il concetto del continuum (autore Jean Liedloff)

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MIA
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il concetto del continuum (autore Jean Liedloff)

Messaggio da MIA » sab feb 26, 2005 11:48 pm

Sono mamma da 11 mesi e mi farebbe piacere scambiare opinioni e commenti con persone che hanno avuto occasione di leggere il libro "Il concetto del continuum" dell'autrice Jean Liedloff e che hanno deciso di vivere la loro vita di genitori secondo il modello descritto nel libro.

Emy
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Messaggio da Emy » dom feb 27, 2005 6:34 am

Ne ho sentito parlare...ma non l'ho letto...però credo che mi ispiri...
Mi puoi dire a grandi linee qualcosina sul libro?

Blixa

Messaggio da Blixa » dom feb 27, 2005 9:16 am

Sono entrata nel sito (in inglese)

http://www.continuum-concept.org/,

mi accingo a leggere perché. dal poco che ho visto, si basa sul rispetto del legame fisico tra madre e figlio che, al contrario di quello che di norma succede da noi, non viene interrotto dopo la nascita, ma proseguito rispettando il naturale bisogno del bimbo.
E anche perché mi piange il cuore a leggere questo consiglio dato da un pediatra, su un sito web, ad una mamma che chiede come fare ad evitare che il cucciolo di 13 mesi smetta di cercare il seno (per conforto), soprattutto la notte:

<<Nessun genitore vuole far soffrire il proprio "cucciolo" ma alcune regole vanno date, regole a cui si opporranno piangendo o reagendo negativamente ma, per il bene loro (la vita è fatta di frustrazioni ed è meglio che lo imparino da piccoli e dai genitori che da grandi nella vita).>>

MIA
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il concetto del continuum - ritrovare il ben-essere perduto

Messaggio da MIA » dom feb 27, 2005 4:21 pm

Jean Liedloff: "La prima violenza che caratterizza la nascita della vita nella nostra cultura è la rottura traumatica del rapporto madre-bambino sin dai primi istanti di vita.
La separazione violenta del neonato dalla madre, imposta dalle moderne tecniche ospedaliere di gestione del parto, viene poi ripetuta spesso ORGOGLIOSAMENTE nel corso della vita neonatale.
In realtà QUESTE TRAUMATICHE PRIVAZIONI INFANTILI SPESSO COSTITUISCONO LE PREMESSE PER LA FORMAZIONE DI INDIVIDUI ANSIOSI, SRADICATI, AGGRESSIVI.
A partire da un'originale esperienza di condivisione con una tribù di indios venezuali, l'autrice rilegge nella pagine del libro il nostro contraddittorio rapporto con il bambino, SPESSO DEVASTANTE PERCHE' PRIVO DELLE PIU' SPONTANEE ESPERIENZE DI CONTINUUM come la posizione dell'in-braccio, l'allattamento al seno, ecc.
Il libro, conosciuto e tradotto in numerosi Paesi, chiarisce come la riappropriazione dei legami iniziali, che i genitori avvertono istintivamente verso il bambino, sia IL PRIMO ESSENZIALE CONTRIBUTO PER EDUCARE ALLA PACE IN UN MONDO CHE GLI ADULTI - BAMBINI NON AMATI DI IERI - HANNO CONDOTTO SULL'ORLO DEL BARATRO."


Vi consiglio di cuore di leggerlo e successivamente di dare un'occhiata al sito Internet: è assolutamente FANTASTICO. Gli spunti e i consigli che ho ricevuto da altre mamme del mondo che CREDONO VERAMENTE nell' attachment parenting sono preziosissimi!!! Sono tantissime le mamme all'estero a fare parte del forum di questo sito, ma italiane credo siamo solo in 2 !!!! Per questo ho deciso di provare a "reclutarne" altre su Promiseland!!!!

Ci terrei molto a sentire cosa pensate del libro e a discuterne anche con voi!
A presto!

