riscaldamento battiscopa e UMIDITà
Moderatore: michele ricci
l'impianto a battiscopa trasmette il calore per irraggiamento e per una minima parte per convezione: la convezione, in questo caso, non deve movimentare l'aria, ma solo propagare il calore che salirà lentamente sulla parte superficiale della muratura; l'impianto però deve essere progettato e dimensionato per funzionare in questo modo, altrimenti il battiscopa non sarà altro che un mini radiatore, come diceva Ecocomp.
Spero di aver risposto anche ad Albaira.
Ciao
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Riscaldamento a battiscopa
Caro BEPPE64,
io volevo sapere a quale temperatura deve funzionare l'impianto per riscaldare per irraggiamento perchè, in base a questa, naturalmente sapendo la resa del nucleo scaldante, si può quindi dimensionare l'impianto sapendo ovviamente il fabbisogno calorico necessario che dipende da come è stato costruito l'edificio. E' altresì chiaro che per soddisfare al fabbisogno calorico avendo pochi metri di battiscopa bisogna lavorare a temperature più elevate e quindi il funzionamento diventa convettivo. Da quello che ho capito mi sembra che questo sia il ragionamento giusto o no!!!!!!! Ci accorgimenti e soluzioni particolari per avere il funzionamento ottimale di questo tipo di riscaldamento che a quello che dici se non è il migliore è uno tra i migliori. Ciao e grazie
io volevo sapere a quale temperatura deve funzionare l'impianto per riscaldare per irraggiamento perchè, in base a questa, naturalmente sapendo la resa del nucleo scaldante, si può quindi dimensionare l'impianto sapendo ovviamente il fabbisogno calorico necessario che dipende da come è stato costruito l'edificio. E' altresì chiaro che per soddisfare al fabbisogno calorico avendo pochi metri di battiscopa bisogna lavorare a temperature più elevate e quindi il funzionamento diventa convettivo. Da quello che ho capito mi sembra che questo sia il ragionamento giusto o no!!!!!!! Ci accorgimenti e soluzioni particolari per avere il funzionamento ottimale di questo tipo di riscaldamento che a quello che dici se non è il migliore è uno tra i migliori. Ciao e grazie
L'impianto viene dimensionato con una temp. di progetto di 60°, poi in realtà il battiscopa installato è sempre maggiore di quello calcolato, perchè bisogna coprire tutta la sup. esterna dell'appartamento e quindi la temp. di progetto si abbassa. Una volta a regime l'impianto funziona a 40-45°.
Ciao
Ciao
Ho scritto diversi post in passato sull'argomento ma ci sono ancora dubbi sul funzionamento di questo impianto.
L'emissione di un metro lineare di questo elemento dispersore è dato per circa un 80 % da radiazione dello stesso coperchio del battiscopa che è a diretto contatto con il pacco lamellare ed il restante 20 % dall'irradiazione proveniente dal muro dove il sistema è installato.
Il muro per la fascia più bassa per ovvie ragioni di vicinanza al pacco lamellare viene riscaldato per irraggiamento e per conduzione dal pacco lamellare stesso, raggiungendo in vicinanza del profilo superiore i 35/38° C.
L'aria che dalla fessura inferiore entra nel battiscopa e ne attraversa le lamelle viene riscaldata e comincia la risalita della parete (prioritariamente perimetrale). Questa risalita nei sistemi battiscopa tedeschi (tipo Sancal, Sandomus o anche Varioterm) non è controllata da un opportuno profilo per dimensioni e forma perciò raggiunge il soffitto e si pone in circolo; configurando così di fatto un sistema convettivo.
Pur essendo questi sistemi convettivi, rispetto al classico sistema con radiatori hanno un indubbio vantaggio portato da una emissione lineare del calore contro quella puntuale.
Non solo ma la risalita dell'aria sulla parete ha un benefico effetto deumidificante consentendo di aggiungere anche una percentuale di emissione radiante della parete che dall'aria è riscaldata.
Non dimentichiamo che l'acqua è un ottimo vettore del calore. Questa proprietà ci è d'ausilio quando dobbiamo trasferire calore dalla nostra fonte enrgetica alla massa radiante ma quando è all'interno dei muri ci rema contro.
Nelle varie domande e risposte si è detto che questo sistema è radiante al 100% o quasi.
Ciò è vero se si riesce a controllare la risalita dell'aria impedendo che questa raggiunga il tetto.
