazione tra "noi" e "loro" e diventa la causa principale del degrado ambientale, delle ingiustizie sociali e delle guerre... l'altro dovrebbe essere sempre vissuto non come una minaccia ai nostri valori o un nemico da sconfiggere, ma un'occasione di confronto e di crescita, questo è quello che io mi auguro ogni giorno. Un caro saluto

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Messaggio da iniziato » ven mag 18, 2007 3:17 pm

Quello che dici è molto giusto, sono felice che mi racconti che in questo forum si riesca a marciare uniti verso un'obbiettivo comune.
Questo infatti è un'altro grosso problema sociale che deriva molto anche dal fattore alimentazione. Si tende sempre a difenderci e mai ad unirci, non a caso il largo consumo di cibo raffinato ha fatto il suo effetto sul piano comportamentale degli indivui.
E' chiaro che cibarsi di cibi integri, di chicchi così come la natura ci offre darà a noi una visione della vita conseguentemente unitaria a differenza di chi (la maggioranza) prediligere consumare il raffinato che altro non è che è la rappresentazione della divisione , divisione nel cibo, divisione nella vita, famiglia , affetti...

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yasodanandana
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Messaggio da yasodanandana » ven mag 18, 2007 3:42 pm

Divina ha scritto:La conoscenza , la percezione e la consapevolezza dei diversi corpi credo che sia uno stato di perfezione non impossibile ma che si possa raggiungere quando mano a mano si approfondisce la comprensione della vacuità della vita
la perfezione e' la felicita', l'amore..
scoprire che la vita e' vuota (di tutti gli orpelli, le identificazioni ecc, ecc, ecc,), se fosse possibile farlo autonomamente dalla ricerca positiva della felicita', porterebbe al massimo all'assenza di dolore..

ma a chi basta l'assenza di dolore?

a nessuno...

i malati all'ospedale non si accontentano di guarire ma vogliono gioire, rapportarsi, amare...

e questa e' la parte positiva della "differenza"..

se io non fossi differente da te, non potremmo essere un mistero l'uno per l'altra e non potremmo mai amarci..

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Divina
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Messaggio da Divina » ven mag 18, 2007 3:47 pm

@ iniziato : Quello che dici sui cereali mi hanno fatto rivenire in mente un libro di Jeremy Rifkin dal titolo "Ecocidio" dove fa un esame impietoso e documentato del nostro pianeta e lo descrive come un mondo in cui gli abitanti dei paesi poveri muoiono di fame perchè una parte considerevole di cereali viene utilizzata come mangime per rendere la carne bovina più grassa e più gradita ai cittadini delle nazioni ricche, i quali anche a causa di questo tipo di alimentazione, muoiono a milioni per infarto, tumore e diabete.. E inoltre mette in guardia sui terribili effetti ecologici dell'ampia diffusione del consumo di carne : foreste abbattute, terre fertili trasformate in deserti, minaccie di modifiche climatiche devastanti. Il cibo raffinato come dici tu ha un effetto deleterio su ogni singolo individuo ma il cibarsi della carne va molto oltre la nostra individualità di questo ognuno di noi deve cominciare ad esserne consapevole.

Gandhi
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Messaggio da Gandhi » ven mag 18, 2007 4:00 pm

Divina ha scritto:ma il cibarsi della carne va molto oltre la nostra individualità di questo ognuno di noi deve cominciare ad esserne consapevole.
Quoto al 100% e speriamo che la gente cominci un pò a capire queste cose!

iniziato
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Messaggio da iniziato » ven mag 18, 2007 4:00 pm

Divina ha scritto:@ iniziato : Quello che dici sui cereali mi hanno fatto rivenire in mente un libro di Jeremy Rifkin dal titolo "Ecocidio" dove fa un esame impietoso e documentato del nostro pianeta e lo descrive come un mondo in cui gli abitanti dei paesi poveri muoiono di fame perchè una parte considerevole di cereali viene utilizzata come mangime per rendere la carne bovina più grassa e più gradita ai cittadini delle nazioni ricche, i quali anche a causa di questo tipo di alimentazione, muoiono a milioni per infarto, tumore e diabete.. E inoltre mette in guardia sui terribili effetti ecologici dell'ampia diffusione del consumo di carne : foreste abbattute, terre fertili trasformate in deserti, minaccie di modifiche climatiche devastanti. Il cibo raffinato come dici tu ha un effetto deleterio su ogni singolo individuo ma il cibarsi della carne va molto oltre la nostra individualità di questo ognuno di noi deve cominciare ad esserne consapevole.
Ho letto Ecocidio, un bel mattone.... hi hi hi
Ti ringrazio per il breve scambio di parole, adesso vado al mare.
Ciao Buon weekend

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Messaggio da Divina » ven mag 18, 2007 4:17 pm

@ iniziato : al mare a quest'ora ? :shock: Buon tramonto e buon fine settimana anche a te.

