a volte ritornano

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xxx
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a volte ritornano

Messaggio da xxx » sab ago 27, 2005 7:12 pm

E' da qualche mese che non scrivo qui, presa dallo studio esagerato, presa dall'arrivo dell'estate, ormai quasi andata, presa da ogni cosa ke non mi ricordasse xchè sto così male...
ma fuggire serve a poco.

Sono venuta x vedere come sta juli, la mia compagna di svenure :P x vedere se qualche vecchia amica ke avevo trovato sul forum si fosse + fatta viva..
sono tornata anche x chiedere aiuto, xchè sto rendendo la mia vita un infoerno, nonostante potrebbe essere una vita favolosa...
2 genitori fantastici, una famiglia ke non mi ha mai fatto mancare niente, un ragazzo che mi ama e mi sta dolcemente accanto da molto tempo, amici sinceri..
xchè non riesco ad essere felice?

juli tu puoi capirmi, io non riesco ad uscirne, ho anche iniziato a pensare cose brutte... veramente brutte..
ma amo troppo la vita x poterci pensare x + di 5 minuti di seguito.. anche se mi fa terrore averle anche solo rimuginate.
temo di perdere tutte le persone che ho vicino, xchè le riempio di bidoni e di bugie..
temo di rimanere sola e non so + cosa fare..

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alFaris
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Messaggio da alFaris » dom ago 28, 2005 9:15 pm

Essalamu Elikah!

> Sono venuta x vedere come sta juli, la mia compagna di svenure :P

juli per quanto ne so è in vacanza... dovrebbe tornare a breve...

> sono tornata anche x chiedere aiuto

per quello ci siamo tutti...

> temo di perdere tutte le persone che ho vicino, xchè le riempio di
> bidoni e di bugie..

:-? scusa forse mi sono perso qualcosa... quali sarebbero tutti questi 'bidoni'?! che cosa racconti e ritieni essere troppo negativo per essere perdonata?

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xxx
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beh

Messaggio da xxx » lun ago 29, 2005 9:57 am

è il mio apparentemente piccolo, ma enorme problema dell'emetofobia che mi costringe a dire bugie e tirare bidoni agli amici..

sviare mille situazioni, riempirli di palle pur di evitare questa o quella mangiata in compagnia..
sembra una stupidaggine.. ma dopo che lo fai per mesi inizia ad essere poco credibile, inizi ad attirarti curiosità..
e no, non posso dirlo a loro, le persone che lo sanno stanno nelle dita di una mano, dirlo ad altri mi ucciderebbe totalmente..
non so più che fare, sto uccidendo con le mie mani la mia vita sociale, che potrebbe essere bellissima..
mi sto vietando mille cose, e sento di stare per scoppiare, perchè so di rovinarmi con le mie stesse mani..
ma che ci vuoi fare? quando si è succubi di qualcosa più grande di noi non si può far altro che chinare la testa..

Mercuzio
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Re: a volte ritornano

Messaggio da Mercuzio » lun ago 29, 2005 7:01 pm

xxx ha scritto:E' da qualche mese che non scrivo qui, presa dallo studio esagerato, presa dall'arrivo dell'estate, ormai quasi andata, presa da ogni cosa ke non mi ricordasse xchè sto così male...
ma fuggire serve a poco.

Sono venuta x vedere come sta juli, la mia compagna di svenure :P x vedere se qualche vecchia amica ke avevo trovato sul forum si fosse + fatta viva..
sono tornata anche x chiedere aiuto, xchè sto rendendo la mia vita un infoerno, nonostante potrebbe essere una vita favolosa...
2 genitori fantastici, una famiglia ke non mi ha mai fatto mancare niente, un ragazzo che mi ama e mi sta dolcemente accanto da molto tempo, amici sinceri..
xchè non riesco ad essere felice?

juli tu puoi capirmi, io non riesco ad uscirne, ho anche iniziato a pensare cose brutte... veramente brutte..
ma amo troppo la vita x poterci pensare x + di 5 minuti di seguito.. anche se mi fa terrore averle anche solo rimuginate.
temo di perdere tutte le persone che ho vicino, xchè le riempio di bidoni e di bugie..
temo di rimanere sola e non so + cosa fare..

mi permetto di intervenire..
hai mai consultato un medico , uno psicoterapeuta , un esperto ?