Nei sistemi importati in Italia la risalita del velo d'aria cessa all'incirca ai 2.3 m dal pavimento dove raggiunge l'equilibrio termico con il resto dell'aria nella stanza. L'aria che risale il muro ne riscalda la superficie che ai 2.3 m circa raggiunge appunto i 20° C.
La velocità di risalita misurata nel collo di bottiglia formato dal coperchio e dal profilo superiore è di circa 8-10 cm/s, ma all'uscita della fessura superiore per effetto dell'aumento della sezione di passaggio e per forma questa velocità rallenta moltissimo.
Quindi il sistema è radiante se si esclude quel cuscino d'aria adiacente la superficie delle pareti interessate dal battiscopa dove l'aria è elemento vettore usato per riscaldare una più alta fascia di muro.
Nell'ambiente trattato con questo sistema si dice esserci stasi di moti convettivi per appunto il mancato raggiungimento del soffitto da questa lama che risale le pareti e per una curva di temperatura che fino ai 2.7 metri di altezza è praticamente retta con un delta T tra pavimento e soffitto di solamente 0.3-0.6 C°.
Ricordo ancora una volta che classificare gli impianti dal migliore al peggiore è sbagliato e può portare ad installazioni inadeguate pensando che il migliore vada bene comunque.
L'impianto migliore e dettato dalle condizioni dove questo va ad essere installato, ed è questa la prima domanda alla quale si deve rispondere quando si affronta un nuovo progetto.
Ciao a tutti.
L'emissione di un metro lineare di questo elemento dispersore è dato per circa un 80 % da radiazione dello stesso coperchio del battiscopa che è a diretto contatto con il pacco lamellare ed il restante 20 % dall'irradiazione proveniente dal muro dove il sistema è installato.
Il muro per la fascia più bassa per ovvie ragioni di vicinanza al pacco lamellare viene riscaldato per irraggiamento e per conduzione dal pacco lamellare stesso, raggiungendo in vicinanza del profilo superiore i 35/38° C.
L'aria che dalla fessura inferiore entra nel battiscopa e ne attraversa le lamelle viene riscaldata e comincia la risalita della parete (prioritariamente perimetrale). Questa risalita nei sistemi battiscopa tedeschi (tipo Sancal, Sandomus o anche Varioterm) non è controllata da un opportuno profilo per dimensioni e forma perciò raggiunge il soffitto e si pone in circolo; configurando così di fatto un sistema convettivo.
Pur essendo questi sistemi convettivi, rispetto al classico sistema con radiatori hanno un indubbio vantaggio portato da una emissione lineare del calore contro quella puntuale.
Non solo ma la risalita dell'aria sulla parete ha un benefico effetto deumidificante consentendo di aggiungere anche una percentuale di emissione radiante della parete che dall'aria è riscaldata.
Non dimentichiamo che l'acqua è un ottimo vettore del calore. Questa proprietà ci è d'ausilio quando dobbiamo trasferire calore dalla nostra fonte enrgetica alla massa radiante ma quando è all'interno dei muri ci rema contro.
Nelle varie domande e risposte si è detto che questo sistema è radiante al 100% o quasi.
Ciò è vero se si riesce a controllare la risalita dell'aria impedendo che questa raggiunga il tetto.
Nei sistemi importati in Italia la risalita del velo d'aria cessa all'incirca ai 2.3 m dal pavimento dove raggiunge l'equilibrio termico con il resto dell'aria nella stanza. L'aria che risale il muro ne riscalda la superficie che ai 2.3 m circa raggiunge appunto i 20° C.
La velocità di risalita misurata nel collo di bottiglia formato dal coperchio e dal profilo superiore è di circa 8-10 cm/s, ma all'uscita della fessura superiore per effetto dell'aumento della sezione di passaggio e per forma questa velocità rallenta moltissimo.
Quindi il sistema è radiante se si esclude quel cuscino d'aria adiacente la superficie delle pareti interessate dal battiscopa dove l'aria è elemento vettore usato per riscaldare una più alta fascia di muro.
Nell'ambiente trattato con questo sistema si dice esserci stasi di moti convettivi per appunto il mancato raggiungimento del soffitto da questa lama che risale le pareti e per una curva di temperatura che fino ai 2.7 metri di altezza è praticamente retta con un delta T tra pavimento e soffitto di solamente 0.3-0.6 C°.
Ricordo ancora una volta che classificare gli impianti dal migliore al peggiore è sbagliato e può portare ad installazioni inadeguate pensando che il migliore vada bene comunque.
