Salve a tutti. Scrivo dal Friuli e mi sono appena registrato in questo Forum. Perdonerete pertanto se ripropongo una questione già trattata in precedenza.
Ovviamente, vorrei costruire una casa bioecologica in legno prefabbricata, ma nonostante ogni buona volontà restano senza risposta alcune perplessità.
Ve le ripropongo perché forse avrete già raggiunto qualche certezza che vi prego di comunicarmi:
Esempi concreti: avete avuto modo di visionare di persona qualche costruzione prefabbricata in legno esistente da più di 5 o 10 anni? Se sì, qual è il comportamento della struttura in termini di resistenza agli insetti xilofaci e all'umidità? Entrambi questi problemi sono ben presenti in Friuli Venezia Giulia, notoriamente una regione dove la pioggia non manca mai... Nel caso degli insetti xilofagi ho avuto esperienze dirette con i serramenti di mio suocero e se la stessa cosa avviene all'interno di pareti dove l'ispezione non è possibile, non saprei proprio dove sbattere la testa.
Capottatura esterna: la mia intenzione originaria era di costruire tutto con materiali rinnovabili, compreso l'isolamento interno (in canapa o fibra di legno) e il cappotto termico, in sughero pressato. Tuttavia un tecnico al quale mi sono rivolto per ottenere consulenza ha espresso forti perplessità: se il cappotto dovesse fessurarsi (anche in maniera impercettibile) l'umidità e l'acqua proveniente dalle precipitazioni entrerebbero a diretto contatto con la struttura interna provocando probabili fenomeni di marcescenza (questo vale anche per il sughero). Ne sapete qualcosa?
Diversa dilatazione del legno e del cartongesso: molte case prefabbricate utilizzano il cartongesso per la finitura interna (oltre a quella esterna), ma visitando una casa, realizzata appena un anno fa, ho notato evidenti fessurazioni dovute in gran parte al lavorio della struttura in legno. E' un problema concreto o si tratta soltanto di noie legate allo scorretto montaggio dei pannelli? Le fessurazioni compaiono di norma anche negli edifici in muratura, ma in genere sono destinate ad assestarsi. Il legno invece continua a muoversi per cui non vorrei che dopo aver messo tutto a posto ripartissi da capo.
Legata alla domanda precedente: se il legno si "muove", ci sono problemi costanti di scricchiolio oppure no?
Scusate se le domande vi sembreranno ingenue, ma me le sto ponendo da tempo senza ottenere risposte concrete che non siano semplici enunciati pubblicitari delle varie ditte interessate.
Grazie mille
Alex
C'è da fidarsi delle case in legno?
Moderatore: michele ricci
Re: C'è da fidarsi delle case in legno?
Ciao alexbio,
intanto se ti capita leggiti questi topic
viewtopic.php?t=14803
viewtopic.php?t=14117
viewtopic.php?t=8721
In cui troverai parecchie informazioni utili spero.
Io abito in una casa prefabbricata da 1 anno e mezzo , cercherò di risponderti secondo la mia esperienza
Per quanto rigurada gli animaletti è un dubbio che avevo anche io...per ora ti posso dire che ho in garage la legna da bruciare nel camino che è piena di tarme di cui senti proprio il rosicchiamento...il soffitto del garage che sovrasta la catasta di legna ha la travatura orizzontale a vista portante identica a quella che c'è nelle pareti e per ora non si sente nessun rosicchiamento provenire da li...mi sembra ovvio che dipenderà dal trattametno subito dai legni...se crolla ti faccio sapere ;-)))
La prima considerazione è che dipende dal tipo di materiale utilizzato per unire i due pannelli...è preferibile utilizzare la retina che va poi stuccata...con me non l'hanno usata e hanno utilizzato un silicone di scarsa qualità che ha crepato.
Stufo di vedere le crepe mi sono messo li e le ho fatte scomparire con un particolare silicone detto colla americana.Sembra che tenga, le fessure non si vedono più e sembrano non riprensentarsi più.
Ti faccio presente che nel caso della casa prefabbricata è una questione solamente estetica mentre nel tradizionale denotano seri problemi strutturali.
Ciao
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In cui troverai parecchie informazioni utili spero.
Io abito in una casa prefabbricata da 1 anno e mezzo , cercherò di risponderti secondo la mia esperienza
Intanto dipende molto da come è stata costruita la casa..i problemi di umidità potresti averli anche con il tradizionale...almeno per ora ho riscontrato (abito in pianura padana) di avere una casa fresca e asciutta in estate e in inverno.alexbio ha scritto: Esempi concreti: avete avuto modo di visionare di persona qualche costruzione prefabbricata in legno esistente da più di 5 o 10 anni? Se sì, qual è il comportamento della struttura in termini di resistenza agli insetti xilofaci e all'umidità? Entrambi questi problemi sono ben presenti in Friuli Venezia Giulia, notoriamente una regione dove la pioggia non manca mai... Nel caso degli insetti xilofagi ho avuto esperienze dirette con i serramenti di mio suocero e se la stessa cosa avviene all'interno di pareti dove l'ispezione non è possibile, non saprei proprio dove sbattere la testa.
