Tante paure e rabbia in una bimba e una mamma

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Angela65
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Tante paure e rabbia in una bimba e una mamma

Messaggio da Angela65 » gio set 08, 2005 3:43 pm

Innanzitutto un saluto a tutte le persone che partecipano a questo forum. Oggi ero proprio disperata e angosciata, cosi' ho pensato di cercare in internet e' ho scoperto questo forum.
Ho dato una ricerca per paura, pianto e rabbia e ho letto tanti di quei messaggi che solo questo mi ha aiutata a digerire le emozioni che avevo accumulato dentro.
Mi chiamo Angela e sono la mamma di una bambina di 25 mesi che si chiama Luna, che allatto ancora e che addormento con la titta, come chiamiamo noi il ciucciare al seno.
Da un po' di settimane succede che per Luna stanno aumentando le situazioni che le fanno paura:
- ieri dalla pediatra e' stata una visita traumatica e un angoscioso corpo a corpo perche' non voleva farsi visitare in nessun modo;
- la scorsa settimana e questa mattina il momento del risciacquo dei capelli, dopo un tranquillo bagnetto nella piscina, si e' trasformato in una tortura con tanto di urla e invocazioni di aiuto da parte della "torturata"
- l'incontro con i bambini che di solito vede quando andiamo a passeggiare per strada si e' trasformato di nuovo in una fuga, come accadeva un po' di mesi fa;
- quando le cambio il pannolino e la lavo nel lavandino se e' con la schiena rivolta verso il rubinetto da cui esce l'acqua, comincia a urlare aiuto aiuto e a divincolarsi col rischio di cadre e di farsi veramente male
- la sera quando si addormenta ci mette piu' di 1 ora e continua a cambiare seno, ciucciando 1-2 minuti da una parte e poi dall'altra e cosi' via finche' io non le dico basta! con tono arrabbiato perche' non ce la faccio piu'.

Io mi sento molto angosciata perche' quando succedono queste cose e soprattutto quando grida aiuto, e vado fuori di testa, mi monta su una rabbia fortissima tanto che la prima volta che e' successo mentre la cambiavo, e non me l'aspettavo, l'ho tirata su dal lavandino e spinta con violenza sul fasciatoio.

Mi sento male per la rabbia che mi sale e perche' con quella rabbia da gestire non mi sento in grado di aiutarla a superare le sue paure, anzi, mi sembra di farle aumentare.

Sto leggendo da un po' di mesi dei libri relativi ai danni di comportamenti violenti sui bambini (Alice Miller, Il dramma del bambino dotato - A. Miller, La persecuzione del bambino, le radici della violenza) e dei libri sulle emozioni, quello che ho appena finito e' di Isabelle Filliozat, "Le emozioni dei bambini", ma nonostante le diverse informazioni che ho mi sento impotente rispetto a questi miei scatti di rabbia e soprattutto angosciata per le possibili conseguenze. Oltretutto insegno yoga e mi sento in colpa anche rispetto ai miei studenti con cui proprio quest'anno volevo impostare un lavoro sulle emozioni!

Non mi dilungo oltre per non scrivere un messaggio chilometrico e rigrazio fin da ora chi avesse voglia di leggere questo messaggio e eventulmente rispondere.

cosimamma
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Messaggio da cosimamma » gio set 08, 2005 4:07 pm

Cara Angela,niente panico...Capisco che tu sia angosciata,ma non ci hai spiegato molte cose che potrebbero farti aiutare.Mi sembra di aver capito che queste"crisi"siano in atto da poco e che anche tu sia un pò in agitazione, anche se hai già letto dei libri sull argomento.E' forse successo qualcosa che può aver turbato il vostro equilibrio?Sto pensando a cose come situazioni nuove in famiglia, trasferimenti, cose del genere...Anche cose che sembrano piccole.L'esordio dei comportamenti è stato improvviso o graduale?
Mentre aspettiamo la tua risposta cerca di rilassarti e ricorda che una rispostaccia scappa a tutte e non è irrimediabile, l'importante è non avere atteggiamenti violenti coi bambini(mai e per nessuna ragione). Siamo tutte qui per aiutarci a vicenda.