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alFaris
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Messaggio da alFaris » lun ago 29, 2005 10:13 pm

Essalamu Elikah!

> no, non posso dirlo a loro, le persone che lo sanno stanno nelle dita di
> una mano, dirlo ad altri mi ucciderebbe totalmente..

scusa la domanda idiota... perché?

1 perché non lo puoi dire agli altri? che cosa credi che ti risponderebbero? e quand'anche fosse... meglio pochi e buoni o tanti e stupidi?

2 perché non lo devi dire agli altri? per dare un'immagine 'migliore' di te stessa? un'immagine falsa...?

3 perché non lo devi dire agli altri? credi che sia meglio continuare ad accampare scuse? alla fine (a questo punto sì) diventi 'antipatica'...

4 perché non lo devi dire agli altri? scusate ragazzi ma siccome soffro di questo disturbo... magari ci possiamo vedere - che so - al cinema o al campo di tennis...

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Gae1
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Messaggio da Gae1 » mar ago 30, 2005 8:09 am

Non ci si può nascondere dietro un dito e per amore della verità devo dirti che purtroppo il rischio di restare soli esiste.

Ma, come tutte le cose c'è un ma, i veri amici o comunque le persone che veramente ti amano non le perderai, saranno loro la tua forza, non saranno quelli che ti diranno...mettici un pò di buona volontà...devi farti forza...devi voler fare...ecc. frasi fatte che aggiungono dolore al dolore.

Mai pensato di rivolgerti ad uno specialista? Ho capito che sai che il tuo male è dentro di te, ma forse è talmente dentro che hai bisogno che qualcuno ti aiuti a tirarlo fuori.

Se lo ritieni giusto, provaci e vedrai un nuovo giorno con tutti coloro che ti vogliono bene veramente, intorno a te per gioire insieme, non pensare che si risolverà tutto ma qualcosa migliorerà.

Per ora mi fermo quì alla prossima e in bocca al lupo, penso proprio che ce la puoi fare, mi appari come una persona triste ma anche decisa.

Affettuosità Gae

xxx
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si

Messaggio da xxx » mar ago 30, 2005 9:50 pm

mi sono rivolta ad uno specialista.. 2 psicologi e uno psichiatra..
mi hanno aiutata a guardare dentro me stessa, a capire lati del mio carattere che neppure credevo esistessero, ma ho interrotto quel cammino perchè il mio è un problema così pratico, che non c'è psichiatra che tenga..
all'inizio nessuno ne capiva niente, hanno provato a darmi degli antidepressivi, ma io con la depressione non ci ho mai avuto a che fare, non so neppure cosa sia veramente la depressione..
io vivo nella paura, è un male anch'esso ingombrante, ma diverso..

voi dite che dovrei parlarne con gli amici, perchè se fossero tali non mi abbandonerebbero, non riderebbero di me..
lo sanno già i miei familiari, il mio ragazzo e la mia migliore amica..
dirlo anche ad altri vorrebbe dire mostrarmi fragile e vulnerabile davanti a tutti, inevitabilmente lo saprebbe anche gente a cui sinceramente non vorrei mai dirlo.. non è facile mettersi a nudo con chiunque..
le mie fragilità le conoscono le persone che ho nel cuore, ma "svelarmi" anche agli altri significherebbe mettere a nudo parti così delicate e intime di me agli occhi di chi non avrebbe neppure voglia di capirmi ed eventualmente accettarmi e aiutarmi..

non è facile, ci sono parti di me che non voglio dire per riservatezza personale.

Lo psichiatra da cui andavo mi aveva insegnato che è importante mettere dei limiti ragionevoli tra noi stessi e gli altri, limiti da non far varcare a nessuno se non si vuole o non ce la si sente, però sono arrivata ad un punto in cui i miei limiti sono talmente grossi da non riuscire + a farmi stare bene socialmente..
a detta di tutti sono indipendente, forte, ironica, intelligente.. io invece nel mio piccolo mi sento così debole ed indifesa..

non so che fare..

scusate la lunghezza, ma mi è di aiuto potermi sfogare senza timori..

