masochismo

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marisa
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masochismo

Messaggio da marisa » mar set 13, 2005 7:55 pm

ciao a tutti, vi leggo da tanto tempo e vorrei trasmettervi tutto il mio affetto e comprensione, vivo anch'io momenti non molto felici e leggervi mi fa sentire meno sola, ora pero' la situazione famigliare si e' aggravata perche' mio figlio 18enne, mostra atteggiamenti di masochismo, (si taglieggia le braccia), e' seguito da uno psicologo di fiducia, vive alcuni momenti di serenita', altri in cui la sofferenza interiore lo porta ad avere simili atteggiamenti.
Il medico dice che forse bisognera' iniziare con antidepressivi, mi sento impotente, come madre, cerco di farlo parlare perche' esprima cio' che sente dentro, noto tanta fragilita' e disagio ma non basta.
Il discorso sarebbe lungo, spero che le cose possano migliorare, in passato alcuni di voi, quando ho chiesto aiuto per me, hanno dimostrato
affetto e comprensione (compreso il simpatico Alfaris).
Vi chiedo se qualcuno ha vissuto esperienza simile a quella di mio figlio e se e' riuscito a venirne fuori.
Grazie e un abbraccio affettuoso a tutti. Marisa

LadyNeutrone
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Re: masochismo

Messaggio da LadyNeutrone » mer set 14, 2005 10:42 am

marisa ha scritto:ciao a tutti, vi leggo da tanto tempo e vorrei trasmettervi tutto il mio affetto e comprensione, vivo anch'io momenti non molto felici e leggervi mi fa sentire meno sola, ora pero' la situazione famigliare si e' aggravata perche' mio figlio 18enne, mostra atteggiamenti di masochismo, (si taglieggia le braccia), e' seguito da uno psicologo di fiducia, vive alcuni momenti di serenita', altri in cui la sofferenza interiore lo porta ad avere simili atteggiamenti.
Il medico dice che forse bisognera' iniziare con antidepressivi, mi sento impotente, come madre, cerco di farlo parlare perche' esprima cio' che sente dentro, noto tanta fragilita' e disagio ma non basta.
Il discorso sarebbe lungo, spero che le cose possano migliorare, in passato alcuni di voi, quando ho chiesto aiuto per me, hanno dimostrato
affetto e comprensione (compreso il simpatico Alfaris).
Vi chiedo se qualcuno ha vissuto esperienza simile a quella di mio figlio e se e' riuscito a venirne fuori.
Grazie e un abbraccio affettuoso a tutti. Marisa
Ciao Marisa,
io ho cambiato sesso il mio disagio nel vivere era pagagonabile a quello di tuo figlio se non superiore e non potevo dire a nessuno il mio disagio e depressione.
Il masochismo lo applicavo su di me, era semplice cercavo di essere quello che non ero ben sapendo che questo mi distruggeva.

Ma nei miei genitori per quello che ho visto accadere ai tempi, non c'era volontà di aiutare e di capire, io ho visto solo punizioni quando a mio modo il mio unico modo, ho espresso il motivo del mio disagio e depressione.

A 26 anni dopo 6 quasi 7 anni di psicoterapia secondo me inutile, cioè utile solo a farmi perdere anni di vita e soldi a null'altro.

Sono arrivata a pensare a due cose suicidio o essere quello come il mio cervello è nato, una ragazza, così in 8 anni ne sono uscita.

L'ho fatto da sola e fuori dalla famiglia, cosa molto dura e pesante, averlo fatto a 18 anni o prima in famiglia sarebbe stato meglio.
Questo per indicare che i genitori purtroppo fanno la differenza, per il meglio e il peggio.

Non ho mai preso psicofarmarci (io personalmente sono contraria al loro uso) e ora come ora mi rifiuto di segure psicoterapie psicolgi o psichiatri.

Un forte abbraccio a te e tuo figlio.