Rita
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Messaggio da Rita » gio set 08, 2005 7:58 pm

Ciao Angela.
Come hai già letto, molte di noi hanno,di tanto in tanto, problemi simili ai tuoi.
In questo momento , purtroppo, sono di fretta, ma mi premeva molto darti tutta la mia solidarietà, dirti che non sei sola e che sei capitata nel luogo giusto.
Vedrai, con noi ti sentirai meglio e ,forse, riuscirai a vedere le cose da altre angolazioni.
Ti abbraccio.
Rita e Nicolas (15 mesi)

Angela65
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Iscritto il: gio set 08, 2005 3:03 pm
Località: Vicenza

C'e' un cambiamento importantissimo: il nido!

Messaggio da Angela65 » ven set 09, 2005 12:26 pm

Grazie per le risposte; il messaggio di cosimamma mi ha acceso una lampadina in testa perche' in effetti c'e' UN CAMBIAMENTO IMPORTANTISSIMO!!!
Lunedi' prossimo inizieremo l'inserimento all'asilo nido ed e' dall'inizio di agosto che per prepararci stiamo parlando della scuola e di quando Luna ci andra'. Lei finora ha sempre detto che aveva voglia di andare a scuola, anche se naturalmente non sa assolutamente di cosa si tratti.
Una settimana fa siamo andati tutti e tre (io, il mio compagno e Luna) a vedere il nido dove sara' accolta e abbiamo parlato con la direttrice in presenza di Luna.
Quando e' stata ora di andare via Luna non voleva venire perche' le era piaciuto stare li' a giocare mentre noi parlavamo. Durante la settimana ha chiesto piu' volte di Mariangela (la direttrice) dicendo che voleva andare a trovarla.
Quando un giorno le ho detto che lunedi' saremmo andate insieme a scuola da Mariangela mi ha chiesto se ci sarebbe stata anche Frida, una bimba di 11 mesi che lei conosce e che abbiamo re-incontrato al nido. Quando le ho risposto di si, mi ha chiesto se ci sarebbe stata anche la sua mamma Eva e allora le ho detto che no, Eva non ci sarebbe stata perche' era al lavoro.
Inoltre, durante il mese, sempre per prepararla, le avevo detto un paio di volte, che mentre lei andava a scuola io e il papa' saremmo andati a lavorare.

La visita di mercoledi' dalla pediatra serviva per il certificato di ammissione all'asilo. Lei non e' mai andata volentieri dalla pediatra perche' sente come un'invasione i suoi modi di toccarla e il fatto che non siano rispettati i suoi tempi di risposta ed ha sempre pianto. Pero' in questo caso era proprio un pianto disperato, si dibatteva e si divincolava e ho dovuto tenerla ferma con il mio corpo. Solo alla fine tra aprire la bocca da sola o avere lo stecchetto, ha preferito di aprire la bocca e di lasciarsi guardare.
Il giorno prima avevo anche fatto con lei il gioco del dottore, avevamo auscultato e fatto tutte le altre operazioni sia a lei che alle bambole...

Finora non ho mai voluto lasciarla e abbiamo diviso il tempo con lei fra me e il mio compagno, in modo da lavorare ognuno per meta' giornata e facendoci aiutare di tanto in tanto da mia suocera. Quest'anno pero' che abbiamo esigenza di lavorare di piu' mi e' sembrato che la soluzione migliore fosse il nido fino alle 16 se riuscira' a dormire, o altrimenti fino alle 13.

Le crisi sono state un po' improvvise rispetto alle normali paure che Luna gia' aveva e sono cominciate circa 2 settimane fa aumentando progressivamente. Ieri sera per esempio ha impiegato circa 1,5 ore per addormentarsi, con me stesa vicino a lei e continuando a passare da un senso all'atro. Durante la notte si e' svegliata ogni ora, ora e mezza, chiedendo di ciucciare a lungo prima di riaddormentarsi.

Ho preso appuntamento nel pomeriggio con la direttrice del nido e con il pedagogista per raccontargli questi episodi in modo da tenerne conto durante l'inserimento, e in modo da fare eventualmente un inserimento piu' lungo.

E' tutto per il momento, spero in altre domande illuminanti!

Un grazie e un arrivederci.
Angela

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » lun set 12, 2005 2:58 pm

cara Angela,
leggo solo ora il tuo messaggio.
Le emozioni che i bambini ci fanno venire a galla sono a volte primordiali e intense!! non ti spaventare né ti biasimare per le emozioni "cattive", anche gli impulsi a reagire male con lei quando ha queste "crisi": tutte le mamme sane le hanno. La differenza cruciale è che le mamme sane, come anche tu hai fatto, non restano sole con le rabbie e le angosce - e alla fine buttano i figli dalla finestra: ma ne parlano, alle amiche, su internet, leggono libri, chiedono aiuto e sostegno... proprio le cose di cui si ha bisogno quando si passano questi momenti difficili.

