Consigli sulla plausibilità del riscaldamento.

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debrando
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Consigli sulla plausibilità del riscaldamento.

Messaggio da debrando » gio set 29, 2005 10:16 am

Salve a tutti,
ho letto con cupidigia questo forum, molto - ma molto - interessante, e sono ora a chiedervi un consiglio diretto.

Sto valutando l'acquisto di una porzione di quadrifamiliare di 150mq,
esposizione SE-NE, in via di costruzione. E' la tipica ricostruzione e cambio d'uso di fienile bolognese, soluzione molto in voga in questi anni, in questo caso caratterizzata da primo piano con tetto in legno a vista.

Il progetto mi sembra ben realizzato, ci sono vari accorgimenti di qualità ma per la particolarità della soluzione e venire incontro al mercato c'è qualche limite (ad esempio il riscaldamento a radiatori).

Anzitutto, il tetto al primo piano è molto alto, patendo da quasi tre metri salendo sino oltre i cinque. Si tratta di una struttura ventilata con coibentazione in sughero, in linea teorica dovrebbe isolare bene, ma comunque c'è il problema dei volumi.

In particolare il punto più alto (il centro del tetto) corrisponde con il vano scale, aperto sul soggiorno al piano terra. Si crea così un camino molto alto, non limitabile con controsoffittature sia per non perdere il gradevole effetto scenico sia perchè la luce proviene da un velux.

Chiedo quindi: adottando un sistema radiante sarebbe possibile ridurre la stratificazione termica in detto spazio, rendendo minimo il conseguente spreco energetico? Nel caso, sarebbe meglio una soluzione a parete o a pavimento?


Sarei inoltre intezionato ad adottare un sistema solare termico, sia per la produzione d'acqua calda che per l'integrazione al riscaldamento. Essendo gli spazi di servizio limitati sarei però costretto ad installare tutto dove attualmente è prevista la caldaia murale tradizionale, ovvero nel bagno di servizio al piano terra (dotato solo di water e bidet, con lavandino nel separato antibagno). Facendo due conti, trasferendo l'angolo lavanderia nell'autorimessa dovrebbe esservi spazio per un sistema integrato tipo Rotex GSU.

Chiedo però, prima di scontarmi con le remore del costruttore cui farebbe più comodo installare gli stessi sistemi in tutte le porzioni abitative, se una soluzione del genere sarebbe praticabile.


Ulteriore questione: il tetto ha pendenza molto bassa, circa 20°, e la falda utile sarebbe a SSE. Non volendo minare l'estetica (anche per vincoli di buon vicinato) dovrei ricorrere ad una installazione complanare dei collettori. Facendo due conti sull'inclinazione ottimale invernale, la soluzione possibile nel caso porterebbe una superficie equivalente minore di oltre il 40%, per giunta esposta al mattino.

Si riuscirebbe in questo modo ad avere una significativa integrazione al riscaldamento? Varrebbe l'aggravio di costi e ingombri?


Infine, il discorso isolamento. I muri perimetrali sono in Poroton portante da 30cm, con intonaco esterno isolante non particolarmente spesso. Fermo restante che più si isola meglio è, contando che anche in questo caso dovrei "combattere" con il costruttore, quale potrebbe essere una valida soluzione di compromesso? Certamente se si parlasse di ridurre la dispersione complessiva di un 20% mi impunterei sulla questione, ma se non sbaglio in situazioni come quella delineata si parlebbe di differenze energetiche di qualche punto percentuale - o no?


Bon, mi fermo qui, scusate l'attacco logorroico. Ringrazio chinque vorrà aiutarmi, compreso il consigliarmi di abbandonare questa soluzione abitativa (anche se a Bologna è ben difficile trovare uno spazio umano a prezzi decenti, e lotti di terreno - in cui costruire bio - hanno costi assolutamente irraggiungibili).


--- denis

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robvi
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Messaggio da robvi » gio set 29, 2005 1:19 pm

Prima di risponderti sulle questioni tecniche, una domanda pratica:
la casa la comperi al rustico e le finiture (gli impianti ...) sono a tuo carico, oppure la comperi finita e ti verranno addebitate le eventuali varianti rispetto al capitolato del preliminare?
Te lo chiedo, perchè nel primo caso, quello che tu chiedi è fattibile a "prezzi di mercato"; nel secondo caso, normalmente (non so però se è il tuo caso ...), le varianti vengono "offerte" a prezzi stratosferici (molte volte rappresentano la vera fonte di guadagno dell'impresa ...), e quindi l'eventuale compratore è quasi sempre costretto a lasciare perdere.

A risentirci ...

debrando
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Messaggio da debrando » gio set 29, 2005 2:09 pm

robvi ha scritto: la casa la comperi al rustico e le finiture (gli impianti ...) sono a tuo carico, oppure la comperi finita e ti verranno addebitate le eventuali varianti rispetto al capitolato del preliminare?
La seconda che hai detto, ahimè. Mi pare però che ci siano spiragli per una soluzione di compromesso.

Mi sono permesso di proporvi la questione (anzichè andare direttamente da un termotecnico) appunto perchè mi serve un parere preliminare per formare una mia richiesta di variante e sentire che cifra mi spara il costruttore.

Sui prezzi di mercato mi sono informato (anche grazie a questo utilissimo forum) e se metterà aggravi ingiustificati credo lascerò perdere l'intero affare - questione di principio.

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