Quando mangiare sano è un problema
Inviato: mar set 03, 2013 11:10 pm
Entro in punta di piedi cercando un confronto sincero e spero un po' di comprensione...
Io non sono crudista, in realtà non sono più nemmeno vegana o vegetariana...ma ho un regime alimentare molto controllato e studiato e se non mi rivolgo a voi, che anche se per ragioni diverse, avete comunque un tipo di regime lo stesso molto di nicchia rapportato a quello di massa.. non so davvero a chi rivolgermi....
Ho questo problema che mi condiziona la vita sociale da anni ormai.. se lo esponessi a molti terapeuti lo bollerebbero come ortoressia... nè più nè meno che un disturbo alimentare come bulimia o anoressia... ma io mi rifiuto di vederla così!
L'anoressico non mangia, rifiuta il cibo.. e inevitabilmente crea scompensi e denutrizione
Il bulimico si abbuffa poi vomita.. mandando in tilt l'organismo.. in entrambi i casi si rischia la vita.
L'ortoressico che fa: mangia sano. Molto sano. Troppo sano? Ma perchè? Esiste un confine, un limite al mangiar sano?
E quando mai!
La verità è che il cosiddetto ortoressico sta alla grande... i problemi sorgono a livello di socializzazione perchè quella che comunemente è l'alimentazione seguita dalla massa non è un'alimentazione sana.. e dato il contesto in cui scrivo.. bè penso sia inutile che vi dica perchè.. la ristorazione tradizionale propone cibi raffinati, bruciati per renderli più gustosi (quando si sa che le parti bruciate dei cibi sono cancerogene), materie prime scadenti, tanto sale, zucchero, abbinamenti basati sul gusto ma mai anche sulle corrette regole per abbinare gli alimenti (e le due cose non sarebbero affatto inconciliabili, in teoria) ..etc... insomma penso che con voi sfondo una porta aperta su questo aspetto...
E da qui il mio problema.
Non riesco a far conciliare il mio stile di vita che è quello di un'alimentazione sana con il mangiar fuori...ovvero: inviti a cene/grigliate/pizzate.. ma anche matrimoni e tutte quelle occasioni dove ci si ritrova per mangiare cibi tradizionali e quindi per me improponibili....contrari alle mie regole e abitudini...
Il tutto è aggravato dal fatto che sono piuttosto giovane e sto ancora costruendomi la mia rete sociale...amicizie, amore....
Non ho un compagno, è tutto in costruzione, dovrei essere nel pieno della vita, delle occasioni sociali, delle uscite e feste e serate e quant'altro... ma questo aspetto sempre mi frena....
Vorrei tanto anch'io che uscire e stare in compagnia non fosse una cosa sempre e solo legata al cibo... ma se si guarda alla realtà dei fatti.. lo è!! E il cibo della ristorazione, quello che si trova in giro... è cibo del tutto immangiabile per quel che mi riguarda...e quindi è più difficile far conciliare l'esigenza di integrarsi in un gruppo.. accettare inviti dall'altro sesso o da qualche amica..con scelte che sono di nicchia e non capite da tutti..
è molto più semplice quando si ha già un proprio nucleo, persone intorno che sanno come sei e lo accettano o addirittura condividono le tue abitudini..metà del lavoro è fatto.
Il mio “caso” in realtà è molto banale..non sono più vegana, nè posso definirmi vegetariana.. mangio un po' di tutto ma solo cibi sani, bio e cotti secondo regole salutiste.. e soprattutto per me conta molto l'abbinamento dei cibi...il tutto non è frutto di elucubrazioni mie ovvio, ma dopo anni di fai da te, e consulti con nutrizionisti di varie correnti.. e analisi e prove su strada.. ho finalmente trovato il mio equilibrio alimentare...e ripeto non è nulla di inaudito, semplicemente è bilanciato, ci sono abbinamenti studiati che fanno sì che i vari cibi non provochino gonfiore... tante verdure, tanta frutta ma a orari specifici... insomma i nutrienti sono tutti presenti, ma cucinati in modo sano, con materie prime di qualità...tutto perfetto
E non ho nemmeno problemi ad accettare intorno persone che vivono diversamente, non mi sento superiore nè mi dà fastidio ciò che fanno gli altri... se consumano qualsiasi tipo di alimenti, abbinati come vogliono.. è una loro scelta... così come sopporto magari il fumo di conoscenti o colleghi se si è all'aperto (al chiuso confesso che mi dà molto fastidio e spesso lo faccio presente..o mi allontano..) l'unico gap è che non riesco, IO, per me stessa... a dismettere le mie regole mai, per nessun motivo....