è più che probabile che tua figlia sia angosciata dal distacco dell'asilo nido; i bambini ragionano molto più di quanto sembri a volte, ed elaboranao a modo loro le cose che i genitori dicono, a volte anche traendo conclusioni più allarmanti di quanto sia la realtà.
Ho l'impressione che voi stessi vi siete avvicinati a questo momento della separazione con molto timore, con questa lunga preparazione... forse lei lo ha percepito. Oppure, magari ci sono ragioni banalissime delle sue paure, perché non le è chiaro quando voi ve ne andrete, quando tornerete, quanto durerà la separazione,e se lei si può fidare o deve temere di essere "scaricata" anche in altre occasioni.

La cosa più importante da raccomandare è essere sempre estremamente chiari e lineari in ciò che si dice, mantenere, e non cercar di manipolare le reazioni della bambina. Se separazione ci dev'essere, perché avete bisogno di lavorare, va fatta senza scappare alla chetichella (come a volte consigliano le maestre), e magari se potete fate vedere alla bambina dove andate a lavorare (al limite anche solo da fuori) in modo che capisca i tempi dei vostri spostamenti e che quando non ci siete siete in un luogo preciso da cui tornerete, tutte le volte.
Antonella

Angela65
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Adesso stiamo facendo l'inserimento al nido

Messaggio da Angela65 » gio set 15, 2005 6:32 am

Cara Antonella,
grazie per la risposta. Abbiamo cominciato l'inserimento al nido da lunedi' e a questo punto mi si aprono delle altre domande proprio sul nido.

Il primo giorno Luna non si staccava da me, era ovviamente smarrita, mentre io stessa ero un po' delusa, perche' il posto mi sembrava piu' che altro un parcheggio e soprattutto non c'era nessuna emozione che circolava. Diversi bambini avevano un'espressione un po' fissa, che io ho interpretato come di qualcuno che sta trattenendo cose dentro. Molti avevano la faccia spaesata, come in attesa che quella situazione avesse termine e loro potessero tornare alla normalita' dei contatti con le persone che conoscevano.

L'educatrice che si occupera' di Luna e' riuscita ad entrare un solo momento in contatto con lei, quando ha smesso di proporle di fare cose ed e' stata ad ascoltare il piccolo racconto che Luna le stava facendo della ferita che si era fatta il giorno prima cadendo. Purtroppo non ha colto l'occasione e subito le ha proposto una cosa da fare per cercare di farla staccare da me, con il risultato che Luna si e' rifiutata ancora una volta e a casa mi ha detto che non le piaceva Laura; le ho chiesto "cosa fa Laura che non ti piace?" "mi vuole portare via".

Il pomeriggio comunque Luna stava meglio, come se, avendo visto di cosa si trattava, si fosse rilassata. La sera ha impiegato ugualmente piu' di 1 ora ad addormentarsi ma ha dormito tutta la notte.

Il secondo giorno e' andata meglio, avevano organizzato le cose diversamente e il gruppetto in giardino era piu' piccolo. Luna si e' anche lanciata a giocare con altri bambini e quando la direttrice le ha proposto di fare delle cose insieme e' andata tranquillamente, senza la necessita' di tenermi sotto controllo. Oltretutto per circa 10 minuti e' stata anche proprio fuori vista, senza porsi nessun problema.

Quando sono tornate da questo gioco fuori vista, la direttrice mi dice, senza preavviso e davanti a Luna, "ciao mamma, ben tornata, dove sei stata, a comprare il pane?". A quel punto mi sono allarmata, grazie anche al messaggio che avevi scrittu tu sul forum.
Oltretutto la mattina prima di entrare al nido avevo chiesto a Luna se aveva paura che andassi via e l'avevo rassicurata dicendo che sarei stata li' con lei. Cosi' ho detto che non mi ero mossa da li' e che avevo fatto un patto con Luna, che l'avrei sempre avvista se fossi andata via.

Allora mi e' stato ha detto che il giorno dopo mi sarei potuta allontanare effettivamente per 10 minuti e che secondo loro io avevo una tendenza a stare troppo addosso alla bambina, e che dovevo cercare di stare un po' in disparte mentre eravamo li'.

