Questioni imbarazzanti

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mita
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Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » mar gen 08, 2013 10:54 pm

Approfitto del fatto che il mio amico ricercatore si è beccato l’influenza per condividere con voi questo post a cui pensavo da tanto, anche se non trovavo mai il tempo per scriverlo e soprattutto mi frenava un certo imbarazzo che di solito si prova a parlare di certe questioni. Siccome però si tratta di salute e la salute è davvero importante, ho deciso di aprirmi per sottoporvi un’altra mia fonte di preoccupazione. Chiedo scusa se quanto dirò potrà urtare la sensibilità di qualcuno, specialmente di chi non ha assolutamente di questi problemi per cui gli è più difficile mettersi nei miei panni.
Innanzitutto posso dire che continuo ad urinare frequentemente, abbondantemente e ripetutamente, in modo più accentuato e direi quasi patologico in certi momenti della giornata, specialmente dalle 15 alle 18 ( che guarda caso coincide con le ore in cui, per la questione dei cicli circadiani, la vescica raggiunge il massimo dell’attività). Ma non c’è purtroppo regolarità e quest’accentuazione può arrivare anche quando meno me l’aspetto, creandomi ansia e inquietudine. Ad es., la notte successiva agli sgarri di Natale e di S:Stefano, sono scesa a far pipì almeno una decina di volte, riaddormentandomi puntualmente ogni volta dato il mio immane arretrato di sonno che in questo periodo, con l’arrivo del mio amico ricercatore, si è ulteriormente accentuato. E ogni volta che scendevo per andare in bagno, vinta da un’irresistibile impellenza, oltre a rischiare di farmela addosso, mi stupivo della quantità. Veri e propri fiumi di pipì che la mia vescica molto provata non riusciva più a contenere. E mi chiedevo da dove arrivasse tutto quel liquido, anche perché, durante i due giorni di sgarri, avevo mangiato pochissima frutta. Relativamente a questo aspetto, mi conforta comunque sapere che anche Marco aveva avuto questo problema che si era protratto per circa un anno e ogni tanto accenna al fatto che quello che mangia dipende ancora molto da quel che deve fare e soprattutto dalla possibilità di poter disporre di un bagno nelle prossime due ore. Cosa che comprendo alla perfezione, perché anch’io sono costantemente condizionata dalla stessa necessità. E sapere che non si è soli a vivere un certo problema lo rende sicuramente più accettabile. In fondo ci si sente meno strani.
Purtroppo, e qui vengo al punto (scusate se sono troppo prolissa, ma ho sempre sofferto di incapacità di sintesi) questa stranezza riguarda anche la defecazione!
Ho cambiato regime alimentare all’inizio di agosto. Nel giro di pochissimo sono passata (influenzata da Ehret) da un’alimentazione vegan ( praticamente senza cereali in cui però privilegiavo la verdura, specialmente cruda e assumevo appena mezzo kg di frutta al giorno, praticando la non colazione per via delle costanti abbuffate serali, in cui frequentemente scivolavo nella dipendenza da dolci, soprattutto dessert di soia e cioccolato, ma anche , talvolta, in biscotti), ad un incremento di assunzione di frutta, arrivando a mangiare un chilo di fichi al giorno: 800 g a pranzo e 200 g prima di cena, accompagnati a fettine di cipolla di Tropea cruda, come suggerito da Ehret. Devo dire che l’abbinamento fichi-cipolla, molto disintossicante, non era niente male, al contrario di quanto pensavo. Dopo circa un mese di tentativo di DEA (la chiamo così tanto per capirci, perché il libro di Marco lo sto leggendo solo adesso e di suo conoscevo solo quanto trovato sul sito di Frullalia), ho avuto, a partire da settembre, alcune settimane di diarrea micidiale, con scariche violente e dolorose, soprattutto acquose, parecchio debilitanti, seguite da alcune settimane di emorroidi allucinanti, rivivendo sintomi che avevo accusato tanti anni fa e il mio dimagrimento si era ulteriormente accentuato raggiungendo la soglia dei 39 chili, veramente poco dato che sono alta 1,68. Poi i dolori da emorroidi sono magicamente scomparsi e intanto avevo aumentato progressivamente il consumo di frutta arrivando talvolta a superare i due chili. Poco dopo mi sono iscritta a questo forum e da allora la mia storia la conoscete, tranne l’aspetto che ora toccherò.
Spero di non annoiarvi e soprattutto non ripugnarvi troppo.
Superate le emorroidi è iniziato il periodo di defecazione abbondante, rapida e incontenibile, purtroppo non solo limitata al risveglio, ma ripetuta più volte nell’arco della giornata, ad ore diverse, senza alcuna regolarità, tutto all’insegna dell’imprevedibilità. Mentre la diarrea l’avevo attribuita ai fichi con cipolle, questa nuova fase la attribuivo unicamente all’aumento di frutta e verdura cruda, ma trovavo e trovo tuttora esagerata questa defecazione, una sorta di handicap parallelo a quello dell’urinare frequentemente. Tutto questo mi provoca parecchia inquietudine, perché appena sento il sintomo a livello intestinale ho immediatamente bisogno di evacuare, rischiando di farmela addosso per via di una peristalsi esagerata. Evacuazione veloce, davvero incontenibile e soprattutto anarchica, senza la minima regolarità. E la cosa mi preoccupa non poco.
Se la cosa dovesse continuare senza speranza di regredire, credo che abbandonerei questo regime alimentare, perché è troppo duro da sostenere in quanto limita moltissimo i miei impegni e spostamenti.
Mi mette a dura prova anche perché ho sempre avuto difficoltà a servirmi dei servizi pubblici e mi sento a disagio anche a casa di amici e parenti. Solo per rendere l’idea, basta pensare che, per tutto il periodo scolastico non ho mai utilizzato i bagni della scuola, neanche all’epoca delle magistrali, quando il mio treno partiva alle 5 e 50 e mi riportava a casa alle 14 e 20: un lasso di tempo lunghissimo, per cui sovente rientravo con la vescica dolorante.
Oltretutto mi è già successo, proprio per l’eccessiva mole delle feci, di intasare addirittura il water e sarebbe piuttosto imbarazzante mi capitasse a casa d’altri.
Davvero non so spiegarmi tutto questo che ormai dura da 3 mesi, per cui probabilmente non rientra tra i sintomi della detox, che, se ho capito bene, scompaiono in breve tempo. Forse capita perché mangio troppo (eppure c’è chi mangia molto più di me) o perché ho l’intestino troppo compromesso o perché ho problemi digestivi. Ma fino a luglio tutto questo non succedeva. Evacuavo regolarmente una sola volta al giorno al mattino e poi non ci pensavo più. Ora, invece, sono costantemente in allarme e costretta a cambiare i miei programmi rinunciando a cose a cui tengo perché, quando sto uscendo, sovente devo rientrare per espletare questa incombenza e poi ormai è diventato troppo tardi per partire. Trovo tutto questo esagerato. A qualcuno di voi è successo qualcosa di simile? Non riesco a capire se e dove sto sbagliando ( penso di avere anch’io l’influenza.. sto malissimo!!!).

