Riscaldamento a parete

Forum dedicato alle tecniche di costruzione con materiali naturali.

Moderatore: michele ricci

robbysala
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Riscaldamento a parete

Messaggio da robbysala » mer ott 13, 2004 1:23 pm

In fase di risttruturazioe di un appartamento a piano terra (ex auto rimessa) sto valutando la possibilità di installare un riscaldamento a parete
Quali sono i maggiori costi e gli svantaggi di un tale impianto

Neo
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Messaggio da Neo » mer ott 13, 2004 3:55 pm

Ti riporto la mia esperienza personale.
Ho fatto fare 2 preventivi: il primo con risc a pavimento e il secondo a parete (http://www.sistemaecotermo.it/cont/ecorisc.htm). Il secondo è risultato leggermente più economico ma alla fine ho optato per il sistema a pavimento. I motivi principali sono stati 2: secondo me è un sistema che lega molto l'arredamento (non puoi metterlo dietro ai mobili della cucina, non mi piace l'idea di riscaldare i mobili con dentro i vestiti), casa mia ha grandi vetrate che vengono riscaldate solo nelle spalle laterali mentre a pavimento riscaldo davanti al mio serramento (largo 2,50m).

ciao

ecocomp
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Alcune ulteriori informazioni sul riscaldamento a parete

Messaggio da ecocomp » lun nov 08, 2004 9:35 am

Le conclusioni di "Neo" mi sembrano insufficienti per avere una disamina fra i vari sistemi. Mi permetto portare il mio contributo di progettista di impianti anche per meglio chiarire i vari aspetti applicativi del sistema a parete:
Nel caso della cucina è sufficiente porre le tubazioni riscaldanti non in coincidenza con i mobili, per esempio una tubazione all'altezza del battiscopa le altre tubazioni fra la base e il pensile, così come gli armadi è sufficiente ubicarli a pochi cm. dal muro per avere una temperatura del mobile di 20-21°C come il resto dell’arredamento.
Nel caso del sistema analizzato da "Neo" www.http://sistemaecotermo.it ,che ho recentemente visitato, le tubazioni riscaldanti sono in genere 3 e coinvolgono essenzialmente i muri perimetrali dell'abitazione senza limiti all'arredamento dell'ambiente.
Nel caso di grosse superficie vetrate le tubazioni possono essere dislocate sui tramezzi adiacenti in modo di compensare la superficie vetrata non riscaldabile, è anche possibile adottare in questi casi un sistema misto parete-pavimento.
La temperatura superficiale della parete riscaldata o del pavimento sono pressochè identiche con la differenza che il pavimento, specie nelle persone che vivono nell’ambiente tutta la giornata, possono risentire disturbi agli arti inferiori.
Da non trascurare la facilità di intervento sulla tubazione a parete essendo il tubo posto a un 1 cm. circa sotto intonaco e invece la difficoltà di intervento sulle tubazioni a pavimento in cui bisogna sollevare il pavimento stesso con costi e disagi non trascurabili.

beppe64
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Messaggio da beppe64 » lun nov 08, 2004 11:20 am

Ecocomp mi pare che anche tu hai frettolosamente liquidato il riscaldamento a battiscopa con motivazioni generiche e prive di supporto tecnico;
In un altro forum scrivi:
"Siete veramente sicuri che il sistema a battiscopa sia da consigliare?!!!
La sporgenza del manufatto obliga tenere i mobili lontano di 10-15 cm. dalla parete, perdendo in questo modo spazio utile.
Spesso bisogna coinvolgere tutte le pareti del locale, penalizzando il locale stesso.
Il sistema è del tipo essenzialmente convettivo, utilizza l'aria come mezzo di trasporto del calore, allo stesso modo dei tradizionalissimi radiatori, e quindi con tutte i difetti di questo sistema.
Anch'io sono convinto che la loro convincente applicazione siano i grandi spazi, quali pareti vetrate degli albergi (hall), ingressi dei palazzi di uffici,etc, a condizione che siano supportati da un altro sistema di riscaldamento (impianto ad aria), in quanto come noto la resa termica delle striscie riscaldanti (riscaldamento a battiscopa) è modesta e insufficente a scaldare questi ambienti."

Allora non capisco perchè accusi Neo di conclusioni insufficienti; nessuno vuole convincerti che un impianto è meglio dell'altro e neanche tu devi convincere le persone che l'impianto a parete è la soluzione migliore per qualsiasi problema, altrimenti pensiamo che hai un tornaconto, anche se forse non è vero.
L'impianto a parete è un ottimo impianto ma ha delle lacune, il riscaldamento a pavimento è un altrettanto ottimo impianto ma ha dei lati negativi (per me), il riscaldamento a battiscopa ha anche lui degli aspetti negativi, prima fra tutti, l'impatto estetico rispetto agli altri due impianti.

albalira
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per UKACOR

Messaggio da albalira » lun nov 08, 2004 3:13 pm

Letto quanto affermato da Beppe64, credo sia necessario l'intervento di un esperto del settore come UKACOR per correggere l'analisi, secondo me, superficiale e sbagliata sul riscaldamento a battiscopa.