e questo preclude totalmente il condividere le abitudini alimentari consuete degli altri... nemmeno occasionalmente..
"ti porto a cena", "ti porto a bere qualcosa", “ti offro un gelato” ...frasi standard che a qualsiasi altra persona sarebbero gradite e del tutto accettabili, per me sono fonte di stress... e rifiuto.
“a cena” → dove, come.. a mangiare cosa? Non posso ovviamente decidere io o pretendere che mi si porti in un ristorante salutista dove posso, che so, ordinare una cena a base di tofu e verdure al vapore.... abito anche in un piccolissimo paese quindi figurarsi.. al massimo pizzeria o piadineria...cose così
“bere qualcosa” → l'unica cosa che riesco a prendere in un bar è un the o una tisana..cocktail, bevande alcooliche o succhi extra-zuccherati sono fuori discussione
“gelato” → non mangio dolci, lo zucchero proprio è abolito (al massimo miele o una puntina di fruttosio nel caffè al mattino..)
Uno potrebbe immaginarmi pelle e ossa, così rigida, così intransigente.. (ah oddio, ma non mangi nulla!!) e invece sto benissimo, sono del mio peso forma, tonica... e piena di energia...ho trovato il mio equilibrio..soprattutto mi ha fatto bene abolire lo zucchero raffinato, ridurre il sale, stare attenta ai metodi di cottura...poche spezie, tante erbe aromatiche soprattutto prezzemolo, basilico, origano, alloro..carboidrati molto ridotti...e abbinamenti studiati tra i vari alimenti...
solo che finchè sono a casa mia va tutto alla grande....ma poi? Al ristorante è impossibile. So che esistono posti apposta (ristoranti bio, salutisti, vegani..) dove potrei trovare qualcosa.. per es. del tofu cucinato in qualche maniera sana... ma se guardo all'offerta della maggior parte dei locali convenzionali.. è impossibile.. non difficile... proprio impossibile!
ultimamente sono stata in vacanza e ho accompagnato a cena una persona – dopo anni - eravamo in un paesino..io avevo cenato a casa con una scusa.. ma una volta lì ho preso in mano il menu per curiosità... e mi sono resa conto di come..se avessi dovuto scegliere qualcosa per forza...non avrei avuto scampo :'(
L'unica cosa passabile era un'insalata verde specificando che non volevo altro (mais, formaggio etc.) e condimenti a parte – considerando che sono abituata a olio evo di alta qualità, aceto solo di mele, sale non raffinato.. e lì avrei trovato tutto scadente: olio chissà quale (quelli industriali che poi scopri che sono miscele corrette e adulterate.. e non è nemmeno olio di oliva) aceto di vino che non sopporto.. sale raffinato... Alla fine non avrei mangiato nulla e sicuramente non di gusto!!! Pesce e carne erano proposti arrostiti e con parti sopra molto bruciacchiate - che so essere cancerogene più del fumo di sigaretta passivo.. c'erano verdure alla griglia ma avevano un aspetto pessimo, anch'esse tutte bruciate sopra e la qualità era scadentissima.. poi peperoni a volontà che peraltro non digerisco.. mi sono davvero demoralizzata. Lo so che dovrei imparare a scendere a compromessi nella vita.... a pensare che una volta non mi uccide... ma una parte di me reputa assurdo che si debba pagare per qualcosa che per me non sarebbe un piacere ma una costrizione.. solo perchè “è una convenzione sociale”...quando alla fine per stare insieme basterebbe fare una passeggiata, o andare a una festa dove si balla, si ride, si scherza, ma senza per forza che tutto debba essere incentrato sul cibo..considerando che ognuno è diverso....