Ancora una cosa, per completare il quadro a tinte fosche che vi ho dipinto. Circa un mese fa sono addirittura finita al pronto soccorso e chi mi conosce sa della ultrariluttanza da me maturata nei confronti degli ospedali. E’ successo che un mattino, al termine della prima abnorme evacuazione, ho sentito una fitta dolorosissima al fianco sinistro. Mi sono allora imposta un po’ di camminata veloce e la fitta è sparita. Allora ho deciso di far colazione con i miei consueti 600 g di uva. Al termine della colazione la fitta è ritornata, ancora più dolorosa e dato che stavo troppo male, mi sono limitata a massaggiarmi la pancia che era molto gonfia ottenendo il risultato di una seconda abbondante evacuazione, con feci ben formate. Ma la fitta rimaneva, aumentando d’intensità. Allora mi sono messa a letto con la borsa dell’acqua calda sul fianco, ottenendo però solo peggioramento. Dopo un po’ è scattata la paura perché stavo rivivendo gli stessi sintomi che nove anni fa, grosso modo al termine del mio primo tentativo di crudismo, mi avevano portata appena in tempo al pronto soccorso dove avevo scoperto che quei problemi non erano da attribuire al colon, bensì ai reni.
Ormai in preda al panico ho misurato la febbre e le linee riscontrate mi hanno spinta a non perdere altro tempo. Nove anni fa ero riuscita per un pelo a salvare il rene sinistro che stava scoppiando perché un grosso calcolo era sceso lungo l’uretere e l’aveva ostruito e la febbre era sintomo di un’infezione in corso. Con urgenza mi ero trovata distesa sul banco del macellaio e , senza anestesia, mi avevano praticato un foro nella schiena per inserire il drenaggio del rene. Di lì a poco, oltre al catetere al rene, mi ero ritrovata con altri due cateteri: quello vescicale, di routine e un catetere interno, uno stent, per tenere dilatato l’uretere. Ed era iniziato il periodo forse più tormentato e doloroso della mia vita che si era protratto per più di 6 mesi, in cui avevo sofferto in modo allucinante di cistite provocata dallo stent. Per tornare ad ora ero arrivata in ospedale alle 10 di sera col terrore di rivivere tutto questo. Per fortuna non era così. Mi hanno dimessa nel pomeriggio del giorno dopo con una cura per l’intestino. Probabilmente ho avuto un blocco intestinale. L’ecografia evidenziava una peristalsi intestinale molto attiva.
I medici continuavano ad affacciarsi alla mia barella ripetendomi: “Ma va regolarmente di corpo? Ha la pancia piena di feci!!!”. E io zitta. Una volta appurato che il rene non c’entrava, devo dire che un po’ me la ridevo dietro i baffi.
Due giorni dopo ho avuto la fitta al fianco destro con gonfiore abnorme del ventre. Ma ormai non avevo più paura e nel giro di tre ore si è risolto tutto.
Come si potrebbe spiegare tutto ciò dal punto di vista della DEA?
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di seguirmi fin qui e spero un giorno di riuscire a donare a questo forum un quadro di successo.
Un abbraccio a tutti. E ancora scusa. ( l’influenza mi ha ridotta a pezzi)
Mita






