Va bene, Antonella, veniamo al dunque. Comincio con una delle frasi di virgola, la seguente:
"Una cosa analoga è successa per la poliomielite, e oggi la stimatissima OMS ammette che gli unici casi di poliomielite in occidente sono quelli indotti dal vaccino!"
Su questo argomento avevo scritto tempo fa il seguente testo per la lista "vaccinazioni":
Vi vorrei portare come esempio un confronto tra due fonti d'informazione:
1) Un libro della Demetra "Quando, come e perché ricorrere alle vaccinazioni" Istruzioni per l'uso - 2001 Autore: Lorenzo Acerra
Notizie sull'autore: non nè ho trovata da nessuna parte, non si sa chi sia e quale competenza in materia abbia Dalle foto in copertina ed anche dal titolo e dalla spiegazione sul retro del libro si crede di avere a che fare con un libro equilibrato e neutro per aiutare le persone a fare un scelta
consapevole, avere un quadro completo della situazione.
2) Un libro pubblicato dalla Oxford University Press in lingua inglese "Viruses, Plagues&History" - 1998
Autore: Michael B. A. Oldstone
Notizie sull'autore: E' un membro (Professore) del The Scripps Research Institute, dove dirige un laboratorio di biologia immunologica virale. Lui fa anche parte del comitato per l'eliminazione mondiale del morbillo e della poliomielite dell'OMS = World Health Organization's steering committee" ed è editore della rivista "Virology" e ha ricevuto tante
onorificazioni scientifiche. Ha conosciuto personalmente molti dei personaggi importanti della storia delle vaccinazioni.
Non è un libro "a favore delle vaccinazioni" ma spiega in modo scientifico ma facilmente comprensibile delle basi del sistema immunitario, che cosa è un virus, e poi racconta di alcune malattie come il vaiolo, morbillo, la poliomielite ed altri la loro storia, qualche annedoto, la storia dello sviluppo del vaccino etc. E' un bellissimo ed interessantissimo libro.
Ora l'esempio che Vi ho preannunciato (un esempio di tantissimi che ho trovato leggendo con occhio critico le pubblicazioni degli antivaccinisti):
Lorenzo Acerra scrive sulla poliomielite: "(...) i casi di polio paralitica sono diventati un fenomeno visibile statisticamente con l'introduzione delle vaccinazioni antipolio, in ogni singola nazione e secondo le relative modalità temporali. Negli ultimi decenni, negli USA si sono verificati fino a 5-10 casi all'anno di polio paralitica come conseguenza del vaccino
Sabin, praticamente quasi il 100% dei casi di polio paralizzante."
Questo è il panorama attuale, cioè ogni anno 5-10 casi di polio paralitica in tutti gli Stati Uniti, e tutti sono dovuti al vaccino Sabin. Gli antivaccinisti focalizzano solo su questo dato, tralasciando completamente il quadro intero. Qual'è il quadro intero? Ce lo spiega Oldstone:
"Diversamente da altre malattie virali che nel 20esimo secolo cominciavano a decrescere oppure rimanevano costanti, la poliomielite aumentava. Negli Stati Uniti rovinava vite in epidemie sempre crescenti che raggiungevano il culmine nel 1952, anni in cui si ammalavano quasi 58.000 persone, 21.000 dei quali sviluppavano poliomielite paralitica e più di 3.000 morirono. Nel 1954, un anno prima dell'introduzione del vaccino Salk, più di 38.000 persone si ammalavano.
L'impatto della polio non si sentiva solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo. Erano comuni le epidemie in Asia, Sud America, Europa e altrove. Infatti nei primi anni '50 la poliomielite era la 5. causa di morte dei bambini piccoli svedesi. Ogni estate tutti i genitori e bambini
avevano la paura di un'epidemia di polio addosso che avrebbe mietato indiscriminatamente ucciso bambini piccoli e sani e fatto lasciato paralizzati i sopravvissuti (...) Dopo l'introduzione del vaccino Salk i casi precipitavano a 1000 nel 1962, a sotto 100 nel 1972 e a meno di 5 nel
1992. Da allora il virus selvaggio della poliomielite (esistono 3 tipi di virus) non ha più fatto una singola vittima negli Stati Uniti. I pochi casi (5-10) ogni anni sono dovuti al vaccino Sabin."
Per me c'è una bella differenza fra il modo in cui l'informazione dei 5-10 casi annui negli Stati Uniti viene riportato e mi domando seriamente perché Lorenzo Acerra ha ommesso di parlare della situazione prima dell'introduzione del vaccino. Questo è, come ho già detto un classico
esempio.
In Italia la situazione della poliomielite prima e dopo l'introduzione del vaccino era:
Prima dell'introduzione della vaccianzione antipolio in Italia si registravano migliaia di casi ogni anno. Nel 1958 sono stati registrati 8.000 casi con centinaia di morti. Dal 1990 al 1999 c'erano solo 12 casi in tutto, tutti dovuto al vaccino con un'incidenza di un caso ogni 450.000
nati (= 1 caso ogni 1,8 milioni di dosi di vaccinazione).
Fonte:
http://www.levaccinazioni.it/informagen ... melite.htm
La poliomielite è quasi sparita, soprattutto grazie ad un programma di vaccinazioni mondiale mirato dell'OMS. Ormai vengono registrati pochissimi casi. Ecco una mappa mondiale dove si possono vedere i casi di polio che ormai è limitato solo a poche zone del mondo:
http://www.polioeradication.org/all/global/default.asp
Da qualche anno anche l'Europa è stato dichiarato polio-free e da quel momento si usa solo il vaccino inattivato SALK perché senza il virus in circolazione non sono giustificate le poche vittime da vaccino antipolio. Ma visto che la malattia esiste ancora ed è alla distanza di un volo d'aereo, bisogna continuare a tenere alta la copertura da vaccino. Finché la copertura è alta e la gran maggioranza della popolazione è immune, le epidemie non possono tornare, ma se si abbassa la guardia, avremo nuovamente epidemie di poliomielite. Quindi chi oggi decide di non far vaccinare il proprio bambino contro la poliomielite non gli fa correre grandissimi rischi (ma il rischio c'è comunque), e può sfruttare il fatto che tutti gli altri sono vaccinati. Però se molte persone smettono di far vaccinare i propri figli succede come è successo qualche anno fa in Olanda, in una enclave religiosa i cui membri rifiutano le vaccinazioni perché "non sono voluti da dio". Lì c'è stata una epidemia con morti e paralizzati - nel centro dell'Europa, pochi anni fa.