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Messaggio da Divina » ven mag 18, 2007 4:21 pm

@ Yaso: ognuno di noi è "unico" ed è una frammentazione di Dio, tutti insieme uniti ritorniamo a Lui.

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Messaggio da yasodanandana » ven mag 18, 2007 4:28 pm

l'importante e' non demonizzare la differenza e l'individualita'.. dato che cio' che ci regalano e' l'amore..

"quaggiu'".. e "lassu'"

:-)

flippy

Messaggio da flippy » ven mag 18, 2007 6:32 pm

yasodanandana ha scritto:ma a chi basta l'assenza di dolore?
a nessuno...
A me basterebbe eccome...

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Messaggio da yasodanandana » ven mag 18, 2007 8:46 pm

flippy ha scritto:
yasodanandana ha scritto:ma a chi basta l'assenza di dolore?
a nessuno...
A me basterebbe eccome...
e' impossibile..
se tu andassi all'ospedale per una malattia grave, ai primi segni di miglioramento, o anche prima, faresti immediatamente piani per, al ritorno della salute.., divertirti, incontrare gente, relazionare, amare.
Non accetteresti mai di farti mettere in coma o in qualche tipo di ibernazione per, semplicemente, mantere staticamente, per sempre.. la salute ritrovata..

lo stesso i carcerati.. non pensano alla liberta', pensano a cio' che faranno della liberta' ritrovata..

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Messaggio da Divina » sab mag 19, 2007 10:09 am

@ Yaso: mom amour mi permetti vero di scriverti e dedicarti qualcosa? Si?
Voilà
La vera felicità e il vero piacere per Epicuro (filosofo greco vegetariano 341-270 a:C.) non consiste nel piacere dei dissoluti. Come già per Socrate, Epicuro afferma che un piacere che conduce a successivi affanni non può dirsi vero piacere. Il vero piacere è un piacere che è già compiuto in sé, che non si incrementa e non decresce, resta stabile, perché rappresenta la perfezione. A questo tipo di piacere si arriva per sottrazione del dolore: il vero piacere è quindi assenza di dolore fisico (aponia, "privo di pena") che spirituale (atarassia, "privo di turbamento").

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Messaggio da yasodanandana » sab mag 19, 2007 10:20 am

Yaso: mom amour mi permetti vero di scriverti e dedicarti qualcosa? Si?
--te ne saro 'grato

La vera felicità e il vero piacere per Epicuro (filosofo greco vegetariano 341-270 a:C.) non consiste nel piacere dei dissoluti
--concordo.. nessuno mi sembra che lo stia affermando

Il vero piacere è un piacere che è già compiuto in sé, che non si incrementa e non decresce
--parte del piacere di un piacere....... e' il fatto che il piacere sia crescente. Epicuro si sta accontentando di poco....

A questo tipo di piacere si arriva per sottrazione del dolore
--a)non lo riscontro in natura e nella vita.. infatti tali posizioni sono completamente teoriche e "reattive", nel senso che reagiscono con un altro eccesso, alla ricerca egoista della soddisfazione che e' lo standard in questo mondo..
b)filosofie spirituali che considero elevatissime mi dicono il contrario
c)questa idea e' impossibile da seguire coerentemente. Anche tu che la sostieni, in realta' hai un ruolo attivo.. vieni qui' e suggerisci, consigli, dibatti, sostieni, esprimi..



il vero piacere e' amare.. non l'atarassia, che e' uno stadio passivo nel quale, semplicemente, non si viene turbati..

anzi, l'amore e' proprio la ricerca di venire turbati... :-)

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Messaggio da Divina » sab mag 19, 2007 10:34 am

Il piacere che intende Epicuro credo che sia un piacere superiore non legato ai sensi e all'ego, e ci si può arrivare solo per eliminazione e assenza del dolore spirituale e del dolore fisico...e quindi il vero piacere non è nel fare le cose ma nel raggiungere quello stato perfetto.
Sarai concorde con me che quando si fa una meditazione perfetta senza distrazione del dolore fisico e dei turbamenti mentali, si raggiunge un piacere superiore .....

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