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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da ayrtonsenna » mer gen 09, 2013 7:43 am

ciao come stai??? come procede l'influenza....?

un consiglio stai a letto , riposo, e tante belle spremute di arancio.


per la faccenda del fare pipi, be' penso, sia normale averne tanta sopratutto quando si va tanto a frutta e verdura.

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » mer gen 09, 2013 9:18 am

Non è affatto vero che basti evacuare una sola volta al giorno, in genere al mattino, ma si dovrebbe farlo anche dopo ogni pasto. Le feci poi dovrebbero essere inodori (o comunque prive di cattivi odori), mentre il colore dovrebbe essere del tutto diverso dai colori del cibo (in particolare della frutta) ingerito. Odore e colore sono molto importanti per stabilire se vi è stata una corretta assimilazione. Anche la quantità delle feci ha a che vedere, credo, con la corretta assimilazione del cibo (oltre naturalmente che con la quantità di cibo fibroso ingerito, come nel caso di frutta e verdura). Altro indice di corretta peristalsi/assimilazione sono i residui esterni lasciati al passaggio delle feci, che devono essere minimi o nulli, lasciando l’orifizio anale praticamente pulito. Questo ciò che dovrebbe succedere in teoria, se si dispone di un buon sistema evacuativo. Anche la minzione poi ha le sue regole quanto ad abbondanza colore e odore.
Venendo al tuo caso, Mita, premesso che non sono un esperto, sarebbe anzitutto importante capire come sei messa tu a proposito di odore e colore. Comunque a me pare che l’impellenza delle tue emissioni sia dovuta ad una sorta di incapacità, o meglio di insufficienza, da parte del tuo organismo di filtrare correttamente le grandi quantità di cibi (peraltro molto liquidi) che tu assumi grazie alla dieta DEA. Questa condizione, più che una detox, direi che costituisce la risposta a quella che è la tua attuale condizione intestinale, nella quale i villi intestinali ancora non sono in grado di svolgere con efficienza il compito cui sono chiamati. Infatti i tempi di riparazione e di ricostruzione delle cellule e della loro piena funzionalità possono essere anche molto lunghi (anche oltre un anno), molto più della detox propriamente detta.
Secondo me, Mita, ti si pone a questo punto la seguente alternativa: o pazientare che il tuo corpo, grazie ai processi messi in atto dalla DEA, si riappropri delle sue corrette funzionalità originarie, nei tempi che lui (e solo lui) saprà darsi (mentre per parte tua dovrai solo, da un lato insistere nella DEA per mettere il tuo corpo nelle condizioni ideali per svolgere il suo lavoro, e dall’altro pazientare per gli spiacevoli sintomi da te comprensibilmente lamentati); oppure ritornare al passato interrompendo bruscamente un complesso processo di auto guarigione che come effetto secondario ha anche qualche fastidioso disagio (disagi che sparirebbero certamente, ma con essi anche la guarigione vera). Questa è una bella sfida, Mita. E’ una sfida simile a quella che io ho intrapreso nel maggio scorso (e anzi da molto prima) quando, dopo aver eliminato del tutto i cereali (già peraltro notevolmente ridotti in precedenza), ho messo il mio intestino in condizioni di ripristinare, attraverso un lungo processo di auto guarigione/riparazione tuttora in corso, la sua piena funzionalità. E simile a quella intrapresa qualche anno fa da Ross0 (anche lei grazie alla completa eliminazione dei cereali e alla DEA), che le costò un anno tondo di feci disastrate prima di raggiungere una condizione di pieno benessere. Una sfida che richiede una grande forza e una grande fiducia nella meravigliosa capacità di auto guarigione del tuo corpo. Una sfida che secondo il mio modestissimo parere vale senz’altro la pena di correre: io non conosco alternative valide, quelle della chirurgia e della medicina convenzionale le ho già provate e so già come va a finire. Dunque non hai nulla da perdere, insistendo nell’attuale percorso, ma tutto da guadagnare, ivi compresa l’acquisizione, nel giro di un anno forse due, di un corretto ed efficiente sistema evacuativo ed emuntorio (si dice così per la pipi?).
Quanto all’influenza, direi di non preoccuparti, è arrivata al momento giusto. Anzi con una febbre a 39 io sarei addirittura contento, vuol dire che il tuo organismo è ancora dotato (come i bambini) di una grande energia e forza reattiva. A proposito, è solo febbre o c’è anche del muco con disturbi respiratori? Comunque la ricetta la conosci, e non mi resta che augurarti una pronta guarigione (per l’influenza, mentre per il resto sappiamo che i tempi saranno ben più lunghi).
Un abbraccio e riposa serenamente.
Arbor

