Step by step

Forum dedicato alle tecniche di costruzione con materiali naturali.

Moderatore: michele ricci

arch.uterzi
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Re: Step by step

Messaggio da arch.uterzi » ven lug 25, 2008 6:51 pm

Mi accontento anche di un assegno di 1.000 € :P

sandrobiker
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Re: Step by step

Messaggio da sandrobiker » ven ago 01, 2008 9:22 am

Ebbene, ho visitato il cantiere.

Ottima impressione
Massima disponibilità a valutare il progetto e le varie alternative.

Eventualmente vi racconterò nei dettagli, se vi può interessare, a fine aagosto, al ritorno dalle ferie...

Solo un dubbio mi è rimasto: questo costruttore assicura la classe energetica A.
Con tanto di ente esterno certificatore. Alla domanda: "l'ente esterno è convenzionato Clima Haus"? Risposta: no.

A questo punto, io non sono uno che parte dal presupposto che il prossimo sia sempre in malafede, anzi... però, dato che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, quello che mi viene in mente è: chi certifica il certificatore? Quindi come posso chiedere di "provare" che un determinato edificio, o metodologia costruttiva, assicura un rendimento energetico tale da configurarsi l'appartenenza alla classe A?


Ciaoooo

dotting
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Re: Step by step

Messaggio da dotting » ven ago 01, 2008 11:45 am

sandrobiker ha scritto: Solo un dubbio mi è rimasto: questo costruttore assicura la classe energetica A.
Con tanto di ente esterno certificatore. Alla domanda: "l'ente esterno è convenzionato Clima Haus"? Risposta: no.
C'è un equivoco di fondo legato al gran casino che c'è sull'argomento Certificazione in Italia.
Se non stai costruendo nelle provincie di Trento e Bolzano la metodologia Casaclima non si applica.
Alcune regioni italiane hanno emanato apposita legge regionale sulla Certificazione Energetica adottando le più svariate metodologie di calcolo, l'elenco completo con le leggi relative può essere consultato quà:
http://digilander.libero.it/infoenergia ... nergetica/
OT gli utenti Promiseland possono accedere direttamente alla banca dati del nuovo forum di cui curo la parte normativa.
Quindi ripeto per quelle sole regioni è possibile far compilare da soggetto accreditato l'Attestato di Certificazione Energetica.
Nelle rimanenti regioni è possibile redigere l'Attestato di Qualificazione Energetica, magari utilizzando dei programmi di calcolo gratuiti tipo il Docet dell'ENEA.
Questo in attesa che vengano accettati i programmi che le software house dovranno presentare per l'approvazione e basati sulle norme UNI TS 11300 in vigore con il Decreto115_30mag2008.
Gli stessi programmi possono essere utilizzati fin da ora se la software house dichiara che i valori non si discostano più del 5% dal calcolo manuale fatto applicando pedissequamente le UNI TS 11300.
Semplice, ehh!!

Non vi dico poi per quanto riguarda i soggetti certificatori.
Ogni regione ha disposto requisiti e condizioni (anni di pratica, corsi, ecc.) differenti, per cui chi si iscrive in Lombardia è probabile che non possa certificare in Emilia Romagna o Liguria.

E pensare che questa manfrina va avanti da 17 anni, Legge n.10 del 9 gennaio 1991:
Art. 30. - Certificazione energetica degli edifici
1. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge con decreto del Presidente della
Repubblica, adottato previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consi- glio di Stato,
su proposta del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, sentito il Ministro dei lavori pubblici
e l'ENEA, sono emanate norme per la certificazione energetica degli edifici. Tale decreto individua tra l'altro
i soggetti abilitati alla certificazione.
2. Nei casi di compravendita o di locazione il certificato di collaudo e la certificazione energetica devono
essere portati a conoscenza dell'acquirente o del locatario dell'intero immobile o della singola unità
immobiliare.
3. Il proprietario o il locatario possono richiedere al comune ove è ubicato l'edificio la certificazione energetica
dell'intero immobile o della singola unità immobiliare. Le spese relative di certificazione sono a carico del
soggetto che ne fa richiesta.
4. L'attestato relativo alla certificazione energetica ha una validità temporale di cinque anni a partire dal
momento del suo rilascio.


Di una chiarezza disarmante, novanta giorni ne sono passati più di 6000.

sandrobiker
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Re: Step by step

Messaggio da sandrobiker » ven ago 01, 2008 1:20 pm

Che macello... non ci capisco più niente, a parte il fatto che ricevo l'enensima conferma riguardo la provincialità di questo benedetto Paese di burocrati incompetenti e campanilistici!...