Katia

marisa
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masochismo

Messaggio da marisa » mer set 14, 2005 3:53 pm

cara Katia, ho letto la tua storia ed immagino quanto debba aver sofferto per il tuo sentirti inadeguata e non capita.

Mi fa piacere comunque che alla fine sei riuscita a trovare il modo per poter vivere la tua vita facendo la scelta migliore, essere quella che sei veramente, dentro e fuori.

Sono convinta che la comprensione dei famigliari e' fondamentale per vivere serenamente, ma quando questo non e' possibile, guardiamo in faccia la realta' bella o brutta chessia e....andiamo avanti!

Grazie per la tua comprensione, un caro abbraccio Marisa

Juli
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Messaggio da Juli » mer set 14, 2005 7:03 pm

Ciao Marisa,
capisco la brutta esperienza vissuta da Katia, ma non per tutti è così... dipende molto dalle persone che si incontrano e a cui ci affidiamo... mia mamma è stata in cura da uno psicologo che forse le ha fatto ancora più male di quanto già non stesse (parlo di molti anni fa), perché l'ha inchiodata a quel lettino senza darle via d'uscita... per me è stato difficile poter affidarmi a uno psicologo, ma mi sono fatta consigliare da un'amica e per fortuna ho incontrato una persona davvero in gamba che, per prima è cosa, sa essere UMANA e comprensiva... e naturalmente professionale...

L'autolesionismo è molto diffuso, soprattutto nel disagio giovanile... si sente che c'è qualcosa che fa male, proviamo dolore, ma non sappiamo cosa ci causa questo dolore e allora sentiamo come il bisogno di rendere evidente questo malessere attraverso lesioni del corpo... io non mi sono mai tagliata, ma in tanti momenti ho desiderato farmi del male... e mio cugino, anche lui di soli 18 anni, che ha avuto problemi di droga, si taglia le braccia, ma se gli domandi il perché non ti sa rispondere...

Devi pensare che questa cosa che lui fa potrebbe salvarlo da qualcosa di più grave... manifesta il suo dolore e lo fa in un modo evidente...
Se lo psicologo ritiene che possa avere bisogno di medicinali allora fidati di lui... in certi casi non si può uscire da certe cose senza il loro aiuto... o magari il percorso sarebbe troppo lungo e faticoso, soprattutto per un ragazzo così giovane...

Facci sapere...

Juli

Alex81
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Messaggio da Alex81 » mer set 14, 2005 7:41 pm

Mi sento chiamato in causa... ho sofferto di autolesionismo per quasi dieci anni, ho cominciato che non ero neanche un adolescente, andavo in seconda media... ho iniziato a tagliarmi con la lametta e mi spegnevo le sigarette addosso, ancora oggi ne porto i segni su tutte le braccia e in altre parti del corpo, cicatrici molto visibili che non andranno mai via.
E sai una cosa? Nonostante vivessi con i miei genitori, non si sono mai accorti di nulla. Sembra incredibile ma è così, sono riuscito a camuffarlo per tutti quegli anni. Lo facevo perchè soffrivo di depressione, stavo male, non riuscivo ad accettarmi e non mi piaceva il mondo in cui vivevo... non c'erano cause visibili dall'esterno ma lo sapete, a volte la depressione è così. Forse se i miei se ne fossero accorti, avrei smesso molto prima. Sarebbe bastato un loro segno di attenzione o di affetto, non lo so.
Marisa, il tuo esserti resa conto del disagio di tuo figlio è già moltissimo, e il tuo affetto può aiutarlo molto nel superare il suo dolore.
Quello che io MAI avrei voluto dai miei genitori invece, sarebbe stato che mi avessero portato da uno psicologo, o riempito di antidepressivi. Forse è per questo che non gliel'ho mai detto, per la paura che invece di cercare di capire cosa si agitasse dentro di me, sarebbero ricorsi a queste "soluzioni" inutili, che per me sarebbero stati solo palliativi.
Quello che mi avrebbe messo in imbarazzo da parte loro sarebbero state anche le troppe domande, le richieste di mostrargli le mie ferite... questo è quello che ti posso consigliare di evitare.
Alla fine io ne sono uscito da solo, e sono contento sia andata così... ma per anni ci sono ricascato, nei momenti più bui, anche quando pensavo ormai di avere superato questa cosa. Perchè è come una droga che ti dà assuefazione, ti aiuta a rilasciare il dolore che hai dentro, e in definitiva, a stare meglio. In certe occasioni se non avessi avuto quella valvola di sfogo sarei impazzito, o ancora più probabile, mi sarei suicidato. Fanno presto gli amici a dirti che ci sono metodi meno distruttivi per scaricare la tensione... sul momento non ne vedi altri di così efficaci.
Ma alla fine ci si esce da soli.
Diffida dei medici e dei farmaci, non penso sia quello di cui tuo figlio ha bisogno. Auguri

