sissy81 ha scritto:Flib, io ho letto e capito i testi igienisti...
ma tu stai davvero sottovalutando molto una malattia come la depressione...
magari fosse così facile guarirne! mangio più sano, più crudo= guarisco...
non è semplicemente così, ed io non essendo un medico non ci penso proprio a fare di testa mia, fregandomene di quello che mi dice la mia psichiatra che mi ha curata quando stavo malissimo, a cui forse devo la vita, solo perchè ho letto dei libri!!
Piacerebbe anche a me togliere il farmaco, ma la depressione è una malattia del cervello, dovuta a tanti fattori tra cui squilibri chimici ed ereditarietà...parli così perchè si vede che non ne hai mai sofferto fortunatamente per te...ma la vera depressione non è semplicemente quella che comunemente viene chiamata tristezza, che basta farsi forza e ci si riprende, la depressione è una malattia della volontà, anche se si vorrebbe non si riesce a fare e sinceramente preferisco qualche chilo in più, qualche sostanza tossica in più nel corpo ma "esserci" piuttosto che essere in perfetta forma apparente ma sentirsi morto dentro...
Ciao Sissy,
questo tuo sfogo mi ha fatto piacere, vuol dire che hai ancora la forza di lottare
Le "malattie" non esistono, esistono solo dei sintomi... a questi sintomi i medici danno i nomi più disparati come se ognuno di essi fosse una cosa diversa. Invece l'origine, la causa dei sintomi e quasi sempre la stessa: INTOSSICAZIONE.
Intossicazione alimentare, ambientale, mentale; sempre di intossicazione si tratta.
Chi controlla il sistema preferisce guardare i sintomi e, a seconda del punto in cui si manifesta il sintomo appioppare un bel nomignolo. Poi ci ricamano sopra un bel protocollo ed una serie di terapie, a base di farmaci ovviamente, magari aggiungono qualche accenno alla dieta o al riposo, ma il farmaco oppure il cocktail di farmaci, non mancano mai.
Una volta che tutto è pronto parte la propaganda pubblicitaria in modo da istruire i medici che, per non rischiare il posto e la radiazione dall'albo, seguiranno alla lettera le istruzioni e faranno le loro brave prescrizioni ogni qual volta il paziente accuserà il sintomo.
Ecco creato in poco tempo un gregge di pecore, uomini malati, che seguirà il loro pastore, il medico, e ingrasserà le tasche del carrozzone sanitario con in cima le multinazionali farmaceutiche.
cara Sissy, usa la tua forza, la stessa che hai usato per rispondere a tono al mio post, per uscire dal tunnel.
Smetti di pensare al peso, cosa vuoi che siano 2 chili in più o in meno? Butta via la bilancia, non è quello il problema.
Pensa piuttosto a come ritrovare la voglia di vivere, pensa alle cose belle della vita, prova a fare più vita all'aria aperta, a contatto con la natura meravigliosa e, nello stesso tempo, cerca di staccarti con la dovuta cautela, da quel cordone embrionale di medicina che non ti sta curando, ma sta solo sopprimendo sempre più la tua vitalità.
Rileggi la storia del secondo link che ho postato. La persona in questione è uscita dal tunnel proprio dopo aver saltato l'assunzione di quei farmaci che lo tenevano prigioniero.
In questo momento il tuo problema non è il peso, ma ritrovare quel benessere interiore che nessun farmaco potrà mai darti. I cibi vitali quali la frutta e i vegetali crudi potranno aiutarti in questo, ma troppa frutta potrebbe rimettere in circolo troppe tossine dovute agli psicofarmaci assunti. E' un circolo vizionso, difficile da tenere sotto controllo, ma non impossibile.
Potresti anche provare una terapia (che brutta parola) a base di succhi vegetali. Le verdure, a differenza della frutta, sono meno aggressive nello sciogliere le scorie e forniscono molti enzimi e minerali utili all'organismo per l'espulsione delle scorie.
Consiglio un libro su questo:
Norman Walker - Succhi Freschi di Frutta e Verdura
Su con la vita, hai anche un sacco di amici qui sul forum che fanno il tifo per te