E poi è facile dire: “va bè dai per una volta che ti fa” ma poi non è mai “una volta” perchè è una catena che una volta iniziata non si ferma mai.. a cena il venerdì, poi a cena il sabato.. un aperitivo qui, una grigliata là... e poi un compleanno, un matrimonio...e sempre si mangia.. cosa tira cosa e ogni volta è sempre il solito scenario e la solita routine di cibi che io non consumo: pizza, panini, torte... bevande zuccherate... primi piatti costituiti da pasta e riso raffinati ..oppure carne, pesce rigorosamente bruciacchiati.. formaggi che tra l'altro non digerisco neppure.. e non posso sempre elemosinare una misera foglia di insalata.. lì davvero rischierei di diventare anoressica...
Lo so che sembrano davvero le parole di una persona eccessivamente rigida, ma mi sono detta che forse qui potevo trovare un ascolto che in altri luoghi e contesti è impossibile da trovare (mi direbbero solo: smettila con queste assurde fissazioni, tanto per loro è facile...). ..anche se voi avete un regime diverso dal mio, ma pur sempre di nicchia , estrema nicchia rispetto al tradizionale....
Mi trovo costantemente di fronte a un bivio: o rinuncio a una vita sociale e sto bene fisicamente come adesso, con il mio organismo in salute e al meglio.... oppure rinuncio a star bene e mi tengo cattiva digestione, disturbi intestinali, stanchezza, denutrizione (perchè alla fine non mangerei nulla) e tutti quei piccoli grandi disturbi che un organismo nutrito con cibo scadente, pasticciato o abbinato male manifesta...
So che non esiste forse nemmeno una soluzione, ma vorrei almeno che mi diceste qualcosa.. cosa ne pensate, se anche voi avete questi problemi o.. vi siete creati la vostra rete di persone attorno che vi accetta per quel che siete... in quel caso beati voi.
Vorrei tanto un vostro sincero parere, e grazie per avermi letta... davvero!!
Io non sono crudista, in realtà non sono più nemmeno vegana o vegetariana...ma ho un regime alimentare molto controllato e studiato e se non mi rivolgo a voi, che anche se per ragioni diverse, avete comunque un tipo di regime lo stesso molto di nicchia rapportato a quello di massa.. non so davvero a chi rivolgermi....
Ho questo problema che mi condiziona la vita sociale da anni ormai.. se lo esponessi a molti terapeuti lo bollerebbero come ortoressia... nè più nè meno che un disturbo alimentare come bulimia o anoressia... ma io mi rifiuto di vederla così!
L'anoressico non mangia, rifiuta il cibo.. e inevitabilmente crea scompensi e denutrizione
Il bulimico si abbuffa poi vomita.. mandando in tilt l'organismo.. in entrambi i casi si rischia la vita.
L'ortoressico che fa: mangia sano. Molto sano. Troppo sano? Ma perchè? Esiste un confine, un limite al mangiar sano?
E quando mai!
La verità è che il cosiddetto ortoressico sta alla grande... i problemi sorgono a livello di socializzazione perchè quella che comunemente è l'alimentazione seguita dalla massa non è un'alimentazione sana.. e dato il contesto in cui scrivo.. bè penso sia inutile che vi dica perchè.. la ristorazione tradizionale propone cibi raffinati, bruciati per renderli più gustosi (quando si sa che le parti bruciate dei cibi sono cancerogene), materie prime scadenti, tanto sale, zucchero, abbinamenti basati sul gusto ma mai anche sulle corrette regole per abbinare gli alimenti (e le due cose non sarebbero affatto inconciliabili, in teoria) ..etc... insomma penso che con voi sfondo una porta aperta su questo aspetto...
E da qui il mio problema.
Non riesco a far conciliare il mio stile di vita che è quello di un'alimentazione sana con il mangiar fuori...ovvero: inviti a cene/grigliate/pizzate.. ma anche matrimoni e tutte quelle occasioni dove ci si ritrova per mangiare cibi tradizionali e quindi per me improponibili....contrari alle mie regole e abitudini...