Gae1
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Messaggio da Gae1 » mer ago 31, 2005 9:02 am

Sostenere che mi riconosco in molte parti del tuo dire è poco.

A parte la depressione, vivo anche io nella paura ed è una paura che mi annienta, mi crea stati di angoscia fino a stare male fisicamente.

Per quanto riguarda la riservatezza, è quasi parte integrante di me e figurati che alcune volte ho difficoltà ad aprirmi persino nel forum.

Comprendere...capire...difficoltà insormontabili, specie ora periodo nel quale, ancora più di prima, ognuno è preso solo da se stesso, si forse l'ascolto c'è ma è talmente superficiale e magari inteso solo come cortesia, che non aiuterebbe a superare le difficoltà vere di una vita mal vissuta.

Anche per me vale il discorso di essere vista come una donna forte, intelligente e tutto ciò che tu dici, da chi non sa, ma è esattamente il contrario, la mia fragilità mi uccide ed è portata dalla paura che mi fà tremare e sudare per lo sforzo di coprire questa debolezza.

Ora finalmente e da sola, mi sono resa conto che i miei attacchi di panico, violenti e improvvisi, non derivano dalla depressione ma dalla paura.

Non sai cosa fare?...bene...anzi male...qualcosa bisogna pur fare, suppongo che alla base di tutto ci sia un bruttissimo male di vivere e questo và smontato pezzo per pezzo, senza correre troppo e affrontando un problema alla volta.

Chissà se sarà possibile? Però non è nemmeno giusto arrendersi, che ne pensi vogliamo provare a farlo in questo nostro piccolo angolo, riservato e con chi ha un problema diverso come motivazione ma simile per effetto?

Un abbraccio telematico Gae

Juli
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Messaggio da Juli » mer ago 31, 2005 4:33 pm

Carissima xxx,
sono rientrata da neanche un'oretta... ho letto il tuo msg e nonostante sia stanchissima, non posso non risponderti, perché so cosa stai provando... è lo stesso che provo io... e dopo un'ennesima vacanza fatta di limitazioni e paura non posso che condividere il tuo stato d'animo...

Capisco il tuo segreto... perché è anche il mio... non è proprio una cosa semplice da spiegare agli amici... ti fa sentire infantile, stupida... ti fa vergognare.... è così... come puoi dire a un gruppo di amici: "non vengo a mangiare il pesce con voi perché ho paura di rimanerne intossicata?"... no... non ce la fai a dirlo...

Sai... anch'io penso che lo psicologo potrà aiutarmi in tantissime altre cose (la mia fobia è associata anche ad attacchi di panico e depressione), ma su questa cosa... come può fare per aiutarmi? Hai ragione... è come se fosse qualcosa di indipendente da tutto... ma sappiamo bene che non lo è... c'è nascosto il nostro bisogno di controllo... e quest'estate ho avuto la conferma che questa fobia è rimasta lì, ferma... nonostante il cammino che ho fatto, lei proprio non mi molla... e sai qual è la cosa che più mi ha fatto stare male? L'accorgermi che la paura di vomitare non prende più solo me... ormai ce l'ho anche nei confronti del mio amore... e il controllo sul cibo è diventato controllo anche sul suo modo di mangiare...

Ho vissuto serate infernali al mare... quest'anno abbiamo deciso di passare l'estate con altri amici... questo mi ha fatto capire di stare meglio... perché quando stavo male non potevo sopportare di avere accanto nessun altro se non lui... invece sono stata felice di condividere i miei spazi e il mio tempo con altre persone... però... hai presente le serate alle sagre? O ai ristoranti? Ci sono andata, ma le ho vissuto nell'incubo che io o lui potessimo stare male... e la notte ecco i soliti incubi in cui lui sta male e io svengo... perché davanti a questa cosa il mio panico è così alto che non posso far altro che perdere i sensi...

