Dilemma riscaldamento
Moderatore: michele ricci
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Re: Dilemma riscaldamento
mq riscaldati abitazione
fascia climatica
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Re: Dilemma riscaldamento
no so special è un esempio quello che ho fatto..................
ma possiamo aggiustare tutto:
superfice calpestabile 140 mq circa
per quanto riguarda la fascia climatica D.........
ma possiamo aggiustare tutto:
superfice calpestabile 140 mq circa
per quanto riguarda la fascia climatica D.........
- specialdue
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Re: Dilemma riscaldamento
a spanne tra 300-400 euro
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Re: Dilemma riscaldamento
grazie special...........
era solo un modo per farsi un'idea!
chiaramente tutto dipende da molti fattori già largamante citati!
era solo un modo per farsi un'idea!
chiaramente tutto dipende da molti fattori già largamante citati!
- specialdue
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Re: Dilemma riscaldamento
Chiaramente
Re: Dilemma riscaldamento
Barbara io non ho capito il motivo per il quale, se sei disposta a fare carichi di legna, tenere fuori la catasta di legna etc etc, non vedo perchè devi usare una stufa anzichè un termocamino che essendo collegato all'impianto ti scalda i termosifoni e ti fa un sacco di acqua calda.barbara71 ha scritto:si è vero molto dipende dalla vita che uno fa.. io lavoro in casa e avrò il tempo di caricarmi la stufa due-tre volte al giorno, lavorassi fuori ovvio che sceglierei un altro tipo di riscaldamento. però la termostufa che prima anelavo, da varie spiegazioni ed esperienze mi è parsa davvero troppo impegnativa per me. quindi pietra sopra.
... e speriamo nel riscaldamento globale
C'è forse qualche ragione che mi sfugge?
- barbara71
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Re: Dilemma riscaldamento
forse perchè mi sono persa un passaggio col termotecnico? lui mi ha sconsigliato la caldaia a legna... ok son stata d'accordo.. però il termocamino..mumble mumble mi sfugge... perchè l'ho scartato???FaManY77 ha scritto:Barbara io non ho capito il motivo per il quale, se sei disposta a fare carichi di legna, tenere fuori la catasta di legna etc etc, non vedo perchè devi usare una stufa anzichè un termocamino che essendo collegato all'impianto ti scalda i termosifoni e ti fa un sacco di acqua calda.barbara71 ha scritto:si è vero molto dipende dalla vita che uno fa.. io lavoro in casa e avrò il tempo di caricarmi la stufa due-tre volte al giorno, lavorassi fuori ovvio che sceglierei un altro tipo di riscaldamento. però la termostufa che prima anelavo, da varie spiegazioni ed esperienze mi è parsa davvero troppo impegnativa per me. quindi pietra sopra.
... e speriamo nel riscaldamento globale
C'è forse qualche ragione che mi sfugge?
Re: Dilemma riscaldamento
Ops... stai tornando indietro... lo dicevo io! Troppe domande generano confusione.barbara71 ha scritto:
forse perchè mi sono persa un passaggio col termotecnico? lui mi ha sconsigliato la caldaia a legna... ok son stata d'accordo.. però il termocamino..mumble mumble mi sfugge... perchè l'ho scartato???
Insisto: e perchè hai scartato il pellet dalla comodità "inaudita" rispetto alla legna?
N.B. ...è una mezza provocazione... so che col pellet non sei sicura di cosa bruci... però....
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Re: Dilemma riscaldamento
Buon giorno,
Sono un Architetto, che lavora da 10 anni nel campo delle case biologiche prefabbricate,
(Ho lavorato per diversi anni per Rubner, ad esempio,)
e ora collaboro con una ditta Trentina, che costruisce edilizia prefabbricata in legno.
(Tanto per essere chiari).
Il tema del riscaldamento, delle case biologiche in legno,
merita davvero una riflessione,
perché parte da un presupposto diverso da quelle in muratura.
Nella muratura i materiali utilizzati; mattone, cemento, ferro, intonaco, sono freddi, e imbevuti d'acqua,
MATERIALI FREDDI, per cui lo scopo principale è semplicemente RISCALDARE l'ambiente abitativo, ed eventualmente,
aiutare i materiali sopracitati, ad asciugarsi, appunto perché i materiali già freddi, vanno davvero protetti dal freddo.
Nell'edilizia biologica invece, che sia in legno prefabbricato oppure no, i materiali utilizzati per la costruzione,
legno, canapa, fibra di legno, argilla, calce, ecc, sono materiali naturali, per cui per NATURA sono già CALDI e TRASPIRANTI, per cui, lo scopo dell'impianto del riscaldamento, NON E' riscaldare la casa, in quanto la temperatura ambiente è già temperata, ma semplicemente ad contribuire ad un ALTO CONFORT ABITATIVO, appunto perché utilizzando materiali già caldi, si tratta di predisporre le condizioni per rendere semplicemente CONFORTEVOLE in modo NATURALE.
