l'oréal ha comprato sanoflore
Moderatore: Erica Congiu
l'oréal ha comprato sanoflore
Non so se sia una discussione da iniziare qui, però mi sto un po' preoccupando: ho visto per caso che l'oreal ha comprato sanoflore, uno dei più grandi produttori bio in Francia (purtroppo in Italia non l'ho mai trovato)...magari ci sono altre marche bio eco che sono state comprate da multinazionali che evito accuratamente e non lo so!
Si vogliono comprare tutto? Perchè io non saprei davvero più che comprare!
Ma cosa interessa a un colosso del chimico i prodotti bio?Se qualcuno di mercato internazionale ne capisce più di me, me lo spiega?
E dietro il bio non c'è per forza un'etica diversa?
Grazie e scusate se magari non è il forum giusto x questa discussione, ma dovevo chiederlo a qcn!
Si vogliono comprare tutto? Perchè io non saprei davvero più che comprare!
Ma cosa interessa a un colosso del chimico i prodotti bio?Se qualcuno di mercato internazionale ne capisce più di me, me lo spiega?
E dietro il bio non c'è per forza un'etica diversa?
Grazie e scusate se magari non è il forum giusto x questa discussione, ma dovevo chiederlo a qcn!
Re: l'oréal ha comprato sanoflore
Interessa per sciacquarsi la faccia ed acquisire una parte di consumatori che non comprerebbero mai i loro prodotti chimicissimi, semplice.AliceTo ha scritto: Ma cosa interessa a un colosso del chimico i prodotti bio?Se qualcuno di mercato internazionale ne capisce più di me, me lo spiega?
Sob.
Esempio tipico: la marca Cereal, bio, nei supermercati.
E' della Novartis. Penso di aver detto tutto...
Beh , se la Loreal non impone tagli di qualità e cambiamenti di idee a quella ditta , non vedo dove sia il male ... Se poi uno vuole boicottare la Loreal è libero di farlo , però occhio....le multinazionali danno da mangiare anche a tanta gente !! Es : io sono il primo a boicottare la Nestlè...ma non boicotto ad es ( scusate la pubblicità , ma è solo a titolo di exempla ) l' acqua Vera , che da qualche anno è diventata parte della "simpatica" multinazionale ! Secondo me sarebbe scorretto !! Alla fine gli stabilimenti e la produzione di quell' acqua sono ancora in Italia , e chi ci lavora è personale italiano..insomma...rischieremmo di farci solo del male da soli.
( non andiamo a parlare poi delle Birre italiane....le + famose sul mercato sono state tutte acquistate da multinazionali straniere...w il made in Italy ! )
In conclusione ... se la Sanoflore non cambia nulla dei suo modo di produrre cosmetici ( es con materiali + economici , vedi petrolati ) o altro , non vedo perchè a me debba cambiare qualcosa se viene acquistata dalla Loreal !
Non trovate???
( ps : questo vale x ogni altro campo )
( non andiamo a parlare poi delle Birre italiane....le + famose sul mercato sono state tutte acquistate da multinazionali straniere...w il made in Italy ! )
In conclusione ... se la Sanoflore non cambia nulla dei suo modo di produrre cosmetici ( es con materiali + economici , vedi petrolati ) o altro , non vedo perchè a me debba cambiare qualcosa se viene acquistata dalla Loreal !
Non trovate???
( ps : questo vale x ogni altro campo )
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Landre, hai ragione, perchè se ci mettessimo a spaccare il capello rischieremmo sul serio di impazzire (o rinsavire, dipende dai punti di vista).
Però... è il sistema delle corporation che non va. L'Oreal è una multinazionale tentacolare con un unico obiettivo: il profitto. E non certo il bene del consumatore. E quindi io non mi fido quando fa operazioni di puro marketing come questa oppure come l'acquisto della Kiehl's o The body shop.
Però... è il sistema delle corporation che non va. L'Oreal è una multinazionale tentacolare con un unico obiettivo: il profitto. E non certo il bene del consumatore. E quindi io non mi fido quando fa operazioni di puro marketing come questa oppure come l'acquisto della Kiehl's o The body shop.