Per quanto rigurada gli animaletti è un dubbio che avevo anche io...per ora ti posso dire che ho in garage la legna da bruciare nel camino che è piena di tarme di cui senti proprio il rosicchiamento...il soffitto del garage che sovrasta la catasta di legna ha la travatura orizzontale a vista portante identica a quella che c'è nelle pareti e per ora non si sente nessun rosicchiamento provenire da li...mi sembra ovvio che dipenderà dal trattametno subito dai legni...se crolla ti faccio sapere ;-)))
Non ti so rispondere perchè casa mia ha struttura portante in legno ma non è completamente bio nel senso che le fondamenta sono in CA e esternamente la casa ha uno strato non portante di mattoni che fanno da cappottatura che io trovo fondamentale per ricreare un ambiente asciutto e fresco anche in estate..infatti l'unica parete al primo piano che non ha questa fodera in mattoni non svolge secondo me il giusto comportamento isolante in termini di temperatura ed umidità dell'aria....la camera interessata infatti risulta troppo calda in estate rispetto al resto della casa.alexbio ha scritto:Capottatura esterna: la mia intenzione originaria era di costruire tutto con materiali rinnovabili, compreso l'isolamento interno (in canapa o fibra di legno) e il cappotto termico, in sughero pressato. Tuttavia un tecnico al quale mi sono rivolto per ottenere consulenza ha espresso forti perplessità: se il cappotto dovesse fessurarsi (anche in maniera impercettibile) l'umidità e l'acqua proveniente dalle precipitazioni entrerebbero a diretto contatto con la struttura interna provocando probabili fenomeni di marcescenza (questo vale anche per il sughero). Ne sapete qualcosa?
Su questa argomento ho da dirti un po'di cosa...anche io ho avuto problemi riguado queste fessurazioni che ho riscontrato negli angoli dove i pannellli di cartongesso si incontrano perpendicolarmente quindi tra parete e soffitto o tra parete e parete.alexbio ha scritto:Diversa dilatazione del legno e del cartongesso: molte case prefabbricate utilizzano il cartongesso per la finitura interna (oltre a quella esterna), ma visitando una casa, realizzata appena un anno fa, ho notato evidenti fessurazioni dovute in gran parte al lavorio della struttura in legno. E' un problema concreto o si tratta soltanto di noie legate allo scorretto montaggio dei pannelli? Le fessurazioni compaiono di norma anche negli edifici in muratura, ma in genere sono destinate ad assestarsi. Il legno invece continua a muoversi per cui non vorrei che dopo aver messo tutto a posto ripartissi da capo.
La prima considerazione è che dipende dal tipo di materiale utilizzato per unire i due pannelli...è preferibile utilizzare la retina che va poi stuccata...con me non l'hanno usata e hanno utilizzato un silicone di scarsa qualità che ha crepato.
Stufo di vedere le crepe mi sono messo li e le ho fatte scomparire con un particolare silicone detto colla americana.Sembra che tenga, le fessure non si vedono più e sembrano non riprensentarsi più.
Ti faccio presente che nel caso della casa prefabbricata è una questione solamente estetica mentre nel tradizionale denotano seri problemi strutturali.
Qualche scricchiolio si sente il primo anno (tieni presente che io ho costruito su una falda sorgente) ma in relatà i rumori più fastidiosi venivano dal parquet che ho utilizzato in camera da letto e non dalla struttura.alexbio ha scritto:Legata alla domanda precedente: se il legno si "muove", ci sono problemi costanti di scricchiolio oppure no?
Ciao
case in legno
Buongiorno, sono un architetto (casaclima) di edifici a basso consumo e sono cosciente della mancanza di esperienza in Italia per tecnologie di questo tipo eccetto per pochi esempi e professionisti specializzati. L'anno scorso ho passato l'indirizzo di un bravissimo ingegnere di Trento ad alcune persone che da questo forum ponevano suppergiù gli stessi quesiti. Se le interessa mi scriva a [email protected] e le manderò i riferimenti.
Preciso che non sono procacciatrice d'affari e non lavoro con l'ijngegnere in questione, lo conosco, so che è bravo e si è specializzato in case in legno.
Cordialmente
Olivia Carone
Preciso che non sono procacciatrice d'affari e non lavoro con l'ijngegnere in questione, lo conosco, so che è bravo e si è specializzato in case in legno.
Cordialmente
Olivia Carone
Re: C'è da fidarsi delle case in legno?
Buongiorno Alexbio,alexbio ha scritto:Salve a tutti. Scrivo dal Friuli e mi sono appena registrato in questo Forum. Perdonerete pertanto se ripropongo una questione già trattata in precedenza.
