i rapporti interpersonali
- raggiodisole
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i rapporti interpersonali
che rapporti avete con le persone che non sono vegetariane/vegane?
voglio dire, come sono i vostri rapporti (al lavoro, in strada, in famiglia, nel vicinato) con le persone che incontrate tutti i giorni ma che non hanno adottato il vostro stile di vita? preferite aprirvi anche a loro e interagire con loro in maniera anche profonda o preferite restare nei *vostri brodini*?
voglio dire, come sono i vostri rapporti (al lavoro, in strada, in famiglia, nel vicinato) con le persone che incontrate tutti i giorni ma che non hanno adottato il vostro stile di vita? preferite aprirvi anche a loro e interagire con loro in maniera anche profonda o preferite restare nei *vostri brodini*?
Re: i rapporti interpersonali
Frequentemente vengo attaccata senza che io non faccia nemmeno in tempo a finire di dire che sono vegan.raggiodisole ha scritto:che rapporti avete con le persone che non sono vegetariane/vegane?
voglio dire, come sono i vostri rapporti (al lavoro, in strada, in famiglia, nel vicinato) con le persone che incontrate tutti i giorni ma che non hanno adottato il vostro stile di vita? preferite aprirvi anche a loro e interagire con loro in maniera anche profonda o preferite restare nei *vostri brodini*?
L'ultima volta, in pizzeria con degli amici. Un loro amico mi ha derisa solo perchè ordinavo una pizza alla verdura e mi ha detto che non so cosa mi perdo, che i grissini con lo strutto sono più buoni e ha sfottuto gli animali ridendosela per le macellazioni.
Oggi alcune categorie di persone un tempo derise dalla società sono in parte riuscite a ottenere una briciola di rispetto.
La diversità vegetariana e vegan viene invece generalemte non rispettata e schernita.
E io che vivo a Milano e sto soprattutto in mezzo a onnivori lo constato in modo molto triste. E' davvero frustrante.
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Me ne sto buono buono nel mio brodino (vegetale e non dialbrodo).
Gli amici se mi rompono le balle glielo faccio capire (anzi ci pensa prima la mia compagna), oppure liquido tutto cambiando discorso. Ovvio che se invece noti che chi ti ascolta è interessato alle motivazioni allora il discorso si fa più piacevole ed istruttivo per entrambi.
Nella mia famiglia sono tutti onnivori e qlc alleva anche anatre, polli e conigli e non certo per compagnia. Ci ho provato qualche volta a buttare lì qualcosa ma ho dovuto gettare scudo lancia e spada e darmi alla fuga :)))
ciao
Gli amici se mi rompono le balle glielo faccio capire (anzi ci pensa prima la mia compagna), oppure liquido tutto cambiando discorso. Ovvio che se invece noti che chi ti ascolta è interessato alle motivazioni allora il discorso si fa più piacevole ed istruttivo per entrambi.
Nella mia famiglia sono tutti onnivori e qlc alleva anche anatre, polli e conigli e non certo per compagnia. Ci ho provato qualche volta a buttare lì qualcosa ma ho dovuto gettare scudo lancia e spada e darmi alla fuga :)))
ciao
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Re: i rapporti interpersonali
A me a volte prendono in giro per scherzo, per il gusto di dibattere..peccato che alla fine la ragione sta sempre dalla parte di chi ha rispetto verso gli animali, sè stesso e l'ambiente. :)Anto ha scritto:
La diversità vegetariana e vegan viene invece generalemte non rispettata e schernita.
E io che vivo a Milano e sto soprattutto in mezzo a onnivori lo constato in modo molto triste. E' davvero frustrante.
Comunque quel tuo "amico" della pizzeria...mamma mia...è un vero parassita del mondo!
Re: i rapporti interpersonali
Per fortuna non è mio amico.pasionario ha scritto:Comunque quel tuo "amico" della pizzeria...mamma mia...è un vero parassita del mondo!
