I segreti di un buon progetto
Moderatore: michele ricci
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I segreti di un buon progetto
Vorrebbero svelare i professionisti presenti sul forum se non tutti almeno alcuni dei trucchi che fanno di un progetto casa un buon progetto di casa in bioedilizia che coniughi buone prestazioni energetiche e contenimento costi?
Re: I segreti di un buon progetto
...un meraviglioso progettista.
Scherzi a parte, (ma fino a un certo punto, perchè la qualità delle persone è sempre importantissima), è difficile dare una risposta, perché un progetto - per piccolo che sia - ha un numero talmente enorme di variabili, tutte o quasi importanti, da far risultare pressoché impossibile farne un "decalogo".
In linea generale ti posso dire che - almeno secondo la mia modesta opinione - condizione indispensabile è che il progetto sia realmente:
- per quella casa;
- per quel luogo;
- per quelle persone.
In altre parole quello che fa un buon progettista è mettere insieme una quantità enorme di questioni, che vanno dall'orientamento e posizionamento del lotto, alla normativa, alla tipologia edilizia, alle tecnologie costruttive, agli impianti, ecc. ecc. ecc. fino agli abitanti della casa ed ai relativi stili di vita e - non ultimo - il budget, cercando di ottimizzare le diverse scelte; di ottenere cioè una soluzione che massimizzi gli effetti positivi e minimizzi quelli negativi.
Alla base di tutto c'è la consapevolezza che non esiste il progetto "giusto" in assoluto, ma tutt'al più quello "migliore", quello cioè che risponde meglio alle condizioni al contorno che si stanno esaminando.
A mio modo di vedere non esistono tecnologie da evitare o altre da sposare ad occhi chiusi. Ogni scelta ha in sé potenzialità ed elementi sfavorevoli, il compito di un buon progettista è quello di valutarli congiuntamente a tutte le altre variabili e - ovviamente - di rendere esplicite queste scelte al cliente, di condividere cioè con lui in termini semplici e a lui comprensibili la strategia che si utilizza.
E' qualcosa di molto simile a quello che fa un buon medico, che non si limita ad applicare protocolli farmacologici generici, ma costruisce di volta in volta la terapia a seconda dell'anamnesi del suo paziente, dell'esame del quadro clinico, e dell'eziologia del problema. Il buon medico inoltre, come il buon progettista, non si limita a prescrivere la cura giusta, ma la condivide con il paziente, traducendo in termini divulgativi le considerazioni che l'hanno portato a quelle scelte.
Scherzi a parte, (ma fino a un certo punto, perchè la qualità delle persone è sempre importantissima), è difficile dare una risposta, perché un progetto - per piccolo che sia - ha un numero talmente enorme di variabili, tutte o quasi importanti, da far risultare pressoché impossibile farne un "decalogo".
In linea generale ti posso dire che - almeno secondo la mia modesta opinione - condizione indispensabile è che il progetto sia realmente:
- per quella casa;
- per quel luogo;
- per quelle persone.
In altre parole quello che fa un buon progettista è mettere insieme una quantità enorme di questioni, che vanno dall'orientamento e posizionamento del lotto, alla normativa, alla tipologia edilizia, alle tecnologie costruttive, agli impianti, ecc. ecc. ecc. fino agli abitanti della casa ed ai relativi stili di vita e - non ultimo - il budget, cercando di ottimizzare le diverse scelte; di ottenere cioè una soluzione che massimizzi gli effetti positivi e minimizzi quelli negativi.
Alla base di tutto c'è la consapevolezza che non esiste il progetto "giusto" in assoluto, ma tutt'al più quello "migliore", quello cioè che risponde meglio alle condizioni al contorno che si stanno esaminando.
A mio modo di vedere non esistono tecnologie da evitare o altre da sposare ad occhi chiusi. Ogni scelta ha in sé potenzialità ed elementi sfavorevoli, il compito di un buon progettista è quello di valutarli congiuntamente a tutte le altre variabili e - ovviamente - di rendere esplicite queste scelte al cliente, di condividere cioè con lui in termini semplici e a lui comprensibili la strategia che si utilizza.
E' qualcosa di molto simile a quello che fa un buon medico, che non si limita ad applicare protocolli farmacologici generici, ma costruisce di volta in volta la terapia a seconda dell'anamnesi del suo paziente, dell'esame del quadro clinico, e dell'eziologia del problema. Il buon medico inoltre, come il buon progettista, non si limita a prescrivere la cura giusta, ma la condivide con il paziente, traducendo in termini divulgativi le considerazioni che l'hanno portato a quelle scelte.
