Dilemma riscaldamento

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the.fic
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da the.fic » ven set 02, 2011 3:43 pm

Grazie per le varie correzioni grammaticali. :roll:

P.S.: Alle superiori avevo voto 4,00 nello scritto,
e per la stesura delle varie relazioni universitarie, ho utilizzato il metodo del "BLOG"
citavo continuamente vari autori.

Con divertimento, grazie! :D

Arch. Paolo Foggetti

Paolo Boni
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da Paolo Boni » ven set 02, 2011 5:22 pm

the.fic ha scritto:Grazie per le varie correzioni grammaticali. :roll:

P.S.: Alle superiori avevo voto 4,00 nello scritto,
e per la stesura delle varie relazioni universitarie, ho utilizzato il metodo del "BLOG"
citavo continuamente vari autori.

Con divertimento, grazie! :D

Arch. Paolo Foggetti
Confermo :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Ciao Paolo

AndyB72
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da AndyB72 » sab set 03, 2011 8:00 am

E questi sarebbero i professionisti che dovrebbero seguirci ???? :lol: :lol:

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franco mori
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da franco mori » sab set 03, 2011 11:57 am

comunque carletto ha fatto una correzione di sostanza non di grammatica :D :P

Paolo Boni
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da Paolo Boni » sab set 03, 2011 1:37 pm

franco mori ha scritto:comunque carletto ha fatto una correzione di sostanza non di grammatica :D :P
Dategli tempo...
ciao paolo

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alexbio
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da alexbio » lun set 05, 2011 3:55 pm

the.fic ha scritto:Grazie per le varie correzioni grammaticali. :roll:

P.S.: Alle superiori avevo voto 4,00 nello scritto,
e per la stesura delle varie relazioni universitarie, ho utilizzato il metodo del "BLOG"
citavo continuamente vari autori.

Con divertimento, grazie! :D

Arch. Paolo Foggetti
Le giuro sul mio onore, architetto, che nel leggere i suoi interventi ho pensato lei fosse uno straniero per come scriveva ... . :lol: :lol: :lol: :lol: :cry:

Scusandomi per la battuta, non posso che confermare, da fruitore e non certo da tecnico, quanto già scritto.

Una casa può essere anche ricoperta di lana di pecora. C'è poco da fare: a meno che non abbia una discarica di plutonio sotto i piedi, da sola non si scalda. Provi lei a scaldare una suoper-eco-bio eccetera casa in legno quando fuori ci sono -5 C° e nevica da due o tre giorni ...

Che debba essere energeticamente efficiente e ben esposta non ci sono dubbi. Che si possa scaldare tranquillamente con battiscopa, termosifoni, stufe, caminetti, pavimento "elettrico (mi fa orrore soltanto sentirne parlare) o a calore animale, come facevano i poveri contadini di una volta, che dormivano con accanto le vacche, è altrettanto vero.

Ma, ripeto a costo di sembrare noioso, non venitemi a dire che il comfort (in termini di temperatura e salubrità) del pavimento radiante è simile a quello offerto da altri sistemi perché è una fandonia clamorosa.

Se poi volete affermare che costa troppo rispetto ai benefici in un edificio molto ben coibentato e costruito fate pure. E' un dato oggettivo ...

Quanto alle sue considerazioni sul pavimento flottante, le trovo francamente opinabili. Se è tanto favorevole ai "sottofondi isolati flottanti a secco isolati, dove inoltre grazie alla loro elasticità emulano la camminata naturale, come su un tappeto o manto erbato (erbato mi mancava, ma manca anche nel vocabolario della lingua italiana), e i nostri piedi ne beneficiano, aumentando il confort abitativo", forse farebbe bene a valutare il pavimento in terra battuta. Quello sì, che è naturale ...

Non me ne voglia, ma ho trovato il suo intervento, in particolare l'ultimo, quanto meno folcloristico.

Navigatorx
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da Navigatorx » mar set 06, 2011 8:07 am

alexbio ha scritto: Ma, ripeto a costo di sembrare noioso, non venitemi a dire che il comfort (in termini di temperatura e salubrità) del pavimento radiante è simile a quello offerto da altri sistemi perché è una fandonia clamorosa.

