Domenica "da Telefono Azzurro"

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Gio
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Domenica "da Telefono Azzurro"

Messaggio da Gio » mer mag 18, 2005 1:01 pm

Ciao, voglio raccontarvi due cose che mi sono capitate domenica scorsa.

Ci ritroviamo tra amici (ma che gente frequento?), siamo quattro, cinque coppie.

Parlando del più e del meno scopro che due di queste coppie hanno bambini che si addormentano da soli, senza fiatare, nella loro cameretta, e dormono tutta la notte. Commento mio e di mio marito: beati voi!
Età dei bambini: la prima coppia ha una bambina di nove mesi, l'altra coppia ha due figli (uno e tre anni) ed è in attesa del terzo.

La mamma della prima coppia ci saluta dicendo: "vado, perchè devo fare il bagnetto a Francesca prima della cena, così dice il libro" e io: "che libro?" Risposta: "Fate la nanna" di Estivill. Al che mi scateno, premettendo che, se va bene a loro, va bene a tutti, ma non sapranno mai se per la bambina è andato "tutto bene".
L'altra coppia, senza leggere il libro, ha usato il metodo "lo lascio piangere finchè non dorme". E ha funzionato (non voglio immaginare le conseguenze).
Sempre per quanto riguarda la II coppia (i padroni di casa): dopo un po' non vedo più il bambino più grande, quello di tre anni. Lo vedo ricomparire dopo una mezzoretta in bagno, con il papà arrabbiato che gli lava le gambe: il bambino aveva fatto qualche capriccio o ne aveva combinata una ... ed era stato messo "a pensare" chiuso nella cabina-armadio, con la luce spenta. Lì dentro si è fatto la pipì addosso, ecco perchè il papà lo lavava. Mio marito lo aveva sentito piangere e sapeva cosa stava succedendo, ma non ha avuto il coraggio di intervenire nel terreno scivoloso che può essere l'educazione dei figli ... degli altri.
Conclusione: oggi è mercoledì e ci stiamo ancora male. Fossero degli estranei totali penso che avrei contattato già il telefono azzurro. Ma si tratta di conoscenti, forse amici, e il discorso è più complicato: entrambe le coppie arrivano da esperienze di volontariato nei paesi del terzo mondo. Sono spesso pronti a dire di vedere gli occhi di N.S. nei loro bambini ... ma Lo rinchiuderebbero in una cabina armadio?

Domanda a Voi: cosa posso fare? E COME?
Escludo il "fregatene", così come escludo la chiamata al Tel.Azzurro.
Vorrei consigli su come intervenire senza aggredire (in modo che mi ascoltino e non mi mandino subito a quel paese), o come non intervenire ma riuscire in ogni caso a modificare le cose.

Alla prima coppia, quella di Estivill, ho indicato il forum "Estivillnograzie" e l'articolo di Attachment Parenting di Antonella, oltre all'articolo "Fate la nanna, ma senza pianti" che si trova sul sito di Ulrike Schmidtleitner con quello di Antonella, ma è con la seconda che ho il problema più grosso ... in più mio figlio chiede spesso di tornare a trovarli per giocare con quei bambini ...

Gio

Emy
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Messaggio da Emy » mer mag 18, 2005 4:25 pm

E' difficile rispondere, però se vuoi magari potresti..."prestargli un libro" così ..tanto per fare ;) perchè "sai mi è piaciuto molto"
Tipo il concetto del continuum, oppure il bambino è competente di juul, oppure più diretto Genitori efficaci di Gordon, o altri che hai letto .

E' una cosa delicata quella di intervenire e giudicare l'operato di altri genitori....

Però se tu sai cosa è successo, te lo hanno detto loro, potresti intavolare il discorso su te che magari"sarei terrorizzata a rimanere da sola in uno stanzino...tu no?", oppure qualunque altro atteggiamento un po' sopra le righe, lo pensi fatto su di te, e comunichi(con il tatto disponibile) che a te non piacerebbe e che "chissà come mi sentirei abbandonata".