Ovviamente, vorrei costruire una casa bioecologica in legno prefabbricata, ma nonostante ogni buona volontà restano senza risposta alcune perplessità.
Ve le ripropongo perché forse avrete già raggiunto qualche certezza che vi prego di comunicarmi:
Esempi concreti: avete avuto modo di visionare di persona qualche costruzione prefabbricata in legno esistente da più di 5 o 10 anni? Se sì, qual è il comportamento della struttura in termini di resistenza agli insetti xilofaci e all'umidità? Entrambi questi problemi sono ben presenti in Friuli Venezia Giulia, notoriamente una regione dove la pioggia non manca mai... Nel caso degli insetti xilofagi ho avuto esperienze dirette con i serramenti di mio suocero e se la stessa cosa avviene all'interno di pareti dove l'ispezione non è possibile, non saprei proprio dove sbattere la testa.
direi che la Sua è una preoccupazione saggia.
Il legno impiegato per la costruzione deve essere trattato contro i parassiti.
Il pericolo, in questo caso, è dato dall’impiego di prodotti che possano nuocere alla salubrità della casa.
Impiegando i sali di boro si ottengono buoni risultati e la salubrità rimane integra.
Nel caso di aggressione localizzata del parassita, si possono impiegare degli appositi preparati.
Comunque, non mi è mai capitato di sentire di abitanti di case ecologiche attaccati dai parassiti.
Il Suo Tecnico dice bene. Questo pericolo esiste e va tenuto in grande considerazione.alexbio ha scritto:Capottatura esterna: la mia intenzione originaria era di costruire tutto con materiali rinnovabili, compreso l'isolamento interno (in canapa o fibra di legno) e il cappotto termico, in sughero pressato. Tuttavia un tecnico al quale mi sono rivolto per ottenere consulenza ha espresso forti perplessità: se il cappotto dovesse fessurarsi (anche in maniera impercettibile) l'umidità e l'acqua proveniente dalle precipitazioni entrerebbero a diretto contatto con la struttura interna provocando probabili fenomeni di marcescenza (questo vale anche per il sughero). Ne sapete qualcosa?
Bisogna operare con grande scrupolo.
Se Lei desidera eseguire il cappotto della Sua casa con la fibra di legno (ottimo prodotto), sarà bene impiegare un cappotto multistrato. L’ultimo degli strati dovrà essere del tipo costruito con specifico impasto atto a sopportare l’umidità e l’eventuale infiltrazione d’acqua.
Operando in tal modo Lei potrà sentirsi al sicuro.
Oppure potrebbe impiegare un cappotto in polistirene estruso.
Ovviamente con tale soluzione l’aspetto ecologico viene compromesso, così come viene compromessa la traspirabilità della parete.
A tal proposito, se Lei vorrà operare con la fibra di legno su una parete portante in lamellare monolitico, potrà godere di un’ottima traspirabilità e potrà evitare l’impiego della “barriera vapore”, cosa questa che per un ecologista dovrebbe essere molto importante.
Comunque, se volesse impiegare il polistirene, tenga presente che, pur non essendo ecologico, il cappotto andrebbe sulla parte esterna della casa e quindi non a contatto diretto con gli abitanti.
Anche questa è una giusta preoccupazione.alexbio ha scritto:Diversa dilatazione del legno e del cartongesso: molte case prefabbricate utilizzano il cartongesso per la finitura interna (oltre a quella esterna), ma visitando una casa, realizzata appena un anno fa, ho notato evidenti fessurazioni dovute in gran parte al lavorio della struttura in legno. E' un problema concreto o si tratta soltanto di noie legate allo scorretto montaggio dei pannelli? Le fessurazioni compaiono di norma anche negli edifici in muratura, ma in genere sono destinate ad assestarsi. Il legno invece continua a muoversi per cui non vorrei che dopo aver messo tutto a posto ripartissi da capo.
Legata alla domanda precedente: se il legno si "muove", ci sono problemi costanti di scricchiolio oppure no?
Se:
- la struttura viene eseguita a regola d’arte;
- gli strati di tamponamento vengono fissati a regola d’arte
- gli stessi pannelli di tamponamento vengono stuccati e rasati su rete armante,
le fessurazioni non compaiono. Oppure, se dovessero comparire, sarebbero molto contenute e stabilmente risolvibili.
Nel caso in cui Lei volesse impiegare una parete portante in legno lamellare e monolitica, avrebbe la garanzia assoluta sulle fessurazioni.
Per gli scricchiolii, che solitamente sono dovuti al movimento di sfilamento delle chiodature nel legno, valgono le stesse osservazioni di cui sopra inerenti le fessurazioni.
Cordiali saluti
Bruno Minon
Grazie mille
Vi ringrazio delle cortesi e competenti indicazioni.
Cordiali saluti
Cordiali saluti