E' uno sfigato, il cui inesistente successo con le donne è dovuto alla sua inesistente sensibilità e al suo senso dell' umorismo che induce al suicidio.
:-)
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AHAHAHAHAHAHAH, che domanda buffissima!raggiodisole ha scritto:che rapporti avete con le persone che non sono vegetariane/vegane?
Io ho dei PESSIMI rapporti anche con gli stessi vegani!!!! :)
Ritornando seri, posso dirti che:
famiglia: me ne sono andata da casa :) e adesso vivo con Enrico (vegano),
lavoro: bleah! All'inizio quando c'era qualche festa e si mangiava, ho detto che ero vegana per xxx motivi, ma sono stata molto criticata, quindi adesso mi limito a dire "no, grazie, non lo mangio",
amici: mai avuto amici.
Sempre all'inizio, ne parlavo molto. Per me è stato come un'illuminazione. "guardate che gli animali soffrono, anche bene latte uccide i vitelli. guardate i video, leggete, informatevi"..... Come tutti i profeti, non sono stata ascoltata, le persone sono sempre sorde e cieche, perciò adesso rimango nel mio brodino.
Se c'è da discutere, mando avanti Enrico.
Ultima modifica di StefaniaVegan il mar feb 14, 2006 3:20 pm, modificato 1 volta in totale.
Bah, diciamo che trattandosi solitamente di rapporti di cordiale conoscenza non ci sono grandi problemi.
I miei amici più cari sono veg*(diventati col tempo), al lavoro cerco(anzi cercavo visto che sono rimasta nuovamente disoccupata :/)di parlarne, a volte ho veganizzato anche qualcuna, cambiando lavoro ogni 3 mesi poi, ho sempre contatti nuovi.
Anche nelle collaborazioni di volontariato, cerco di farle solo con persone che stimo e con una mentalità compatibile alla mia.Non potrei mai collaborare per gli animali con un vegan che alla prima occasione si fa la vacanzina prendendo l'aereo, così come non potrei mai collaborare per l'ambiente con uno che si mangia cadaveri.Per quello che riguarda gli umani, per assurdo...ho trovato più veg* nelle associazioni per i diritti umani, che in quelle zoofile.
Infatti i gruppi e le associazioni con cui collaboro, sono formate da pochi volontari(che si sbattono per 100)...pochi...ma buoni :P
In ogni caso, non mi basta sapere che uno è vegan per rispettarlo, anzi a dire il vero il 99% dei vegan che conosco, non sono persone che stimo particolarmente.
I miei amici più cari sono veg*(diventati col tempo), al lavoro cerco(anzi cercavo visto che sono rimasta nuovamente disoccupata :/)di parlarne, a volte ho veganizzato anche qualcuna, cambiando lavoro ogni 3 mesi poi, ho sempre contatti nuovi.
Anche nelle collaborazioni di volontariato, cerco di farle solo con persone che stimo e con una mentalità compatibile alla mia.Non potrei mai collaborare per gli animali con un vegan che alla prima occasione si fa la vacanzina prendendo l'aereo, così come non potrei mai collaborare per l'ambiente con uno che si mangia cadaveri.Per quello che riguarda gli umani, per assurdo...ho trovato più veg* nelle associazioni per i diritti umani, che in quelle zoofile.
Infatti i gruppi e le associazioni con cui collaboro, sono formate da pochi volontari(che si sbattono per 100)...pochi...ma buoni :P
In ogni caso, non mi basta sapere che uno è vegan per rispettarlo, anzi a dire il vero il 99% dei vegan che conosco, non sono persone che stimo particolarmente.