Siccome non mi sembrava il caso di parlarne in presenza di Luna non ho risposto e ho telefonato piu' tardi dicendo che mi sembrava presto cominciare gia' dal terzo giorno ad andare via, che secondo me era meglio aspettare ancora un po' in modo che Luna si sentisse tranquilla di esplorare senza la paura di perdermi.

Ieri, che era il terzo giorno, carica di tutte queste cose successe il giorno prima, e con il tarlo che fossi io a mettere in difficolta' Luna con la mia presenza, ho pensato di rispiegarle che la portavo al nido perche' avevo bisogno di andare via per lavorare e che in questi giorni stavo rimanendo li' con lei perche' volevo conoscere il posto e verificare che andasse tutto bene.
Prima di entrare mi e' venuto in mente di farle uan proposta e le ho detto: "che ne dici se mentre tu stai qui a giocare con i bimbi io vado al mercato a fare la spesa e poi torno a prenderti?". Lei mi ha risposto che non voleva, cosi' le ho detto che allora non sarei andata e che sarei stata li' con lei.
Quando concordiamo una cosa che deve essere mantenuta (o da me o da lei) mettiamo sempre le nostre mani una contro l'altra e poi diciamo "Patto", e cosi' ho fatto anche questa volta.

Be', non e' servito a nulla. Non si e' allontanata di mezzo cm da me, io mi sono seduta su una sedia per non starle troppo addosso e lei non ha voluto fare nulla, ha piagnucolato tutto il tempo.

Quando siamo andate via dopo la solita ora le ho chiesto se aveva avuto paura che io sarei andata via e mi ha detto di si'. Le ho detto che io non sarei andata via che avevamo fatto un patto e che io lo avrei mantenuto.

La giornata e' stata ovviamente difficile. A me e' venuta un'angoscia che non ti dico, e lei si e' anche fatta male cercando di arrampicarsi su un tavolino; durante la notte si e' svegliata di nuovo a intervalli di 1 ora.

Adesso son qui che sto pensando che fare. Spero che quello che e' successo ieri non sia irrecuperabile, pero' mi sto chiedendo se ha senso provare a lasciarla da sola gia' da oggi oppure no.

Da un lato mi dico, se deve accadere, che accada, e poi vediamo cosa succede. D'allaltro se lei non ha costruito nessun riferimento in questi giorni (e d'altra parte come avrebbe potuto in soli 3 giorni con 1 ora al giorno) come faccio a lasciarla?
Lei desidera stare li' con i bambini, e infatti anche ieri, quando siamo andate via, ha detto "bimbi, bimbi", ma la paura e' ancora troppo forte e ha il sopravvento...

Emy
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Messaggio da Emy » gio set 15, 2005 8:00 am

Lo so che è un po' ridicolo...ma io mi sono messa a giocare con la cucinetta che c'era alla scuola, non cercando di coinvolgerlo, e lui..mi ha seguito.

andrea grasselli
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Re: Adesso stiamo facendo l'inserimento al nido

Messaggio da andrea grasselli » gio set 15, 2005 8:20 am

Angela65 ha scritto:mi sento impotente rispetto a questi miei scatti di rabbia e soprattutto angosciata per le possibili conseguenze. Oltretutto insegno yoga e mi sento in colpa anche rispetto ai miei studenti con cui proprio quest'anno volevo impostare un lavoro sulle emozioni!
Angela65 ha scritto:Quando concordiamo una cosa che deve essere mantenuta (o da me o da lei) mettiamo sempre le nostre mani una contro l'altra e poi diciamo "Patto", e cosi' ho fatto anche questa volta.
ciao angela,
mi complimento con te per la sincerità versto te stessa e verso la tua bimba. questa è secondo me è la cosa migliore per risolvere le questioni che vi fanno soffrire ora.
per me non esistono bugie "a fin di bene": può essere una strada più comoda sul momento, ma alla fine incrina il rapporto di fiducia madre-figlia. quindi penso proprio che tu sia sulla strada migliore.
e complimenti anche per allattare ancora la tua luna.
ti auguro ancora tanta pazienza.
baci andrea

mammaclaudia
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Messaggio da mammaclaudia » gio set 15, 2005 9:41 am

