meglio a parete o a pavimento?

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Moderatore: michele ricci

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soft
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meglio a parete o a pavimento?

Messaggio da soft » mar gen 24, 2006 11:52 am

Ciao a tutti, vorrei sapere (e soprattutto da chi utilizza questi impianti) se è più consigliabile un impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento o a parete. Fin'ora eravamo sicuri di quello a pavimento ma ora qualcuno ci sta cercando di convincere a farlo a parete. Pro e contro? Costi? Risparmio energetico (useremo i pannelli solari con caldaia a condensazione)? Benessere nel viverci dentro? Grazie a chiunque sappia darci qualche delucidazione in più, i lavori procedono e dobbiamo decidere per l'uno o per l'altro.

simone
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Messaggio da simone » mer gen 25, 2006 2:29 pm

caro soft,
se "rovisti" nel forum (nuovo e vecchio), troverai tante risposte, altrettanto valide e competenti di (ROBVI, UKACOR, ecc.).
Io personalmente ho installato un impianto di riscaldamento a pavimento e devo dirti che fino all'ultimo eravamo indecisi.
Questa nostra iniziale indecisione ha però comportato successivamente delle difficoltà, su altri aspetti apparentemente slegati che io ti consiglio invece di curare con grande attenzione.
Mi riferisco all'altezza delle soglie di casa e delle porte-finestra.
Infatti nella nostra costruenda villetta unifamiliare, l'impresa, con il benestare del ns. geometra, ha posizionato le stesse soglie ad un altezza dalla soletta grezza intorno ai 10 - 12 cm. Ora va da se' che le gettate non sono sempre in bolla, puoi quindi intuire il disagio e le difficoltà per la posa non solo dell'impianto di riscaldamento ma anche degli altri.
Inoltre, dal momento che tutto intorno alla casa abbiamo un marciapiede con "profondità" variabile, l'inconveniente della posa delle stesse piane a quote basse, ci sta comportando un'aggravio dei problemi e dei costi per quanto riguarda l'impermeabilizzazione degli stessi terrazzi.
Quindi, se sei in tempo, aumenta sensibilmente tale quota (almeno 18 - 20 cm); ciò ti consentirà anche di valutare l'opportunità di un buon isolamento, che è senza dubbio il miglior ed il primo investimento da farsi sul riscaldamento di casa tua.
In bocca al lupo e ciao
Simone

simone
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Messaggio da simone » mer gen 25, 2006 2:30 pm

caro soft,
se "rovisti" nel forum (nuovo e vecchio), troverai tante risposte, altrettanto valide e competenti di (ROBVI, UKACOR, ecc.).
Io personalmente ho installato un impianto di riscaldamento a pavimento e devo dirti che fino all'ultimo eravamo indecisi.
Questa nostra iniziale indecisione ha però comportato successivamente delle difficoltà, su altri aspetti apparentemente slegati che io ti consiglio invece di curare con grande attenzione.
Mi riferisco all'altezza delle soglie di casa e delle porte-finestra.
Infatti nella nostra costruenda villetta unifamiliare, l'impresa, con il benestare del ns. geometra, ha posizionato le stesse soglie ad un altezza dalla soletta grezza intorno ai 10 - 12 cm. Ora va da se' che le gettate non sono sempre in bolla, puoi quindi intuire il disagio e le difficoltà per la posa non solo dell'impianto di riscaldamento ma anche degli altri.
Inoltre, dal momento che tutto intorno alla casa abbiamo un marciapiede con "profondità" variabile, l'inconveniente della posa delle stesse piane a quote basse, ci sta comportando un'aggravio dei problemi e dei costi per quanto riguarda l'impermeabilizzazione degli stessi terrazzi.
Quindi, se sei in tempo, aumenta sensibilmente tale quota (almeno 18 - 20 cm); ciò ti consentirà anche di valutare l'opportunità di un buon isolamento, che è senza dubbio il miglior ed il primo investimento da farsi sul riscaldamento di casa tua.
In bocca al lupo e ciao
Simone

simone
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Messaggio da simone » mer gen 25, 2006 2:31 pm

caro soft,
se "rovisti" nel forum (nuovo e vecchio), troverai tante risposte, altrettanto valide e competenti di (ROBVI, UKACOR, ecc.).
Io personalmente ho installato un impianto di riscaldamento a pavimento e devo dirti che fino all'ultimo eravamo indecisi.
Questa nostra iniziale indecisione ha però comportato successivamente delle difficoltà, su altri aspetti apparentemente slegati che io ti consiglio invece di curare con grande attenzione.
Mi riferisco all'altezza delle soglie di casa e delle porte-finestra.
Infatti nella nostra costruenda villetta unifamiliare, l'impresa, con il benestare del ns. geometra, ha posizionato le stesse soglie ad un altezza dalla soletta grezza intorno ai 10 - 12 cm. Ora va da se' che le gettate non sono sempre in bolla, puoi quindi intuire il disagio e le difficoltà per la posa non solo dell'impianto di riscaldamento ma anche degli altri.
Inoltre, dal momento che tutto intorno alla casa abbiamo un marciapiede con "profondità" variabile, l'inconveniente della posa delle stesse piane a quote basse, ci sta comportando un'aggravio dei problemi e dei costi per quanto riguarda l'impermeabilizzazione degli stessi terrazzi.
Quindi, se sei in tempo, aumenta sensibilmente tale quota (almeno 18 - 20 cm); ciò ti consentirà anche di valutare l'opportunità di un buon isolamento, che è senza dubbio il miglior ed il primo investimento da farsi sul riscaldamento di casa tua.
In bocca al lupo e ciao
Simone

simone
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scusate per la "tripletta"

