Perchè boicottare valsoia
- bckbkice
- Messaggi: 437
- Iscritto il: mar nov 29, 2005 3:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: Roma
- Contatta:
Felis...
per quanto io sia di larghe vedute, non sono d'accordo con te.
Se nel gelato Valsoia ci possono essere tracce di latte e io sono Vegan, se permetti mi altero.
Se Nestlè fa una politica del piffero, io ho tutto il diritto di evitare tutti i suoi prodotti.
Per l'insulto alla pace... anche i prodotti Usa andrebbero evitati.
Per gli OGm scusami ma non ho capito cosa intendessi :-)
per quanto io sia di larghe vedute, non sono d'accordo con te.
Se nel gelato Valsoia ci possono essere tracce di latte e io sono Vegan, se permetti mi altero.
Se Nestlè fa una politica del piffero, io ho tutto il diritto di evitare tutti i suoi prodotti.
Per l'insulto alla pace... anche i prodotti Usa andrebbero evitati.
Per gli OGm scusami ma non ho capito cosa intendessi :-)
Questo non è un motivo... c'è scritto in quasi tutti i prodotti considerati vegan che "ci possono essere tracce di latte", basta che lo stabilimento dove sono prodotti tratti anche latticini. E' più che altro un avviso per chi è allergico.bckbkice ha scritto:Se nel gelato Valsoia ci possono essere tracce di latte e io sono Vegan, se permetti mi altero.
Non mi sembra che nei confronti di Valsoia ci sia una vera e propria campagna di boicottaggio. Al limite parlerei di consumo critico, e c'è una bella differenza.felis ha scritto:Non sono d'accordo coi criteri del boicotaggio. Mi pare come quello sulla Kelloggs, che nonostante faccia prodotti vegetariani ed abbia intere linee nonviolente (che grazie alla capillare diffusione salvano ogni giorno milioni di animali semplicemente offrendo una scelta anche a chi veg non è), vada boicottata in quanto multinazionale. La ValSoia è l'UNICA alternativa che raggiunge quasi capillarmente province e paesi più piccoli, quale sarebbe l'alternativa meno violenta?
Il boicottaggio è diretto ai marchi, non ai negozi.felis ha scritto:Non si dovrebbe più mettere piede nel 99% dei negozi (forse nel 100%), di qualsiasi natura oltre che alimentare: hanno tutti prodotti nestlè, hanno tutti forniture di ogni natura ben peggiori.
Devo dire che sul boicottaggio dei prodotti israeliani concordo con te, in effetti non l'ho mai praticato. Al limite li eviterei semplicemente perchè vengono da lontano...felis ha scritto:Il boicottaggio di Israele è un insulto alla pace ed ai diritti delle persone: chissà che responsabilità ha un cittadino israeliano nel vedersi boicottare i propri prodotti. In USA c'è la pena di morte, e fanno non 10 ma 1000 volte "peggio di Israele", eppure nessno mi dice di boicottare Google... e sì che la cosa avrebbe senso, davvero.
Per non parlare di tutti gli studi (sempre su animali) che dimostrano il contrario... finanziati dalle multi favorevoli alla diffusione su larga scala degli OGM.felis ha scritto:Degli OGM sorvoliamo, altrimenti mi tocca leggere che due topi non so dove hanno sviluppato chissà cosa, dimenticandosi beatamente di voler abolire la vivisezione anche per i risultati antiscentifici...
Quoto, esatto.Alex81 ha scritto:Questo non è un motivo... c'è scritto in quasi tutti i prodotti considerati vegan che "ci possono essere tracce di latte", basta che lo stabilimento dove sono prodotti tratti anche latticini. E' più che altro un avviso per chi è allergico.bckbkice ha scritto:Se nel gelato Valsoia ci possono essere tracce di latte e io sono Vegan, se permetti mi altero.
Anche io se ho un'alternativa non compro ValSoia, ma appunto, da qui al boicottaggio ce ne passa. Però l'annuncio postato chiedeva questo, oltre ad altri punti "strani", era da segnalare.Daniele ha scritto:Non mi sembra che nei confronti di Valsoia ci sia una vera e propria campagna di boicottaggio. Al limite parlerei di consumo critico, e c'è una bella differenza.