L'impianto migliore e dettato dalle condizioni dove questo va ad essere installato, ed è questa la prima domanda alla quale si deve rispondere quando si affronta un nuovo progetto.
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chiaro uka ottimo il tuo intervento, ma una volta chiare le condizioni come si fa a definire qual'è l'impianto giusto per determinate condizioni?? facciamo 2 esempi : su di una villetta di 180 mq ben isolata con cappotto esterno, in un clima umido con temperature esterne invernali massime di 3 - 5 gradi sottozero e temperature estive di 35 - 40 c (ti do i 2 estremi massimi) cosa conviene installare?
Adesso consideriamo la stessa villetta in un clima più rigido, con temperature esterne invernali anche di 15-18 sottozero e più fresche in estate 25-30 gradi max con un clima molto più secco, qui che cosa mettiamo?
C'è considerare per ovvie ragioni che in molti casi si vuole che l'impianto funzioni anche in estate per il raffrescamento, ma questa può essere una variabile in più, forse più legata a una questione puramente economica che funzionale...
Adesso consideriamo la stessa villetta in un clima più rigido, con temperature esterne invernali anche di 15-18 sottozero e più fresche in estate 25-30 gradi max con un clima molto più secco, qui che cosa mettiamo?
C'è considerare per ovvie ragioni che in molti casi si vuole che l'impianto funzioni anche in estate per il raffrescamento, ma questa può essere una variabile in più, forse più legata a una questione puramente economica che funzionale...
Nel primo esempio dove possono essere più forti gli sbalzi climatici, con una buona frequentazione degli occupanti, io preferirei impianti radianti meno inerziali (Parete o Battiscopa).
Nel secondo esempio fra i prediletti inserirei anche il pavimento oltre agli altri due.
In caso la stessa villetta sia poco isolata specie con frequentazioni solo mattutine e serali io monterei il tradizionale radiatore.
Sulla possibilità di raffrescare, io credo sia sempre meglio avere un impianto separato.
Comunque se parliamo di una nuova costruzione, dove nel progetto si rende necessario l'inserimento di un impianto di raffrescamento (se non si è in pianura padana o comunque in condizioni di forte umidità), secondo me, si è progettato male.
E' solo la mia opinione! Ciao
Nel secondo esempio fra i prediletti inserirei anche il pavimento oltre agli altri due.
In caso la stessa villetta sia poco isolata specie con frequentazioni solo mattutine e serali io monterei il tradizionale radiatore.
Sulla possibilità di raffrescare, io credo sia sempre meglio avere un impianto separato.
Comunque se parliamo di una nuova costruzione, dove nel progetto si rende necessario l'inserimento di un impianto di raffrescamento (se non si è in pianura padana o comunque in condizioni di forte umidità), secondo me, si è progettato male.
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Uka, ho letto in qualche vecchio post che l'impianto a battiscopa va installato solo sulle pareti perimetrali, e qui mi sorge una domanda: in ambienti tipo i bagni che a volte sono lunghi e stretti un esempio 1,80 x 3,50 l'impianto riesce a riscaldare la stanza, considerato che molte volte in quell'1,80 vi è compresa anche la finestra??
Antonio, quello a battiscopa come tutti gli impianti va dimensionato.
Una volta conclusa la parte progettuale, vanno scelte le pareti dove installare l'elemento riscaldante.
Ho sempre detto che in questa fase vanno prioritariamente ricoperte di battiscopa scaldante le pareti perimetrali, poi qualora non fossero sufficienti le lunghezze di quelle pareti che danno all'esterno, vanno coinvolte altre pareti divisorie.
In caso che la lunghezza di battiscopa scaldante risultante dal calcolo, fosse per una determinata stanza inferiore a quella delle pareti perimetrali, comunque vanno coperte totalmente quelle pareti.
Quindi si và a montare una lunghezza di battiscopa maggiore di quella risultante dal calcolo.
Ciao
Una volta conclusa la parte progettuale, vanno scelte le pareti dove installare l'elemento riscaldante.
Ho sempre detto che in questa fase vanno prioritariamente ricoperte di battiscopa scaldante le pareti perimetrali, poi qualora non fossero sufficienti le lunghezze di quelle pareti che danno all'esterno, vanno coinvolte altre pareti divisorie.
In caso che la lunghezza di battiscopa scaldante risultante dal calcolo, fosse per una determinata stanza inferiore a quella delle pareti perimetrali, comunque vanno coperte totalmente quelle pareti.
Quindi si và a montare una lunghezza di battiscopa maggiore di quella risultante dal calcolo.
Ciao