Un vegan può preparare carne ai familiari onnivori?

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Marcello

Un vegan può preparare carne ai familiari onnivori?

Messaggio da Marcello » gio apr 20, 2006 6:29 pm

Secondo me no, non è giusto che lo faccia. In una famiglia, se qualche componente non vuole fare la scelta di questo tipo, bè, che se la compri, cucini, e mangi in maniera indipendente.

In passato ho avuto un'esperienza per certi versi simile: per circa un mese ho preparato una sogliola al giorno a mia madre, alla quale avevano appena tolto lo stomaco, e secondo i medici era l'unico cibo per lei, in quel momento.

Pesava circa trenta chili, e ho fatto questa cosa senza pensarci troppo, vista la preoccupazione per la sua salute. Davvero in quel mese non mi è mai venuto in mente quello che stavo facendo. Tra l'altro ero ancora vegetariano, non vegan.

Posso giustificarmi dicendo che era un cibo salvavita, e che qualcun altro lo avrebbe fatto al posto mio? Chissà, ma ormai l'ho fatto, e mia madre per fortuna ora sta benone.

Però in una situazione NORMALE, quella di tutti i giorni, sono sicuro, non lo farei mai.

Marameo, direi loro.

M.

MissVanilla
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Messaggio da MissVanilla » gio apr 20, 2006 6:32 pm

io non l'ho mai fatto, e mai lo farò!!
Ognuno è responsabile per se stesso e per le proprie azioni ;)

piperita
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Messaggio da piperita » gio apr 20, 2006 7:12 pm

ecco, fa parte delle mie frustrazioni del momento e delle mie difficoltà a diventare davvero vegetariana. cucino quasi sempre io per tutta la mia famiglia, mi piace farlo. ma mia mamma mi dice: "per stasera cucina quella carne che ho lasciato in frigo". e io la faccio. ma per me no, faccio altro. così mi trovo doppio lavoro e un senso di insoddisfazione perenne, perchè lo trovo un controsenso.
cavolo!

Simba

Messaggio da Simba » gio apr 20, 2006 7:23 pm

Non so...io posso dire che carne non ne cucino nè per me nè per altri, anche se carnivori. Però ad esempio preparo piatti con il formaggio per il mio ragazzo.
Tutto dipende dalla sensibilità della persona.
Credo che certe cose poi tendano a cambiare nel tempo.
Mi ritengo fortunata perchè il mio ragazzo è diventato vegetariano quasi assieme a me...ma se così non fosse stato?
Certo non è facile gestire una famiglia "mista" e non è neanche giusto incolpare quelle mogli vegetariane o vegane che cucinano carne per il marito e per i figli.
Ognuno di noi ha la propria vita, i propri problemi e i propri sensi di colpa.
La cosa importante è cercare di fare il possibile per vivere come crediamo sia giusto. E cercare di migliorare pian piano per quel che è possibile.

Marcello

Messaggio da Marcello » gio apr 20, 2006 7:35 pm

Simba ha scritto:Certo non è facile gestire una famiglia "mista" e non è neanche giusto incolpare quelle mogli vegetariane o vegane che cucinano carne per il marito e per i figli.
No, non è facile gestire una famiglia mista e nessuno - prima che qualcuno gridi allo scandalo - vuole incolpare chicchessia. E' solo per riflettere, confrontarsi, ragionarci su, prendendo a pretesto le riflessioni di antonella sagone nell'altro topic.

Ma secondo voi, mangiare la carne se non si è veg, è un "diritto"?

Nella ipotesi che hai prospettato tu, credo ormai non così diffusa e generale, della moglie veg che prepara per il marito onnivoro, lui ha il "diritto" di vedersi preparata la carne? E la sensibilità della prima, dove la vogliamo mettere?

Sto solo domandando.

M.

Simba

Messaggio da Simba » gio apr 20, 2006 8:02 pm

Non volevo gridare allo scandalo, mi spiace se ho dato questa impressione.
Il diritto alla fettina non esiste. Non esiste perchè si tira in ballo la vita di un altro essere vivente. Non esiste perchè è dannoso per la persona che amiamo. Non esiste un "diritto alla fettina" che possa prevaricare il mio diritto a non dover cucinare un animale morto.

Dicevo solo che purtroppo il "vegetariano", proprio perchè + sensibile, subisce delle pressioni tali che qualche volta non riesce a gestire. In queste situazioni dovrebbe tirare fuori tutto il carattere e mandare a quel paese chi lo circonda e non capisce o fa finta di non capire.

Io subisco battutine varie dai miei genitori, tipo "che fai ci inviti a cena e non cucini un pò di carne? Te non la mangi ma noi si."
Io li mando educatamente a ******, dicendo che se loro vogliono venire a trovarmi perchè hanno piacere di stare con me ok, altrimenti possono passare la sera a mangiare carne a casa loro.