Re: I segreti di un buon progetto
esatto. Posso aggiungere che un buon progettista dovrebbe pensare al progetto in modo integrale e integrato, sviluppandolo con ogni parte in relazione alle altre in tutte le sue parti.. struttura, impianti, distribuzione interna ecc, nulla lasciato da parte per esser pensato in un secondo momento. E se necessario avvalersi di un gruppo di tecnici preparati che possano aiutare su specifiche sceltearchlegno ha scritto: In altre parole quello che fa un buon progettista è mettere insieme una quantità enorme di questioni, che vanno dall'orientamento e posizionamento del lotto, alla normativa, alla tipologia edilizia, alle tecnologie costruttive, agli impianti, ecc. ecc. ecc.
- franco mori
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Re: I segreti di un buon progetto
barbara , anche tu, stai cercando un progetto senza pagarlo....barbara71 ha scritto:Vorrebbero svelare i professionisti presenti sul forum se non tutti almeno alcuni dei trucchi che fanno di un progetto casa un buon progetto di casa in bioedilizia che coniughi buone prestazioni energetiche e contenimento costi?
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Re: I segreti di un buon progetto
Aggiungerei
Un buon progetto per essere tale deve essere PAGATO...
ciao Paolo
Un buon progetto per essere tale deve essere PAGATO...
ciao Paolo
- barbara71
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Re: I segreti di un buon progetto
no caro Franco il progetto ce l'ho già devo solo presentarlo in comune ma mi son data un mese di tempo per decidermi del tutto e capire se posso ancora fare qualche miglioria.
forse era inutile chiederlo. ho sbagliato ad aprire questo post. la triste realtà, del nostro tempo... nessuno ti dà niente se non gli metti prima un assegno in mano, neanche un consiglio verbale.
non voglio accendere micce, è una semplice considerazione lasciatela pure cadere nel vuoto.
forse era inutile chiederlo. ho sbagliato ad aprire questo post. la triste realtà, del nostro tempo... nessuno ti dà niente se non gli metti prima un assegno in mano, neanche un consiglio verbale.
non voglio accendere micce, è una semplice considerazione lasciatela pure cadere nel vuoto.
- franco mori
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Re: I segreti di un buon progetto
barbara, ma dai, hai fatto una domanda troppo generica,....come fa Paolo o l' Arch legno o lore a darti un consiglio<??? giustamente ti hanno risposto in linea generale, dovevi fare domande piu specifiche e sono sicuro che ti avrebbero risposto, mica vivono del tuo progetto.
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Re: I segreti di un buon progetto
Scusa ma questo non mi pare proprio sia mai successo...barbara71 ha scritto:nessuno ti dà niente se non gli metti prima un assegno in mano, neanche un consiglio verbale.
non voglio accendere micce, è una semplice considerazione lasciatela pure cadere nel vuoto.
Solo su questo forum di consigli senza la minima volontà di guadagnare qualcosa sono stati sempre dati...
COme diceva Franco non è una domanda facile.
Se ti dicessi che per fare un buon progetto serve preparazione, studio, inventiva, professionalità, umiltà nei confronti, ricerca, tu che mi diresti???
In fondo guarda che ti ho risposto perchè serve proprio questo...
non so se hai letto le mie risposte in questo post ma ti fanno capire quanto può essere complesso un progetto.
viewtopic.php?f=4&t=38172
se poi solo per tua conoscenza personale vuoi provare a vedere come si affronta un progetto seguendo tutti i crismi sono disponibilissimo a farti vedere tutti i singoli passaggi, tutti gli incontri, tutte le ricerche...
Lo dico veramente senza polemica, non ricordo di dove sei ma se fossi nelle vicinanze di brescia ti aspetto molto volentieri per farti vedere come io lavoro.
PS:
sia chiaro che non sono mica l'unico a lavorare così, come avrai capito anche su questo forum esistono altri tecnici preparati che penso possano condivedere con te quanto io ti ho detto e proposto.
Se verrai a trovarmi sei la benvenuta.
CIao Paolo
Ti aspetto
- franco mori
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Re: I segreti di un buon progetto
magari Paolo trova un bar dove ci sono dei bei moraccioni muscolosi,,,,,,non credo che a Barbara interessino le titune!!!
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Re: I segreti di un buon progetto
Maaaaa non serveeeee per quelli ci siamo già io e il mio sociooooofranco mori ha scritto:magari Paolo trova un bar dove ci sono dei bei moraccioni muscolosi,,,,,,non credo che a Barbara interessino le titune!!!