Io non ho mai preso farmaci... in questi giorni sto pensando di rivolgermi a uno psichiatra... perché vorrei liberarmi dai pensieri ossessivi... ma ci sarà un farmaco che ci possa aiutare?
Il mio percorso con lo psicologo non lo interromperò... lui mi dice sempre che questo nodo sarà l'ultimo a sciogliersi, ma prima dovrò fare i conti con la mia vita che a quel nodo è indissolubilmente legata... però anch'io sono molto stanca...

Tanti passi avanti... ma anche tanta paura che questa cosa non andrà mai via...

Sono felice di poter parlare ancora con te amica mia...

Forse insieme... ce la faremo...

Ora vado a sdraiarmi... domani ricomincio a lavorare...

Un bacio a tutti....

Juli

andrea grasselli
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Re: si

Messaggio da andrea grasselli » mer ago 31, 2005 10:36 pm

xxx ha scritto:a detta di tutti sono indipendente, forte, ironica, intelligente.. io invece nel mio piccolo mi sento così debole ed indifesa..
ciao xxx (mi piacerebbe di più indirizzarmi a te col tuo nome),
ho vissuto parecchi anni della mia vita con forti sofferenze psicologiche. ora vivo molto meglio, ma ci è voluta tanta caparbietà per uscire da un brutto buco. ora il mio essere piuttosto sereno è stabile e spero duri nel tempo.
partendo dalla mia esperienza e leggendo le tue parole, soprattutto quelle che riporto qui, vorrei proporti una mia ipotesi.
lasciamo da parte quello che dicono gli altri di te; concentriamoci un attimo sull'immagine che tu hai di te stessa. è possibile che tu abbia un'immmagine di te che non corrisponde a quella che sei veramente?
mi pongo e ti pongo questa domanda perché io stesso ho vissuto questo problema: mi ero costruito un'immagine di me che non corrispondeva a me, quindi il lavoro è stato di capire perché avevo fatto ciò e in seguito smontare quella immagine.
Juli ha scritto:vorrei liberarmi dai pensieri ossessivi... ma ci sarà un farmaco che ci possa aiutare?
ciao juli,
i farmaci che attenuano i pensieri ossessivi purtroppo esistono. dicono purtroppo perché secondo me alla lunga hanno effetti deleteri.
mi spiego: se hai dei pensieri ossessivi (anch'io ho sofferto a lungo di questo disturbo) un motivo ci sarà. i pensieri ossessivi non sono però legati direttamente al tuo disagio profondo; sono invece dei campanelli d'allarme. se li soffochi, sopprimi uno dei modi che l'inconscio ha di manifestarsi. quindi dalla mia esperienza ti dico: sii forte e sopporta i pensieri ossessivi (io non ho mai preso farmaci - è stata dura, ma ce l'ho fatta). non nell'immediato, ma in una chiave di lettura a lungo respiro del tuo percorso terapeutico, le caratteristiche dei pensieri ossessivi ti mostreranno quanto avrai elaborato e superato del tuo disagio profondo.
con affetto, xxx e juli.
andrea

xxx
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ciao

Messaggio da xxx » gio set 01, 2005 1:51 pm

grazie a tutti per le vostre risposte.
Gae, come vedo abbiamo molte cose in comune, nonostante le diversità, siamo tutti fragili allo stesso modo, siamo umani..
io purtroppo soffro a far vedere le mie fragilità..
in alcune cose sono davvero molto caparbia, ma purtroppo prendo grossi scivoloni nelle cose + semplici..
soccombere mai, se torno qui è per discutere, parlare, aprirmi, capire, sfogarmi, non voglio soccombere e cadere in un baratro ancora più profondo..
io sono qui per reagire alle mie paure, pronta a farlo assieme a te, ognuno per il proprio motivo, e assieme a chiunque altro ne abbia voglia..