Cmq quando arrivo a casa controllo sulla brochure che l'azienda mi ha lasciato, dove è riportato anche il nome dello studio certificatore di riferimento... poi farò un po' di ricerche nel web e casomai vi aggiorno... :wink:




6000 giorni...



... siamo proprio in Itaglia! :cry:

arch.uterzi
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Re: Step by step

Messaggio da arch.uterzi » ven ago 01, 2008 8:32 pm

Se permetti, vorrei precisare alcuni punti.
dotting ha scritto:C'è un equivoco di fondo legato al gran casino che c'è sull'argomento Certificazione in Italia.
Il problema nr. 1 è come fare con il patrimonio esistente e con le imprese tradizionali, abituate a costruire "alla buona" che non sanno che pesci prendere in materia.
dotting ha scritto:Se non stai costruendo nelle provincie di Trento e Bolzano la metodologia Casaclima non si applica.
Non è esatto, tant'è che, ad esempio, in Lombardia Casaclima è riconosciuta equivalente al CENED e viceversa.
dotting ha scritto:Alcune regioni italiane hanno emanato apposita legge regionale sulla Certificazione Energetica adottando le più svariate metodologie di calcolo.
E vedremo se, rispetto alle scelte dell'attuale governo, hanno fatto bene oppure no.
dotting ha scritto: Ogni regione ha disposto requisiti e condizioni (anni di pratica, corsi, ecc.) differenti, per cui chi si iscrive in Lombardia è probabile che non possa certificare in Emilia Romagna o Liguria.
Non è così, come ho detto prima nei decreti regionali viene fissata l'equivalenza.
In conclusione, rinnovo l'invito ad accontentarsi (relativamente) di una onesta classe C invece di credere ai maghi della classe A che poi, al momento meno opportuno, si rivelano fasulli.

dotting
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Re: Step by step

Messaggio da dotting » sab ago 02, 2008 7:17 am

arch.uterzi ha scritto:
dotting ha scritto:Se non stai costruendo nelle provincie di Trento e Bolzano la metodologia Casaclima non si applica.
Non è esatto, tant'è che, ad esempio, in Lombardia Casaclima è riconosciuta equivalente al CENED e viceversa.
Non mi sembra che da questa discussione, per quanto possa essere fondante una discussione:
http://www.edilclima.it/forum/viewtopic ... ned#p26611
Casaclima sia riconosciuta equivalente al CENED.
In Lombardia o CENED o morte.
Vedi anche il decreto 15833 del 13/12/2007
AGGIORNAMENTO DELLA PROCEDURA DI CALCOLO PER PREDISPORRE L'ATTESTATO
DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI, PREVISTO CON DGR 5018/2007 E
SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI.

Altrimenti perderebbero il ricco business dei corsi organizzati dal CENED, http://www.cened.it/:
http://www.professionearchitetto.com/ba ... 54920.aspx

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Re: Step by step

Messaggio da arch.uterzi » sab ago 02, 2008 10:25 am

Essendo io certificatore energetico CENED, posso confermare che:
in Lombardia, secondo il decreto regionale 9054 del 6/8/2007, il corso “certificatori CasaClima” - agenzia CasaClima è riconosciuto condizione sufficiente a sostenere direttamente l'esame di abilitazione CENED, senza fare nessun altro corso.

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Re: Step by step

Messaggio da dotting » sab ago 02, 2008 11:20 am

arch.uterzi ha scritto:Essendo io certificatore energetico CENED, posso confermare che:
in Lombardia, secondo il decreto regionale 9054 del 6/8/2007, il corso “certificatori CasaClima” - agenzia CasaClima è riconosciuto condizione sufficiente a sostenere direttamente l'esame di abilitazione CENED, senza fare nessun altro corso.
Su questo non ci piove, io mi riferisco alla metodologia di calcolo Casaclima.

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Re: Step by step

Messaggio da arch.uterzi » sab ago 02, 2008 2:19 pm

Insisto. Affermare
dotting ha scritto:Se non stai costruendo nelle provincie di Trento e Bolzano la metodologia Casaclima non si applica.
non è corretto.
Nessuno in Lombardia ti impedisce di progettare una casa seguendo i criteri Casaclima. Dopodichè dovrai certificarla secondo i criteri CENED. Ma non è che sono cose completamente diverse, se fai una buona Casaclima avrai certamente una classe CENED molto alta. Certamente da CENED non scappi, ma con la metodologia Casaclima sei già a buon punto, quindi perchè non usarla?

