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Il problema è, e se qualcuno guardandoli negli occhi non prova ciò che provi tu? Se la scelta vegetariana vuole essere (e non lo intendo in senso diminutivo) una scelta personale, allora questa tua posizione (chiamiamola empatica? mi passi la parola?) è come tutte le altre, valida, ma se la scelta vegetariana vuole diventare etica nel senso stretto del termine, cioè qualcosa che proponiamo agli altri come una scelta che è "giusta" a prescindere dalle personali inclinazioni, cioè generalizzabile a tutti, addirittura traducibile in leggi che condizionino la vita dei cittadini, allora dobbiamo trovare anche altri argomenti oltre a quello empatico (che oltretutto vale solo per quegli animali che ci fannno compassione, o che hanno occhi, o che hanno occhi che richiamano i nostri). Direi anzi che a mio parere l'empatia non è un argomento, ma uno strumento. Solo tramite l'empatia le persone possono assumersi le proprie responsabilità, e solo vedendo cosa significa mangiarsi la bistecca (i macelli, gli allevamenti e tutto l'orrore) esse possono entyrare in empatia e riconoscerfe il carico di dolore della fettina. Questo livello di sfruttamento degli animali è assolutamente parte integrata del progressivo distanziarsi dell'uomo dalle fonti degli alimenti. Io credo assolutamente che sia possibile non essere toccati dal dolore solo perchè non lo vediamo. Ma una volta che siamo riusciti a far "tremare le vene dei polsi" dell epersone rtendendole edotte dell'orrore, è anche necessario pensare ad altri strtumenti del alogica etica per continuare il discorso. A meno di non dire che chi non sente empatia per gli animali non ha diritto di parola in questo dibattito.mingus ha scritto:
...gli occhi, guarda i loro occhi...
Marco
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Eggià... se tutti gli esseri umani provassero empatia nei confronti dei loro simili e degli altri animali non ci sarebbero guerre, non esisterebbero leggi e forse nemmeno lo Stato... semplicemente non ce ne sarebbe bisogno. E non esisterebbero i mattatoi, i laboratori di vivisezione, gli allevamenti di animali da pelliccia, i circhi, gli zoo, noi non staremmo di certo qui a discutere di questi temi e non ci chiameremmo neppure vegetariani, vegani ecc...
E' vero, talvolta l'empatia e la sensibilità possono essere doti soltanto sopite in fondo all'animo umano e possono essere accresciute, altre volte c'è il sospetto che in alcuni uomini non abbiano proprio mai albergato e, in questi casi, è molto più arduo auspicarne un improbabile risveglio.
Per questo è necessario fondare il discorso del rispetto anche su logica e razionalità.
E' vero, talvolta l'empatia e la sensibilità possono essere doti soltanto sopite in fondo all'animo umano e possono essere accresciute, altre volte c'è il sospetto che in alcuni uomini non abbiano proprio mai albergato e, in questi casi, è molto più arduo auspicarne un improbabile risveglio.
Per questo è necessario fondare il discorso del rispetto anche su logica e razionalità.
ciao Marco, due parole e torno nel limbo.
il mio intervento voleva davvero essere uno sfogo, quasi una implosione. fine a se stesso, irrazionalissimo, come lo è il mio modo di vivere insieme agli altri animali.
tanto ‘non p/sensato’ da non meritarsi nemmeno la tua giusta puntualizzazione.
avrei fatto probabilmente meglio a bofonchiarmi addosso -come ho fatto altre volte- senza inviare (né inveire) ma chennesò, si vede che stavolta ciò che ritengo sia solo e soltanto una maschera ipocrita mi ha toccato più del sopportabile.
certo che è personale la mia scelta, e per questo di breve respiro e con poche velleità 'di massa'.
ma, di più, in qualche misura è pure egocentrica (o qualunquista) dato che non ho voglia, non sono in grado, non me ne importa niente di farla diventare ‘etica' (almeno nell'accezione che tu dai al termine… in realtà io per etico intendo altro ma non mi interessa approfondire).
