ma il seitan...
vai su google ,digiti :
"seitan" e cominci a vedere già molte cose.
Poi ,va in un supermercato tipo esselunga o ipercoop ,e lo trovi .
Nel reparto formaggi ,all'esselunga .
Ala Coop di qui ,veramente ,mi sembra ci siano solo i prodotti surgelati della Valsoia ,tipo le cotolette di soia da fare impanate .
Altri ti daranno altri link ,io ora non li ho precisi precisi .
Il seitan e il tofu sono prodotti tipici della cucina macrobiotica .
Cerca anche : "macrobiotica " .
ciao .
Correggo :il seitan non c'entra con la soia .E' Glutine di grano .
"seitan" e cominci a vedere già molte cose.
Poi ,va in un supermercato tipo esselunga o ipercoop ,e lo trovi .
Nel reparto formaggi ,all'esselunga .
Ala Coop di qui ,veramente ,mi sembra ci siano solo i prodotti surgelati della Valsoia ,tipo le cotolette di soia da fare impanate .
Altri ti daranno altri link ,io ora non li ho precisi precisi .
Il seitan e il tofu sono prodotti tipici della cucina macrobiotica .
Cerca anche : "macrobiotica " .
ciao .
Correggo :il seitan non c'entra con la soia .E' Glutine di grano .
Ultima modifica di c.m. il lun lug 25, 2005 2:54 pm, modificato 1 volta in totale.
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Provate le scaloppine di seitan... deliziose.
Le passate nella farina, poi le fate dorare nella padella in olio ben caldo e cospargetele ancora con un po' di farina in modo da fare una cremina. Poi verso la fine spruzzate un po' di succo di limone... Oppure del vino bianco... Delizia!
Altrimenti passate le fette in una pastella di farina, acqua e olio e successivamente nel pangrattato. Tagliate a pezzettini delle olive verdi denocciolate e disponetele du una teglia da forno insieme a un po' di aglio. Sopra mettete le fette di seitan panate e sopra ancora le olive. Una goccia di olio e poi in forno. Diventa morbidissimo.... e squisito!
Le passate nella farina, poi le fate dorare nella padella in olio ben caldo e cospargetele ancora con un po' di farina in modo da fare una cremina. Poi verso la fine spruzzate un po' di succo di limone... Oppure del vino bianco... Delizia!
Altrimenti passate le fette in una pastella di farina, acqua e olio e successivamente nel pangrattato. Tagliate a pezzettini delle olive verdi denocciolate e disponetele du una teglia da forno insieme a un po' di aglio. Sopra mettete le fette di seitan panate e sopra ancora le olive. Una goccia di olio e poi in forno. Diventa morbidissimo.... e squisito!
seitan casalingo
Beh, non mi posso lamentare, il seitan casalingo viene bene, ma ovviamente vorrei capire a cosa e' dovuto il colore scuro e il sapore piu' buono di quello confezionato....il mio e' molto compatto, (non me lo sarei nemmeno aspettato) chiaro, ma la consistenza e' un po' piu' dura, ed e' un po' meno buono....
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Una versione la trovate su wikipedia:Iregaia ha scritto:La ricetta per il seitan la passi o posso trovarla da qualche parte?
grazie.
http://it.wikipedia.org/wiki/Seitan
Un'altra è invece mia (è un po' lunga...):
Cucina economica: “Oggi ho fatto il seitan!”
Il seitan è uno di quei piatti considerati “sostituti della carne per vegetariani”. In realtà è un ottimo alimento proteico, che non serve per “sostituire” la carne (che può essere tranquillamente evitata in un'alimentazione equilibrata) ma che consente di preparare piatti gustosi che possono piacere a tutti. Essendo costituito quasi esclusivamente da glutine è assolutamente proibito per i celiaci!! L'unico difetto che ha è che acquistarlo in negozio comporta un notevole esborso. E' infatti piuttosto caro (anche nella versione “base”) e concorre ad alimentare la diceria “l'alimentazione vegetariana è roba da ricchi”. La soluzione? Farselo da soli! Si trasforma direttamente il tempo in denaro, “comprando” un prodotto caro spendendo solo il proprio tempo. In un'ottica di decrescita si salta il processo di monetizzazione, deposito in banca, prelievo, acquisto, ecc. con notevole risparmio energetico. Chi fa da sé, inoltre, fa per tre...
Cos'è il seitan?
E' un piatto costituito da glutine di frumento (o di farro o Kamut™) cotto nello Shoyu (salsa di soia). Ha un aspetto simile ad un arrosto, ma il sapore è un po' diverso (non pensate che sia un sostituto della carne, rimarreste delusi). La sua preparazione è basata sulla purificazione del glutine e successiva cottura in un brodo vegetale da cui acquista il sapore. Il glutine ottenuto dalla prima fase è detto “Kofu” (da non confondere con il tofu, derivato proteico della soia), non si trova in commercio ma si può usare in vari modi. Vediamo quindi come procedere per ottenere il glutine dal frumento (farro e Kamut™ li lasciamo ai vegetariani più trendy, pure troppo!):
Preparazione del glutine
Ingredienti:farina di grano 00, acqua, un pizzico di sale.