juli, mi fa tanto piacere risentirti, e ogni volta che ti leggo è come leggere me stessa..
comprendo bene il controllo che hai anche sull'alimentazione del tuo lui, speso è un atteggiamento che ho anche io, ma poi mi aiutoimpongo di smettere, perchè controllare me stessa e le mie azioni è un conto, ma controllare anche quelle del mio amore inizia ad essere pericoloso..
pensa che io non vado a cena fuori con lui da 2 anni..
tu almeno affronti queste uscite, io le evito totalmente, per questo ultimamente sto soffrendo molto, perchè sto rovinando con le mie mani la mia vita sociale..
gli amici mi chiedono di fare questo e quest altro e io invento, costruisco balle su balle..
vivo nella mia "alimentazione sicura", ma credo sia arrivato il momento di ampliarla (semrpe nei miei limiti), è davvero inevitabile..

ultimamento ho iniziato a stare male la notte, cosa che mi capita raramente..
mi sveglio di soprassalto senza aria nei polmoni, come se stessi soffocando e il cuore batte all'impazzata..
il medico mi ha detto "crisi di ansia notturna"..
anche mentre dormo?
non me lo spiego.. devo avere intaccato anche il mio subconscio..

vado a studiare,
un abbraccio.

Juli
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Messaggio da Juli » gio set 01, 2005 3:33 pm

Io non so se la fobia possa essere superata ampliando a poco a poco il nostro recinto sicuro... ad esempio... potremmo decidere, questa sera, di "rischiare" e magari mangiare qualcosa che noi riteniamo "pericoloso", ma il punto, a mio parere, non è rischiare, ma arrivare a pensare che, anche se stiamo male, non è nulla di così grave... ma come si fa?

E' vero... io non mi chiudo in casa quando ci sono cene in compagnia (qualche anno fa lo facevo) e per me è un gran passo avanti, ma lo è davvero se poi vivo queste cene con l'incubo che io o il mio ragazzo possiamo stare male?

Caro andrea, tu mi chiedi di essere forte e di sopportare i miei pensieri, ma sai da quanti anni li ho? Da quando avevo 8 anni... e oggi ne ho 30... ora sto andando da uno psicologo... sono ormai 2 anni che ci vado ogni settimana... credo a questo percorso perché mi sta aiutando tanto, ma a volte è come se il mio cervello avesse bisogno di prendere una bella scossa per disorientarsi da certi circoli viziosi di pensiero... so che esistono dei farmaci che sbloccano certi circuiti.. conosco persone (tra cui il mio ragazzo) che ne hanno tratto giovamento (in concomitanza con una psicoterapia) e allora mi chiedo perché io non posso provarci? Perché, dopo tanti anni di sofferenza, non posso cercare una strada diversa? Non so... magari qualcuno mi può aiutare a capire se potrebbe essere una possibile soluzione... se di soluzione si può parlare... quello che vorrei è riuscire ad andare a dormire almeno una sera senza la paura di svegliarmi nel cuore della notte con il panico di stare male... vorrei vivermi un inverno senza la paura di contrarre qualche virus che mi faccia vomitare... vorrei passare un'estate tra cibo e allegria senza il panico di esagerare e stare male... vorrei poter programmare un viaggio senza rovinarmi i preparativi infilando nella valigia pilloline o pillolone per lo stomaco... chiedo troppo? In tutti questi anni mi sono sempre interrogata sulla mia vita.... ho approfondito pensieri dolorosi... non sono stata a guardarmi stare male... ce la sto mettendo davvero tutta... ma in questo momento vorrei che qualcuno mi dicesse che esiste anche una strada meno faticosa... magari parallela... ma che mi dia un po' di respiro... che mi impedisca di deprimermi...