Per cui le domande da porsi sono:
1) Cos'è per me la CASA? RECINTO DI MURI FREDDI CHE MI PROTEGGE, o CULLA NATURALE che mi COCCOLA?
2) Che idea ho del riscaldamento? SCALDARE l'ambiente protetto, o contribuire al CONFORT NATURALE del NIDO?
Queste secondo me sono le domante di partenza che una persona che intendere intraprendere il viaggio della costruzione della sua casa deve porsi, e se non riesce a focalizzare, farsi aiutare da un dottore. (IL PROGETTISTA)
Per me la CASA NON è UN FORTINO, ma UN NIDO dove interagisce il MIO CORPO VIVO.
Per cui per me lo scopo principale dell'impiantistica, e dei materiali di costruzione è IL CONFORT ABITATIVO.
La domanda successive è la seguente:
3) Qual'è la mia IDEA di CONFORT abitativo? esiste UNA SOLA IDEA?
Assolutamente NO!
Ci sono diversi modi di intendere il confort, e di conseguenza diversi modi di intendere il ruolo della temperatura.
Tornando all'origine della domanda "DILEMMA RISCALDAMENTO"
su una casa RUBNER di CUI CONOSCO MOLTO BENE, e visto che è una casa in legno,
quindi già CALDO e confortevole assevero diversi ANNOTAZIONI:
- ASSOLUTAMENTE NO!!!! il riscaldamento a pavimento, va bene per le case in MURATURA, proprio perché fredde, si agisce sul riscaldamento per irraggiamento a pavimento per conferire un confort ABITATIVO.
- Nelle me varie decine di case RUBER SERVITE IN TUTTI QUESTI ANNI, ho visto che se il riscaldamento a pavimento, è spento, il pavimento diventa subito freddo, e vi GARANTISCO (GIA' PROVATO) che in giro di MEZZA ORA, si ha i ginocchi FREDDI (appunto perché il calore umano viene CEDUTO a terra), mandando in TILT il CONFORT ABITATIVO.
- SICCOME LA RUBNER NON POSA LA CANNA FUMARIA
(Qui ammetto il potenziale conflitto d'interessi, ma ho visto foto di quello che vi sto dicendo)
c'è un rischi serio che la canna fumaria si bruci (non fatemi scrivere di più) sopratutto se con combustibile a legna, con alte temperature dei fumi;
per cui alla fine consiglio:
- Stufa a pellet, con temperatura fumi ridotta, non sollecitando quindi la protezione della canna fumaria, ma con sottofondi a secco tipici rubner, che sono perfetti.
- Se si vuole invece il riscaldamento a legna, due condizioni:
1) CANNA FUMARIA A PROVA DI TUSNAMI TERMICO! visto che lo posa il cliente,
(scusate se insisto sulla sicurezza, ma vi garantisco che è per ragion veduta!)
2) Sfruttare la sua peculiarità del riscaldamento, che è anche per irraggiamento,
contribuendo ad un confort già alto, ma anche alla salute dell'uomo,
che grazie alle suo onde elettromagnetiche del suo calore inonda il corpo umano.
HO assisito a CASE RUBNER CON CALDAIA HA LEGNA, CHE NON SONO MAI STATE ACCESE,
APPUNTO PERCHE' NON SERVIVONO,
a meno che siano le stufe a legna della cucina,
e in questo caso, non si accendeva il riscaldamento a radiatori.
Buona Fortuna.
Sono un Architetto, che lavora da 10 anni nel campo delle case biologiche prefabbricate,
(Ho lavorato per diversi anni per Rubner, ad esempio,)
e ora collaboro con una ditta Trentina, che costruisce edilizia prefabbricata in legno.
(Tanto per essere chiari).
Il tema del riscaldamento, delle case biologiche in legno,
merita davvero una riflessione,
perché parte da un presupposto diverso da quelle in muratura.
Nella muratura i materiali utilizzati; mattone, cemento, ferro, intonaco, sono freddi, e imbevuti d'acqua,
MATERIALI FREDDI, per cui lo scopo principale è semplicemente RISCALDARE l'ambiente abitativo, ed eventualmente,
aiutare i materiali sopracitati, ad asciugarsi, appunto perché i materiali già freddi, vanno davvero protetti dal freddo.
Nell'edilizia biologica invece, che sia in legno prefabbricato oppure no, i materiali utilizzati per la costruzione,
legno, canapa, fibra di legno, argilla, calce, ecc, sono materiali naturali, per cui per NATURA sono già CALDI e TRASPIRANTI, per cui, lo scopo dell'impianto del riscaldamento, NON E' riscaldare la casa, in quanto la temperatura ambiente è già temperata, ma semplicemente ad contribuire ad un ALTO CONFORT ABITATIVO, appunto perché utilizzando materiali già caldi, si tratta di predisporre le condizioni per rendere semplicemente CONFORTEVOLE in modo NATURALE.