Assolutamente, no. Le grandi catene di distribuzione sono boicottabili e complici quanto le aziende, sono incluse anche loro nella guida al consumo critico. Qui avevo iniziato a comprare da GB, poi ho scoperto che era della Carrefour, ed allora ho smesso di comprare i prodotti a marchio GB là dentro, poi ho smesso di comprare i prodotti di sottomarca collegati, ora ho cercato e trovato altre due catene meno compromesse (Delhaize e Colruyt)e penso che cercherò di fare sempre la spesa lì.Daniele ha scritto:Il boicottaggio è diretto ai marchi, non ai negozi.
http://fr.transnationale.org/conso/-1433738103.htm
http://it.transnationale.org/conso/-1570031769.htm
[ Daniele, ci facciamo un abbonamento a metà a questo bel sito? Oppure te lo fai pagare dallo staff di Promiseland? :PPP ]
Insomma, è probabile che arrivino via mare come dal resto del mediterraneo, comunque più vicino di molti prodotti equi&solidali. Dal NordEuropa arriva tutto o quasi in camion.Daniele ha scritto:Devo dire che sul boicottaggio dei prodotti israeliani concordo con te, in effetti non l'ho mai praticato. Al limite li eviterei semplicemente perchè vengono da lontano...
A me basta che esista una ricerca libera, pubblica e privata, e chi voglia possa utilizzarli dopo aver passato dei criteri di controllo scientifici pubblici e non dogmatici. Non si capisce perché i criteri di sicurezza dovrebbero essere diversi (precauzione assoluta in eterno) da tutte le nuove specie vegetali prodotte ogni giorno con altri metodi anche peggiori, per di più mentre tutti coltivano e mangiano allegramente prodotti derivati da irraggiamento radioattivo.felis ha scritto:Per non parlare di tutti gli studi (sempre su animali) che dimostrano il contrario... finanziati dalle multi favorevoli alla diffusione su larga scala degli OGM.
Questo già è un altro discorso. Anche per questo chiedevo se su Valsoia c'era un boicottaggio ufficiale.felis ha scritto:Anche io se ho un'alternativa non compro ValSoia, ma appunto, da qui al boicottaggio ce ne passa. Però l'annuncio postato chiedeva questo, oltre ad altri punti "strani", era da segnalare.
Lo so Felis, ma noi stavamo parlando di marchi... per come dicevi tu sarebbe da boicottare anche il negozietto sotto casa (se esistesse) che vende la cioccolata della nestlè. A questo mi riferivo... personalmente ritengo che la GDO sarebbe da boicottare in toto, anche se non riesco ancora a farlo del tutto.felis ha scritto:Assolutamente, no. Le grandi catene di distribuzione sono boicottabili e complici quanto le aziende, sono incluse anche loro nella guida al consumo critico. Qui avevo iniziato a comprare da GB, poi ho scoperto che era della Carrefour, ed allora ho smesso di comprare i prodotti a marchio GB là dentro, poi ho smesso di comprare i prodotti di sottomarca collegati, ora ho cercato e trovato altre due catene meno compromesse (Delhaize e Colruyt)e penso che cercherò di fare sempre la spesa lì.
http://fr.transnationale.org/conso/-1433738103.htm
http://it.transnationale.org/conso/-1570031769.htm
Quanto costa?^_^felis ha scritto:[ Daniele, ci facciamo un abbonamento a metà a questo bel sito? Oppure te lo fai pagare dallo staff di Promiseland? :PPP ]
Beh si ma questo è un argomento moooolto complesso, magari questa non è la sede adatta e cmq se ne è parlato molto sul forum del commercio etico.felis ha scritto:Insomma, è probabile che arrivino via mare come dal resto del mediterraneo, comunque più vicino di molti prodotti equi&solidali. Dal NordEuropa arriva tutto o quasi in camion.
E io non vedo perchè complicarsi la vita con gli OGM.felis ha scritto:A me basta che esista una ricerca libera, pubblica e privata, e chi voglia possa utilizzarli dopo aver passato dei criteri di controllo scientifici pubblici e non dogmatici. Non si capisce perché i criteri di sicurezza dovrebbero essere diversi (precauzione assoluta in eterno) da tutte le nuove specie vegetali prodotte ogni giorno con altri metodi anche peggiori, per di più mentre tutti coltivano e mangiano allegramente prodotti derivati da irraggiamento radioattivo.
-
- Messaggi: 167
- Iscritto il: mar ott 11, 2005 8:21 am
- Località: Vigevano
- Contatta:
La Valsoia non commercializza prodotti di prima necessità, ma gelati, snack, bistecche vegetali, etc...felis ha scritto:La ValSoia è l'UNICA alternativa che raggiunge quasi capillarmente province e paesi più piccoli, quale sarebbe l'alternativa meno violenta?
