Messaggio
da alFaris » dom gen 22, 2006 8:10 pm
Essalamu Elikah!
sono tornato indietro per scrivere questo avviso... ti avverto fin d'ora... sarò particolarmente duro in questo intervento...
> Caro Alfaris.....
> Parti dal punto che nessuno può cambiare quello che tu porti dentro
> all'anima tranne te stesso.......
la fai facile...
certo gran parte della nosta esistenza è frutto delle nostre scelte... ma per quanta parte queste scelte sono il frutto di ciò che noi siamo... per quanta parte invece dipendono dal dolore dal peso dell'esistenza... da un _insulto_ della nostra dignità?
> il tuo stato d'animo sarà così dirompente che non avrà più paura dei
> dolori...
per lungo tempo sono stato _solo_... sono stato fuori dal mondo perché non potevo uscire fuori... perché la mia famiglia ha combattuto per anni una (inutile) battaglia suicida... nella quale sono state sprecate energie incalcolabili...
come pensi che potrò vivere il resto della mia esistenza? chi mi restituirà tutti quegli anni che qualcuno al mio posto ha deciso di gettare nella pattumiera? come potrò recuperare quelle esperienze che solo a una certa età puoi fare? e questa è solo una parte del conto...
quando finalmente vendemmo la vecchia casa famigliare mi sono accorto dove e come mi trovavo... sbalzato nella realtà a trentaedispari anni... e senza un amico... all'epoca persino senza una casa...
sai che cosa mi ha tirato fuori dall'inferno? un gruppo di lesbiche... già proprio l'ultimo gruppo di esseri umani che si sarebbe dovuto accollare un uomo disadattato e misantropo... oggi tutto sommato sto bene... molto meglio di quanto stessi solo cinque anni fa...
perché... perché quelle ragazze mi aiutarono mentre il resto del mondo si era dimenticato della mia esistenza... hanno dovuto innanzi tutto vincere la ritrosìa tipica di chi vede l'uomo come un nemico e poi hanno dovuto sopportare un atteggiamento nero e tetro...
eppure l'hanno fatto...
Per questo motivo oggi _odio_. Sì, Odio. Odio chi si permette di offendere, d'insultare. Chi si permette di dare giudizio senza consentire il tempo della conoscenza, chi si permette di sputare in faccia al prossimo. Divento livido quando sento (di solito sono) le ragazze che in questo spazio raccontano della propria sofferenza, del padre o del loro uomo che si permette di apostrofare dicendo "ma di che cosa ti lamenti, non hai niente!".
E tu che cosa ne sai. Che cosa sai della sofferenza, del dolore: dell'abbandono, dell'ostracismo delle persone da cui ti aspetteresti un _minimo_ sindacale d'affetto. Frequentando le ragazze e il mondo omosessuale in genere, ho scoperto anche che cosa significa aver paura del proprio padre, della madre, che scoprano tutto: che cosa significa amare una persona che abbia il tuo stesso sesso, e per questo fare schifo a chi ti dovrebbe amare per principio.
Forse sono io che esagero, anzi, senza il forse; sono io che esagero. Sono io che valuto ogni singola parola per quel che è. Se qualcuno dice che faccio schifo, deve avere le _prove_ di quel che dice: altrimenti è un criminale, anche se nessun tribunale lo condannerà. Adesso porto molta meno pazienza nei confronti del nulla, dell'idiozia in tranci: di questa società di veline / calciatori / imbecilli.
Vedi, la mia presenza in questo forum sarebbe inutile. La mia depressione è scomparsa, o meglio non ha più la forza di opprimermi come una volta. Resto qui perché in questo spazio ho trovata gente come me, che soffriva di un male apparentemente invisibile. Resto qui perché ogni volta che riesco a scrivere anche solo una parola che permetta a qualcuno di _reagire_, avrò fatto qualcosa di buono: per chi la legge, e un po' anche per me stesso.
Adesso sai perché non applico regole: a che cosa servirebbero, fra noi. Adesso sai perché in questo spazio si può parlare di tutto un po': qualsiasi argomento potrebbe essere buono, hai visto. Adesso sai perché, tutto sommato, faccio di tutto tranne che il moderatore in senso stretto: con quale diritto mi posso ergere sopra gli altri. Adesso sai perché non voglio sentire ringraziamenti né scuse. Fino a ieri stavo io nelle vostre condizioni, come vi potrei lasciar morire.
Ricorda: niente turpiloquio, niente insulti. Il resto può passare.
Ua Elikah Essalam! by alFaris