MIA
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Re: il concetto del continuum - ritrovare il ben-essere perd

Messaggio da MIA » dom feb 27, 2005 4:24 pm

Blixa, ho letto quello che hai riportato dal sito web sul consiglio di quel pediatra ASSASSINO!
Sono convinta che le cose possono cambiare se diventiamo più numeroso e più unite!!!!
Un bacio.

manuela
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Messaggio da manuela » dom feb 27, 2005 6:38 pm

Ciao Mia,
che bello! Sembra un topic fatto apposta per me e non l'ho fatto io! Sono letteralmente entusiasta di questo libro tanto che l'ho già passato alla mia amica che ha avuto la sua seconda bambina e l'ho pregata di trovare dei minutini per leggerlo. Io ci sono arrivata un po' tardi. La mia bimba ha 23 mesi. Mi sono trovata perfettamente in linea con ciò che sostiene l'autrice. Pensa che io avevo letto, e mi avevano detto, che il tenere i bambini in braccio fa male alla schiena (la loro!) e così io cercavo di non tenerla troppo in braccio. La mia bimba si è difesa....così ogni due ore poppava per minimo quaranta minuti, di solito era un'ora...così praticamente ha trovato il sistema per starmi sempre appiccicata. La pediatra mi aveva detto di tenerla solo venti minuti al massimo e poi staccarla...ma sai come va con i consigli che dalla pancia senti che non sono giusti per te e per il tuo bambino? L'ho puntualmente ignorata. Ora, leggendo il libro, mi sono accorta che stavo seguendo il mio istinto. Peccato..io non conoscevo nemmeno l'esistenza della fascia per tenere con sè i bimbi! Poi ad un certo punto ho infranto un'altra delle regole che tutti vanno declamando (e questo grazie al forum!) e l'ho messa nel lettone! Che bello tenersela stretta anche di notte! Ora è grandina e lascio che trotterelli dietro a me come fanno le indiane...Ieri im veniva da ridere perchè ero al super ed ho provato a camminare senza star tanto lì a dirle vieni qui, vai là, andavo per la mia strada (logicamente attenta a tutto quello che faceva!) ma cercando di farle sentire che è venuto il momento di seguirmi e mi sto sforzando di aiutarla solo quando ne ha proprio bisogno. Certo le indiane sono più poetiche nelle loro foreste...il super è un luogo ben squallido e poi ci sono decisamente più insidie (credo!). Comunque anche in casa io faccio le mie cose e lei già comincia a farle per emulazione. E così mi capita di fare la crostata senza zucchero nell'impasto....e chissà quante altre! Non vedo l'ora di andare a vedere il sito!
a presto
manuela
P.S. forse volevi un confronto un po' più colto e letterario..perdonami...oggi mi viene solo così!

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » dom feb 27, 2005 7:30 pm

il libro della Liedloff è radicale, eccessivo e rivoluzionario. A me ha fornito diversi "insight" che hanno capovolto il mio modo di vedere (che già era piuttosto controcorrente, come potete immaginare) su alcune cose. Il concetto di evitare di "centrare sul bambino" (child centered) la famiglia o la società (discorso recente in altre discussioni qui) mi è venuto da lì. Altra cosa rivoluzionaria: far maneggiare ai bambini oggetti comunemente ritenuti pericolosi, come i coltelli. Non ci crederete, ma non si fanno affatto male. Tutto dipende da come li proponi. Sarebbe un po' lunga da raccontare, ma ci si può tornare con calma.

Altre parti del libro (in particolare quelle strettamente psicologiche) mi sono sembrate semplicistiche e anche piuttosto giudicanti, rigide; il che non toglie nulla al valore positivo del nocciolo del libro, cioè il concetto del continuum vero e proprio (che è poi il continuum biologico di cui facciamo parte come specie, e che ci dà una serie di "aspettative" che hanno bisogno di essere soddisfatte. quando ciò avviene, sentiamo che le cose sono "giuste" e che soprattutto NOI siamo "giusti"; in caso contrario, c'è un'infelicità diffusa che spesso non è compresa o è attribuita erroneamente a qualcosa di sbagliato in noi.