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » mer gen 09, 2013 12:59 pm

Lasciami sottolineare un aspetto del tuo organismo che non è affatto secondario, e cioè la sua grande energia e vitalità, di cui sono sintomi sia l’elevata temperatura raggiunta con l’influenza che gli stessi tuoi sommovimenti intestinali (male sarebbe se l’intestino fosse troppo pigro). Secondo me questi sono indici positivi di grande forza del tuo organismo, e quindi anche una garanzia che esso sarà in grado di compiere l'enorme lavoro di riparazione e ricostruzione cui è chiamato (l’intestino in particolare, che infatti adesso assimila troppo poco e perciò espelle eccessivamente; anche per i meccanismi di filtrazione renale dev’esserci qualche spiegazione tecnica che però lascio agli esperti). Non conosco la tua età, ma immagino che ci sia un lavoro di decenni da ricostruire. Ti dico tutto questo anche per infonderti fiducia nei tuoi mezzi e nelle tue risorse, quella fiducia che è a sua volta fattore essenziale di successo nella lotta contro qualsivoglia patologia. A me sembra che la natura sia tutta dalla tua parte, sta solo a te assecondarla mettendola nelle condizioni ideali per compiere il suo lavoro.
Coraggio MIta, son sicuro che ce la farai.

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marco urbisci
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da marco urbisci » mer gen 09, 2013 8:57 pm

Cara Mita… ciao e Buon Anno… ho letto il tuo post (mi spiace davvero per come ti senti!) e ho pensato di aggiungere alcune mie considerazioni, su cui eventualmente riflettere, in aggiunta a quelle che già ti ha indicato Arbor, sperando così di ampliare la gamma delle possibili cause e conseguenti soluzioni.

Innanzitutto, parlando della frequente necessità di urinare: è vero che all’inizio, e per un po’ bel po’ di tempo, si può verificare un aumento delle volte in cui ci si ritrova a urinare, così come è vero che anche quando ci si è “assestati”, la frequenza è nettamente superiore a qualsiasi altro tipo di dieta (si parla tranquillamente di una normale frequenza di una volta ogni 2 ore, in generale); peraltro ci possono essere anche altre cause.

Una potrebbe essere dovuta ad una vescica piccola, mentre un’altra potrebbe essere dovuta alla qualità della frutta che si assume. Mi spiego meglio: ammettendo che tu assuma 2000 calorie al giorno, se tu le assumi principalmente (prendo come esempio 2 casi limite) solo tramite banane, ne avrai bisogno di circa 2 chili e 2 etti. In questo caso la quantità di acqua che ti ritroverai nel corpo è del 75% (la quantità di acqua presente nelle banane) di 2200 g, cioè di 1650 g.

Se invece tu assumi solo anguria, ne dovrai ingerire quasi 7 chili che, al 90% (il contenuto di acqua presente), ti dà circa 6300 g, cioè quasi un volume di 4 volte superiore al precedente.

Se le assumi solo in arance, o in mele, o in un mix delle 2, ecco che dovrai ingerire circa 4 chili di cibo che, all’ 86% (l’acqua contenuta), ti dà 3440 g, cioè quasi il doppio delle banane.

Conclusione: una bella differenza!!!

Ecco quindi che aumentando il consumo di banane, o di altra frutta calorica, potresti ridimensionare notevolmente l’inconveniente (per esempio, potresti raggiungere più facilmente il tuo fabbisogno calorico – e diminuire il quantitativo di acqua assunto – bevendo un bel frullato di banane e datteri).

Sempre parlando di banane, un maggiore consumo di queste potrebbe anche regolarizzare le tue feci, sia per quanto riguarda la frequenza delle defecazioni, sia in quanto a corposità e compattezza della materia.
Non per niente le banane vengono considerate, da chi segue questo tipo di dieta, come un frutto fondamentale nel menù quotidiano, e non solo per questi motivi.