Se poi volete affermare che costa troppo rispetto ai benefici in un edificio molto ben coibentato e costruito fate pure. E' un dato oggettivo ...

Quanto alle sue considerazioni sul pavimento flottante, le trovo francamente opinabili. Se è tanto favorevole ai "sottofondi isolati flottanti a secco isolati, dove inoltre grazie alla loro elasticità emulano la camminata naturale, come su un tappeto o manto erbato (erbato mi mancava, ma manca anche nel vocabolario della lingua italiana), e i nostri piedi ne beneficiano, aumentando il confort abitativo", forse farebbe bene a valutare il pavimento in terra battuta. Quello sì, che è naturale ...

Non me ne voglia, ma ho trovato il suo intervento, in particolare l'ultimo, quanto meno folcloristico.

Ciao, francamento non sono piu' sicuro di aver capito la tua posizione in merito.
Tu ritieni che il miglior sistema di riscaldamento sia un pavimento radiante, ma non con il parquet. Giusto ?

Una domanda da profano: avendo l'obiettivo di aver la casa riscaldata durante tutto il giorno (visto che e' frequentata da persone che vanno e vengono durante la giornata) conviene (dal punto di vista economico) puntare al riscaldamento a pavimento ?

Parlo da persona sempre preoccupata dei costi che l'abitazione dove abito mi costringe a sostenere, causa vecchia struttura assolutamente non efficente termicamente.

Un saluto

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alexbio
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da alexbio » mar set 06, 2011 9:34 am

Credevo di aver chiarito la mia posizione.

Con la premessa che un edificio deve essere ben isolato ed esposto:

- Se ne facciamo una questione di risparmio sui costi d'investimento allora dico che il pavimento radiante costa molto rispetto a un semplice impianto a radiatori (costa tanto l'isolante, il tubo, la posa e, soprattutto, il massetto autolivellante, manco lo facessero in polvere di diamanti). C'è anche il pavimento a secco, ma in termini di volano termico temo sia una ciofeca.

- Se ragioniamo sull'utilizzo di acqua a bassa temperatura, allora il pavimento radiante è una delle poche scelte verosimili (lascerei perdere il soffitto radiante e le pareti radianti).

Se ne facciamo una questione di comfort, allora confermo che, secondo me, il pavimento radiante è insuperabile.

Quanto al parquet sul pavimento radiante, lo considero una scelta tecnicamente errata. E' come mettere un bel cappottino addosso al termosifone, ma spesso le ragioni tecniche cedono il passo ad altre considerazioni. Per esempio, con mia moglie è stata una lotta senza fine sulle finestrature: lei le voleva ovunque e il più grandi possibile, io le volevo limitate allo stretto indispensabile per non perdere efficienza energetica. Alla fine abbiamo trovato un compromesso (che fatica :cry: :cry: :cry: )

Cerco ora di rispondere al tuo quesito:

Assodato che bisogna scaldare quanto serve e dove serve, il pavimento radiante è consigliato soprattutto in abitazioni dove la presenza è costante o, quanto meno, molto elevata. Per la sua caratteristica, i tempi di risposta sono molto lunghi. Se dunque uno vive in casa solo di sera e durante la notte, è meglio che usi i termosifoni (o altro). Li accendi mezz'ora prima di arrivare e sei a posto. Scaldano rapidamente e costano molto meno da installare. Se invece in casa ci sono quasi sempre persone, dosando correttamente i tempi di funzionamento e individuando la curva più adatta, il pavimento radiante va benissimo. A casa mia lo uso per circa sette ore al piano terra e per altre 7/8 (a seconda dell'andamento climatico) al primo piano, dove ci sono le camere, e non ho mai avuto problemi.

Molto però dipende da che impianto di riscaldamento usi (io ho installato una pompa di calore acqua acqua con puffer da 500 lt. e una pompa di mandata per ogni piano), da come è isolata la casa, da quale temperatura vuoi ottenere eccetera, eccetera, eccetera.


Spero di aver dipanato i tuoi dubbi.

Navigatorx
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da Navigatorx » mar set 06, 2011 9:40 am

Perfetto, tutto chiaro.