In seguito alla lettura del libro ho trovato una mailing list in lingua inglese che ho frequentato per qualche anno; c'erano allora un sacco di discussioni veramente interessanti con genitori di tutte le parti del mondo (ma specialmente anglofoni, quindi dagli USA, australia, sud africa, israele, francia, però anche un paio di persone dall'italia) che stavano sperimentando questo nuovo approccio.
Attualmente ho sentito dire che la mailing list è molto scaduta, gestita da persone diverse da quelle di allora, ci sono stati dissidi e c'è un clima molto rigido e giudicante; però potrei anche sbagliarmi a dire questo, perché non la frequento attualmente e da quando ho sentito queste voci le cose potrebbero essere cambiate ancora.

Ho poi fondato un forum in lingua italiana (che è stato il mio primo forum... che commozione ripensarci!) che si chiamava UmaNaturalMente, che ha ospitato splendide discussioni, non solo sui bambini e l'essere genitori anche se questo era prevalente. Ahimè, il forum è stato chiuso da Delphi (che era il sito ospitante) perché a un certo punto si doveva pagare e non ce l'abbiamo fatta ad organizzarci per tempo. Il contenuto è stato riversato in un altro forum di Yahoo, ch però ha chiuso i battenti anche quello un paio di anni fa e così... addio! centinaia di discussioni andate perse. Solo qualcosa che ho salvato in meoria nel mio PC, ma ovviamente non tutto...

Comunque il Concetto del Continuuum, fra un forum e l'altro, mi ha portato a splendide amicizie che durano ancora oggi.

leggete il libro, si fa prima che a parlarne in astratto!
Antonella

MIA
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il concetto del continuum

Messaggio da MIA » dom feb 27, 2005 11:31 pm

Ciao Antonella e grazie per aver scritto su questo argomento: lo speravo tanto e ci tenevo ad avere anche un tuo parere!
Io sto da pochi giorni scrivendo sul forum del sito Internet del Continuum Concept e ne sto traendo molti utili spunti, per ora il mio giudizio è abbastanza positivo ma non voglio parlare troppo presto ...

Ciao anche a te Manuela! Mi piacerebbe incontrare altre mamme che cercano di vivere la loro maternità come le mamme indiane Yequana del libro. Tu dove vivi?

Io sono mamma di una girl di 11 mesi e vivo vicino a Milano!

Chiara
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Messaggio da Chiara » lun feb 28, 2005 6:20 pm

Sono andata a vedere il sito e mi è piaciuto molto, credo che prenderò il libro.
Oltre alla questione abbastanza istintiva di non lasciar piangere mai un bambino è davvero interessante la posizione di non centrare la vita della famiglia sul bambino.
Una cosa che avevo osservato anche io ma che non ero ancora riuscita a formalizzare in un modo di accudire: al bambino piace essere coinvolto nelle attività degli adulti.
Quando mi sono portata il piccolo dietro nelle commissioni "avventurose" dove magari potevo pensare di lasciarlo per comodità alla nonna lui poi era molto più contento e ben disposto anche al cibo.
Quando invece ho tutti i riguardi e organizzo le attività in funzione del suo sacro pisolino spesso poi è di cattivo umore o "mi rifiuta la pappa"
Leggerle questa cosa sul sito è stata un po' una rivelazione, come se riscoprissi una cosa che già sapevo e non sapevo di sapere...

Ma allora ricollegandomi all'altro libro che io e Manuela stiamo leggendo: "i no che aiutano a crescere"
la prima parte relativa ai bebè è completamente cannata.
Le parti successive, in teoria non ci si dovrebbe neanche trovare nella situazione di oppposizione descritta...
Per ora le sto leggendo col beneficio di inventario.
Un'opinione più seria me la farò quando mi ci troverò .
Però è vero, come dice Manuela certe cose lo senti con lo stomaco che non sono giuste!