Per cui le domande da porsi sono:
1) Cos'è per me la CASA? RECINTO DI MURI FREDDI CHE MI PROTEGGE, o CULLA NATURALE che mi COCCOLA?
2) Che idea ho del riscaldamento? SCALDARE l'ambiente protetto, o contribuire al CONFORT NATURALE del NIDO?
Queste secondo me sono le domante di partenza che una persona che intendere intraprendere il viaggio della costruzione della sua casa deve porsi, e se non riesce a focalizzare, farsi aiutare da un dottore. (IL PROGETTISTA)
Per me la CASA NON è UN FORTINO, ma UN NIDO dove interagisce il MIO CORPO VIVO.
Per cui per me lo scopo principale dell'impiantistica, e dei materiali di costruzione è IL CONFORT ABITATIVO.
La domanda successive è la seguente:
3) Qual'è la mia IDEA di CONFORT abitativo? esiste UNA SOLA IDEA?
Assolutamente NO!
Ci sono diversi modi di intendere il confort, e di conseguenza diversi modi di intendere il ruolo della temperatura.
Tornando all'origine della domanda "DILEMMA RISCALDAMENTO"
su una casa RUBNER di CUI CONOSCO MOLTO BENE, e visto che è una casa in legno,
quindi già CALDO e confortevole assevero diversi ANNOTAZIONI:
- ASSOLUTAMENTE NO!!!! il riscaldamento a pavimento, va bene per le case in MURATURA, proprio perché fredde, si agisce sul riscaldamento per irraggiamento a pavimento per conferire un confort ABITATIVO.
- Nelle me varie decine di case RUBER SERVITE IN TUTTI QUESTI ANNI, ho visto che se il riscaldamento a pavimento, è spento, il pavimento diventa subito freddo, e vi GARANTISCO (GIA' PROVATO) che in giro di MEZZA ORA, si ha i ginocchi FREDDI (appunto perché il calore umano viene CEDUTO a terra), mandando in TILT il CONFORT ABITATIVO.
- SICCOME LA RUBNER NON POSA LA CANNA FUMARIA
(Qui ammetto il potenziale conflitto d'interessi, ma ho visto foto di quello che vi sto dicendo)
c'è un rischi serio che la canna fumaria si bruci (non fatemi scrivere di più) sopratutto se con combustibile a legna, con alte temperature dei fumi;
per cui alla fine consiglio:
- Stufa a pellet, con temperatura fumi ridotta, non sollecitando quindi la protezione della canna fumaria, ma con sottofondi a secco tipici rubner, che sono perfetti.
- Se si vuole invece il riscaldamento a legna, due condizioni:
1) CANNA FUMARIA A PROVA DI TUSNAMI TERMICO! visto che lo posa il cliente,
(scusate se insisto sulla sicurezza, ma vi garantisco che è per ragion veduta!)
2) Sfruttare la sua peculiarità del riscaldamento, che è anche per irraggiamento,
contribuendo ad un confort già alto, ma anche alla salute dell'uomo,
che grazie alle suo onde elettromagnetiche del suo calore inonda il corpo umano.
HO assisito a CASE RUBNER CON CALDAIA HA LEGNA, CHE NON SONO MAI STATE ACCESE,
APPUNTO PERCHE' NON SERVIVONO,
a meno che siano le stufe a legna della cucina,
e in questo caso, non si accendeva il riscaldamento a radiatori.
Buona Fortuna.
Re: Dilemma riscaldamento
Tralasciando il resto del post, e senza dilungarmi su inerzia, capacità termica dei materiali, temperatura media radiante, temperatura operante, ecc. ecc., volevo farti notare che la temperatura superficiale di una soletta con impianto a pavimento, una volta spento, è quanto meno equivalente a quella di una soletta senza impianto, quindi qs storia delle ginocchia fredde non regge propriothe.fic ha scritto:...- Nelle me varie decine di case RUBER SERVITE IN TUTTI QUESTI ANNI, ho visto che se il riscaldamento a pavimento, è spento, il pavimento diventa subito freddo, e vi GARANTISCO (GIA' PROVATO) che in giro di MEZZA ORA, si ha i ginocchi FREDDI (appunto perché il calore umano viene CEDUTO a terra), mandando in TILT il CONFORT ABITATIVO...
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Re: Dilemma riscaldamento
Confermo quanto ribadito.