Neo
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Messaggio da Neo » lun nov 08, 2004 10:06 pm

Ciao a tutti, per prima cosa vorrei scusarmi se sono stato superficiale e vedo di provvedere immediatamente. Premessa: a livello teorico considero il sistema a parete il migliore in assoluto altrimenti non lo avrei preso in considerazione per casa mia, ma una attenta analisi mi ha portato a scegliere l'impianto a pavimento. Ecco le motivazioni:
- in cucina la posa di tubazioni dietro alcuni elettrodomestici è controproducente (ad esempio dietro un frigorifero);
- non credo che spostando di pochi centimetri un armadio questo non si scaldi essendo ancora investito da tutto l'irraggiamento del sistema;
- la temperatura di mandata dell'impianto propostomi è di 55° contro i 40° di quello a pavimento con una riduzione del rendimento della caldaia;
- se sfrutto questo sitema anche a pavimento per compensare le vetrate ho una zona di calpestio molto calda;
- per locali profondi occorre collocare le tubature anche sui tavolati interni;
- se non si vogliono fare innumerevoli tracce nei tavolati occorre caricare molto intonaco;
- le tubature superficiali sono più rumorose di quelle a pavimento;

credo che queste motivazioni siano sufficienti e meno superficiali delle precedenti. anche l'impianto a pavimento ha i suoi difetti non ultimo il grosso onere in caso di guasto ma non ho nessun problema ad attaccare quadri a parete o fare nuove tracce.
l'impianto a battiscopa sinceramente non l'ho neppure preso in considerazione forse perchè preferisco utilizzare soluzioni più collaudate.

ciao a tutti
speriamo che si ravvivi un po' questo forum, sono felice che questa discussione si stia animando

beppe64
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Messaggio da beppe64 » mar nov 09, 2004 9:30 am

Sono d'accordo, anche per me teoricamente gli impianti che riscaldano le pareti sono migliori di quello a pavimento; la diffusione del calore laterale è (per me) più naturale di quella che viene dal basso; Però, è vero, il risc. a parete ha delle limitazione, come tutti gli impianti, ed è per questo che la mia attenzione si sta concentrando sul sistema a battiscopa: è vero che è poco utilizzata e sperimentata, .......... io la sto sperimentando e vi saprò dire i risultati.

Neo
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Messaggio da Neo » mar nov 09, 2004 11:42 am

he he he sono felice che alla fine il pensiero è comune ... purtroppo casa mia è in costruzione e ad oggi ho scelto per il riscaldamento a pavimento.
ciao

Ukacor
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Per Albalira

Messaggio da Ukacor » mar nov 09, 2004 3:55 pm

Risponderò più articolatamente non appena riesco a liberarmi da un impegno a scadenza. Ho i min. contati! ciao

ecocomp
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Rispondo a “ Beppe64” e a “Neo”

Messaggio da ecocomp » mar nov 09, 2004 6:31 pm

Caro “Beppe64” ti assicuro che non ho nessun “tornaconto” di nessun genere ma solo il desiderio di aprire una discussione più costruttiva riguardo i vari sistemi di riscaldamento specie quelli innovativi che sono alla base delle discussioni recenti in questo forum.
A “Neo” ringrazio per il suo ultimo intervento, in cui ha ampliato in maniera convincente e dettagliata le motivazioni che l’hanno indotta alla sua scelta impiantistica.
Non credi “Beppe64” che il mio intervento abbia raggiunto il risultato previsto ………..
Alle ultime osservazioni di “Neo” vorrei porre le seguenti riflessioni :
A)Fino alla temperatura di 55°C dell’acqua di mandata della caldaia restono invariati tutti i vantaggi derivanti dall’utilizzo della caldaia a condensazione e tanto meno del rendimento, in quanto tale temperatura corrisponde esattamente alla temperatura di rugiada dei gas di combustione del metano per cui il rendimento è ancora al suo valore massimo 107% come indicato dalle case costruttrici.
B)Ad ogni tubazione riscaldante, in genere viene a crearsi una fascia di intonaco di circa 30-35 cm., la cui temperatura media superficiale del muro è mediamente 24-26 °C, con una temperatura dell’acqua all’interno delle tubazioni di 50°C. Per cui non credo proprio che ci siano controindicazioni nel posizionare i mobili a ridosso delle pareti. Infatti, l’irraggiamento della fascia bassa della parete a 26°C, riscalda l’eventuale armadio posto di fronte alla parete, il quale a sua volta, irraggerà verso l’ambiente circostante.
C)Per quanto riguarda lo spessore dell’intonaco, è in genere di 2,0 a 2,5 cm., quindi superiore di circa 1 cm. rispetto ad un intonaco normale. Mi piacerebbe avere il parere di qualcuno sull’analisi costi degli intonaci.
D)Riguardo alla rumorosità è bene precisare che l’unica fonte di rumore di una tubazione circolante acqua è il “fruscio” durante il passaggio dell’acqua. Questo dipende esclusivamente dalla velocità dell’acqua circolante nelle tubazioni per cui è sufficiente affiancarsi ad un buon progettista affinchè provveda ad equilibrare idraulicamente tutti i circuiti, e comunque questo è un problema comune in tutti gli impianti.
Un mio intervento analogo sempre sullo stesso argomento lo potete trovare su http://www.professionearchitetto.it/bacheca/risposte
ciao