Grazie per la risposta.

ciao :)

Patrizia11
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da Patrizia11 » mar set 20, 2011 1:59 am

altro che dubbi!!!!!!!
il riscaldamento a pavimento che mi piacerebbe tanto per il confort (non ho esperienza diretta ma mi dicono che è una sensazione di calore molto piacevole) mi spaventa: se si rompe qualcosa nel tempo si butta giù il pavimento? e poi va tenuto acceso in continuativo!'
io costruirò una casa prefabbricat in bioedilizia in una zona abbastanza fredda, ad un'altitudine di ca 500 mslm
per una casa di ca 80 mq su 2 livelli. Metterò una stufa economica (a legna quelle dove si cucina anche) vecchia e quindi non ad alto rendimento, un camino a legna (non so ancora di che tipo) perchè mi piace scaldarmi con la legna ( ed ho la possibilità di approviggionarmi facilmente) tuttavia per ragioni di praticità ho bisogno di un riscaldamento alternativo alla legna.
Nella mia zona c' solo il GPL, c'è un bombolone che serve il paese ma mi dicono che sia molto caro riscaldarsi con quello, non posso per ora fare il fotovoltaico (a parte gli alti costi di impianto non c'è sufficiente insolazione) e sto pensando di utilizzare l'energia elettrica..ma con quale sistema? oltretutto nelle case in cui ho abitato fin'ora (nessuna con gli impianti fatti secondo i sistemi più innovativi) ho sempre avuto la percezione che la corrente elettrica mi desse fastidio....
ma mi serve un sistema per riscaldare la casa in modo veloce ed economico (sto via da casa spesso dalla mattina alla sera o anche per 2/3 giorni e con la legna posso pensare di riscaldarmi solo nei we)
insomma ho proprio bisogno dei vostri consigli/esperienze!
li aspetto
:roll:
grazie in anticipo
Patrizia

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alexbio
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da alexbio » mar set 20, 2011 10:49 am

Patrizia11 ha scritto:se si rompe qualcosa nel tempo si butta giù il pavimento? e poi va tenuto acceso in continuativo!'
E chi te l'ha detto? Se si rompe un tubo la riparazione si fa nel punto esatto in cui si è rotto, individuato da appositi strumenti.
Va tenuto acceso "in continuativo"? Mah, io lo tengo acceso per sei ore al giorno... Se tu rientri a casa la sera, semplicemente lo accendi nel pomeriggio e la casa ti resta calda per lungo tempo se ben isolata.

Per scaldare la casa in modo veloce ed economico potresti valutare l'utilizzo di scorie nucleari non trattate, da acquistare al mercato nero. Costano poco e scaldano parecchio, anche se hanno qualche controindicazione ... :lol: Scusa per lo scherzo, ma temo che tu non abbia le idee molto chiare.

Di veloce, come dici tu, ci sono soltanto i ventilconvettori (orrore) o le pompe di calore ad aria. Non si possono però definire propriamente economici come metodi. Una alternativa possibile è la stufa a pellett da gestire con il controllo orario. Se di adeguata potenza scalda rapidamente, ma quanto ad economicità non metterei la mano sul fuoco

Non capisco a cosa ti riferisci quando parli di energia elettrica: spero non a resistenze annegate nel pavimento. Sono una boiata colossale e di certo il sistema meno economico che ci sia.

Paolo Boni
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da Paolo Boni » gio set 22, 2011 7:30 am

I tubi annegati nel riscaldamento NON SI ROMPONO (hanno garanziae di tenuta di oltre 50 anni) si possono rompere solamente se succedono gravi assesestamenti o peggio (terremoti o altro).
In quel caso non avresti solamente problemi di perdite a pavimento.
In tutti gli altri casi prima di gettare la caldana mettono in pressione i tubi per qualche giorno per vedere se ci sono perdite e poi gettano la caldana.
Per abitazioni con un buon isolamento il riscaldamento a pavimento è uno dei metodi più economici per ottenere un buon grado di comfort.
Ciao Paolo

teno
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Re: Dilemma riscaldamento

Messaggio da teno » mar nov 08, 2011 9:53 am

Domanda: Ma in parole "potabili" che differenza di costo c'è tra un impianto a pavimento ed uno con termosifoni. Parlo di costi di installazione.
Grazie

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