Purtroppo se si tratta di un marito o di una moglie la cosa è + difficile. Quindi dire "io per te non cucino carne" potrebbe creare problemi più grossi di quanto si possa immaginare (specialmente se il marito/moglie torna a casa tardi, stanco morto dal lavoro).

P.S. Cmq io non cucino carne ma al gatto e ai cani compro i croccantini al pollo. Questo forse è ancora + grave, eppure non riesco ancora a cambiare :(

Marcello

Messaggio da Marcello » gio apr 20, 2006 8:14 pm

Simba ha scritto:Non volevo gridare allo scandalo, mi spiace se ho dato questa impressione.
No, assolutamente, non mi riferivo a te, mettevo solo le mani avanti per evitare equivoci vari!
Simba ha scritto:Purtroppo se si tratta di un marito o di una moglie la cosa è + difficile. Quindi dire "io per te non cucino carne" potrebbe creare problemi più grossi di quanto si possa immaginare (specialmente se il marito/moglie torna a casa tardi, stanco morto dal lavoro).
Questo ragionamento però, sembra fatto pensando al punto di vista del marito onnivoro, e mettendo in secondo piano il punto di vista della moglie veg.

Mi sembra, questa del marito (che poi le parti possono anche essere invertite, usiamo queste per capirci), una posizione un po' prepotente.

E' come se la moglie veg accettasse di buon grado di subire questa imposizione, ma secondo me non è affatto giusto.

M.

Vera F.
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Messaggio da Vera F. » gio apr 20, 2006 8:18 pm

Sì tollerano molte cose, reciprocamente, in nome della felice e serena convivenza... personalmente non so come mi regolerei, ma indubbiamente non sarebbe una situazione semplice da gestire.

Simba

Messaggio da Simba » gio apr 20, 2006 8:35 pm

Marcello ha scritto:Questo ragionamento però, sembra fatto pensando al punto di vista del marito onnivoro, e mettendo in secondo piano il punto di vista della moglie veg.

Mi sembra, questa del marito (che poi le parti possono anche essere invertite, usiamo queste per capirci), una posizione un po' prepotente.

E' come se la moglie veg accettasse di buon grado di subire questa imposizione, ma secondo me non è affatto giusto.

M.
Hai ragione, non è assolutamente giusto.

Però di solito il veg che si ritrova spostato con l'onnivoro è diventato veg dopo il matromonio (di solito. altrimenti si cerca di scegliere meglio prima con chi convivere).
E in questo caso è, o meglio, viene visto da entrambe le parti come quello che porta lo squilibrio in famiglia.
E chi è colpevole del cambiamento spesso finisce per avere meno diritti.

Poi certo, questo è un caso limite. Ci sono uomini e donne che ammirano la scelta veg del proprio compagno e cercano anzi di non infastidirlo con richieste tipo "bistecca al sangue".

Marcello

Messaggio da Marcello » gio apr 20, 2006 9:03 pm

Fai considerazioni molto giuste, simba.

Vorrei puntualizzare ancora una volta che le mie sono riflessioni molto generali e che poi vanno contestualizzate in ogni situazione familiare, per cui che nessuno si senta in qualche modo coinvolto in maniera negativa dalle mie parole.

So bene che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

M.

Simba

Messaggio da Simba » gio apr 20, 2006 9:20 pm

Si ho capito, ho appena letto il post al quale ti riferivi.

Purtroppo leggendo promiseland solo di sera leggo a mozzichi e bocconi (stasera tra la stiratina di una camicia e l'altra) e capisco come possa essere nata la curiosità di capire come ognuno affronti questa cosa.

Ed è bello vedere come traspaia comunque la stima per ognuno di noi, indipendentemente dalle scelte che si fanno.

;)

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » gio apr 20, 2006 9:27 pm

OK, lo sapevo di aver sollevato un punto molto sensibile e di suscitare un vespaio.
Marcello ha scritto:Secondo me no, non è giusto che lo faccia. In una famiglia, se qualche componente non vuole fare la scelta di questo tipo, bè, che se la compri, cucini, e mangi in maniera indipendente.
sono d'accordo. Non è giusto. Me lo ripeto ogni volta che mi adatto a farlo. Ognuno *dovrebbe* essere responsabile per sé e le sue azioni. Il problema nasce quando ciò non avviene, e in una famiglia le interazioni sono complesse e le responsabilità spesso sono condivise, si incrociano, sfumano e si intrecciano in modi difficili da districare, specie se non c'è accordo reciproco su dove tirare le linee di demarcazione fra le responsabilità proprie e quelle altrui.