ciao carissima, sono claudia, ti scrivo per darti il benvenuto, un po' in ritardo, scusami, ma ultimamente il lavoro è tanto e non riesco a collegarmi spesso.
ho letto con interesse la tua storia, immagino sia tanto difficile, sia per te che per la tua dolce luna (nome stupendo tra l'altro), e più che raccontarti storie parallele alla tua, fatti accaduti ad altre mie amiche, non saprei, ma voglio provare, chissà, magari tutto aiuta.
intanto ti dico che tutte le emozioni che provi tu ora, angoscia, paura, rabbia, impotenza...le proviamo tutte, pure una priviligeta come me, che non so se l'hai letto, lavoro in famiglia, ed il mio pulcino (gabri, 18 mesi, un broccolino ripieno d'amore:))lo tengono metà giornata mia suocera e l'altra mia madre (casa sopra mio ufficio), dandomi la possibilità di passare qualche minuto con lui + volte al gg (anch'io allatto ancora a pieno regime); la mattina vado a lavoro ed il piccolo solitamente dorme, mia suocera lo alza, lo veste ecc e a mezzogiorno me lo porta; le rare volte che gabri si sveglia con me, non ti dico i pianti perchè ci vede andar via (io e mio marito lavoriamo vicini) e a me si spezza il cuore:(
ho provato con le fughe...con le spiegazioni...un paio di volte adirittura me lo sono portato direttamente al lavoro, in pigiama, lasciando la povera suocera sulla porta di casa, tutta triste e affranta; me ne sono pentita, perchè lei ci rimane molto male, è una buona persona, molto sensibile, e poi a lavoro lo devo lasciare a mamma, e piange comunque!!
Non c'è nulla da fare, c'è un momento in cui la vita ci costringe a dividerci, anche se per brevi periodi, nessuno ci regala nulla, per vivere bisogna lavorare, e i ns piccoli capiscono tutto, sopratutto sentono il ns tumulto interiore; io credo che un poco, senta anche la tua ansia, e quindi, oltre a soffrire veramente il distacco, un po' se ne aprofitti. Ultimamente anche se piange me ne vado, sto qualche minuto dietro alla porta e veramente mi accorgo che dalla tragedia greca si passa subito al gioco e al sorriso.
Il mio però, è un altro caso, lo so, ogni bimbo ed ogni situazione sono diverse, ti racconto allora di quella mia amica alla quale ci sono voluti due mesi perchè la bambina (pure lei due anni, pure lei prima volta al nido) si abituasse, anche lei piangeva e gridava e si dimenava, mentre mamma andava via piangendo anche lei, ma ora è passato e la piccola la domenica sera è felice perchè l'indomani sa che rivedrà i suoi amichetti.
Riguardo al pediatra...secondo me lo devi cambiare! Oramai per la bimba quello è l'inferno, e il dottore è il diavolo! Gabri quando andiamo dal pediatra, come arriviamo in sala d'attesa va dritto dritto in studio, da solo e si fa fare di tutto (si fa tormentare + dal pediatra che da me!); anche qua ho un'amica con il bimbo che a due anni non ne voleva + sapere delle maniere poco dolci e molto sbrigative del dottore, e mamma ha cambiato, TUTTA UN'ALTRA STORIA!
E non ti agitare se ogni tanto ti monta la rabbia, succede a tutte; mannaggia, lavoriamo tutto il gg, abbiamo la casa da mandare avanti, i mariti che ci vorrebbero sembre con i capelli a posto e le gambe depilate:) e ci si mette pure il bimbo a darci contro, a volte è dura vero? L'importante è rendersene conto, fare un respiro, magari lasciar perdere per qualche minuto quello che si stava facendo (a volte diventa una battaglia personale il voler dar da mangiare, o far addormentare ecc); fa altro e pensa che hai a che fare con un dolce esserino che non ha ne malizia ne cattiveria, deve solo imparare a gestire le proprie emozioni, e siamo noi a doverglielo insegnare:). E riprova + tardi. Pure il mio gabri ieri sera non ne voleva sapere di andare a nanna, ed era ubriaco di stanchezza. Mi ci è voluta un 'ora, ad un certo punto l'ho messo nel suo lettino e l'ho piantato la da solo (non al buio). Sono andata a sedermi un momento in soggiorno, mi sono fatta una bibita, mi sono riposata braccia e seni (non c'era mio marito, addetto alla nanna, dovevo correre avanti indietro con lui che ciucciava!!!) e dopo pochi minuti (di pianti strazianti, povero amore, prometto, non lo faccio +!!!) sono tornata da lui, gli ho chiesto scusa, gli ho detto che gli volevo bene e che adesso bisognava far nanna. In due minuti, in braccio a ciucciare, si è addormentato, forse sentiva che io ero + tranquilla, chissà (fino alle 5 del mattino EVVIVAAAAA). Mia suocera ha detto che si è svegliato alle 9 chiamando mamma, e quando ha visto lei ha accennato ad un pianto subito finito; è sceso solo dal lettone, è andato dai suoi pupazzetti, se li è messi tutti sul divano, ci è salito pure lui, e la sono stati a giocare un 'oretta tutti assieme:)
Mamma che papiro che ti ho scritto (a rate). ora vedo di eliminare qualcosa:)
Spero tanto di esserti stata almeno un poco poco di aiuto
un baciottolo a te e luna
ciaodamammaclaudia