Chiara
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Messaggio da Chiara » mer mag 18, 2005 4:47 pm

Anche io presterei il concetto del continuum...
Direi che il capitolo in cui l'autrice descrive quello che prova un neonato lasciato solo a piangere... fa passare la voglia di fare i duri.

Chiara

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » gio mag 19, 2005 9:52 pm

io sarei tentata di parlare con sincerità e dire che mi sono sentita a disagio e dispiaciuta sia per il bambino che per i genitori...

Un libro che sto leggendo e che mi fa molto pensare, "comunicazione nonviolenta" di Rosemberg, suggerisce di seguire uno schema in cui si esprimono: 1) osservazione 2) sentimenti 3) bisogni 4) richiesta.

In questo caso sarebbe qualcosa del tipo:
"quando ho assistito all'episodio dell'altra sera....
"mi sono sentita....
"perché vorrei (che si trovasse un altro modo per dare limiti ai bambini senza...) (oppure: perché vorrei condividere con voi il nostro punto di vista...)
"ti andrebbe di parlarne con me?

è solo uno spunto. Però io ci proverei a parlare, ma che sia chiaro che intendo con il cuore non applicando una tecnica.
Antonella

flo
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Messaggio da flo » ven giu 10, 2005 2:04 pm

Ciao Gio,
capisco quello che hai provato perchè è lo stesso disagio che ho provato io in un paio di occasioni.

Una volta a cena con una coppia di amici (più che amici sono vicini di casa) con un bimbo pressocchè coetaneo del nostro (3 anni a fine mese), io e mio marito siamo rimasti sconcertati quando ci hanno raccontato che spesso mettono in castigo il figlio, in camera da solo...al buio!!!
A parte rimanere esterrefatta e inorridita, sono solo riuscita a chiedere (in modo forse un po' ironico) se il metodo funzionasse. La risposta è stata no. (?!?)

Con un'altra coppia, invece, parlando di come/quanto dormono i bambini, salta fuori che loro hanno applicato il Fate la nanna del "genio" con la loro bimba di due anni (e già mi giravano....), che dopo una settimana di pianti e urla, arrivando persino a VOMITARE (#@ç§*°aaaaAAAAARGGHHHHH!!), ha "imparato" a dormire (=leggi:"anche se si sveglia di notte non ci rompe più i c***ni piangendo e chiamandoci ma se ne sta buona e rassegnata in silenzio")!! Al che non ho potuto trattenermi dal dire (nella maniera più pacata e diplomatica possibile...ma non so se ci sono riuscita...) la mia a proposito di Estivill e delle stupidate scritte nel manualetto! Ho lasciato poi cadere il discorso perchè non li frequentiamo abitualmente, la moglie l'avevo conosciuta solo in quell'occasione...

Sarebbe bello riuscire a proporsi nella maniera giusta, i consigli che avete dato sono ottimi, ma si rischia inevitabilmente di passare per saccenti o ficcanasi e impiccioni... Se non c'è un rapporto più che consolidato e di amicizia, diventa molto difficile...

zakk
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Messaggio da zakk » ven giu 10, 2005 3:14 pm

anche a me è capitata recentemente una cosa simile: la bimba di un mio amico dorme da sola nel lettino e poppa regolare come un orologio ogni quattro ore giorno e notte. Nell'immediato sono stata colpita da una punta di invidia, ma poi indagando ho scoperto che dietro c'era lo zampino di estevill e di aggiunte di latte artificiale...
Quando si tratta di educazione dei bimbi si trovano in giro teorie opposte e contrarie, come fai a convincere un altro che il tuo punto di vista è più giusto? si rischia davvero di arrivare a litigare e finire con un "io la penso così e basta!".

carlapioneer
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Messaggio da carlapioneer » ven giu 10, 2005 9:06 pm

ciao a tutte
volevo sapere come fare a trovare il forum estevillenograzie. riguardo al topic è dura , io di solito non sono molto diplomatica, anch'io ho o meglio pensavo di avere un'amica che addormenta suo figlio con esteville, e devo essere sincera non ci troviamo tanto come prima perchè ci stiamo scoprendo diverse da quello che entrambe pensavomo di essere, e siamo tutte e due molto convinte dei metodi "opposti" che stiamo adottando e ci stiamo lentamente allontanando
Carla

Gio
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Messaggio da Gio » lun giu 13, 2005 8:18 am

Giusto per aggiornarvi: non ho più rivisto quella famiglia.