Beh...mi sembra un' pò un luogo comune !! Cioè .. è vero che la maggior parte delle multinazionali si comporta come dici tu...però è anche vero che chiunque lo farebbe se avesse a disposizione tutte le risorse finanziarie che hanno queste .
Inoltre mi sembra di percepire che qui si consideri la piccola impresa bio come una sorta di laboratorio artigianale dove con cura , amore e tanta magia si preparano ottimi prodotti..... ora , senza andare a sindacare sull' operato di queste aziende ... mi sembra un pensiero ..poco attendibile e concreto ..
Purtroppo o ci autoproduciamo i nostri beni o senò , anche con tutta la buona volontà e la chiarezza che uno può avere ... deve x forza di cose "piegarsi" al dio marketing... Purtroppo così va il mondo al giorno d' oggi ...
Inoltre mi sembra di percepire che qui si consideri la piccola impresa bio come una sorta di laboratorio artigianale dove con cura , amore e tanta magia si preparano ottimi prodotti..... ora , senza andare a sindacare sull' operato di queste aziende ... mi sembra un pensiero ..poco attendibile e concreto ..
Purtroppo o ci autoproduciamo i nostri beni o senò , anche con tutta la buona volontà e la chiarezza che uno può avere ... deve x forza di cose "piegarsi" al dio marketing... Purtroppo così va il mondo al giorno d' oggi ...
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Non sono d'accordo per un semplice motivo. Nessuno dovrebbe mai arrivare ad avere le risorse finanziare delle multinazionali.Landre82 ha scritto:Beh...mi sembra un' pò un luogo comune !! Cioè .. è vero che la maggior parte delle multinazionali si comporta come dici tu...però è anche vero che chiunque lo farebbe se avesse a disposizione tutte le risorse finanziarie che hanno queste . ...
Poichè il fine ultimo di queste società è raggiungere grandi fette do mercato mondiale, favorirle e non contrastarle significherebbe consolidare questo regime di monopolio privato dove pochi hanno in mano l'intero continente.
E se permetti mi rode un po'. E se permetti da un punto di vista etico preferisco quando posso comprare dalle microimprese.
Senza offesa ;-)... il mondo andrà pure così ma se non facciamo niente per cambiarlo che ci stiamo a fare qui a discutere di ecobio, diritti sociali e animali, veganesimo e stili di vita etici?Landre82 ha scritto:Inoltre mi sembra di percepire che qui si consideri la piccola impresa bio come una sorta di laboratorio artigianale dove con cura , amore e tanta magia si preparano ottimi prodotti..... ora , senza andare a sindacare sull' operato di queste aziende ... mi sembra un pensiero ..poco attendibile e concreto ..
Purtroppo o ci autoproduciamo i nostri beni o senò , anche con tutta la buona volontà e la chiarezza che uno può avere ... deve x forza di cose "piegarsi" al dio marketing...[ /quote]
Le piccole imprese, che devono lottare giornalmente contro questi colossi, hanno molto spesso il vantaggio di:
1) essere realtà locali e favorire quindi lo sviluppo del paese in cui operano
2) non essere schiave del profitto massimo e permettersi di proporre a prezzi accessibili e verosimili le loro merci. E investendo meno in battage pubblicitari, manager, top manager e fluttuazioni di mercato dovute alla quotazione in borsa, hanno comunque (non sempre purtroppo) i loro bei profitti (spero).
Ancora non ho visto creme ecobio fatte da ditte serie in vendita a 90, 150, 300 euro, per cui posso dire tranquillamente che preferisco "alimentare" il bilancio di una piccola azienda che quello della L'Oreal o di tanti altri cacciaballe.
Landre82 ha scritto:Purtroppo così va il mondo al giorno d' oggi ...
bckbkice hai ragione .. non dico che il mondo di adesso sia giusto ..
Però spesso le piccole realtà , essendo tali , si comportano come dici tu , ma se avessero l' opportunità di espandersi ... volenti o meno , vengono legate dalle regole del mercato , che impone purtroppo , quasi sempre , modelli negativi ...
Però spesso le piccole realtà , essendo tali , si comportano come dici tu , ma se avessero l' opportunità di espandersi ... volenti o meno , vengono legate dalle regole del mercato , che impone purtroppo , quasi sempre , modelli negativi ...