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Re: Step by step

Messaggio da dotting » sab ago 02, 2008 3:24 pm

arch.uterzi ha scritto: Nessuno in Lombardia ti impedisce di progettare una casa seguendo i criteri Casaclima.
Anche su questo non ci piove, ma non ci capiamo.
Tu pensa che io ho seguito una tesi che analizza in maniera professionale i criteri Casaclima nella progettazione di una casa riferita a zone climatiche in Sardegna.
E' una tesi del 2004, ma da allora non è cambiato molto in Casaclima.
Molti del forum la conoscono, ma non ho trovato la discussione in cui si è parlato dell'argomento e non mi ricordo se l'avevo linkata o inviata per posta elettronica.
Se ti interessa te la posso mandare.

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Re: Step by step

Messaggio da arch.uterzi » sab ago 02, 2008 3:44 pm

dotting ha scritto: Anche su questo non ci piove, ma non ci capiamo.
Quindi?
dotting ha scritto:Tu pensa che io ho seguito una tesi che analizza in maniera professionale i criteri Casaclima nella progettazione di una casa riferita a zone climatiche in Sardegna.
E' una tesi del 2004, ma da allora non è cambiato molto in Casaclima.
Quindi?
dotting ha scritto:Molti del forum la conoscono, ma non ho trovato la discussione in cui si è parlato dell'argomento e non mi ricordo se l'avevo linkata o inviata per posta elettronica. Se ti interessa te la posso mandare.
Molto volentieri, grazie, ho diversi amici in Sardegna. Ma... quindi? Dov'è che non ci capiamo? Cosa impedisce di progettare e realizzare una Casaclima a Milano?
P.S. Non è che a me di Casaclima me ne importi un granchè, è solo per capire.

sandrobiker
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Re: Step by step

Messaggio da sandrobiker » sab set 06, 2008 2:47 pm

Ciao a tutti!!

Rieccomi ad elemosinare pareri e consigli! :lol:

Piccolo passo avanti: sono giunto ad un preventivo "spannometrico" per la progettazione della casa che ho in mente; mi sono rivolto ad un ingegnere che conosce molto bene la giunta ed i tecnici del comune in cui risiedo, una persona giovane e proattiva, mi ha dato un'ottima impressione, poichè conosce molto a fondo le caratteristiche dei moltissimi materiali utilizzabili per costruire un edificio e dei relativi pro e contro; unico neo: non ha mai lavorato con un'impresa che fornisca soluzioni abitative chiavi in mano, come quella verso la quale io e la mia morosa siamo indirizzati...

Ad ogni modo, mi sono fatto fare il seguente preventivo:

Descrizione: competenze e spese per realizzazione di progetto di fabbricato unifamiliare di circa 800 mc (su due piani, per complessivi 140/150 mq)
Progetto architettonico per l'approvazione in Comune: 4000,00 €
Pratica sismica: 1500,00 €
Collaudo statico: 600,00 €
Relazione geotecnica: 300,00 €
Legge 10 isolamento termico: 1100,00 €
Computo metrico estimativo: 400,00 €
Pratica scariche atmosferiche: 200,00 €
Direzione lavori: 2000,00 €
Accatastamento all'urbano e al terreno: 1500,00 €
Variante finale: 1100,00 €
Pratica di agibilità: 700,00 €
Piano di sicurezza: 2000,00 €

Totale parcella: 15400,00 €
Contributo integrativo INARCASSA (2%): 308,00 €
Totale imponibile: 15708,00 €

IVA 20%: 3141,60 €


Totale parcella: 18849,60 €




Dopo essere svenuto ed aver pensato al suicidio (o ad emigrare) :) , ho pensato di sentire i vostri pareri al riguardo...
Mi sono informato preventivamente ed alcune voci so per certo che possono essere depennate dalla lista nel caso ci si rivolga ad un costruttore "chiavi in mano", in particolare:

Legge 10 isolamento termico: 1100,00 €
Direzione lavori: 2000,00 €

Anche la variante finale (1100,00 €) è una voce potenziale, in quanto emerge solo se a progetto realizzato intervengono successive richieste di modifica da parte del committente...


Per vostra esperienza, che ne pensate di questi costi?
Vi sono altre voci che possono essere tagliate se si lavora con fornitori unici "chiavi in mano"?


Purtroppo l'IVA al 20% non si può ridurre nemmeno trattandosi di acquisto prima casa, in quanto, mi p stato spiegato, trattandosi di un professionista iscritto all'albo l'IVA rimane fissa al 20%; DOMANDONA: se io mi facessi progettare la casa direttamente dalla ditta costruttrice, posso aggirare l'ostacolo e richiedere un'applicazione dell'IVA agevolata causa acquisto prima casa?