E' vero, io riesco benissimo a farne a meno perchè ho molte alternative qui in zona, ma penso che farei a meno dei suoi prodotti anche se fosse l'unica azienda venditrice di prodotti veg della zona.
La Valsoia non è che "poco meno" violenta delle altra. Il gelato viene prodotto dalla Nestlè, multinazionale che, secondo La guida al consumo critico (la bibbia di ogni consumatore consapevole) e la ribn (rete italiana boicottaggio nestlè) utilizza per la maggior parte dei suoi prodotti ingredienti OGM e testa i suoi prodotti su animali
purtroppo quoto. La nestlè ha buona parte del mercato alimentare (e una porzione di quello farmaceutico) italiano. Ma conoscendo bene i marchi che controlla e che fornisce, non è difficile boicottarla.hanno tutti prodotti nestlè, hanno tutti forniture di ogni natura ben peggiori.
ha sicuramente più senso boicottare google, ma qua stiamo facendo il discorso: o boicottiamo tutto, o niente.Il boicottaggio di Israele è un insulto alla pace ed ai diritti delle persone: chissà che responsabilità ha un cittadino israeliano nel vedersi boicottare i propri prodotti. In USA c'è la pena di morte, e fanno non 10 ma 1000 volte "peggio di Israele", eppure nessno mi dice di boicottare Google... e sì che la cosa avrebbe senso, davvero.
La ValSoia commercializza una serie di alternative a prodotti di origine animale, indispensabili o meno. E lo fa da almeno un decennio e passa, in tutta Italia, almeno sapevi di trovare qualcosa mangiabile da un vegano. Fra l'altro mi sembra l'unica azienda che faccia della campagne pubblicitarie importanti e diffuse per i prodotti a base di soia.tagliafili ha scritto:La Valsoia non commercializza prodotti di prima necessità, ma gelati, snack, bistecche vegetali, etc...
tagliafili ha scritto:E' vero, io riesco benissimo a farne a meno perchè ho molte alternative qui in zona, ma penso che farei a meno dei suoi prodotti anche se fosse l'unica azienda venditrice di prodotti veg della zona.
Stiamo (sto :) ) facendo il discorso che il boicottaggio deve seguire un criterio unico ed imparziale, altrimenti diventa demagogia. I prodotti o le aziende da boicottare sono quelle il cui acquisto determina sfruttamento, morte o violenza verso esseri umani, e NON è il caso della Valsoia: i soldi non vanno ad alimentare queste cose. Al massimo ci vanno quelli del gelato, ma il resto cosa c'entra?tagliafili ha scritto:La Valsoia non è che "poco meno" violenta delle altra. Il gelato viene prodotto dalla Nestlè, multinazionale che, secondo La guida al consumo critico (la bibbia di ogni consumatore consapevole) e la ribn (rete italiana boicottaggio nestlè) utilizza per la maggior parte dei suoi prodotti ingredienti OGM e testa i suoi prodotti su animali [...] purtroppo quoto. La nestlè ha buona parte del mercato alimentare (e una porzione di quello farmaceutico) italiano. Ma conoscendo bene i marchi che controlla e che fornisce, non è difficile boicottarla. [...] stiamo facendo il discorso: o boicottiamo tutto, o niente.
Ovviamente la cosa non si applica agli animali, perché è impossibile trovare aziende vegan dai dipendenti, alla produzione/distribuzione passando dalle materie prime ed isolate dal resto del mercato. Vuol dire vivere in un monastero in Nepal. Idem per l'ambiente, consuma meno che puoi, ma dire che x è da boicottare ed il resto no per collegamenti in cui alla fine siamo immersi tutti, a partire dallo stato. O c'è una responsabilità diretta fra azienda/prodotto, un effetto di sostegno diretto a tali pratiche verificabile e conseguente, oppure non si può parlare di boicottaggio.
La Caterpillar fornisce i macchinare per distruggere gli insediamenti palestinesi? Boicotta la Caterpillar, cosa c'entrano i prodotti degli altri cittadini israeliani?
Se la Valsoia è da boicottare perché subappalta delle cose alla Nestlè, allora non c'è supermercato o attività che non abbia un collegamento alla seconda o alla terza con la Nestlè. O le responsabilità sono dirette o al momento mi sembra ipocrita chiedere di boicottare la Valsoia. Cambiano l'ordine delle preferenze, facciamoglielo notare, ma un boicottaggio è assurdo.
