ho conoscenza diretta di pareti con U molto bassi costituite da i vari strati di OSb, lana minerale,etc....ma la cosa che vi volevo indicare è l'uso
(secondo me molto valido) di fiocchi di cellulosa (Isofloc) spinti a pressione (insuflaggio) dentro il telaio interni delle pareti.
Mi piace molto questa tecnica perchè la cellulosa non è altro che carta di quotidiani riciclata mista a borace (un minerale per renderla resistente al fuoco).
Al tatto è molto morbida, come la lana , e se si tenta di infiammarla con un accendino (prova fatta) non reagisce, ed è inodore.
Secondo me la cellulosa è uno dei materiali più in linea con i dettami ecologisti e offre prestazioni di conducibilità molto buone, anche d'estate.
Problema: in Italia quasi nessuno (ho detto quasi) la impiega perchè è abbastanza costosa e impegnativa da applicare (la tecnica del pompaggio all'interno elle pareti richiede
tecnici preparati).
i migliori saluti
Pareti con intercapedine composta da cellulosa
Moderatore: michele ricci
- robertopanizza
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- Iscritto il: gio mag 01, 2008 9:18 am
Re: Pareti con intercapedine composta da cellulosa
L'unica ditta a proporre questo tipo di isolamento, tra quelle contattate prima di realizzare la mia abitazione, è stata l'austriaca Griffner. In effetti i valori di isolamento dichiarati mi sembravano molto buoni, così come la resistenza al fuoco.
Non so tuttavia come si comporta questo tipo di materiale in presenza di condensa o di forte umidità ambientale. In genere tutti i materiali isolanti, in particolare la lana di roccia, mi pare temano molto la formazione di condensa nel senso che diminuisce drasticamente il loro potere isolante, ma non ho raccolto alcun dato su questo punto per quanto concerne la cellulosa.
Perdonami una domanda: se l'Isofloc viene insufflata all'interno delle intercapedini, ciò significa che il confinamento è un fattore essenziale trattandosi di materiale non compatto. Se tuttavia devo fare un'apertura per installare un quadro elettrico o qualche altro apparto, cosa accade?
Mandi
Alex
Non so tuttavia come si comporta questo tipo di materiale in presenza di condensa o di forte umidità ambientale. In genere tutti i materiali isolanti, in particolare la lana di roccia, mi pare temano molto la formazione di condensa nel senso che diminuisce drasticamente il loro potere isolante, ma non ho raccolto alcun dato su questo punto per quanto concerne la cellulosa.
Perdonami una domanda: se l'Isofloc viene insufflata all'interno delle intercapedini, ciò significa che il confinamento è un fattore essenziale trattandosi di materiale non compatto. Se tuttavia devo fare un'apertura per installare un quadro elettrico o qualche altro apparto, cosa accade?
Mandi
Alex
- robertopanizza
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- Iscritto il: gio mag 01, 2008 9:18 am
Re: Pareti con intercapedine composta da cellulosa
Le pareti che ho toccato con mano hanno una sezione interna di circa 20 cm perfettamente isolata tipo camera-scatolare e poi lo strato
verso l'interno degli edifici (6-7cm di rockwood) è l'asolina tecnica per gli impianti.
Per quanto riguarda la tenuta del tempo ti posso solo dire che ho analizzato alcune schede prodotto dove viene
riportato che il materiale in questione è stabile nel tempo purchè pompato ad hoc e che non è putrescibile.
Una cosa buona è l'inattaccabilità da agenti infestanti tipo insetti e muffe.
Hai ragione, la G.è la ditta che la impiega (anche qualche altra che non voglio nominare).
saluti
verso l'interno degli edifici (6-7cm di rockwood) è l'asolina tecnica per gli impianti.
Per quanto riguarda la tenuta del tempo ti posso solo dire che ho analizzato alcune schede prodotto dove viene
riportato che il materiale in questione è stabile nel tempo purchè pompato ad hoc e che non è putrescibile.
Una cosa buona è l'inattaccabilità da agenti infestanti tipo insetti e muffe.
Hai ragione, la G.è la ditta che la impiega (anche qualche altra che non voglio nominare).
saluti
Re: Pareti con intercapedine composta da cellulosa
Considerando questo tipo di isolante dal punto di vista ecologico, non si può fare a meno di pensare che sia una buona scelta perché, a differenza della lana di roccia, il processo industriale utilizzato dovrebbe essere meno impattante (Co2 eccetera) e in quanto si ricicla un materiale largamente disponibile. Credo anche che la salubrità del prodotto sia buona perché, nonostante gli inchiostri usati per la stampa non siano propriamente il massimo per la salute, una volta essicati si inertizzano.
Mi resta ancora qualche piccolo dubbio sul suo comportamento in presenza di condensa o altro, non tanto in termini di putrescibilità ma di tenuta del valore isolante: la carta è parecchio igroscopica e se si bagna anche di poco sono dolori.
Mandi
Alex
Mi resta ancora qualche piccolo dubbio sul suo comportamento in presenza di condensa o altro, non tanto in termini di putrescibilità ma di tenuta del valore isolante: la carta è parecchio igroscopica e se si bagna anche di poco sono dolori.
Mandi
Alex