Messaggio
da Emy » mer mag 11, 2005 10:00 am
Allora parlavo per il lavoro, per i bimbi credo sia lo stesso, se una cosa è considerata noiosa, un dovere, non la vogliono fare :).
La paura è che questa società invece impone discorsi cme "se cè da fare si deve fare"....ma nessuno dice il contrario, solo che il punto ddi partenza è diverso.
A parte quando sono nervosa la tendenza è il far trovare interessante anche i l mettere a posto, ma non serve fare chissà quale gioco, io provo piacere anche nel vedere il pavimento che si libera, magari dispongo tutto in fila, o gli faccio fare voli diversi, o faccio la ruspa.
.
Io non so però quanto sia fondamentale il tenerli sempre in braccio...ho la sensazione che sia più importante l'atteggiamento mentale "in braccio".
Questo modo di essere con il bambino, e non sempre PER il bambino.
Avere la disponibilità di accogliere mentalmente il bimbo nel momento in cui ne ha bisogno, pensare con lui al suo problema, che non è necessario risolvere,è una gran cosa anche solo che il bimbo si senta compreso e accolto.
Quanto mi è sempre piaciuto esserci e non avere l'obbligo di agire, poter osservare le situazioni, senza dover in qualche modo esprimere un opinione, o muoversi.
Questa è il bisogno "in braccio" la sensazione che pensavo di non aver diritto di avere, "perchè in questa società sei continuamente chiamato ad agire pena il venir definito incapace , ritardato o quant'altro."
E questa vedo che è lo stesso bisogno dei bimbi...il poter osservare "in braccio" ossia con le spalle coperte, il poter provare le cose, senza dover subito dar rprova di dovercela fare.
Mia figlia ha imparato ad andare in bicicletta così...con la biciclettina, che poteva prendere quando voleva (in casa) spingersi con le gambe, poi giù in cortile, fino a spingere con un piede a terra ed un pedale, ed infine due pedali.
Non la solita solfa del togliere una rotella o storgerle, e poi correre col bimbo tenendo la bici.
Vabbè come al solito divago.