Ora, sempre per quanto riguarda le feci, la frequente necessità di evacuare potrebbe essere dovuta ad un’irritazione delle pareti intestinali, causata da diversi fattori. Infatti ci sono alcuni cibi che, anche se crudi, non vengono presi in considerazione in un regime alimentare tipo DEA. Forse non sei ancora arrivata al punto in cui ne parlo nel mio libro, così te ne accenno: innanzitutto alcune sostanze stimolanti quali caffè, cacao e cioccolato, tè, spezie, cipolla, aglio, peperoncino, ma anche tutte le verdure crude che non siano a foglia tenere, quindi carote, finocchi, cavolo, cavolfiore, broccoli, rape, e questo per il loro contenuto in fibre insolubili, che sono irritanti per le pareti intestinali e quindi stimolano l’evacuazione a causa della urgente necessità che ha l’organismo di sbarazzarsene (a tal proposito ti consiglio di leggere il capitolo del mio libro dedicato alle fibre solubili e insolubili, proprio perché la tua “evacuazione veloce, quasi incontenibile”, nonché la “peristalsi intestinale molto attiva”, evidenziata dalla tua ecografia, potrebbero proprio dipendere dall’ingestione eccessiva di fibre insolubili – inoltre tu dici che da settembre stai seguendo “quella che voi chiamate DEA”, ma poiché stai leggendo solo adesso il libro, potrebbe anche essere che non stiamo parlando dello stesso tipo di regime alimentare, e che quelle che magari pensi possano essere delle eventuali piccole differenze, siano invece determinanti ai fini della salute intestinale). Sempre ammesso, ovviamente, che si siano esclusi legumi e cereali (in particolare quelli “duri”, tipo cracker, grissini, fette biscottate, biscotti, anche se integrali), nonché salsine varie a base di una quantità di grassi eccessiva (anche se si tratta di grassi naturali).

Un altro capitolo degno di nota è quello riguardante sia le combinazioni alimentari, che potrebbero innescare un evacuazione eccessiva e irregolare, sia il consumo di frutta essiccata o di semi oleosi.

Un’altra cosa ancora (sto facendo un po’ di “brainstorming” individuale): è vero che i sintomi di detox non durano a lungo, ma a patto che si stia seguendo fedelmente la DEA (in questo caso) e che non si faccia un “tira e molla” né che si stiano commettendo alcuni dei classici errori che ho descritto nel libro, altrimenti sempre di detox si tratta. In particolare, la tua influenza potrebbe essere dovuta a un po’ di “stravizi” natalizi? Se è così allora si tratterebbe di detox e quindi dovrebbe passarti velocemente.

Detto tutto questo, vedi tu se ti sei ritrovata in qualcuna di queste ipotesi, e se è quindi possibile adottare una soluzione conseguente.

Se così non fosse, allora, come consiglio nel mio libro, potresti sempre fare un piccolo “passo indietro”. Cioè, se per un qualsiasi motivo non meglio identificato, i sintomi sono troppo pesanti, potresti pensare a quella che io definisco come “una soluzione di serie B” di tutto rispetto, vale a dire quella di reintrodurre uno o più pasti di verdure cotte, oppure, se anche questa non dovesse essere sufficiente, si potrebbe passare ad una soluzione di “serie C”, cioè riprendere in considerazione anche un piatto di cereali cotti. Sicuramente non si avranno gli stessi benefici che si hanno adottando la DEA al 100%, ma in questo modo si ridurrebbero i sintomi sgradevoli, aspettando che il corpo abbia effettuato alcuni opportuni “aggiustamenti”, per poi riprovare con una seconda “manche”. Si tratta solo di “aggiustare il tiro”, prendendosela un po’ più alla lunga, senza però mai perdere di vista l’obiettivo finale.

L’altra alternativa, altrettanto valida (ma puoi essere solo tu a valutarla e a sperimentarla) è quella suggerita da Arbor: perseverare.

P.S. Mi sono riletto un’altra volta il tuo post. Tu chiedi come è spiegabile tutto quello che ti è successo e ti sta succedendo dal punto di vista della DEA.

Ebbene, a me sorge il dubbio che tu non la stia applicando, proprio perché non hai letto il libro, e quindi applichi quello che è il tuo concetto di DEA, che ti sei fatto leggendo il forum di Fruttalia e questo. Ma è davvero possibile che tu stia incorrendo in uno o più errori che non posso sapere, perché io sono a conoscenza solo di ciò che tu hai detto di aver mangiato in determinate occasioni/giornate, ma non del resto. Quindi il mio consiglio più spassionato è quello di completare la lettura del libro e, nel frattempo, se la situazione non dovesse migliorare, o dovesse peggiorare, di ritornare a mangiare vegano a basso contenuto di grassi, in modo da ristabilire la quiete intestinale. In altra parole potrebbe essere l’ennesimo caso attribuibile alla detox, quando invece si tratta di altri errori (nel libro sono ben descritti).

