Ciao Barbara, la risposta alla tua domanda la trovi in un mio post precedente. Non è una questione di maggior tutela a chi spende di più. E' che, al crescere del costo di un componente edilizio, in genere (sottolineo: in genere, non sempre), cresce anche la sua complessità tecnologica, e quindi crescono parallelamente. a) il tempo che si impiega per verificarne la compatibilità con il resto dei componenti; b) le attenzioni (in termini di prescrizioni di capitolato) per il suo montaggio; c) le responsabilità civili (cioè soldi che si pagano) se il componente si guasta a causa di un errore progettuale o di montaggio. Questo spiega l'aumentare dei prezzi in parcella.barbara71 ha scritto:benissimo.
allora perchè si paga a percentuale? si deve tutelare di più un cliente che fa casa più costosa? e meno un cliente che fa casa più economica? la responsabilità diventa maggiore quando un cliente mette i rubinetti d'oro? o è uguale per tutti i clienti perchè casa è comunque casa?
Ti faccio un esempio. In un progetto che ho finito da poco i clienti hanno voluto in alcuni ambienti una pavimentazione in piastrelle particolarmente di qualità e molto costose, con cui realizzare dei disegni a terra e sulle pareti. L'utilizzo di queste piastrelle, che sono - come diresti tu - semplicemente piastrelle, ha fatto 'sì che io non potessi dare schemi di posa generici ai posatori, ma ho dovuto disegnare uno per uno, per ciascuno di questi ambienti, schemi precisi al millimetro (in edilizia normalmente si va al centrimetro), per ogni parete e ogni muro. In sede di posa poi ho passato praticamente tutto il tempo accanto ai due operai, perché ogni 5 minuti avevano bisogno di sapere come comportarsi di fronte alle irregolarità che - ovviamente - con tolleranze così ridotte - diventavano problemi enormi. Tutto questo lavoro in più rientra nell'incremento di prezzo (e credimi, ci si va ancora stretti).
Ciao