Scusate se vi ho frastornato con questa sfilza di domande (beh, ma a ben vedere sono solo 3... :roll: ) ma spero possano essere un ottimo argomento di confronto anche per altri che magari stanno per compiere queto passo...


Ciao, e grazie! 8)

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Re: Step by step

Messaggio da arch.uterzi » sab set 06, 2008 4:43 pm

E' certamente una cifra alta nel complesso, ma corretta se consideri voce per voce comprendendo tutte le attività necessarie. L'IVA poi non se la intasca mica l'ingegnere, la versa direttamente al nostro caro Stato Italiano.
L'ingegnere ha fatto bene a prevedere anche una voce di variante, perchè spesso e volentieri si cambia idea lungo il tragitto.
Inoltre mi sembra che anche in altri interventi siano risultati costi simili per la progettazione.
Non credo che la soluzione sia emigrare, perlomeno non in un altro paese europeo, dove i progettisti vengono pagati anche di più.
Sulla base della mia esperienza non esistono costi che vengono "tagliati", ma solo costi non trasparenti.
Il fornitore unico non è un progettista iscritto all'albo, per cui quelli che ti rilascia sono solo pezzi di carta.

Questo almeno è quello che penso io, ma qualcun'altro potrebbe sicuramente darti consigli migliori dei miei.

dotting
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Re: Step by step

Messaggio da dotting » sab set 06, 2008 4:55 pm

Il prezzo mi sembra congruo e in linea con le tariffe correntemente praticate.

L'unica attività che potresti non richiedere è la pratica di agibilità.
Anzi ti consiglio di occupartene tu personalmente.
Prima di iniziare la costruzione vai in Comune ed informati sulla lista dei documenti che richiedono per darti poi l'agibilità:
varie dichiarazioni di conformità degli impianti, ecc. nel mio Comune sono per esempio una ventina di documenti.
Sono tutti documenti che dovrebbero essere forniti da chi ti esegue i lavori edili e gli impianti, solo che talvolta vengono "dimenticati", se tu sai in anticipo quali documenti servono, puoi ricordare a chi ti fornisce i lavori di non "dimenticarsi".
Questo ti evita dopo che il progettista ti chieda di inseguire quel fornitore che si è defilato.

robrossi

Re: Step by step

Messaggio da robrossi » dom set 07, 2008 9:04 am

Ti sta spennando per bene ... dai ..
Inizio con una domanda : quando parli di progetto intendi quello architettonico ? Cioè piante, prospetti e sezioni ? Oppure intendi il progetto esecutivo della casa (progettazione trave per trave, parete per parete, elemento per elemento .... con calcoli statici ovviamente... e non solo) ?
Da quello che capisco credo sia solo quello architettonico , ma valutiamo ambedue i casi .
Caso 1 : ti vuoi affidare ad un professionista e vuoi che ti progetti la casa trave per trave , parete per parte, parte metallica per parte metallica . In questo caso mi sento di dirti che non stai facendo la scelta migliore . Scegli l'azienda e fai fare a loro il progetto esecutivo dopo avergli consegnato quello architettonico . La nostra esperienza ci ha insegnato che si risparmiano un pozzo di quattrini e ti senti più tranquillo . Se proprio vuoi anche una alternativa ti dico che esistono aziende che fanno solo progettazione esecutiva e calcoli statici a prezzi accessibilissimi . Presentati quelli deciderai chi fisicamente costruirà la casa secondo quanto indicato nella progettazione esecutiva (in privato ti posso dare almeno un nome ). Se vuoi una ulteriore alternativa di dico che ci sono aziende che si accontentano di un tuo schizzo, provvedendo loro a redigere progetto architettonico ed esecutivo a prezzi assolutamente accessibili .
In tutti i questi casi il tuo professionista non dovrà far altro che fare il passacarte o poco di più e non potrà chiederti quella somma . O comunque ne troverai un altro , parimenti in gamba, che ti chiederà la metà .

Caso 2 : il progetto citato nella sintesi di quella disciplinare è solo architettonico . Salutalo e "ringrazialo" . Trovi alla metà senza troppi problemi .

Tieni presente che il resto delle attività citate sono mera burocrazia italiana .
E poi un dubbio . Sei un privato, giusto ? Il piano di sicurezza citato che è ? In quelle condizioni (che sembrano molto simili alle nostre) credo che ti serva solo il Piano Operativo di Sicurezza che pero' viene redatto dall'azienda e non dal professionista (io l'ho fisicamente consegnato in mano all'architetto . Lo ricordo bene perché era in romeno e ho dovuto poi richiederlo in inglese) .

Ciao
Roby

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