Ultima domanda: ma la cura per l’intestino che ti hanno prescritto, la stai seguendo? Se la risposta è “sì”, allora ecco un’altra variabile, non da poco, da considerare, sia per la natura tossica dei farmaci in generale, sia perché te l’hanno data dopo averti chiesto se evacuavi regolarmente, proprio a te che hai il problema opposto!

Un abbraccio :D
Marco Urbisci

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » gio gen 10, 2013 8:56 am

Il mio ragionamento poggia sull’ipotesi che tu, Mita, segua alla perfezione la dieta DEA. Ipotesi che, come fa giustamente notare Marco, non possiamo dare per scontata, nel qual caso intervengono tutta una serie di inconvenienti su cui indagare come dettagliatamente precisato da Marco.
Sul tuo intervento, Marco, vorrei fare qualche considerazione sul punto in cui affermi che le banane potrebbero regolarizzare le feci quanto a corposità e compattezza della materia. Per quanto tale nozione possa sembrare intuitivamente vera e fondata, io in realtà non ne sarei così sicuro. Io credo infatti che un intestino perfettamente sano ed efficiente si comporti come una sorta di centrifuga, che separa il liquido dal solido (proprio Ross0 deve aver usato questa immagine per spiegare come funzionava il suo intestino un anno dopo aver eliminato i cereali); tolta l’acqua contenuta nella frutta, la massa solida che rimane non credo sia tanto diversa, quanto a compattezza, fra un frutto e l’altro.
Faccio incidentalmente notare l’esempio dei cereali, che quanto a compattezza della materia non scherzano, tanto che di solito si consiglia il famoso riso in bianco come rimedio contro la diarrea, un rimedio che in genere funziona anche se non sempre. In realtà il meccanismo che sta alla base della ricetta del riso in bianco è di tutt’altro genere che dovuto alla corposità del cereale medesimo, quanto dovuto al fatto di produrre l’effetto di interrompere la detox (diarrea) determinata dal consumo massiccio di frutta e verdura; addirittura in taluni casi proprio i cereali possono essere, come nel mio caso o in quello di Ross0, un fattore di disturbo essi stessi delle feci. Insomma sia nel caso dei cereali che in quello delle banane, non sarebbe tanto la natura più o meno corposa dell’alimento a determinare la maggiore o minore compattezza delle feci, ma piuttosto lo stato di salute del nostro intestino: se questa è ottima, neppure l’anguria riuscirebbe a sciogliere le feci, ma se è pessima, a poco varrebbe qualunque corposità dell’alimento.
Detto questo, resta senz’altro da condividere tutto il bene che Marco dice intorno alla banana, ivi compresa la frequenza e la quantità delle evacuazioni, certamente più contenute rispetto ad altri tipi di frutta decisamente meno calorica.
Personalmente devo ammettere di non avere certezze assolute, anche perché non posso dire di avere un intestino perfettamente efficiente, da poterlo tranquillamente esonerare dall’”obbligo” della banana. Anche se credo che il riferimento alla centrifuga sia molto pertinente e convincente, come credo che lo sarebbe la testimonianza di qualche “fruttariano” banano-esente (o non banano-dipendente). Sarebbe ad esempio interessante a questo proposito sentire il parere di Ayrtonsenna, cioè di uno che mangia pochissime banane e moltissima altra frutta, uva ad esempio, molto più acquosa e meno compatta delle banane, per vedere se questo incide in qualche modo sulla consistenza delle sue feci.
Buon anno, Arbor
P.S. Ma non si era stabilito di non chiamare più detox quella provocata dagli “stravizi”, come la classica influenza che ha colpito anche Mita? Se però si vuole continuare a chiamarla detox, sia pure impropriamente, io non avrei nulla in contrario.

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da marco urbisci » sab gen 12, 2013 5:30 pm

Ciao Arbor... scusa se non ti rispondo ma ho un pò di problemi familiari in corso e credo che dovrò assentarmi dal forum per almeno una settimana.