Dunque famiglia
mia sorella: se ne frega altamente, l'ha detto "sono una stronza egoista ma secondo me mangiare carne è necessario" non mi prende in giro ma preferisco evitare argomenti con lei.
mio padre: è un padre, mi vede bene, in forma e felice e sta tranquillo, ogni tanto mi prende in giro, per esempio se ho amici a cena "ahahah e che gli fai mangiare?" ma nel complesso è sopportabile, rispetta e anzi supporta quando il resto della famiglia mi va contro.
mio cognato: caliamo un velo pietoso, per lui sono stronzate!
zii e parenti vari: prendono un pò in giro ma vivendo a 800km di distanza posso sopportare ;)
amici e colleghi di lavoro; c'ho litigato (sopratutto con amici) un paio d'amiche tendono anche loro al veganesimo ma non so chi le trattiene, il mio titolare prende costantemente in giro con battute idiotisssssime del tipo "sai che le lancette del tuo orologio sono fatte coi baffi della tigre?" oppure fresca di giornata "oggi mangio pasta al sugo, faccio il vegetariano, ahahaha!"
ma ho imparato a lasciar che le cose mi scivolino di dosso, in genere sono tranquilla a meno che la gente non offende in modo pesante!
mia sorella: se ne frega altamente, l'ha detto "sono una stronza egoista ma secondo me mangiare carne è necessario" non mi prende in giro ma preferisco evitare argomenti con lei.
mio padre: è un padre, mi vede bene, in forma e felice e sta tranquillo, ogni tanto mi prende in giro, per esempio se ho amici a cena "ahahah e che gli fai mangiare?" ma nel complesso è sopportabile, rispetta e anzi supporta quando il resto della famiglia mi va contro.
mio cognato: caliamo un velo pietoso, per lui sono stronzate!
zii e parenti vari: prendono un pò in giro ma vivendo a 800km di distanza posso sopportare ;)
amici e colleghi di lavoro; c'ho litigato (sopratutto con amici) un paio d'amiche tendono anche loro al veganesimo ma non so chi le trattiene, il mio titolare prende costantemente in giro con battute idiotisssssime del tipo "sai che le lancette del tuo orologio sono fatte coi baffi della tigre?" oppure fresca di giornata "oggi mangio pasta al sugo, faccio il vegetariano, ahahaha!"
ma ho imparato a lasciar che le cose mi scivolino di dosso, in genere sono tranquilla a meno che la gente non offende in modo pesante!
UAHAHAHAHAEIOUHEUHIOEUAHAHAUOOHUIUOH. :-(pleiadi ha scritto:il mio titolare prende costantemente in giro con battute idiotisssssime del tipo "sai che le lancette del tuo orologio sono fatte coi baffi della tigre?" oppure fresca di giornata "oggi mangio pasta al sugo, faccio il vegetariano, ahahaha!"
Ma che simpaticone.
Anche lui va fiero del suo umorismo che ti spinge a una flebo letale, immagino... :-)
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dei compagni dell'uni l'ho detto ad una ragazza ed ha apprezzato;ha detto di avere delle amiche/conoscenti vegetariane e vegane;mi ha dato l'email di sua sorella perchè dice che è sensibile degli animali e allora sarebbe stata interessata al veegtarismo
infatti le ho mandato 1 email, mi ha risp, io le ho scritto un pò di cose e dato un pò di link, poi mi ha riscritto, io le ho riscritto e ora attendo una risposta;dei parenti, a parte quelli più stretti, l'ho detto ad una mia zia che ha apprezzato e le ho dato materiale informativo, un libro di ricette vegetariane e "gabbie vuote", che presumo ora si stia leggendo...poi ho mandato 1 email ad una mia prof giovane, sui 30 anni, dicendole che se vuole le dico un pò di cose e le dò un pò di link, ha risposto:
"Se può mandarmi gli indirizzi dei siti, La ringrazio, tutti gli
approfondimenti sono interessanti e fonti di ricchezza.