Attrezzi: avete bisogno di una grossa zuppiera e una tavola su cui impastare (potete anche impastare direttamente nella zuppiera).
Preparazione: si impasta la farina con l'acqua e il sale (la quantità di farina dipende dal suo contenuto in glutine, di solito si ottiene seitan in rapporto 1:2 con la pasta) fino ad ottenere una pasta omogenea ed elastica (l'elasticità dell'impasto è data proprio dal glutine). Più si impasta e meglio è (anche 30 minuti). Poi si lascia riposare per almeno un'ora (non deve lievitare, deve solo riposare, consentendo al reticolo di proteine di assestarsi). A questo punto inizia la fase di lavaggio. Già che ci siete potete togliere un pugno di pasta e farci un chapati (la ricetta è in fondo). Per purificare il glutine bisogna infatti eliminare l'altro costituente della farina: l'amido. Essendo idrosolubile, il modo migliore è usare l'acqua. Dal momento che l'acqua è preziosa vi consiglio di utilizzare l'acqua di lavaggio in parte per cucinare (è ottima da aggiungere al risotto, non si può far bollire da sola perché vi ritrovereste con un budino di amido) e in parte per farci il bagno (è un ottimo emolliente). In pratica dovete mettere la pasta nella zuppiera, riempirla d'acqua e cominciare ad impastare (sott'acqua!). Quando l'acqua sarà diventata lattiginosa dovrete eliminarla versandola delicatamente e sostituirla. Continuando ad impastare la palla iniziale (che non si scioglierà, al limite potrebbe spezzettarsi) si ridurrà gradualmente e diventerà giallina. All'inizio sarà viscida e i vari pezzetti non si attaccheranno fra loro, ma con i lavaggi piano piano diventerà più uniforme. Dopo vari lavaggi, quando l'acqua rimarrà quasi trasparente, avrete in mano una massa gommosa omogenea (eventuali grumi vanno stemperati fra le dita nell'acqua). Questo è glutine, nudo e crudo. Ora si tratta di cuocerlo!
E' possibile cuocerlo in semplice acqua salata facendo delle palline e buttandole nell'acqua bollente, come i gnocchi. Rimane però abbastanza insipido (anche se si può fare saltare in padella con abbondanti verdure o come completamento ad un piatto di fagioli stufati). Altrimenti si può fare il vero e proprio seitan. L'unico problema di questo piatto è che occorre molto shoyu, che purtroppo non è proprio a buon mercato (e farselo da soli temo sia da escludere!).
Preparazione del seitan
Ingredienti: Glutine, shoyu, radice di zenzero, olio di oliva (extravergine, ovviamente).
Preparazione: Fare soffriggere la radice di zenzero triturata in poco olio. Mettere il glutine tagliato a fettine nella padella e coprire con lo shoyu (si può anche allungare con acqua). Fare cuocere il tutto fino a che il liquido si sia asciugato mantenendo la pentola coperta (la cottura deve essere lenta e prolungata anche per un'ora).
Un'altra possibilità è quello di fare cuocere il seitan in un brodo vegetale saporito sempre con le stesse modalità.
Alla fine si ottengono delle fettine di glutine spugnose, (più o meno) saporite, che si possono ulteriormente lavorare per ottenere cotolette, scaloppine, ecc. oppure mangiare così, accompagnando verdure cotte.
Il chapati
E' un tipo di pane usato in India, non lievitato, che si può utilizzare anche come piatto su cui porre gli altri cibi. E' molto facile da fare (anche se perché venga bene ci vuole esperienza...). Si parte dallo stesso impasto per il seitan fatto riposare un'oretta. Si prende un pugno di pasta (o anche meno, bisogna vedere quando grande si vuole fare il chapati), lo si stende con un mattarello su un piano (infarinati entrambi!). Ottenuta una sfoglia abbastanza sottile si mette una padella in ghisa (o una bistecchiera nello stesso materiale) sulla fiamma facendola scaldare bene. Quando è ben calda ci si mette sopra la sfoglia, aspettando qualche minuto prima di girarla. Dopo averla girata si dovrebbe cominciare a gonfiare (se non si gonfia la piastra non è abbastanza calda o la sfoglia è troppo spessa). Quando anche il secondo lato è cotto e il pane è ben gonfio si può servire (tolto dal fuoco si sgonfia, e ci si può mettere sopra la pietanza). Si accompagna molto bene con un piatto di ceci stufati insaporiti con qualche spezia.
Riccardo Boeri e Laura Rossi
[email protected]