Non mi piaceva l'idea di affrontare l'argomento per telefono e non abbiamo molto modo di vederci. In più la settimana scorsa è nato il loro terzo figlio.

Probabilmente li vedrò tutti nel prossimo week-end in occasione dell'incontro mensile con lo stesso gruppo di persone che erano presenti allo scorso incontro, quendo si è verificato l'episodio dell'armadio, ma non so se è il caso di parlarne apertamente davanti a tutto il gruppo ... allo stesso modo mi sento a disagio a parlarne a tu per tu con questi genitori, in particolare perchè il papà mi sembra piuttosto aggressivo e non so se riuscirei a reggere un eventuale "scontro".

Vedremo se/cosa riuscirò a fare.

Gio

flo
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Messaggio da flo » lun giu 13, 2005 10:41 am

carlapioneer ha scritto:ciao a tutte
volevo sapere come fare a trovare il forum estevillenograzie.
Ciao, devi andare a questo indirizzo:

http://it.groups.yahoo.com/group/estivillnograzie/

e mandare due righe insieme alla richiesta di iscrizione.

Naturalmente l'invito è aperto a tutti coloro che hanno voglia di confrontarsi e che magari hanno materiale/link/articoli e quant'altro su questo famigerato "genio" del sonno...

A presto
Flo

Emy
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Messaggio da Emy » lun giu 13, 2005 2:01 pm

Infatti Gio parlarne davanti a tutti non mi sembra il caso... spero che tu riesca a prendere la palla al balzo, ultimamente mi stanno sfuggendo tante occasioni di parlare di alcune cose, e me ne accorgo solo dopo.

Chiara
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Messaggio da Chiara » lun giu 13, 2005 5:48 pm

Ma... come per tante altre cose, è davvero difficile riuscire a fare breccia nel muro di convinzione e sicurezza dei genitori che applicano questo metodo.
Anche perchè mi sembra di capire che aplicare o non applicare il metodo è largamente dipendente dal nostro modo di essere, dal nostro grado di sensibilità, dalla nostra sicurezza, dal sapersi fidare del nostro istinto...
E discutere di queste cose non è semplice, perchè non è il semplice fatto di come addormenti il pupo, ma mette in discussione tutto il modo di essere di una persona adulta. Mette in discussione una marea di cose correlate al modo in cui si gestisce la maternità, il rapporto con il bambino, il rapporto con la madre-nonna, il rapporto col partner...
Perciò alla fine o ci si prende per i capelli o è meglio lasciar decadere il discorso... La cosa migliore è provare a lavorare a monte del problema, ovvero sulle donne che ancora non sono madri...
Se un'amica aspetta un bimbo, gli si può regalare un bel libro, tipo il concetto del continuum, oppure anche sul sito della leche league ci sono vagoni di articoli sull'attachment parenting, ed una volta interiorizzato quel concetto è difficile aprire la porta ad Estevill...
Più di così non si riesce a fare, secondo me.
Non solo con le conoscenti o le amiche, anche con le nonne, c'è lo stesso problema. L'idea di lasciar piangere un bambino non è poi così originale, anche ai tempi dei nostri genitori è stato ampiamente utilizzato questo metodo, anche se nessuno ci aveva scritto su un libro. Alla nonna puoi dire:
"non son d'accordo di lasciar piangere il bimbo",
ma è difficile dirle che ha sbagliato.


Chiara

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