La Classe A è così indispensabile?

[robrossi]

Credo che ridurre tutto alla questione economica non aiuti e non sia neanche rispettoso verso chi una casetta, piccola-piccolissima e in classe C non se la può neppure permettere di sognare.

Mai mancato di rispetto a nessuno di coloro che, sfortunati, non possono permettersi una casa (fammi capire dove avrei mancato ..... e te ne do' atto ....)
Anzi ..... per la verità chi usa il verbo DEVE, manca di rispetto a chi ha fatto quello che ha potuto con i soldi a propria disposizione, magari comprando o costruendosi una comunque ottima classe B o C (comunque meglio dello studio in cemento armato per intenderci) .

Forse, ma è un mio opinabilissimo parere, sarebbe più costruttivo e interessante, discutere e approfondire cosa comporta costruire e vivere in una casa BIOPASSIVA,

Possiamo essere assolutamente d'accordo .

invece di trinciare il discorso con ovvie questioni di salvadanaio.
Ciao

Le questioni di salvadanaio sono poco ovvie a chi usa il "SI DEVE" .... soprattutto da professionista e rivolgendosi al portafogli altrui .... ovviamente parlando da un "ottimo" studio di cemento armato ...

se vuoi possiamo discutere all'infinito su un intervento poco felice ..... se invece vogliamo parlare della "soluzione biopassiva" .... altro paio di maniche ...

Ciao

Roby

[Montata]

d'accordo, lasciamo perdere gli interventi poco felici, e passiamo alla casa biopassiva.

Inviterei mbisco a parlarcene, sfruttando il fatto che è, diciamo " del mestiere".

Ciao
M

[mbisco]

...."Il senso era comunque chiaramente questo : se un tecnico mi scrive a caratteri cubitali : SI DEVE FARE LA CASA BIOPASSIVA ..... e dopo se ne sta in uno studio (e forse anche in una casa) di cemento armato ... perchè .... poverino ... è in affitto .... forse è meglio che ragioni sul fatto che tutti faranno ciò che potranno esattamente come lui sta facendo.... e se la casa che dovrà progettare domani per il suo cliente sarà in classe B o C .... si DOVRA' complimentare con i suoi clienti che comunque staranno facendo una scelta (anche di vita) già fattivamente migliore della sua ."""

"per la verità chi usa il verbo DEVE, manca di rispetto a chi ha fatto quello che ha potuto con i soldi a propria disposizione, magari comprando o costruendosi una comunque ottima classe B o C (comunque meglio dello studio in cemento armato per intenderci)"

Mah non capisco il tono polemico e in alcune parti irriguardoso.......cerco di guardare avanti anche in questo!
1-la mia esperienza dice che chi ha i soldi per farsi una casa, ha anche i soldi per farsi una casa passiva a suon di compromessi, rinunce e anche, se serve, una riduzione di metratura con previsione di un futuro ampliamneto (già pensato da subito)....ho la prova che si può fare!
2-il mio cliente, ovviamente, cerco di convincerlo dell'obbiettivo e solo con il suo assenso e, soprattutto, il suo entusiasmo lo si può raggiungere.....altrimenti si farà la casa un pò più grande e, magari, con qualche finitura in più. e non passiva.
3-lasciando perdere i giudizi espressi (ci conosciamo?), la mia scelta di vita l'ho fatta, la mia casa è fatta in un certo modo; ora non ho i soldi per farmi uno studio nemmeno di classe C per cui pago l'affitto ma non mi sento nè di tradire il mio credo.....nè mi sento "poverino"
4-il senso del mio intervento è dato dalla mia piccola esperienza: spesso si spendono energie/euro in cose non fondamentali o che possono essere fatte in futuro e soprattutto vuole essere uno stimolo per tutti che la casa passiva non è una cosa irraggiungibile.....l'ambiente ha bisogno di un costruito super efficiente. Se teniamo conto delle difficoltà sul costruito (lì è più difficile raggiungere lo standard della casa passiva) dobbiamo essere drastici sul nuovo. Ciò si ottiene con la buona volontà e l'entusiasmo di tutti proprietario in testa.

P.s. il mio ultimo progetto di casa passiva è per un operaio

[robrossi]

Urca irriguardoso non sia mai !

Drastico (riferito a te e al tuo approccio precedente alle mie risposte ) è l'unica parola che condivido riferita a quello che avevi scritto . Comunque ok .
Ora si capisce un po' meglio .

Ossequi

Roby

[Bandito]

ciao

tastiere roventi?
Effettivamente il mondo è pieno di contradizioni....vogliamo avere una casa bio e rispettare la natura, poi utilizziamo il cellulare,accendiamo Tv da qualche centinaio di pollici, l'acqua rigorosamente in bottiglie di plastica,utilizziamo l'auto anche quando nn serve,potesimo girare il supermercato stando seduti al volante ( io lo farei ) ecc.ecc.ecc........Diciamoci la verità, vivere rispettando la natura è facilisimo e si può....a volte bisogna rinunciare a qualche comodità,magari inutile, ma ci siamo abituati ed è così comoda.
Nel mio progettare la casa ho previsto un'impiantino fotovoltaico e ho chiesto oltre ad un'offerta economica,anche chi si occupasse dello smaltimento dei pannelli una volta esauriti, nn mi hanno mai dato risposta. Ora e nell'immediato futuro, farò qualcosa per l'ambiente e la nautra...ma dove li butterò i pannelli? inquinerò il suolo, le falde acquifere ecc.ecc.?
Penso che si debba trovare l'equilibrio tra tutte le cose,difficile, ma ci deve pur essere.

pensieri di fine giornata lavorativa......sono a pezzi

ciao
Bandito

[mbisco]

Capisco il tuo punto di vista, ma credo che in alcune occasioni bisogna essere molto decisi. Il professionista deve fare la sua parte: il committente deve essere informato, deve essere messo al corrente di tutte quelle informazioni (tecniche, ambientali, energetiche...) che spesso esulano dal suo lavoro. Insomma il primo punto è che bisogna fare informazione. Quando il cliente condivide questo percorso, la casa biopassiva è raggiungibile. Ma solo con molta fatica e ostinazione (nel rispetto del portafoglio altrui, ovvio) si può limare i costi, togliere togliere togliere, programmare anche una parte di autocostruzione ........alla fine ci si arriva.