Ricordo che la prima volta che ho letto "fate la nanna" di Estevill ero incinta e ... bho mi son detta sarà... poi vedremo
Poi quando ho avuto per le mani il mio piccolo l'ho sentito subito dentro di me che non era quella la cosa giusta da fare e me lo sono accudito come mi sentivo, portandolo anche nel lettone.
Una parte di me, quella più istintiva ed "animale" sapeva che era giusto così, l'altra parte di me, quella razionale e "civilizzata" temeva di sbagliare e fare male.
Poi ho letto "genitori di giorno e di notte" di Sears ed ho deciso di licenziare la mia parte civilizzata. Di ogni tanto ci prova ancora ad infastidirmi, specie quando ci sono estranei "troppo civili" che la risvegliano... ma io mi fido di più del mio lato animale;-)

Chiara

narmaina
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Messaggio da narmaina » lun feb 28, 2005 7:54 pm

il continuum l'ho dovuto prenotare da feltrinelli perchè è quasi introvabile, ma almeno ho letto tutto il sito....
per i no, cosa da non crederci, l'ho trovato senza cercarlo....
sarà un destino?????
poi vi faccio sapere....

Gio
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Messaggio da Gio » mar mar 01, 2005 10:36 am

Ho provato a far nascere in casa Franci (e non ce l'ho fatta ... trasportata in ospedale a dilatazoine completa!!! Mi sembrava che ogni tombino fosse mio!!!) e ho fatto nascere in casa Federica. Tutti e due mi sono stati addosso (lui nella fascia, lei nel marsupio baby Bjorn modificato in modo da tenerla sulla schiena e avere entrambe le braccia libere per fare i lavori di casa) e lei lo è ancora abbastanza, anche se ha già dieci mesi.
Li tengo in braccio tantissimo ancora oggi e dormiamo in quattro nel lettone.
Ultimamente faccio mettere a posto le posate a Francesco (anche i coltelli): lui obietta "mamma, pungono i coltelli" e io: "se fai attenzione non ti tagli e non ti pungi" e lui fa attenzione e non si fa male ed è molto orgoglioso di quello che fa.

Ho molte difficoltà a non essere "child-centered". Mi aiutate dandomi degli spunti adeguati al qui e ora e non alla foresta amazzonica o a centinaia di anni fa?

Grazie, Gio

cosimamma
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continuum e portare i piccoli

Messaggio da cosimamma » sab mar 05, 2005 3:47 pm

visto che siete interessate a questo libro vi dico il sito che x primo me l'ha fatto conoscere,è di una associazione di cui faccio parte:www.portareipiccoli.it

fratea
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Messaggio da fratea » sab mar 05, 2005 7:05 pm

Ciao Mia e ciao a tutte

io ho letto "il concetto del continuum" prima che nascesse Tea, che ora ha 7 mesi e me ne sono innamorata.
Ho apprezzato tutte le teorie elaborate dall'autrice e ho cercato di metterle in pratica, sicura che l'istinto mi avrebbe guidata in quella direzione.
ho voluto partorire in un ospedale (San Gerardo a Monza) in cui erano più sensibili ai bisogni del bambino appena nato, seguendo, più o meno, il metodo di Leboyer.
devo dire che, volente o nolente, le ho applicate (le teorie della Liedloff);Tea, infatti, non mi ha permesso di fare altro:non è mai voluta stare nel passeggino e io mi sono trovata a fare le faccende di casa con lei nella fascia e ad andare in giro con lei sempre addosso...
l'allattamento a richiesta ha fatto in modo di contribuire a questo continuum e di stare poi nel suo lettino sembra che proprio non ne voglia sapere (eppure io ci provo ogni sera!)
non so se sarà una persona più equilibrata di me, cui il continuum è stato violentemente interrotto fin dalla nascita:siamo nate in due e quindi c'era da spartirsi le attenzioni dei genitori, allora molto più rigidi dei genitori di oggi, e sono stata per 2 settimane dalla nascita in una incubatrice....e devo dire che l'effetto descritto dalla Liedloff del mancato continuum li riscontro tutti in me.....

