partorire in casa

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sabry
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partorire in casa

Messaggio da sabry » gio ott 21, 2004 10:32 am

Una mia amica, al quinto mese di gravidanza, mi ha detto che vorrebbe partorire in casa.
Di fronte a questa notizia ho provato subito un pò di timore, ma poi ho visto l'evento dalla parte di quel bimbo che nascerà in un ambiente caldo ed accogliente e potrà godere del contatto pelle a pelle con la sua mamma senza interruzioni...
Così ho rivisto il mio parto cesareo, ho risentito strillare la mia bimba mentre mi veniva strappata via e ho immaginato cosa deve aver provato nel gelo di quella sala operatoria, e poi lontana da me per così tanto tempo....mentre io mi dovevo riprendere dall'operazione....
Quindi il mio consiglio per lei è stato positivo.
voi cosa ne pensate?
Ciao

Chiara
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Messaggio da Chiara » gio ott 21, 2004 6:51 pm

Se ci fosse la certezza che tutto vada bene... si.
Ma se ci fosse qualche problema?
Non sempre si sanno in anticipo i problemi che possono sorgere, anche perchè spesso i medici si sbagliano: il mio bambino pareva dall'ecografia che dovesse pesare 3200 gr, ed invece è nato di 2280 gr, non sopportava bene le contrazioni nel senso che il suo battito cardiaco decelerava ed hanno dovuto farmi un cesareo di urgenza.
Probabilmente se fosse nato naturalmente in casa sarebbe nato morto.
Perciò calma a consigliare il parto a casa. Magari nella maggioranza dei casa va tutto bene ed anzi come comfort sicuramente è meglio la casa dell'ospedale, però in quei pochi casi in cui c'è qualche problema che non era stato diagnosticato?
Per fortuna non sono i giorni in ospedale a pregiudicare l'attaccamento al bambino e l'allattamento, se la madre è ben informata e molto determinata. io ci sono rimasta dieci giorni in ospedale con il bambino nell'incubatrice ed alle prese con un tiralatte... ma una volta a casa ce l'ho fatta a riportare con calma la situazione alla normalità.
E' sicuramente più bello, però è sempre un rischio.

Chiara

sabry
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Messaggio da sabry » ven ott 22, 2004 10:42 am

infatti anch'io la pensavo così, pero' lei è stata cosi convincente.....
mi ha detto che l'ambulanza è pronta sottocasa, che l'ostetrica è dotata di tutto il necessario per i tracciati e cosi via....non mi sono sentitata di metterle ansia, e quindi ho sottolineato solo gli aspetti positivi...del resto è una decisione personale...
Grazie ciao Sabrina

manuela
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Messaggio da manuela » ven ott 22, 2004 1:16 pm

E' davvero possibile partorire con un'autoambulanza sotto casa? E ci sono ostetriche che hanno a disposizione i macchinari per i tracciati? Non lo sapevo. Io ho un'amica che ha partorito in casa ed abita abbarbicata sui monti ad un'ora minimo dall'ospedale attrezzato più vicino. E' andato tutto bene, però lei ha avuto un coraggio da leone, che io non avrei avuto. Non al primo figlio. In fondo secondo me è allora più importante scegliere un buon ospedale dove partorire, visto che si può partorire dove si vuole. Se si trova un ospedale con un personale favorevole all'allattamento al seno e un bravo ginecologo, le cose possono essere più facili. Io ho partorito nell'ospedale della mia città e devo dire che la collaborazione che ho avuto attorno a me è stata massima. Mi hanno aiutato molto ad allattare ed anche a riposare quando ne avevo bisogno. Ho subito un cesareo, ma mi hanno addirittura portato la bimba in sala risveglio ed ho potuto attaccarla subito al seno. Beh sono stati tutti carini e gentili, anche quando sono tornata per un ingorgo. Io ho un ottimo ricordo. Però prima di partorire, io avevo fatto in ospedale il corso pre-parto. Il mio ginecologo è un ospedaliero. Avevo voluto conoscere le ostetriche e le infermiere e durante il corso avevo avuto modo di vedere la sala parto e conoscere altri ginecologi ospedalieri. Non dico che è stato come partorire in casa però non è stato neanche così freddo e spersonalizzato come avrebbe potuto. Questa è la mia tesimonianza.
manuela

Antonella Sagone
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Località: Roma

Messaggio da Antonella Sagone » lun ott 25, 2004 4:39 pm

si tratta di un tema molto personale che è difficile esaurire. penso che ognuna debba fare la scelta con la quale si sente più a suo agio. personalmente ho partorito la prima volta alla clinica di braibanti, a Ponte dell'Olio, che si può dire fosse il massimo per la nascita senza violenza: stanza a 2 letti con il marito vicino, rooming in totale, nessuna separazione nemmeno appena dopo il parto, personale sollecito, preparato e discreto; nessuna medicalizzazione inutile, travaglio in stanza, libertà di posizione nel parto, ecc.
la seconda volta ho partorito invece a casa mia. Bè, posso dire che la differenza si è sentita eccome, nonostante in clinica le condizioni fossero quanto più simili a un ambiente domestico. A casa il parto è stato velocissimo, le risposte degli ormoni possenti e tutto è stato completamente diverso, e solo a casa posso dire di aver fatto un aprto veramente attivo, sono convinta che in ospedale non avrei potuto.
Anche a casa l'assistenza è stata eccellente, con 2 ostetriche e un ginecologo, da parte di un gruppo che ha una pratica decennale di parti in casa e non ha mai avuto problemi particolari, anche quando c'erano le emergenze, perchè una volta selezionati i casi già a rischio le emergenze dell'ultim'ora possono sempre aspettare il tempo necessario a trasferirsi in un ospedale. Non serve niente di fantascientifico, lo facevano anche le nostre antenate, ma oggi lo si può fare molto meglio e in maggiore igiene e sicurezza.
Questa è la mia testimonianza... perciò non dico: partorite tutti a casa, è meglio - perché se non ti senti sicura a farlo probabilmente non sarebbe una così bella esperienza - ma non giudicate avventate quelle che decidono di farlo. I rischi del parto in ospedale sono diversi, ma ben documentati e io personalmente ho preferito altra situazione.
Antonella

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