Un abbraccio :D
Marco Urbisci

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » sab gen 12, 2013 9:28 pm

Cari Arbor, Marco e Ayrtonsenna,
grazie per le vostre risposte.
Scusate se per il momento non vi rispondo ancora. Sto davvero troppo male, anche se, dopo tanti giorni di immobilismo totale, qualcosa si è mosso ed è calata la febbre.
Spero che i problemi familiari di Marco si risolvano nel miglior modo possibile.
Un abbraccio.
Mita

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » mar gen 15, 2013 9:17 am

Se ti può consolare, Mita, sto passando anch’io da un paio di giorni una leggera crisi influenzale, contratta quasi certamente per contagio da mia moglie: evidentemente i batteri devono aver trovato presso di me un terreno non particolarmente favorevole per i loro banchetti, e stanno meditando di traslocare alla svelta grazie anche all’azione di rimozione da parte delle difese immunitarie. Fossi stato perfettamente pulito, però, forse non sarei stato neppure sfiorato da questa blanda forma d’influenza, chi lo sa. Resta comunque il fatto che il contagio da persona a persona può certamente essere una forma di trasmissione batterica: che poi la trasmissione attecchisca più o meno o niente, dipende dal terreno di coltura di arrivo. Di questo me n’ero già reso conto molti anni fa, quando, appena assunto, mi ammalai d’influenza abbastanza virulenta senza però lasciare il lavoro: dopo qualche giorno la mia povera collega d’ufficio, che non si ammalava mai anche perché aveva uno stile di vita molto più sano del mio, ebbe un breve attacco influenzale, molto più leggero del mio. Comunque fu a tutti evidente che ero stato io a metterci lo zampino.

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Akira
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da Akira » mer gen 16, 2013 9:32 am

Evita cibi acquosi altrimenti la diarrea non finisce più! :-)

Prova banane, datteri, kaki.

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » gio gen 17, 2013 12:22 pm

Ti rivolgi a me, Akira, o a Mita, o stai dicendo così in generale? In ogni caso, Akira, perchè non ci racconti la tua storia in proposito, senza trascurare i dettagli se non ti dispiace?
Ciao, Arbor

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » ven gen 18, 2013 9:53 am

Doveva essere da tanti anni che non prendevo l'influenza. Sicuramente non ricordavo si potesse stare così male e che, soprattutto, si faticasse così tanto a riprenderersi. Mi sento come se fossi completamente scarica e non riesco a rimettermi in sesto. Come se mi mancasse l'aria. Come se mi avessero staccato la spina.
Mi dispiace che anche tu, Arbor, ne sia rimasto un po' colpito. Sicuramente il contagio dipende dal terreno e, visti i risultati, il mio dev'essere particolarmente compromesso. Alla fine resta una grande depressione, perchè più ci si dà da fare per star bene e più tutto va a ramengo. E ci si sente completamente sbagliati e mai all'altezza della situazione, mentre c hi mangia di tutto non viene minimamente scalfito o, se si becca qualcosa, quasi non se ne accorge e lo supera con disinvoltura. Non so davvero più cosa pensare. Comunque oggi voglio provare a far finta di essere guarita, a ignorare questa tremenda spossatezza e il sapore terribile che mi sento in bocca. Nella peggiore delle ipotesi può solo peggiorare, ma sarebbe già un risultato di fronte all'insopportabile immobilismo di questi giorni. Staremo a vedere.
Mita.

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » ven gen 18, 2013 6:16 pm

Dopo un paio di giorni d’incubazione, al terzo giorno l’influenza è uscita allo scoperto in forma comunque debole, con qualche linea di febbre e un po’ di muco (molto poco), il quarto giorno era già tutto finito a parte qualche lieve strascico di muco risoltosi in un paio di giorni. Se la confronto con le influenze del passato, quando erano accompagnate da forti affezioni alle vie respiratorie che si trascinavano anche per un mese o due, direi che c’è di che consolarsi. Certo l’anno scorso mi è andata ancora meglio, visto che non mi sono mai ammalato, ma il contagio può capitare a tutti, l’importante è la reazione del sistema immunitario, che nel mio caso è stata pronta ed efficace.
Capisco, Mita, il tuo abbattimento, però nel tuo caso l’influenza ha avuto un’origine molto precisa nei tuoi sgarri natalizi. Tu però dici, c’è chi ha sgarrato ben più di me ma a loro non è successo niente, mentre io l’ho pagata carissima. Mita, meglio saldare subito il conto che accumulare scorie che in un modo o nell’altro, stanne pur certa, debilitano l’organismo facendoti pagare il conto con gli interessi. Tu ti sei liberata subito da un carico tossico che il tuo organismo, proprio perché forte e preparato, ha preferito espellere piuttosto che seguitare a subire: è meglio così, credimi; anche se sarebbe stato meglio non sgarrare per niente per poi non doversi ripulire, ma sappiamo com’è andata. E poi tu, Mita, sei in piena ristrutturazione, con lavori in corso di ogni genere, come testimoniano i tuoi movimenti intestinali e renali, che sono probabilmente il segno di un forte ricambio tissutale a livello di tali organi. Quando si mangia tanta frutta, l’organismo inizia a fare i lavori di pulizia interna e di riparazione/ricostruzione, lavori che saranno tanto più imponenti e duraturi quanto più ce n’è bisogno e quanto più si dispone dell’energia necessaria per portarli avanti. Certo poi bisogna stare sempre attenti agli sgarri, come ricorda giustamente Marco, perché questi rischiano di impantanarci in una sorta di detox perenne, ma non mi pare che questo sia il tuo caso, a parte quelli una tantum delle festività. O mi sbaglio? Non mi pare che tu ne abbia mai parlato.
Una curiosità, Mita, come hai fatto riscaldarti in questi giorni da incubo? Qualcuno ti ha aiutata, immagino, oppure sei stata davvero un’eroina, in un modo o nell’altro, sia che abbia tenuta attizzata tu la stufa a legna sia che tu sia rimasta al freddo.
Un abbraccio, Arbor