il rispetto per gli animali imposto per legge?
mi sa di asettico, impersonale, freddo... quindi, perchennò?!?!
in via utopistica è certamente meno difficoltoso costringere che sensibilizzare (alll’empatia). e comunque, magari fosse!!!, mai come in questo caso il fine giustificherebbe i mezzi.
non è compassione.
sensibilità? di questo si tratta, o di qualcosa che le assomiglia, ma forse da coniare.
però una cosa, Marco
non è indispensabile affacciarsi sul bordo del macello per vedere grondare il sangue. cola anche dalla bistecca.
tranne quelli della mia specie.
ajò
il mio intervento voleva davvero essere uno sfogo, quasi una implosione. fine a se stesso, irrazionalissimo, come lo è il mio modo di vivere insieme agli altri animali.
tanto ‘non p/sensato’ da non meritarsi nemmeno la tua giusta puntualizzazione.
avrei fatto probabilmente meglio a bofonchiarmi addosso -come ho fatto altre volte- senza inviare (né inveire) ma chennesò, si vede che stavolta ciò che ritengo sia solo e soltanto una maschera ipocrita mi ha toccato più del sopportabile.
certo che è personale la mia scelta, e per questo di breve respiro e con poche velleità 'di massa'.
ma, di più, in qualche misura è pure egocentrica (o qualunquista) dato che non ho voglia, non sono in grado, non me ne importa niente di farla diventare ‘etica' (almeno nell'accezione che tu dai al termine… in realtà io per etico intendo altro ma non mi interessa approfondire).
il rispetto per gli animali imposto per legge?
mi sa di asettico, impersonale, freddo... quindi, perchennò?!?!
in via utopistica è certamente meno difficoltoso costringere che sensibilizzare (alll’empatia). e comunque, magari fosse!!!, mai come in questo caso il fine giustificherebbe i mezzi.
non è compassione.
sensibilità? di questo si tratta, o di qualcosa che le assomiglia, ma forse da coniare.
però una cosa, Marco
questo non lo credo.Marco Valussi ha scritto: Io credo assolutamente che sia possibile non essere toccati dal dolore solo perchè non lo vediamo.
non è indispensabile affacciarsi sul bordo del macello per vedere grondare il sangue. cola anche dalla bistecca.
tutti gli animali hanno occhi.Marco Valussi ha scritto: (che oltretutto vale solo per quegli animali che ci fannno compassione, o che hanno occhi, o che hanno occhi che richiamano i nostri).
tranne quelli della mia specie.
ajò
Crotax, parlare con te è come sbattere ripetutamente la faccia contro il muro!
Agli altri, se volevo parlare delle problematiche degli animali avrei scritto in uno degli altri forum che si trovano in prima pagina.
Scrivo quì perchè volevo parlare della dieta vegetariana fine a se stessa, senza dovermi giustificare con nessuno per il fatto che non sono un'attivista! Volevo parlare di ricette, nuove scoperte, benefici comprovati e non, e altre tematiche simili e inerenti.
Agli altri, se volevo parlare delle problematiche degli animali avrei scritto in uno degli altri forum che si trovano in prima pagina.
Scrivo quì perchè volevo parlare della dieta vegetariana fine a se stessa, senza dovermi giustificare con nessuno per il fatto che non sono un'attivista! Volevo parlare di ricette, nuove scoperte, benefici comprovati e non, e altre tematiche simili e inerenti.
Detto da una che si offende se qualcuno gli dice che ha detto una stronzata e si permette di dire ad altri che sparano cazzate, beh chi se ne frega...Claudia84 ha scritto:Crovax, parlare con te è come sbattere ripetutamente la faccia contro il muro!
Comunque se volevi parlare di ricette bastava che tu lo dicessi subito, invece di dire: degli animali me ne importa poco, continuerò ad indossare pelle e non mangio carne solo perchè mi fa schifo.
Qui dopo numerosi tuoi interventi, nessuno aveva capito che volevi parlare di ricette.