Alex

marisa
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grazie

Messaggio da marisa » gio set 15, 2005 2:22 pm

Alex e Juli, grazie per avermi raccontato le vostre esperienze, vedo che
la sofferenza interiore e' una malattia molto diffusa ed essendoci tanti fattori che portano a star male, non e' certo di facile soluzione.
Mi da' sollievo comunque vedere che in tanto malessere, molti come voi due ad esempio, riescono a venirne fuori.
Mi auguro tanto sia cosi' anche per mio figlio, il rapporto con lo psicologo dura da alcuni anni, guai se cosi' non fosse, mio figlio lo considera una valvola di sfogo, quando torna a casa lo vedo molto piu' rilassato.
Speriamo che con il tempo le cose migliorino, cerco comunque, per lui e per me' stessa, di essere positiva, poi' si vedra'.
Baci Marisa

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musica
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Re: masochismo

Messaggio da musica » gio set 15, 2005 7:42 pm

LadyNeutrone ha scritto:Ciao Marisa,
io ho cambiato sesso il mio disagio nel vivere era pagagonabile a quello di tuo figlio se non superiore e non potevo dire a nessuno il mio disagio e depressione.
Il masochismo lo applicavo su di me, era semplice cercavo di essere quello che non ero ben sapendo che questo mi distruggeva.

Ma nei miei genitori per quello che ho visto accadere ai tempi, non c'era volontà di aiutare e di capire, io ho visto solo punizioni quando a mio modo il mio unico modo, ho espresso il motivo del mio disagio e depressione.

A 26 anni dopo 6 quasi 7 anni di psicoterapia secondo me inutile, cioè utile solo a farmi perdere anni di vita e soldi a null'altro.

Sono arrivata a pensare a due cose suicidio o essere quello come il mio cervello è nato, una ragazza, così in 8 anni ne sono uscita.

L'ho fatto da sola e fuori dalla famiglia, cosa molto dura e pesante, averlo fatto a 18 anni o prima in famiglia sarebbe stato meglio.
Questo per indicare che i genitori purtroppo fanno la differenza, per il meglio e il peggio.

Non ho mai preso psicofarmarci (io personalmente sono contraria al loro uso) e ora come ora mi rifiuto di segure psicoterapie psicolgi o psichiatri.

Un forte abbraccio a te e tuo figlio.

Katia

che grande coraggio hai dimostrato ladyneutrone!!
deve essere stata molto dura per te cambiare sesso,non oso immaginare quanta sia stata la sofferenza.

anch'io sono contro gli psicofarmaci,
mi dispiace tanto per il figlio di marisa,forse sta vivendo dei conflitti esistenziali molto forti e credo anch'io che la famiglia sia importantissima ma purtroppo da soli si può uscirne meglio da certi stati psicologici.
tendiamo spesso a non deludere i nostri cari,a vergognarci e ad essere schivi allo stesso tempo.
è dura ma vedrai che tuo figlio ce la farà cara marisa

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