Io invito ancora a leggere il libro che ho già citato della Dottoressa
Sarah Buckley:
PARTORIRE E ACCUDIRE CON DOLCEZZA, Ed. Leone Verde.
Credo possa essere una lettura interessante anche per la ginecologa di cui ci parli.
Ti assicuro che è un libro di alto valore scientifico e ogni affermazione è corroborata da una vasta bibliografia di articoli e pubblicazioni sulle più prestigiose riviste mediche e scientifiche, tipo Lancet, Medical Journey....
Insomma per smentirle ci vogliono degli argomenti sostanziosi, capisci?
Per quanto riguarda il diabete gestazionale, vorrei sottolineare che non sono fricchettoni irresponsabili che lo considerano "una diagnosi in cerca di malattia", ma sempre esponenti autorevoli del mondo medico. Chi ha coniato questa espressione è il famoso medico chirurgo ostetrico Michel Odent (davvero credo che non ci sia bisogno di altre presentazioni), seguito da moltissimi altri che la pensano come lui.
Pensa che il test stesso per fare la diagnosi non è univoco: le quantità di glucosio variano tra 50- 75 e 100 gr (C'E' UNA BELLA DIFFERENZA!!!!)
NON SOLO: i valori per una diagnosi di GDM NON sono standardizzati. Questo vuol dire che la stessa donna può essere considerata con GDM in Italia sì e in America no, o il contrario....Ridicolo, no?
Io credo che sia molto bello scegliere di farsi accompagnare da una donna (DONNA, ancor prima di ginecologa) di fiducia con cui si ha un rapporto che dura da 20 anni. Certo che un rapporto di fiducia di questo tipo sia molto più intenso di un rapporto con una sconosciuta. Immagino dunque che tu abbia partorito alla presenza della tua ginecologa di lunga data e non alla presenza di un'ostetrica sconosciuta.
Ogni caso è a sé. Ci sono molte donne che, nel corso della loro vita, hanno cambiato ginecologo, o non ne hanno mai avuto uno, eppure al momento che scoprono di essere incinte pensano che debbano necessariamente cercarsene uno. Questo è solo un fenomeno culturale, è passata come normale l'usanza di rivolgersi al ginecologo in gravidanza.
Ti ricordo che non sono i paesi poveri ad avere più ostetriche che ginecologi. Il Paese più esemplare in tal senso è l'Olanda (NON DIREI CHE SIA UN PAESE POVERO!!!!) dove vi è una lunga tradizione ostetrica, dove appunto le ostetriche sono in numero molto maggiore rispetto al numero del ginecologo, dove i ginecologi si limitano a seguire i casi
patologici e dove solo 1/3 dei parti avviene in ospedale, mentre un altro terzo è in casa maternità e un altro terzo in casa. E sempre in Olanda c'è la percentuale più bassa di cesarei!!!! e la percentuale più bassa di mortalità alla nascita!!!!
Sono dati su cui riflettere, no?
Conosco personalmente il caso di una donna che si era convinta di avere il diabete gestazionale. Addirittura la diagnosi se l'era fatta lei stessa. Questa donna mi ha contattata per accompagnarla a partorire in ospedale. Nei nostri mesi di rapporto, confronto, scambio, ascolto, fiducia, lei ha scoperto che si sentiva molto più sicura a casa sua che in ospedale dove le avevano già rovinato il parto precedente. Insieme abbiamo trovato un'ostetrica indipendente che non ha minimamente considerato il presunto GDM come una controindicazione al parto in casa o come una difficoltà aggiuntiva.
E' vero che il bambino era grosso (4,700 gr!!!) ma dal momento che è nato di parto totalmente spontaneo, senza alcuna interferenza, con quello che viene chiamato "riflesso di eiezione del feto", cioè espulsione spontanea involontaria, senza spinte forzate, è nato con gran facilità senza alcun problema.
Mi meraviglio che non citi tra le complicazioni da GDM la distocia di spalla: è il cavallo di battaglia di chi sostiene che un feto troppo grosso abbia difficoltà a nascere.
Il fatto è che bisognerebbe riflettere anche su quanto influiscano certi interventi, certe manovre, certe interferenze sull'esito alla nascita e se certe volte i problemi non siano causati proprio da chi pensa di intervenire per prevenirli.
L'ambiente ospedaliero comunque non offre la possibilità di un parto veramente fisiologico, dove per fisiologico si intende non semplicemente vaginale, ma secondo il rilascio dei nostri ormoni endogeni (ossitocina ed endorfine in primo luogo, adrenalina nella fase di espulsione). Quando ci allontaniamo dalla fisiologia non possiamo prevedere come sarà l'esito.
Poi Elsatar, mi permetto questa nota personale...ma in tutta simpatia nei tuoi confronti
: una cosa mi stupisce molto di te. Sei così autarchica con i detersivi, ma nel campo della nascita non hai trasferito questa tua tendenza.
Per quanto riguarda la detergenza hai messo tutto in discussione, sei andata a controllare composizione dopo composizione, a stanare i truffatori, non ti sei fermata davanti agli slogan pubblicitari. Beh perché non far lo stesso anche nel campo medico: una cosa è quello che ci dicono, un'altra è la verità (quella te la devi trovare da te, indagando, approfondendo mettendo in discussione)...o vogliamo credere al "PIU' BIANCO NON SI PUO' "????
Come esiste Fabrizio Zago che non ha peli sulla lingua, così ci sono medici, ostetriche, pediatri neonatologi e ricercatori che nel campo della nascita la pensano in maniera del tutto opposta a quello che è il trend comune.
Forse vale la pena approfondire......
ti abbraccio
sole