Vero il fatto che queste multinazionali danno lavoro a un sacco di gente, ma io sono inquieta lo stesso. Inquieta è un eufemismo: la detergenza, la cura cosmetica - ma andiamo oltre - l'alimentazione, la salute, la prevenzione sanitaria, non sono altro che dei business in mano a pochi spicchi - tutto diventa oggetto di profitto per questi immensi blob che inglobano tutto - il cui unico fine è creare mercato, aumentare i bisogni, dominare il mercato.
Sono solo un medico, ma non occorre essere molto addentro per accorgersi con un senso di sgomento- dato anche dalla propria impotenza- che occorre creare il bisogno di farmaci, e di certi farmaci (vedi gli obblighi a certe vaccinazioni, vedi il business del colesterolo - ma insomma potrei fare un elenco telefonico di farmaci utili solo a chi li produce). Mi occupo di cosmesi, questa conosco bene - ebbene ora la cura igienico cosmetica non è dettata dalle reali necessità personali e cutanee, ma dalla necessità di aumentare i fabbisogni (e ci riescono benissimo) - l'informazione via media non può essere fatta perchè i media sono pagati dalla pubblicità e la pubblicità se la possono permettere solo le multinazionali. Ma non c'è niente in questo momento che sia veramente "pulito".
Confesso che però se la contrapposizione a questa disperante situazione di fatto si situa in un'area di fanatismo dall'altra parte (come forza uguale e contraria) - lo spinto talebanesimo no-multinazionale tanto per intenderci, mi ci trovo a disagio, perchè credo nella scienza, credo nella medicina, credo nel progresso, amo la cura del sè.
E come medico mi trovo sempre a dover stare in bilico, in un equilibrio assolutamente precario tra quello che mi disgusta profondamente (p.es, la multinazionale che sponsorizza un certo evento - perchè sono anche le uniche che gestiscono i quattrini, oppure porta avanti una certa ricerca, dando la possibilità di farlo - e se l'oreal fa pubblicità sulla rivista che dirigo e mi permette quindi di andare avanti a farla, la rivista - ecco che sono costretto ad accettarla, questa pubblicità. ma forse riesco anche, attraverso la rivista, a diffondere qualche - non certo tutto ciò che vorrei - notizia interessante).
La scelta di chi si ritira da tutto, e "non accetta", e boicotta, sebbene io la rispetti profondamente, non fa per me. A me piace cercare di cambiare le cose (da qua lo sgomento) - ora p.es mi sono fissata di cercare di convincere le multinazionali che stanno facendo per la maggior parte cosmetici del cazzo (scusate, quando ce vo', ce vo') - e che stanno danneggiando la pelle (oltre che rompendo le palle con falsità macroscopiche), e inquinando troppo l'ambiente.
Il fatto che l'Oreal compri una azienda ecobio credetemi è positivo ma solo per una cosa: loro non fanno nulla se non c'è business. L'ecobio sta diventando un business. Quindi il futuro è eco. E questo mi dà un piccolo granello di gioia. La cosa davvero basilare è che l'eco rimanga davvero eco. E che chi produce eco non si faccia mai corrompere.
ciao, Riky
Sono solo un medico, ma non occorre essere molto addentro per accorgersi con un senso di sgomento- dato anche dalla propria impotenza- che occorre creare il bisogno di farmaci, e di certi farmaci (vedi gli obblighi a certe vaccinazioni, vedi il business del colesterolo - ma insomma potrei fare un elenco telefonico di farmaci utili solo a chi li produce). Mi occupo di cosmesi, questa conosco bene - ebbene ora la cura igienico cosmetica non è dettata dalle reali necessità personali e cutanee, ma dalla necessità di aumentare i fabbisogni (e ci riescono benissimo) - l'informazione via media non può essere fatta perchè i media sono pagati dalla pubblicità e la pubblicità se la possono permettere solo le multinazionali. Ma non c'è niente in questo momento che sia veramente "pulito".
