Scusatemi lo sfogo, ma non riesco a trattenermi.Quanto sei vegano? Sei anche equo&solidalista?
Probabilmente è il periodo natalizio (mamma mia quanto lo sto odiando...).
Siamo a Natale, un periodo schifoso per me (e non penso di essere l'unico a pensarla così).
Dobbiamo sentirci felici, dobbiamo fare dei regali, dobbiamo essere buoni.
Se odio adesso la gente, che pensa di essere buona, chissà a Gennaio, quando lo stato d'animo sarà all'estremo opposto.
Prima di aprire gli occhi ero un ragazzo espansivo, felice di stare in compagnia. Ora non sopporto chi considera l'animalismo e la solidarietà una particolare pregio di alcuni.
Non attacco di principio gli sconosciuti. Gli porto rispetto, cerco di parlarci, ma appena vedo menefreghismo, una mente ottusa e totalmente menefreghista, la mia reazione è di attacco (verbale, per ora).
Fortunatamente, sono riuscito a mettermi in proprio. Ora sono a casa, da solo, a lavorare. Lontano dalla gente, lontano da ciò che odio (=persone/società in cui vivo). Basta poco, come una giornata nella metropoli milanese a deprimermi e tendermi per tutta la serata.
I miei contatti si limitano alla mia famiglia (Stefania (il 99.999999% del tempo, e non mi basta!) e gatta (che tra poco avrà un'altra compagna dal gattile)) e ai parenti (madre, fratello e cognata, gli unici onnivori con cui sto bene in compagnia).
Ma fare la spesa, lavorare, uscire a fare due passi, sta diventando sempre più difficile. Mi sento un frodo nel paese negli orchi, nient'altro. Comincio a pensare all'Australia, a chissàquale posto dove potrei andare senza ritrovarmi con gli stessi problemi. Un posto dove magari uscendo di casa non vedo 9 pellicce per 10 donne, ma solo 1, e magari ci posso sputare sopra senza che nessuno mi guardi male. Un posto dove la gente, quando parli di vivisezione, non risponde "ma è per salvare vite umane", ma cerca di informarsi. Un posto dove le persone dimostrano più consapevolezza e meno manipolazione mediatica.
Cosa vuol dire essere vegano?
D'ora in poi non chiamatemi più vegano. Sono vegetaliano nell'alimentazione (questa è un etichetta che posso accettare), ma Enrico nel resto.
Si continua a parlare di vegani e comportamenti associati allo statuto del perfetto vegano:
- non essere troppo bio&equo&solidali perchè altrimenti ci si distacca troppo dalla realtà
- non essere aggressivi con le persone che odiamo dal nostro profondo
- provare empatia anche verso i mangiacadaveri che, pur conoscendo i motivi salutari/etici/economici/sociali/... di un alimentazione priva di animali morti, non si sforzano di cambiare
- (...)
Ok, non sono più vegano.
Oramai anche il bio&equo&solidale è l'alternativa, il regalo di natale, il prodotto strano e saltuario, quando dovrebbe rientrare nella normalità. Per quanto riguarda i prezzi, non ho notato così grandi differenze (alcune cose costano anche meno). Purtroppo è la reperibilità :((((
addirittura, parlando di bio, ricordiamo che chi spende meno in cibo (=salute) spenderà di più in cure mediche a lungo andare.
parlando di equo&solidale: è il veganismo del commercio!
Non facciamo del bene nell'essere vegan o nel comprare equo&solidale, se non a noi stessi. Semplicemente, cerchiamo di non essere causa del problema.
"Noi vegani abbiamo la missione di...". Ma quante volte mi sarò sentito ripetere questa frase?
bene, io sono Enrico, tu sei Daniele, lei è Stefania, lui è Willis e lui è Felis.
Io mi comporto in questo modo e ti posso esporre i miei perchè.
Non seguo un movimento o una setta, non faccio ciò che mi impone uno statuto. Mi comporto in questo modo perchè ritengo giusto comportarmi così. Se qualcuno criticherà alcuni miei punti sarò ben lieto di discuterne, così come cercherò di discutere del mio esser giusto con il prossimo.
Se è per questo sono anche attivista con un gruppo di animalisti della LAV di Vigevano. Ma vogliamo dircelo chiaramente? La LAV la boicotterei, ma questo gruppo senza l'appoggio dell'organizzazione (economico e burocratico) non riuscirebbe a stare in piedi e, più che sostenere progetti locali (raccolta di fondi per il gattile, salvataggio di animali, lotta contro il circo ed i colpevoli di maltrattamenti animali) non fanno altro.
Se decidessero di fare un banchetto per raccogliere fondi per la LAV, sede nazionale di Roma, sicuramente mi rifiuterò di partecipare, motivando la mia scelta.
Se devo essere vegan perchè vengono riscontrati alcuni miei atteggiamenti nella filosofia vegan (che altro non è che una filosofia, non un gruppo di persone), allora chiamatemi anche cristiano, buddhista, islamico, indiano, eretico, .....
Chiamatami Enrico, e farete prima.