- Una peculiarità delle case RUBNER, è proprio il sottofondo a secco isolato, con polistirolo e cartongesso.
questo comporta:
1) Il peso della camminata, viene maggiormente assorbito dal pavimento elastico, rendendo meno faticoso il cammino stesso;
2) il colore del corpo non viene ceduto a terra, in quanto sottofondo isolato con polistirolo, e questo comporta avere piedi caldi
in maniera naturale, contribuendo in maniera profonda al confort abitativo;
Se si è abituati a vivere questo tipo di sottofondo, quando si ritorna a quello in cemento, si ha la sensazione di freddo,
appunto perché il calore del corpo non viene trattenuto; per cui invito a camminare sui sottofondi delle baite di legno, o
simili, e successivamente noterete l'abissale differenza.
Ciao.
The.Fic...
- Una peculiarità delle case RUBNER, è proprio il sottofondo a secco isolato, con polistirolo e cartongesso.
questo comporta:
1) Il peso della camminata, viene maggiormente assorbito dal pavimento elastico, rendendo meno faticoso il cammino stesso;
2) il colore del corpo non viene ceduto a terra, in quanto sottofondo isolato con polistirolo, e questo comporta avere piedi caldi
in maniera naturale, contribuendo in maniera profonda al confort abitativo;
Se si è abituati a vivere questo tipo di sottofondo, quando si ritorna a quello in cemento, si ha la sensazione di freddo,
appunto perché il calore del corpo non viene trattenuto; per cui invito a camminare sui sottofondi delle baite di legno, o
simili, e successivamente noterete l'abissale differenza.
Ciao.
The.Fic...
Re: Dilemma riscaldamento
Senza polemizzare troppo, perchè non mi interessa e non ne ho voglia, volevo chiederti qual'è secondo te la differenza di temperatura superficiale del pavimento nel caso di soletta tradizionale o con riscaldamento a pavimento spento, a parità di trasmittanza termica?
- franco mori
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Re: Dilemma riscaldamento
scusami "the fic" ma mi sai spiegare , visto che mi sembra che collabori con loro, come mai la Rubner non posi la canna fumaria?come tu forse sai io lavoro per la Rensch, e non ti nascondo, che questo punto non e' un vantaggio commerciale per la Rubner,. Per quanto riguarda il sottofondo , molte ditte posano tra il massetto cementizio del riscaldamento a pavimento e la platea diversi cms di materiale isolante, annullando il problema del freddo che dici tu. Non c'e' nessun riscaldamento che dia il confort abitativo alla casa come il riscaldamento a pavimento.
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Re: Dilemma riscaldamento
concordo con Franco per il confort sul pavimento radiante e la teoria delle ginocchia fredde secondo me è un fesseria!
sono un appassionato Rubner ma concordo con di nuovo con Franco sul fatto della canna fumaria: è una grave mancanza della Rubner!
sono un appassionato Rubner ma concordo con di nuovo con Franco sul fatto della canna fumaria: è una grave mancanza della Rubner!
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Re: Dilemma riscaldamento
Scusate la parentesi ma:
Mentre ritornando al dilemma riscaldamento, quello a battiscopa vedo che in generale non stà molto simpatico (anch'io ho delle remore a riguardo), ma in fondo è una via di mezzo tra risc. a pavimento e quello a caloriferi in più e molto modulabile così uno può mettersi anche 4 cm di legno a terra e utilizzare una stufa o termocamino; la regolazione avviene stanza per stanza gestita dalla centralina, entra in temperatura velocemente, mi scalda la superficie interna dei muri, occupa poco spazio, ha la flessibilità del calorifero ma energeticamente è più efficiente.
Sò che la contropartita è il problema mobilio, ma in fondo non credo incida maniera così importante ... Qualcuno ha informazioni o esperienze dirette in merito?
Gentile arch. the.fic mi potresti elencare la stratrigrafia con spessori di tale solaio partendo dalla platea? Perchè così a primo acchito mi è nuova, mentre l'utilizzo del cartongesso al posto del fibrogesso a terra mi lascia qualche dubbio ...the.fic ha scritto:Una peculiarità delle case RUBNER, è proprio il sottofondo a secco isolato, con polistirolo e cartongesso
Mentre ritornando al dilemma riscaldamento, quello a battiscopa vedo che in generale non stà molto simpatico (anch'io ho delle remore a riguardo), ma in fondo è una via di mezzo tra risc. a pavimento e quello a caloriferi in più e molto modulabile così uno può mettersi anche 4 cm di legno a terra e utilizzare una stufa o termocamino; la regolazione avviene stanza per stanza gestita dalla centralina, entra in temperatura velocemente, mi scalda la superficie interna dei muri, occupa poco spazio, ha la flessibilità del calorifero ma energeticamente è più efficiente.
Sò che la contropartita è il problema mobilio, ma in fondo non credo incida maniera così importante ... Qualcuno ha informazioni o esperienze dirette in merito?