Confesso che però se la contrapposizione a questa disperante situazione di fatto si situa in un'area di fanatismo dall'altra parte (come forza uguale e contraria) - lo spinto talebanesimo no-multinazionale tanto per intenderci, mi ci trovo a disagio, perchè credo nella scienza, credo nella medicina, credo nel progresso, amo la cura del sè.
E come medico mi trovo sempre a dover stare in bilico, in un equilibrio assolutamente precario tra quello che mi disgusta profondamente (p.es, la multinazionale che sponsorizza un certo evento - perchè sono anche le uniche che gestiscono i quattrini, oppure porta avanti una certa ricerca, dando la possibilità di farlo - e se l'oreal fa pubblicità sulla rivista che dirigo e mi permette quindi di andare avanti a farla, la rivista - ecco che sono costretto ad accettarla, questa pubblicità. ma forse riesco anche, attraverso la rivista, a diffondere qualche - non certo tutto ciò che vorrei - notizia interessante).
La scelta di chi si ritira da tutto, e "non accetta", e boicotta, sebbene io la rispetti profondamente, non fa per me. A me piace cercare di cambiare le cose (da qua lo sgomento) - ora p.es mi sono fissata di cercare di convincere le multinazionali che stanno facendo per la maggior parte cosmetici del cazzo (scusate, quando ce vo', ce vo') - e che stanno danneggiando la pelle (oltre che rompendo le palle con falsità macroscopiche), e inquinando troppo l'ambiente.
Il fatto che l'Oreal compri una azienda ecobio credetemi è positivo ma solo per una cosa: loro non fanno nulla se non c'è business. L'ecobio sta diventando un business. Quindi il futuro è eco. E questo mi dà un piccolo granello di gioia. La cosa davvero basilare è che l'eco rimanga davvero eco. E che chi produce eco non si faccia mai corrompere.
ciao, Riky
Ciao Cara Riky....concordo in tutto quello che hai scritto .. specie l' ultima frase che qui ho riportato e che in parte era quello che ho detto io ( o che volevo dire :P )Riky ha scritto: Il fatto che l'Oreal compri una azienda ecobio credetemi è positivo ma solo per una cosa: loro non fanno nulla se non c'è business. L'ecobio sta diventando un business. Quindi il futuro è eco. E questo mi dà un piccolo granello di gioia. La cosa davvero basilare è che l'eco rimanga davvero eco. E che chi produce eco non si faccia mai corrompere.
ciao, Riky
Ciaoo
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Mi pare che alla fine si sia tutti d'accordo.
Infatti io non dicevo di andare a fare le guerre anche dove non serve.
Però noi siamo consapevoli di certi meccanismi e bieche manovre, tutto il mondo là fuori forse no.
Il pensiero etico va al di là della singola nicchia della cosmesi, ed è giusto combattere si il sistema dall'interno (le mere proteste potrebbero diventare sterili alla distanza), ma anche prendendo delle (oculate, ponderate, non talebane) posizioni, ogni tanto. :-)
Infatti io non dicevo di andare a fare le guerre anche dove non serve.
Però noi siamo consapevoli di certi meccanismi e bieche manovre, tutto il mondo là fuori forse no.
Il pensiero etico va al di là della singola nicchia della cosmesi, ed è giusto combattere si il sistema dall'interno (le mere proteste potrebbero diventare sterili alla distanza), ma anche prendendo delle (oculate, ponderate, non talebane) posizioni, ogni tanto. :-)
E' vero, siamo tutti d'accordo ... ma non riesco a non difendere il boicottaggio ..anzi...spesso mi dicono che boicottare è di x sè un gesto inutile ... a parte che non ci credo, non mi sento di boicottare ... non compio gesti politici ... semplicemente non finanzio ciò che nuoce alla mia persona (dir- o indirettamente). ma forse posso permettermelo xkè non vivo la situazione dall'interno. Rimane il fatto che sono schifata dalla mancanza di etica della sanoflore ... e ke sono troppo naive per rendermi conto che biologico e etico non vanno per forza di pari passo...ke tristezza!
non lancerò più discussioni politiche, promesso...
Speriamo ke il messaggio di fondo sia che il fururo è eco, come dice riky...
non lancerò più discussioni politiche, promesso...
Speriamo ke il messaggio di fondo sia che il fururo è eco, come dice riky...