cosimamma
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Messaggio da cosimamma » gio set 15, 2005 11:37 pm

Brevemente: sposo quello che ha detto la sempre insuperabile Antonella.
Cerca di superare la tua angoscia da distacco e la sua con tatto ma ,scusate il gioco di parole, contatto...Mantieni il contatto con lei in modo lieve. A volte ai bambini basta il loro oggetto transizionale, ma se come mio figlio non lo ha può essere utile darle qualcosa di tuo a cui tu tieni. Con Cosimo (con cui però avevamo fatto un inserimento molto ben fatto perchè aveva 28 mesi ma per una sua "maturità precoce" era stato deciso di inserirlo alla casa dei bambini dove tutti avevano già dai tre anni in su) è bastato per il distacco definitivo dargli il ciondolo che porto sempre, il suo regalo di nascita, e dirgli che quella era la collana magica di mamma e che gli faceva sentire che io pensavo a lui e lui a me. Poi alla casa c'è la "finestra dei saluti", i bimbi si mettono lì a salutare i genitori che vanno via. E' importante farsi vedere andar via, non sparire alla chetichella...Magari piange e i primi giorni stai col magone anche tu ma poi si abitua; certo è che se le crisi di pianto non smettono e continuano per più di qualche giorno è bene smettere e ricominciare più in là, magari in modi diversi. Molto sta anche alla sensibilità delle insegnanti. Coraggio, è dura vederli crescere... ma è bello vederli crescere!!!

Emy
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Messaggio da Emy » sab set 17, 2005 9:32 pm

Per gli scatti di rabbia...occhio alle aspettative su di te e sulla bimba..su quello che "dovrebbe essere" e invece hai paura che non sia...
E poi sappi...gli scatti vengono anche a me..non sei la sola

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » dom set 18, 2005 11:18 pm

ciao Angela
certe storie mi fanno sempre sentire tanta rabbia dentro... perché i nostri figli sono straordinari e, se sono stati cresciuti con una "base sicura", cioè sincerità, presenza, rispetto, disponibilità da parte dei genitori (e tu sei un ottimo esempio di questo), riescono a superare anche le situazioni difficili come quella che mi descrivi, cioè un inserimento fatto male e da persone insensibili e incompetenti. Ma quello che mi fa rabbia è che mi chiedo, ma perché siamo costrette, noi e i nostri figli, a superare con sofferenza e fatica e dispendio di energie emotive questi passaggi impervi e questi traumi, quando basterebbe così poco per evitarli?
perché il passaggio alla scuola materna o al nido può essere molto più sereno e gioioso di così, basterebbe farlo nei tempi debiti... Le direttive e le indicazioni parlano - non vorrei sbagliarmi ma più o meno - di diverse settimane, e non di 3 giorni; la separazione va fatta alla luce del sole, anche se apparentemente il bambino sul momento "ci soffre di più": perché anche se può dispiacergli se la mamma va via (ma se deve lavorare, purtroppo la forzatura è obbligata...), però sa che una promessa è una promessa, non gli si mente, e se ha detto che tornerà tornerà.
Invece queste mezze bugie, questi mezzucci, questi trucchi da 4 soldi finiscono sempre per sbugiardare chi li fa e così il bambino si trova affidato a persone di cui giustamente non può fidarsi, e rischia anche di veder vacillare la fiducia nei suoi genitori... costringendoci a fare salti mortali per correggere i pasticci che fanno certe "educatrici"!
Per non parlare del clima di sfiducia che le educatrici di questo tipo trasmettono anche nei confornti del genitore (che è sempre "colpevole" di tutti i loro insuccessi di inserimento) e del bambino stesso, non ritenuto capace di affrontare una difficoltà e di capire e superare se gli si dà una spiegazione coerente e onesta...

basta, non fatemi continuare!!
Ma non c'è un altro asilo nelle vicinanze?
Antonella

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