Il tutto è aggravato dal fatto che sono piuttosto giovane e sto ancora costruendomi la mia rete sociale...amicizie, amore....
Non ho un compagno, è tutto in costruzione, dovrei essere nel pieno della vita, delle occasioni sociali, delle uscite e feste e serate e quant'altro... ma questo aspetto sempre mi frena....
Vorrei tanto anch'io che uscire e stare in compagnia non fosse una cosa sempre e solo legata al cibo... ma se si guarda alla realtà dei fatti.. lo è!! E il cibo della ristorazione, quello che si trova in giro... è cibo del tutto immangiabile per quel che mi riguarda...e quindi è più difficile far conciliare l'esigenza di integrarsi in un gruppo.. accettare inviti dall'altro sesso o da qualche amica..con scelte che sono di nicchia e non capite da tutti..
è molto più semplice quando si ha già un proprio nucleo, persone intorno che sanno come sei e lo accettano o addirittura condividono le tue abitudini..metà del lavoro è fatto.
Il mio “caso” in realtà è molto banale..non sono più vegana, nè posso definirmi vegetariana.. mangio un po' di tutto ma solo cibi sani, bio e cotti secondo regole salutiste.. e soprattutto per me conta molto l'abbinamento dei cibi...il tutto non è frutto di elucubrazioni mie ovvio, ma dopo anni di fai da te, e consulti con nutrizionisti di varie correnti.. e analisi e prove su strada.. ho finalmente trovato il mio equilibrio alimentare...e ripeto non è nulla di inaudito, semplicemente è bilanciato, ci sono abbinamenti studiati che fanno sì che i vari cibi non provochino gonfiore... tante verdure, tanta frutta ma a orari specifici... insomma i nutrienti sono tutti presenti, ma cucinati in modo sano, con materie prime di qualità...tutto perfetto
E non ho nemmeno problemi ad accettare intorno persone che vivono diversamente, non mi sento superiore nè mi dà fastidio ciò che fanno gli altri... se consumano qualsiasi tipo di alimenti, abbinati come vogliono.. è una loro scelta... così come sopporto magari il fumo di conoscenti o colleghi se si è all'aperto (al chiuso confesso che mi dà molto fastidio e spesso lo faccio presente..o mi allontano..) l'unico gap è che non riesco, IO, per me stessa... a dismettere le mie regole mai, per nessun motivo....
e questo preclude totalmente il condividere le abitudini alimentari consuete degli altri... nemmeno occasionalmente..
"ti porto a cena", "ti porto a bere qualcosa", “ti offro un gelato” ...frasi standard che a qualsiasi altra persona sarebbero gradite e del tutto accettabili, per me sono fonte di stress... e rifiuto.
“a cena” → dove, come.. a mangiare cosa? Non posso ovviamente decidere io o pretendere che mi si porti in un ristorante salutista dove posso, che so, ordinare una cena a base di tofu e verdure al vapore.... abito anche in un piccolissimo paese quindi figurarsi.. al massimo pizzeria o piadineria...cose così
“bere qualcosa” → l'unica cosa che riesco a prendere in un bar è un the o una tisana..cocktail, bevande alcooliche o succhi extra-zuccherati sono fuori discussione
“gelato” → non mangio dolci, lo zucchero proprio è abolito (al massimo miele o una puntina di fruttosio nel caffè al mattino..)