Paolo
- barbara71
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Re: I segreti di un buon progetto
ciao Paolo apprezzo il tuo invito ma abito in provincia Torino.
non credo di aver fatto grandi errori nel progetto, ma sicuramente qualcuno si. Ad esempio la casa è larga 13 metri e facendo un tetto a due falde con una falda a sud ovest, viene un tetto decisamente impegnativo (nel senso che viene un tetto decisamente alto dovendolo fare su tutta sta larghezza, e devo comunque fare un sottotetto perchè altrimenti come tetto a vista è troppo alto, e mi vengono 120 mq di solaio per un sottotetto inutilizzabile...).
il geometra mi aveva fatto le due falde al contario (sull'asse più corto) però a me non piaceva sia per l'estetica (dalla strada si vedrebbe sto enorme frontone di tetto e in più coi pannelli sopra). allora avevamo fatto una falda di tetto sopra la cucina e una camera rivolto a sud-ovest ma questo ovviamente ha fatto alzare i costi del tetto che risulta più complicato.
mi chiedo però se abbia senso ricambiare ancora pianta solo per farla più lunga che larga e quindi farci un tetto meno alto e magari meno solaio potendolo lasciare a vista almeno sui lati... boh. gatte da pelare. lasciatemi perdere vi sto solo rompendo le scatole
non credo di aver fatto grandi errori nel progetto, ma sicuramente qualcuno si. Ad esempio la casa è larga 13 metri e facendo un tetto a due falde con una falda a sud ovest, viene un tetto decisamente impegnativo (nel senso che viene un tetto decisamente alto dovendolo fare su tutta sta larghezza, e devo comunque fare un sottotetto perchè altrimenti come tetto a vista è troppo alto, e mi vengono 120 mq di solaio per un sottotetto inutilizzabile...).
il geometra mi aveva fatto le due falde al contario (sull'asse più corto) però a me non piaceva sia per l'estetica (dalla strada si vedrebbe sto enorme frontone di tetto e in più coi pannelli sopra). allora avevamo fatto una falda di tetto sopra la cucina e una camera rivolto a sud-ovest ma questo ovviamente ha fatto alzare i costi del tetto che risulta più complicato.
mi chiedo però se abbia senso ricambiare ancora pianta solo per farla più lunga che larga e quindi farci un tetto meno alto e magari meno solaio potendolo lasciare a vista almeno sui lati... boh. gatte da pelare. lasciatemi perdere vi sto solo rompendo le scatole
Re: I segreti di un buon progetto
Ma no, dai. Se avessi rotto le scatole non ti avremmo risposto fin dal principio, non credi?barbara71 ha scritto: lasciatemi perdere vi sto solo rompendo le scatole
E' solo che - come ti è già stato detto - una domanda così generica come quella che hai posto inizialmente non può trovare risposte, se non altrettanto generiche.
Ora sei entrata un po' più nel merito ed è più facile risponderti.
Così, in linea generale, ti posso dire che 13m sono tanti ma non tantissimi. E' la larghezza di una generosa manica doppia e dà il meglio di sè quando è esposta est-ovest (con l'asse principale dell'edificio cioè in direzione nord-sud), perché così facendo sfrutta due lati buoni per affaccciarvi camere; va molto meno bene se è affacciata nord-sud (perché espone una serie di ambienti a nord), in quei casi conviene spesso utilizzare la manica semplice, oppure configurazioni più articolate (ambienti passanti ecc.).
Riguardo all'altezza del sottotetto è difficile dire qualcosa senza vedere i disegni, ma in genere qualche soluzione la si trova. Io preferisco - nelle abitazioni monofamigliari - non realizzare sottotetti non praticabili (a meno che non li si utilizzi per ragioni tecnologiche (un plenum ad esempio ecc.).
Comunque, se hai tutti questi dubbi, posta i tuoi disegni qui, come qualcuno ha fatto, e sarà più semplice consigliarti.
Ciao
Re: I segreti di un buon progetto
Anche il mio tetto è lungo 13 mt (anzi 12.84) e vista la mia illimitata ignoranza in materia ....la manica sarebbe???
- barbara71
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Re: I segreti di un buon progetto
nel senso dell'asse dei 13 metri? allora la mia l'asse dei 13 metri li ha est-sud come sono messa??archlegno ha scritto: Così, in linea generale, ti posso dire che 13m sono tanti ma non tantissimi. E' la larghezza di una generosa manica doppia e dà il meglio di sè quando è esposta est-ovest (con l'asse principale dell'edificio cioè in direzione nord-sud)
eh postare un disegno.. ci provo ma non garantisco..
- barbara71
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Re: I segreti di un buon progetto
appunto... ho messo invia allegato, ho messo il file pdf, e non mi ha aggiunto niente..