Marcello ha scritto:Ma secondo voi, mangiare la carne se non si è veg, è un "diritto"? Nella ipotesi che hai prospettato tu, credo ormai non così diffusa e generale, della moglie veg che prepara per il marito onnivoro, lui ha il "diritto" di vedersi preparata la carne? E la sensibilità della prima, dove la vogliamo mettere?
Non penso che nessuno abbia il diritto di mangiare un altro essere vivente. Ma c'è chi lo pensa. Vado oltre: il marito ha il "diritto" di aspettarsi pranzo e cena cucinato dalla moglie? magari perché lavora tutto il giorno e la sera torna stanco, come dice Simba (che sembra sia stata qualche giorno a casa mia;-)? per mio marito la questione non è la fettina, è in generale aspettarsi di trovare la cena fatta, e nel piatto ciò che lui vuole trovare e non ciò che vorrei metterci io. Non è nemmeno una questione di veg o no. La mia sensibilità non conta, non solo riguardo alla carne come avete potuto immaginare.
Marcello ha scritto:
Simba ha scritto:Purtroppo se si tratta di un marito o di una moglie la cosa è + difficile. Quindi dire "io per te non cucino carne" potrebbe creare problemi più grossi di quanto si possa immaginare.
Questo ragionamento però, sembra fatto pensando al punto di vista del marito onnivoro, e mettendo in secondo piano il punto di vista della moglie veg. Mi sembra, questa del marito (...), una posizione un po' prepotente.
è proprio così. Ma è difficile cambiare gli equilibri quando hai un marito che si sfianca di lavoro 12 ore al giorno sabati e domeniche comprese. Sembri tu, come diceva Simba, l'ingrata che per di più porta lo squilibrio in famiglia.
Marcello ha scritto:E' come se la moglie veg accettasse di buon grado di subire questa imposizione, ma secondo me non è affatto giusto.
Ecco, quello che mi disturba nella tua frase e quel "di buon grado". Questo lo sento molto giudicante. Come fai a sapere quanto sia sgradevole e difficile invece accettare questi compromessi? Ci sono situazioni che si sono strutturate giorno dopo giorno in decenni di matrimonio, e non è facile se non impossibile contrattarle.

Ripeto, se per diventare veg avessi dovuto aspettare il momento in cui sarei stata capace di totale coerenza, in cui sarei stata pronta per rifiutarmi di cucinare carne per tutta la famiglia, allora sarei ancora carnivora.
Forse un giorno riuscirò a rifiutarmi di farlo e basta.
Credo che a questo i miei figli si adatterebbero e capirebbero.
Per quanto riguarda mio marito, il giorno che farò questo non credo che la cosa sarà limitata al cucinare o no la carne.

Insomma quel giorno qualcuno di voi deve fare una colletta per pagarmi l'avvocato divorzista e possibilmente trovarmi anche un lavoro e ospitarmi per un po' a casa sua :-))
Antonella

Marcello

Messaggio da Marcello » gio apr 20, 2006 9:39 pm

Antonella Sagone ha scritto:OK, lo sapevo di aver sollevato un punto molto sensibile e di suscitare un vespaio.
Davvero nessun vespaio, ci si sta solo confrontando.
Antonella Sagone ha scritto:
Marcello ha scritto:E' come se la moglie veg accettasse di buon grado di subire questa imposizione, ma secondo me non è affatto giusto.
Ecco, quello che mi disturba nella tua frase e quel "di buon grado". Questo lo sento molto giudicante. Come fai a sapere quanto sia sgradevole e difficile invece accettare questi compromessi? Ci sono situazioni che si sono strutturate giorno dopo giorno in decenni di matrimonio, e non è facile se non impossibile contrattarle.
Come il resto dei miei ragionamenti, e come ho specificato più volte, non mi volevo riferire a qualche caso specifico, dal quale magari ho tratto spunto, ma soltanto a considerazioni generali, per cui nessuno si deve sentire assolutamente giudicato.

Ci possano essere sia persone "di buon grado" e sia persone "a malincuore".

Tutta questa discussione, e certe affermazioni fatte, però mi convincono sempre più che il mangiar carne, e il "diritto" di farlo da parte di certe persone, sia ancora una sorta di tabù rispetto ad altri accomodamenti che in una famiglia si possono sempre trovare.

E questo tabù secondo me contribuiamo a sostenerlo proprio noi veg, con il nostro comportamento accomodante, come se fossimo noi per primi vittime di questa cultura, come se ci fosse una sorte di sindrome di stoccolma.

M.

PS: sono pareri, non vi incazzate

Vera F.
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Messaggio da Vera F. » gio apr 20, 2006 9:45 pm

Marcello ha scritto:PS: sono pareri, non vi incazzate
Più che incazzarsi, si può venire feriti.

Che fa molto più male dell'arrabbiatura.

Marcello

Messaggio da Marcello » gio apr 20, 2006 9:52 pm

Vera F. ha scritto:
Marcello ha scritto:PS: sono pareri, non vi incazzate
Più che incazzarsi, si può venire feriti.

Che fa molto più male dell'arrabbiatura.
Non lo metto in dubbio.

Ma mi sembra un tantino esagerato.

Più che scrivere a chiare lettere che non sono casi personali, che i casi personali sono soltanto un pretesto per parlare in termini generali, che ogni situazione va poi vista nei suoi contorni precisi, che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare... bè, francamente...

M.

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