beppe64
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Messaggio da beppe64 » mar nov 09, 2004 10:43 pm

Ciao ecocomp, i tecnici competenti come te sono i benvenuti in questo forum; e fa piacere avere un esperto del riscaldamento a parete, visto che quello a pavimento è il preferito di Robvi e il battiscopa di Ukacor.
Quello che maggiormente mi ha seccato è come hai liquidato il riscaldamento a battiscopa in due parole. Tutto qui. Per il resto anch'io ho tutto da imparare, quindi ben venga.

Neo
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Messaggio da Neo » mer nov 10, 2004 11:23 am

in effetti è bello avere un esperto per tipologia di impianto. ognuno riuscirà a portare benefici e difetti di ciascuna soluzione, credo che l'importante sia riuscire a valutare quale soluzione è la più adatta al singolo caso in oggetto. per il resto ho solo portato le valutazioni che ho discusso con il mio termotecnico che propone comunque l'impianto a parete... forse io ho insistito per quello a pavimento ... ciao

ecocomp
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Messaggio da ecocomp » gio nov 11, 2004 9:11 am

A "Beppe64" e a"NEO" vi ringrazio del vs. messagio e resterò "fedele" a questo forum per ulteriori interventi ......
Se posso aggiungere una ultima considerazione, direi:
- le pareti calde sono l'elemento fondamentale per creare le condizioni di benessere in un ambiente, tanto vale riscaldarle direttamente.
- il pavimento riscaldante deve come risultato finale scaldare anch'esso le pareti ma il percorso della trasmissione del calore è più lungo e quindi più dispersivo.
- i tubi del battiscopa riscaldante scaldano l'aria , la quale crea un moto convettivo verticale adiacente alla parete, riscaldando in questo modo la parete stessa.
- il radiatore, molto ben conosciuto da tutti, è il sistema che più presenta critiche a causa dei moti convettivi dell'aria, con gli inconvenienti quali:
disuniformità della temperatura, trascinamento delle polveri, spazio occupato dall'elemento scaldante, maggiori cunsumo di energia di circa 30%, etc.
Ciao a tutti

beppe64
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Messaggio da beppe64 » gio nov 11, 2004 9:43 pm

sono d'accordo su tutto!
Devo specificare che con il battiscopa non crea assolutamente moti convettivi nell'ambiente ma solo la risalita dell'aria calda sulle pareti, come tu hai detto.

Ukacor
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Risposta su battiscopa