mita
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » sab gen 19, 2013 10:33 pm

Carissimo Arbor,
per fortuna che ci sei tu che riesci sempre ad inquadrare i problemi dalla corretta angolatura, quella propria dell’igiene naturale, e nello stesso tempo ad infondermi fiducia, nonostante le difficoltà, indicandomi anche i punti di forza del mio organismo che in questi giorni davvero non ero in grado di vedere. Sapessi come è stata grande la voglia, molto irrazionale, di mollare tutto, incalzata dai commenti piuttosto pesanti di familiari e amici che, senza mezze misure, mi hanno “consigliato” di abbandonare i miei esperimenti dietetici, incitandomi a interpellare il medico affinchè mi prescrivesse. qualche ricostituente data la mia enorme fatica e lentezza nella ripresa. Ancora una volta sono riusciti a farmi sentire completamente sbagliata, anche se, durante la prima settimana di influenza, ho tenuto nascosto il mio stato per evitare estenuanti bombardamenti di telefonate e inutili raccomandazioni di stare al caldo, come se bastasse la volontà a tenere accesa la mia difficoltosa stufa. Come tu sei riuscito ad immaginare la prima settimana l’ho passata al freddo, tenendo solo caldo il letto, perché non me la sarei sentita di uscire a prendere la legna. Adesso invece ho acceso la stufa e dormo in cucina, accampata sulla poltrona, e cerco di non lasciarla spegnere. Voglio sperare che restando al caldo possa accelerare la ripresa, anche se ogni giorno mi costa uscire per la legna. Nelle mie condizioni a tutti si apre la carriera dell’eroismo, anche se se ne farebbe volentieri a meno.
Comunque ieri, alla fine, ho fatto finta di essere guarita e ho preso l’auto per andare a fare la spesa. E’ stata una fatica immane!!! Non so come ho fatto a non svenire. Alla cassa son rimasta travolta dalla vitalità della cassiera e dall’aggressività dei sani mentre continuavano a scapparmi di mano le monetine e mi veniva tutto buio. Ho anche pensato che era ingiusto violentarmi così e che se il mio corpo è spossato ha diritto a reclamare il giusto riposo, anche se io non riesco a capire le sue ragioni. Come giustamente dici tu, Arbor, lui e solo lui sa cos’è meglio fare, anche se, apparentemente, sembra che non faccia nulla.
Un abbraccio. Mita

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » sab gen 19, 2013 11:01 pm

Carissima Mita, diciamo che gli amici e famigliari c’erano, peggio sarebbe stato se tu fossi rimasta sola: certo loro hanno mantenuto il loro punto di vista, non potevi certo aspettarti che lo cambiassero, tanto più di fronte al tuo “penoso” stato di salute. Ma noi sappiamo che la malattia ha una finalità guaritrice, e che a tirare le fila non siamo noi ma il nostro capo che è l’organismo: è lui il direttore d’orchestra, che nota dopo nota ci conduce alla perfetta esecuzione del brano adatto per la circostanza. Certo che, in qualche circostanza, potrebbe anche starci l’aiutino di qualche anima buona, che una volta ti fa la spesa e un’altra ti prepara la legna per la stufa: qui non è questione di igiene naturale, ma di più modesta ma non meno concreta solidarietà umana. Mi dispiace davvero che questa non sempre si sia sufficientemente dispiegata a tuo beneficio in questi giorni di tua grande difficoltà, e comunque hai dimostrato una forza e un coraggio fuori del comune, magari rischiando un po’. Hai tutta la mia simpatia, Mita, e ti mando un grandissimo abbraccio forte e caldo. Sono certo che ora avrai un recupero strepitoso. Attendo con ansia tue notizie, se appena puoi.
Un abbraccio, Arbor

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