-
- Messaggi: 373
- Iscritto il: mer ott 12, 2005 8:16 am
- Località: Vigevano (PV)
- Contatta:
Sinceramente, io vorrei passare anche all'auto produzione.willis ha scritto: Secondo me si stà cercando troppo la perfezione .
Io non cerco la perfezione, ma se si può fare qualcosa x diminuire anche di poco i danni dell'uomo, perché non farlo?
All'inizio ero vegetariana, poi vegan, poi ho iniziato a boicottare e comprare bio, adesso compro equo solidale. Dovremmo cercare di migliorare ad ogni passo.
Lo facciamo tutti, solo prima di boicottare pubblicamente la Valsoia ci saranno delle cose più gravi spero. Non è esattamente una priorità per la causa animalista, magari l'ultimo problema rimasto fosse questo della ValSoia! :)StefaniaVegan ha scritto:Sinceramente, io vorrei passare anche all'auto produzione.willis ha scritto:Secondo me si stà cercando troppo la perfezione .
Io non cerco la perfezione, ma se si può fare qualcosa x diminuire anche di poco i danni dell'uomo, perché non farlo?
All'inizio ero vegetariana, poi vegan, poi ho iniziato a boicottare e comprare bio, adesso compro equo solidale. Dovremmo cercare di migliorare ad ogni passo.
Sì, infatti, equo&vegan&bio è sempre la scelta migliore. Difendo la ValSoia solo per il fatto di portare un'alternativa vegetale dove non c'è nient'altro.Alex81 ha scritto:Per la crema di cioccolata c'è l'Estrella del commercio equo solidale... vegan, buonissima e decisamente "etica"!!!willis ha scritto:Quoto il pensiero di Felis.
Se non fosse per la valsoia non avrei gli snak e neanche la crema di cioccolata.
Anche di snack se ne trovano di tanti tipi.
Anch'io vorrei passare all'autoproduzione, non mi pare di averla criticata.StefaniaVegan ha scritto:Sinceramente, io vorrei passare anche all'auto produzione.willis ha scritto: Secondo me si stà cercando troppo la perfezione .
Io non cerco la perfezione, ma se si può fare qualcosa x diminuire anche di poco i danni dell'uomo, perché non farlo?
All'inizio ero vegetariana, poi vegan, poi ho iniziato a boicottare e comprare bio, adesso compro equo solidale. Dovremmo cercare di migliorare ad ogni passo.
Non tutti si possono permettere cibo Bio ed equo&solidale
Ultima modifica di willis il ven dic 16, 2005 12:04 am, modificato 1 volta in totale.
Di snack non se ne trovano, ho domandato al rivenditore del negozio bio(a Foggia non c'è il natura sì).Alex81 ha scritto:Per la crema di cioccolata c'è l'Estrella del commercio equo solidale... vegan, buonissima e decisamente "etica"!!!willis ha scritto:Quoto il pensiero di Felis.
Se non fosse per la valsoia non avrei gli snak e neanche la crema di cioccolata.
Anche di snack se ne trovano di tanti tipi.
Anche se è giusto comprare bio ed equo& solidale secondo la mia modesta opinione ci distacchiamo troppo dalla normalità,così facendo i non vegan ci guarderanno come degli alieni che necessitano sempre di negozi specializzati , mentre un supermercato un pò più grande può essere perfetto .
Non vedo cosa c'è di anormale nel comprare bio & equo solidale.willis ha scritto:Anche se è giusto comprare bio ed equo& solidale secondo la mia modesta opinione ci distacchiamo troppo dalla normalità,così facendo i non vegan ci guarderanno come degli alieni che necessitano sempre di negozi specializzati , mentre un supermercato un pò più grande può essere perfetto.
Anzi. Dovrebbe essere la normalità. Purtroppo non lo è, ma questo è un altro discorso.
E non dipende soltanto dal fatto che non ce lo si può permettere.
E' anche una questione di priorità.
C'è chi preferisce risparmiare sul cibo (pesando su uomini e ambiente) per spendere soldi in cazzate, c'è chi preferire spendere di più per il cibo (magari cercando la via della sobrietà per far quadrare i conti...) e spendere meno in cazzate.
Chi è normale? Chi è anormale?
Non dobbiamo seguire la via della normalità, altrimenti torniamo a mangiarci le bistecche. Dobbiamo semplicemente seguire ciò che riteniamo giusto.
E poi finiamola di preoccuparci di come possiamo apparire agli occhi degli "altri". Io sono io, tu sei tu... non esiste nessun "noi". E tu per me sei un altro da me come lo è uno che mangia carne.