Cordialmente"
quindi le darò i link...
ah, poi l'ho detto a mia cugina di Parma che anke se dice di amare gli animali, lì per lì c'è rimasta di stucco...
infatti le ho mandato 1 email, mi ha risp, io le ho scritto un pò di cose e dato un pò di link, poi mi ha riscritto, io le ho riscritto e ora attendo una risposta;dei parenti, a parte quelli più stretti, l'ho detto ad una mia zia che ha apprezzato e le ho dato materiale informativo, un libro di ricette vegetariane e "gabbie vuote", che presumo ora si stia leggendo...poi ho mandato 1 email ad una mia prof giovane, sui 30 anni, dicendole che se vuole le dico un pò di cose e le dò un pò di link, ha risposto:
"Se può mandarmi gli indirizzi dei siti, La ringrazio, tutti gli
approfondimenti sono interessanti e fonti di ricchezza.
Cordialmente"
quindi le darò i link...
ah, poi l'ho detto a mia cugina di Parma che anke se dice di amare gli animali, lì per lì c'è rimasta di stucco...
- yasodanandana
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che rapporti avete con le persone che non sono vegetariane/vegane?
••io sono un classico toscano... ovvero vivo con chi sta insieme a me in amicizia un rapporto di perenne e reciproca presa per i fondelli. Quindi il fatto che qualcuno, su di me, possa fare anche una battuta sul mio vegetarianesimo, non mi aggiunge ne' mi toglie niente..
preferite aprirvi anche a loro e interagire con loro in maniera anche profonda o preferite restare nei *vostri brodini*?
••ho rapporti cordiali con un sacco di gente.. anche se le mie amicizie profonde riguardano soprattutto altri vegetariani. Il problema e' semplicemente da chi andare a pranzo.. ovvero... senza problemi dai miei amici vegetariani, quelli non vegetariani preferisco di gran lunga invitarli io....
per essere rispettati mi vengono in mente tre cose che a mio parere contano..
a)che uno sia quello che e' da molto tempo.. Quando uno e' un "diverso", ci si aspetta che non faccia realmente sul serio volendo simultaneamente sentirsi superiore rispetto alla "massa". Se si e' vegetariani, senza sgarrare di una virgola, da un bel pezzo... si potra' sembrare dei pazzi, ma almeno si risulta seri e risoluti.. e questa cosa fa ottenere rispetto..
b)bisogna stare calmi... ma non perche' ci si reprime.. ma perche' si e' acquistata sia la sicurezza in quello che facciamo, sia perche' la gente non veg non ci risulta odiosa e cattiva, ma solo, sfortunatamente allineata alla tendenza di maggioranza.... (ed e' vero). A quel punto l'astio se ne va e ci arrabbiamo meno o per niente... Tutti i cambiamenti di abitudini ci si aspetta che portino dei miglioramenti sul piano della sicurezza in se stessi e della gioia di vivere, quindi se un "veg" risulta piu' irritabile e "rompiglioni" di uno "regolare", si considera che il "veg" non sia una cosa buona e che quindi chi e' "veg" e' un deficiente
c)bisogna invitare a cena e proporre qualcosa di realmente gustoso.. Una vita non accompagnata dal godimento, o accompagnata da godimenti intellettuali che integrano i pochi godimenti fisici, e' considerata una inutile penitenza. Noi dobbiamo essere vegetariani/vegani anche perche' mangiare in quel modo ci piacerebbe anche se farsi una bistecca non facesse del male a nessuno.
Se uno con le salsicce o il prosciutto se la godeva a livello di percezione fisica del sapore... e col tofu e le carote lesse si gode invece solo l'appagamento di essere finalmente etico... e' un problema sia sul piano personale (=chi non gode non dura a lungo), sia sul piano del rapporto con gli altri...
quindi, per la mia esperienza, si cominciano a raccogliere frutti in termini di buoni rapporti... quando si e' veg da molto tempo, quando si smette di pensare ad un mondo popolato da delinquenti (tutti meno noi) e se e quando a mangiare come mangiamo ce la godiamo e siamo in grado di proporre agli altri tale godimento invitandoli ad una bella cena che risulti gustosa anche a qualcuno che dell'etica se ne sbatte..
il tutto a mio discutibilissimo parere...