Uno potrebbe immaginarmi pelle e ossa, così rigida, così intransigente.. (ah oddio, ma non mangi nulla!!) e invece sto benissimo, sono del mio peso forma, tonica... e piena di energia...ho trovato il mio equilibrio..soprattutto mi ha fatto bene abolire lo zucchero raffinato, ridurre il sale, stare attenta ai metodi di cottura...poche spezie, tante erbe aromatiche soprattutto prezzemolo, basilico, origano, alloro..carboidrati molto ridotti...e abbinamenti studiati tra i vari alimenti...
solo che finchè sono a casa mia va tutto alla grande....ma poi? Al ristorante è impossibile. So che esistono posti apposta (ristoranti bio, salutisti, vegani..) dove potrei trovare qualcosa.. per es. del tofu cucinato in qualche maniera sana... ma se guardo all'offerta della maggior parte dei locali convenzionali.. è impossibile.. non difficile... proprio impossibile!
ultimamente sono stata in vacanza e ho accompagnato a cena una persona – dopo anni - eravamo in un paesino..io avevo cenato a casa con una scusa.. ma una volta lì ho preso in mano il menu per curiosità... e mi sono resa conto di come..se avessi dovuto scegliere qualcosa per forza...non avrei avuto scampo :'(
L'unica cosa passabile era un'insalata verde specificando che non volevo altro (mais, formaggio etc.) e condimenti a parte – considerando che sono abituata a olio evo di alta qualità, aceto solo di mele, sale non raffinato.. e lì avrei trovato tutto scadente: olio chissà quale (quelli industriali che poi scopri che sono miscele corrette e adulterate.. e non è nemmeno olio di oliva) aceto di vino che non sopporto.. sale raffinato... Alla fine non avrei mangiato nulla e sicuramente non di gusto!!! Pesce e carne erano proposti arrostiti e con parti sopra molto bruciacchiate - che so essere cancerogene più del fumo di sigaretta passivo.. c'erano verdure alla griglia ma avevano un aspetto pessimo, anch'esse tutte bruciate sopra e la qualità era scadentissima.. poi peperoni a volontà che peraltro non digerisco.. mi sono davvero demoralizzata. Lo so che dovrei imparare a scendere a compromessi nella vita.... a pensare che una volta non mi uccide... ma una parte di me reputa assurdo che si debba pagare per qualcosa che per me non sarebbe un piacere ma una costrizione.. solo perchè “è una convenzione sociale”...quando alla fine per stare insieme basterebbe fare una passeggiata, o andare a una festa dove si balla, si ride, si scherza, ma senza per forza che tutto debba essere incentrato sul cibo..considerando che ognuno è diverso....
E poi è facile dire: “va bè dai per una volta che ti fa” ma poi non è mai “una volta” perchè è una catena che una volta iniziata non si ferma mai.. a cena il venerdì, poi a cena il sabato.. un aperitivo qui, una grigliata là... e poi un compleanno, un matrimonio...e sempre si mangia.. cosa tira cosa e ogni volta è sempre il solito scenario e la solita routine di cibi che io non consumo: pizza, panini, torte... bevande zuccherate... primi piatti costituiti da pasta e riso raffinati ..oppure carne, pesce rigorosamente bruciacchiati.. formaggi che tra l'altro non digerisco neppure.. e non posso sempre elemosinare una misera foglia di insalata.. lì davvero rischierei di diventare anoressica...
Lo so che sembrano davvero le parole di una persona eccessivamente rigida, ma mi sono detta che forse qui potevo trovare un ascolto che in altri luoghi e contesti è impossibile da trovare (mi direbbero solo: smettila con queste assurde fissazioni, tanto per loro è facile...). ..anche se voi avete un regime diverso dal mio, ma pur sempre di nicchia , estrema nicchia rispetto al tradizionale....
Mi trovo costantemente di fronte a un bivio: o rinuncio a una vita sociale e sto bene fisicamente come adesso, con il mio organismo in salute e al meglio.... oppure rinuncio a star bene e mi tengo cattiva digestione, disturbi intestinali, stanchezza, denutrizione (perchè alla fine non mangerei nulla) e tutti quei piccoli grandi disturbi che un organismo nutrito con cibo scadente, pasticciato o abbinato male manifesta...
So che non esiste forse nemmeno una soluzione, ma vorrei almeno che mi diceste qualcosa.. cosa ne pensate, se anche voi avete questi problemi o.. vi siete creati la vostra rete di persone attorno che vi accetta per quel che siete... in quel caso beati voi.
Vorrei tanto un vostro sincero parere, e grazie per avermi letta... davvero!!