Messaggio da Ukacor » ven nov 12, 2004 10:37 pm

Sul classificare gli impianti in ordine di qualità io la penso esattamente come Robvi.
Sia sta parlando di tutti ottimi impianti visto che sono radianti, e ciascuno può essere adatto al caso specifico senza però poter dire che gli altri siano da meno.
L’impianto a battiscopa è costituito da uno scambiatore a sviluppo longitudinale nascosto da una maschera in genere d’alluminio, le cui sembianze lo fanno sembrare appunto un battiscopa.
La posa dell’elemento scaldante va ad interessare prioritariamente tutte le pareti perimetrali (quelle a contatto con l’ambiente esterno Te C°) di ogni stanza, poi se le dispersioni termiche lo richiedono debbono essere installati discrezionalmente i metri mancanti su altre pareti della stanza, dando però se possibile la priorità a quelle più fredde.
L’impianto in funzione scalda l’aria che lambisce le lamelle dello scambiatore, facendola risalire verso l’alto. L’aria in risalita scalda e deumidifica la parete perimetrale, non solo ma contrasta il velo freddo, scaldandolo, che invece scende dall’alto della parete.
La spinta ascensionale cessa ai 2.5 m di altezza dal pavimento dove viene raggiunto l’equilibrio termico con l’aria della stanza in questione, e si inverte il moto ascensionale per l’effetto negativo del velo freddo che scende.
In parole povere è un movimento piatto aderente alla parete che avviene ad una lentezza tale che addirittura non è in grado di trascinare in sospensione la polvere del pavimento limitrofo al battiscopa. Non raggiungendo il soffitto il moto che ho descritto non coinvolge il volume della stanza, non crea il cuscino d’aria calda dei classici sistemi convettivi come si dice in giro! Provate pure ad appiccicare sulla parete sopra ad un battiscopa ben dimensionato un filo di lana, un foglio di carta o quello che volete voi di leggero, per vedere se riuscite a percepire moti d’aria del tipo creato dai radiatori.
La parete a contatto con l’esterno, per la presenza dell’elemento scaldante che la copre interamente, essendo così deumidificata, ne vengono migliorate le sue caratteristiche termiche ed assume una temperatura che va dai 37-38 C° vicino al battiscopa fino ai 20 C° ai 2.5 m di altezza.
Sono poi le pareti che per irraggiamento riscaldano gli ambienti, creando le condizioni per avere un’uniformità di temperatura a cui corrisponde una curva assolutamente rettilinea da pavimento a soffitto. In pratica la temperatura è uniforme nei vari punti dell’area riscaldata come pure ai vari strati e si percepisce un notevolissimo livello di comfort. L’umidità si stabilisce idealmente al 50 60%.
Dire che spesso sono necessarie tutte le pareti di ogni singola stanza, non significa proprio niente.
Ricordo che le lunghezze installate, oltre a quelle delle pareti comunicanti con l’esterno, dipendono da: temperatura esterna, tipo di strutture disperdenti, fonte energetica adottata (T mandata), spread.
Chi ha scritto che bisogna posare i mobili a 10 15 cm dal muro, forse ha visto l’impianto della SanCal o Variotherm, ma ci sono altri profili di battiscopa che assolutamente non hanno quelle tare.
E’ vero comunque che l’equilibrio per un impianto a battiscopa a rimanere pressoché puramente radiante come ho descritto è molto labile. Non dico tutti ma la maggior parte sono effettivamente convettivi. Fare lavorare questi impianti nel modo come ho descritto, si riesce, ma a patto di sapere bene progettare questa tipologia d’impianto.
L’impianto poi si dice non sia adatto a riscaldare i grandi volumi. E’ vero esattamente il contrario.
L’impianto a battiscopa nasce per riscaldare i grandi volumi non frazionati, solo poi è entrato nell’edilizia civile ed è proprio nel riscaldare grossi volumi che da il massimo vantaggio economico.
Ovviamente l’installazione è diversa a seconda se si riscalda una chiesa, un capannone o una palestra ed è completamente differente rispetto a quella più comunemente vista.
Senza entrare nel dettaglio per ogni tipologia Vi dico che si ripetono le fasce a diverse altezze in modo da realizzare una stratificazione dell’aria.
Ogni anello installato avrà i suoi sensori di controllo e si partirà a riscaldare dall’alto, poi appena un anello è arrivato in temperatura partirà quello immediatamente più in basso fino ad arrivare a terra.
In questo modo si manterranno le pareti che sono uno degli elementi fonte di dispersione, calde ed asciutte. Portare in temperatura da impianto spento un volume come una chiesa ci vogliono circa tre ore. Da un uso del genere su grossi volumi ne scaturiscono vantaggi economici molto sensibili, molto di più che in edilizia civile.
Si è vero a me piace questo impianto per i seguenti motivi: Ha bassissima inerzia termica rispondendo molto rapidamente alle mutevoli condizioni climatiche esterne, è di scarsissimo impatto in caso di ristrutturazioni leggere (riesco a salvare il 98% delle pavimentazioni), mi consente di entrare nei lavori su palazzi storici anche dove sono conservate opere d’arte (in condizioni di vincolo), prevedendo in anticipo le predisposizioni è semplicissimo cambiare i frazionamenti interni senza reinventarsi l’impianto daccapo.
Poi certo è visibile ed è un grosso difetto indubbiamente, ma ciò me lo ripaga la completa ispezionabilità e sostituibilità di ciascun componente.
Spero di essere stato esaudiente ma prima di chiudere voglio chiedere se capita a nessuno di dover ripetere il login 2 volte.
Io ci sono costretto sempre puntualmente da ovunque lo faccio, così qualche volta rinuncio ad intervenire.
Ciao a tutti

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