••io sono un classico toscano... ovvero vivo con chi sta insieme a me in amicizia un rapporto di perenne e reciproca presa per i fondelli. Quindi il fatto che qualcuno, su di me, possa fare anche una battuta sul mio vegetarianesimo, non mi aggiunge ne' mi toglie niente..
preferite aprirvi anche a loro e interagire con loro in maniera anche profonda o preferite restare nei *vostri brodini*?
••ho rapporti cordiali con un sacco di gente.. anche se le mie amicizie profonde riguardano soprattutto altri vegetariani. Il problema e' semplicemente da chi andare a pranzo.. ovvero... senza problemi dai miei amici vegetariani, quelli non vegetariani preferisco di gran lunga invitarli io....
per essere rispettati mi vengono in mente tre cose che a mio parere contano..
a)che uno sia quello che e' da molto tempo.. Quando uno e' un "diverso", ci si aspetta che non faccia realmente sul serio volendo simultaneamente sentirsi superiore rispetto alla "massa". Se si e' vegetariani, senza sgarrare di una virgola, da un bel pezzo... si potra' sembrare dei pazzi, ma almeno si risulta seri e risoluti.. e questa cosa fa ottenere rispetto..
b)bisogna stare calmi... ma non perche' ci si reprime.. ma perche' si e' acquistata sia la sicurezza in quello che facciamo, sia perche' la gente non veg non ci risulta odiosa e cattiva, ma solo, sfortunatamente allineata alla tendenza di maggioranza.... (ed e' vero). A quel punto l'astio se ne va e ci arrabbiamo meno o per niente... Tutti i cambiamenti di abitudini ci si aspetta che portino dei miglioramenti sul piano della sicurezza in se stessi e della gioia di vivere, quindi se un "veg" risulta piu' irritabile e "rompiglioni" di uno "regolare", si considera che il "veg" non sia una cosa buona e che quindi chi e' "veg" e' un deficiente
c)bisogna invitare a cena e proporre qualcosa di realmente gustoso.. Una vita non accompagnata dal godimento, o accompagnata da godimenti intellettuali che integrano i pochi godimenti fisici, e' considerata una inutile penitenza. Noi dobbiamo essere vegetariani/vegani anche perche' mangiare in quel modo ci piacerebbe anche se farsi una bistecca non facesse del male a nessuno.
Se uno con le salsicce o il prosciutto se la godeva a livello di percezione fisica del sapore... e col tofu e le carote lesse si gode invece solo l'appagamento di essere finalmente etico... e' un problema sia sul piano personale (=chi non gode non dura a lungo), sia sul piano del rapporto con gli altri...
quindi, per la mia esperienza, si cominciano a raccogliere frutti in termini di buoni rapporti... quando si e' veg da molto tempo, quando si smette di pensare ad un mondo popolato da delinquenti (tutti meno noi) e se e quando a mangiare come mangiamo ce la godiamo e siamo in grado di proporre agli altri tale godimento invitandoli ad una bella cena che risulti gustosa anche a qualcuno che dell'etica se ne sbatte..
il tutto a mio discutibilissimo parere...
Mi è piaciuto il tuo intervento e in particolare questi due passaggi.yasodanandana ha scritto: Tutti i cambiamenti di abitudini ci si aspetta che portino dei miglioramenti sul piano della sicurezza in se stessi e della gioia di vivere, quindi se un "veg" risulta piu' irritabile e "rompiglioni" di uno "regolare", si considera che il "veg" non sia una cosa buona e che quindi chi e' "veg" e' un deficiente.
... quando si e' veg da molto tempo, quando si smette di pensare ad un mondo popolato da delinquenti (tutti meno noi) e se e quando a mangiare come mangiamo ce la godiamo e siamo in grado di proporre agli altri tale godimento invitandoli ad una bella cena che risulti gustosa anche a qualcuno che dell'etica se ne sbatte..
Volevo dirtelo.