però penso anche che tutto quello che accade abbia un senso.chiamiamolo Karma (non si dice forse che ogni bimbo si sceglie i propri genitori??).e che la teoria è bella ma poi ognuno si deve rapportare alla propria realtà.non sempre si può scegliere.
in fondo, nel mio caso specifico, se non fosse esistita l'incubatrice io probabilmente non sarei qui....e se l'interruzione del continuum mi ha creato disagi forse è perchè dovevo imparare a superarmi.....

Da febbraio ho ricominciato a lavorare part-time (per qualche mese lavoro da casa dei suoceri che mi tengono Tea) e devo dire che lei è diventata molto mammona da allora ..che sia un'incrinatura del continuum??!!....io purtroppo non posso farci niente.cerco solo di recuperare nel tempo rimanente.

Tea per ora è una bimba solare.spero che lo rimanga .
La nostra società, purtroppo, non ci aiuta a mentenere questo continuum.io penso che la cosa più importante sia rimanere il più serene possibile anche coi compromessi impostici dalla realtà esterna.

tanti saluti e a presto
francesca

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » mar mar 08, 2005 11:52 pm

fratea ha scritto:siamo nate in due e quindi c'era da spartirsi le attenzioni dei genitori, allora molto più rigidi dei genitori di oggi, e sono stata per 2 settimane dalla nascita in una incubatrice....e devo dire che l'effetto descritto dalla Liedloff del mancato continuum li riscontro tutti in me.....
ciao Francesca
una cosa che ho imparato dalle altre persone che popolavano quella lista sul continuum è che il continuum spezzato lascia molte ferite, ma anche che ci sono modi per sanarle. Su quella lista ho sentito innumerevoli storie di persone straordinarie che giorno dopo giorno trovavano e applicavano modi creativi e profondamente vitali per riconnettersi al continuum. Devo dire che in questo i figli sono una chance speciale, perché ti riavvicinano alla vita che c'è in noi e ti aiutano a ritrovare una dimensione che credevi perduta, ed anche a riscattare, attraverso un modo diverso di accudire, crescere e rispettare un bambino, quello che a volte tu stessa non hai ricevuto.
Antonella

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cuccioli nel lettone

Messaggio da cosimamma » mer mar 09, 2005 12:17 am

le mamme non sbagliano mai....non so se questo sia vero,ma so che dobbiamo sempre seguire quello che ci dice il nostro istinto.E' giusto informarsi, studiare, farsi delle opinioni, ma poi seguiamo quello che è meglio pwr noi e soprattutto per loro!ho sempre portato i miei figli ovunque, anche se sono piccoli, ma se mi davano lo "stop"mi sono fermata.Se li vesto"bene"perchè mi piace vederli carini non li posso poi sgridare se si rotolano a terra, se vogliono smontare un giocattolo è il loro e lo possono fare,sono esempi stupidi,ma spero che capiate cosa intendo.per quanto riguarda il lettone....quando Cosimo viene di notte e dice"voglio stare vicino a voi"mi ricordo di quella bambina che moriva dalla voglia di dormire con Mamma e Papà....così lo accolgliamo e se poi ci"rompe"quando si è riaddormentato lo riportiamo nel suo letto,se no sta con noi e poi si unisce anche la Pupolina per la poppata notturna...a volte stò un pò scomoda,anche xke il letto è antico ed è più alto e stretto di un matrimoniale, però che bello avere tutti i miei cuori che battono sotto le coperte!

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