Messaggio da simone » mer gen 25, 2006 2:33 pm

scusa ma è andato in "tilt" il tutto.
ciao
simone

soft
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Messaggio da soft » sab feb 04, 2006 1:55 pm

Che tipo di pavimento hai posato?
Grazie

simone
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Messaggio da simone » lun feb 06, 2006 4:06 pm

Ad oggi non ho ancora posato nulla, ma avremmo intenzione di posare un parquet di spessore 14mm, sull'essenza dobbiamo però ancora decidere.
In merito allo stesso pavimento, anche qui non ti nascondo le nostre indecisioni legate a tanti motivi (etici, ambientali, estetici, tecnici, funzionali, ecc. ) che più o meno ho riscontrato anche in altre persone che sono intervenute in passato nello stesso forum.
Ce ne è una però che mi interessa particolarmente, e che soltanto con il tempo potrò con mano vedere: il fenomeno dell'essiccazione dei listelli, da parte dell'impianto di riscaldamento.
Infatti il parquettista cui ci siamo rivolti, ci ha segnalato che l'aspetto, per lui, più rilevante per la buona riuscita della posa è quello della stagionatura del legno. Per questo motivo, lui ci ha chiaramente detto che la posa del nostro parquet la farà soltanto a casa praticamente finita e comunque dopo aver sottoposto gli stessi listelli ad una ulteriore essiccazione con il nostro impianto di riscaldamento (a tutta manetta).
Alla luce di ciò, ed anche per il fatto che un nostro conoscente (di professione l'idraulico) ha installato in casa sua, da due anni, un impianto di riscaldamento a pavimento con sopra un parquet (mi pare doussiè), pensiamo di posare il pavimento un po' più in là nei mesi.
Chissà che nel frattempo non si cambi idea.
ciao
simone

soft
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Messaggio da soft » lun feb 06, 2006 7:07 pm

Bell'idea quella di un'ulteriore essicamento del parquet...ma per quanto tempo? Nel senso: sono sufficienti un paio di giorni o mi parli di settimane? Il fatto è che noi abbiamo abbastanza fretta di entrare in casa.
Per quel che riguarda l'amico idraulico, se è da ormai due anni che ha posato il parquet e non ha problemi, penso che allora sia abbastanza sicura la cosa! Sicuramente dovremo essere certi della qualità del legno per non incorrere in brutti scherzi.
Anche a noi piace il doussie, ma so che anche rovere e iroko sono adatti al pavimento riscaldato.
Grazie per i consigli

simone
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Messaggio da simone » mar feb 07, 2006 12:49 pm

Beh, questo parquettista mi ha parlato di svariate settimane perchè la posa definitiva è soltanto l'ultimo atto.
Infatti lui prevede, una prima fase di essiccazione della fornitura, alla max temperatura raggiungibile in casa per un paio di settimane. poi avviene la posa con un primo trattamento, poi un ulteriore periodo di accensione del riscaldamento (onestamente non so per quanto tempo), infine un trattamento per riprendere eventuali fughe tra i listelli (tanto più sono larghi e tanto più è facile che si riscontri questo fenomeno di restringimento).
come vedi i nostri tempi non sono brevi, quindi l'unico suggerimento (che peraltro ritengo banale) che ti posso dare è quello di trovarti un parquettista un po' rompic..., nel senso che è sempre meglio avere a che fare con una persona professionalmente competente, ma critica che non uno che fa tutto facile o uno "yesman".
Ciao.
simone

soft
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Messaggio da soft » mar feb 07, 2006 5:10 pm

Sono pienamente d'accordo sulla professionalità (cosa peraltro sempre più difficile da trovare...in tutti i campi!).
C'è una cosa che mi dici che però mi turba: più i listelli sono grossi più si ritireranno? Ma a me hanno detto esattemnete il contrario, cioè che devo puntare sui listoni con un pavimento riscaldato, perchè più sono grandi meno possibilità di movimenti strani ci sono!
Perchè più ci si informa e più ci si incasina?

ecocomp
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sistemi radianti a pavimento o a parete ???

Messaggio da ecocomp » mer feb 08, 2006 7:40 pm

leggendo questi post mi sono chiesto se anzichè scegliere il pavimento avreste scelto p.e. la parete riscaldante molti di questi dubbi sarebbero probabilmente scomparsi, mentre mi è parso di capire la vostra preoccupazione, specie nel caso in cui il parquet si dovesse sollevare o presentare deformazioni. Immagino la risposta del parquettista, che direbbe essere causato dal calore dei tubi.
La scelta della parete radiante avrebbe inoltre evitato di mettere a contatto il corpo con la parte riscaldata evitando disagi e sofferenze a chi non sopporta di avere continuamente i piedi a contatto con la superficie calda....scusate l'intromissione...saluti

simone
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Messaggio da simone » ven feb 10, 2006 11:51 am

In merito all'osservazione di ecocomp, rispondo che sulla base degli elementi che avevamo e dei consigli di persone di nostra fiducia ci siamo orientati sul riscaldamento a pavimento e non a parete.
Anche i commenti (tutti rispettabilissimi) presenti sul vecchio forum riguardanti sia il tipo di impianto, ma anche i pro e contro della posa di un parquet vs. ad un pavimento in piastrelle, hanno fatto maturare in noi la scelta tecnologica che sapete, e per la quale, finora non ci pentiamo.
In merito al potenziale incasinamento di soft, a me risulta che il fenomeno di restringimento e di dilatazione del legname interessa la nervatura (si dice così?) per la sua larghezza. Quindi tanto più un listello è fibroso e largo, tanto più evidente sarà lo stesso fenomeno.
E' comunque possibile che la risposta da te ricevuta si riferisca a quei listelli prefiniti caratterizzati da un mix di essenze differenti.
Un affettuoso saluto a voi.
simone

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