Juli

xxx
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capisco

Messaggio da xxx » gio set 01, 2005 6:54 pm

capisco che non basta andare a mangiare fuori (mantenendomi sempre tra cose che reputo sicure, e quali lo sono poi?) per dire di esserne usciti, ma sono piccoli passi in avanti..
non dico di svegliarmi un giorno e decidere che se sto male non sarà nulla di così disastroso, perchè non credo che mi accadrà mai, ma dico di cercare di ridimensionare la cosa senza che questa intacchi anche la mia vita sociale, il mio modo di relazionarmi con gli amici..
riuscire a mangiare in compagnia per me sarebbe un grosso traguardo, quello che riesci a fare tu per me è molto, non sminuirti.
Un altro passo sarebbe quello di mangiare fuori ed essere sereni quella notte stessa.. bisogna lavorarci, sono piccoli traguardi raggiungibili..
non sono la soluzione di niente, ma sono piccoli modi per vivere meglio nonostante questo grosso handicap che abbiamo.. perchè io lo ritengo un verpo e proprio handicap..
ho fatto troppe rinunce per via di questa maledetta paranoia, viaggi, uscite, gite e feste.. mi sono privata di mille cose, di troppe cose..
sono consapevole di essere succube di questa cosa, ma nel mio stare male vorrei migliorare un pò..
avere delle sfide, dei traguardi mi stimola.. spero di riuscire a perseguirli.. spero di riuscirci col tuo e col vostro aiuto..

i progressi che sto cercando di fare io ora, tu li hai già fatti parecchio tempo fa, quindi capisco come possa sentirti arenata, stagnante, e capisco anche perchè cerchi un aiuto esterno, una medicina..
sinceramente non so se esista un farmaco che possa curare o affievolire la nostra situazione, piuttosto penso che esistano farmaci che aiutino a placare certi stati ansiosi o simildepressivi che la nostra situazione ci porta ad avere..
se ti possono aiutare, informati, cerca, chiedi, non privarti di qualcosa che potrebbe darti una mano, ma allo stesso tempo non farti illusioni, perchè la soluzione è sempre e soltanto dentro di noi.

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Messaggio da alFaris » gio set 01, 2005 10:12 pm

Essalamu Elikah!

sia ben chiaro... resto in silenzio perché non ho niente da scrivere... purtroppo ignoro del tutto la vostra condizione e per contro i vostri messaggî sono così profondi...

continuo a leggervi...



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andrea grasselli
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Messaggio da andrea grasselli » gio set 01, 2005 10:55 pm

cara juli,
Juli ha scritto:Caro andrea, tu mi chiedi di essere forte e di sopportare i miei pensieri, ma sai da quanti anni li ho? Da quando avevo 8 anni... e oggi ne ho 30... ora sto andando da uno psicologo... sono ormai 2 anni che ci vado ogni settimana...
io ho subito un trauma a 9 anni e ho iniziato la terapia a 30. non so dire quando sono iniziate le ossessioni, penso intorno ai 20 anni, ma si sono acutizzate verso i 24.
Juli ha scritto:so che esistono dei farmaci che sbloccano certi circuiti.. conosco persone (tra cui il mio ragazzo) che ne hanno tratto giovamento (in concomitanza con una psicoterapia) e allora mi chiedo perché io non posso provarci? Perché, dopo tanti anni di sofferenza, non posso cercare una strada diversa? Non so... magari qualcuno mi può aiutare a capire se potrebbe essere una possibile soluzione... se di soluzione si può parlare...
secondo me i farmaci non sono una soluzione: possono servire per tamponare una situazione acuta, per avere un momento di calma, ma c'è anche il rischio di assuefazione. il mio motto è sempre stato: preferisco star male in modo naturale che bene in modo artificiale.
i pensieri ossessivi, per quanto brutti e invalidanti, sono campanelli d'allarme del tuo disagio e la loro presenza mostra che sei sana.
Juli ha scritto:vorrei poter programmare un viaggio senza rovinarmi i preparativi infilando nella valigia pilloline o pillolone per lo stomaco...
non conosco la tua situazione, quindi mi permetto di azzardare: potrebbe essere una strada quella di diminuire i farmaci in genere? forse potresti disintossicarti, fisicamente ma soprattutto mentalmente.
Juli ha scritto:in questo momento vorrei che qualcuno mi dicesse che esiste anche una strada meno faticosa... magari parallela... ma che mi dia un po' di respiro...
la strada per uscire da certi buchi è sempre molto molto molto faticosa. ho il sospetto che i medicamenti contribuiscano ad abbellire un pochino il buco, ma non diano una spinta per uscirvi.
eppoi sono un grandissimo commercio schifoso in mano alle multinazionali, a loro volta in mano a poche persone che hanno tutti gli interessi ad avere una sudditanza impaurita.

forza e coraggio. con simpatia.
andrea

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