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A volte mi sono chiesto se in questa decisione delle aziende tedesche di chiudere un mercato abbia influito la mafia di alcune nostre giunte comunali....

o quantomeno l'enorme incertezza rispetto ai tempi della burocrazia, che fanno vomitare

É solo una questione economica scaturita dalla frammentazione del mercato e dai costi di gestione della struttura che le rende non competitive rispetto alle realtá locali

hm52 ha scritto:É solo una questione economica scaturita dalla frammentazione del mercato e dai costi di gestione della struttura che le rende non competitive rispetto alle realtá locali

Secondo me invece la questione economica (il prezzo della casa) è forse l'ultimo dei motivi x cui una generica Haus tedesca sta diventando sempre meno competitiva sul mercato italiano.
La mancanza di competitività sul mercato italiano è legata ai molti fattori già accennati: mancanza di duttilità, finiture di un certo tipo, rigidezza mentale e di prodotto, lavorare preferibilmente con case modello, ...
Naturalmente queste "debolezze di prodotto" su altri mercati sono dei plus.

ciao
TMX

TMX si vero, ma con il cliente finale tipo che guarda principalmente il numero scritto in fondo al preventivo e non ha voglia tempo capacità di paragonare i preventivi quello che conta è il prezzo
Credo invece che quanto tu dici valga di più per i progettisti che hanno peso sulla scelta finale...

angel72 ha scritto:o quantomeno l'enorme incertezza rispetto ai tempi della burocrazia, che fanno vomitare

Quoto al 100%, anche perché ogni Comune ha la sua m.... con la quale però giocano comodamente allo scarica barile. Eh si perché pare sia d'uso tra i grandi marchi avere contratti che non sanno nemmeno loro se possono onorare e, nel frattempo, il contratto è a totale loro sicurezza. Il committente è sempre una postilla a margine che non frega a nessuno se non quando c'è da prendere anticipi o penali. Noi siamo con un altra haus, a ben 11 mesi dalla firma obbligatoria dei contratti (altrimenti NESSUNO fa nulla o alza un pennino) e sai cosa abbiamo in mano? IL NULLA. Previsioni a breve? IL NULLA. Comunicazioni su come si stanno dando da fare per risolvere? IL NULLA. Certezze di fare almeno la parte edile tradizionale in tempo e in detrazione? IL NULLA. Sai quando ti chiamano? Appena posti qui nel forum una domanda qualsiasi o se sbotti su Facebook con gli amici e clienti che ti chiedono come mai non si è mosso ancora un solo mattone da quasi un anno visto che ne parlavo così bene.

Quoto hm ...Perlomeno nella mia esperienza diretta il motivo è stato principalmente la difficoltà di un azienda che sfornava due case al giorno nel cambiare i propri standard ad un costo accettabile...certo che se uno non ha particolari esigenze le case "tipo" costano veramente poco....per cui finche il mercato tirava si vendevano essenzialmente quasi solo quelle....nella situazione attuale non è sostenibile pagare i costi di trasferta e trasporto dalla germania....non tanto i costi della struttura in italia

il mercato immobiliare in germania è in crisi o tira?

Boh??? Di certo se andasse molto bene non si ritirerebbero dall italia....

Il mercato funziona in Germania e soprattutto nei paesi dell'est che hanno economie in crescita. Investire in Italia non conviene. A parità di investimenti il margine di guadagno in altre realtà è decisamente più elevato.

Che triste considerazione. Spero che la situazione possa cambiare.
Innanzitutto per HAAS ( troppo in linea con la mia idea di casa) e poi per tutta la bioedilizia

Proprio ieri ho avuto un incontro con un grande architetto: Carlos Ferrater. ha Tenuto una lezione e poi una piccola tavola rotonda per pochi intimi. Comunque a parte la simpatia e l'intelligenza di quest'uomo, tra le tante cose raccontate un suo progetto di edificio realizzato in Italia, a Jesolo, a torre aquileia. Sorridendo raccontava che è stato più difficile costruire quell'edificio che qualsiasi altra struttura in qualsiasi altra parte del mondo. Diceva che l'impresa è stata mettere d'accordo regione, provincia comune soprintendenza e quant'altri. Ognuno doveva dire la sua per un centimetro. E' stato terribile. Credo che riassuma appieno la situazione italiana. E questo è tutto.

La situazione burocratica centra poco con l'abbandono del mercato italiano di una Haus... anzi potrebbe essere un vantaggio la dilazione temporale di un progetto da edificare con contratto e anticipo già incassato
La rigidezza normativa invece pesa: ad esempio l'obbligo di capriata, di rivestimenti in linea con l'ambiente circostante alle haus fortemente standardizzate dà parecchio fastidio e sul chiavi in mano è elemento discriminante, ma è giusto così secondo me (ndr. parere di parte espresso da costruttore che è nato e lavora da sempre sul chiavi in mano fortemente personalizzato), è la nostra storia, ricchezza e unicità
Belli miei, se si vuole lavorare in Italia si sta alle nostre regole altrimenti si va a fare le case con lo stampino da un'altra parte: l'abitazione è il luogo dell'anima, non un'automobile.

Al ritiro del premio Sterminata bellezza assegnato da Legambiente al consorzio Legno Veneto c'era esposto un poster con una frase che merita di essere citata: l'Italia che resiste è quella che si sforza di non perdere il senso di appartenenza e l'orgoglio per questa nazione di grande e sterminata bellezza

Haas Italia chiude? se questo serve e aiuta a far sviluppare nuove imprese italiane che lavorano in filiera corta, per quel che mi riguarda, ben venga.

P.

Pienamente d'accordo con HM52.
Gli stranieri fanno fatica (e ne faranno sempre di più) in Italia non certo x le lungaggini burocratiche ma esclusivamente perché il loro prodotto complessivo qui da noi non può funzionare.

ciao
tmx

Quindi quando chiude la wolf kager e compagnia bella???