Ciao Veggy,
grazie per la tua replica. Sono contenta di non esserti antipatica. Certo che non ci conosciamo ma anche i testi scritti trasportano più delle parole … Mi era venuto il dubbio e adesso sto meglio …
Mi è capitato in un altro forum anni fa, che mi sentivano freddina per il mio modo di scrivere diretto, poi quando mi hanno conosciuto di persona la loro imagine di me è cambiata completamente. Lo so perchè me l’hanno detto. In effetti mi capita spesso di provocare, cosa che alcuni non sopportano, altri invece si accorgono che gli si possono aprire nuovi orizzonti.
Spesso alle persone piace che le si confermi il loro vittimismo. Questo non lo faccio. Mi piace vedere la grandezza delle persone. Secondo me vittime ci facciamo. Ci possiamo *sentire* vittime, ma è sempre questione di ottica. Quando mi sento una vittima - e succede! - cerco di cambiare ottica. Non riesco sempre ma sono cosciente del fatto che dipende solo da me e quindi non do la colpa agli altri. Quando invece riesco mi sento subito forte e potente e trovo più facilmente le soluzioni. Capisci? L’importante è non deprimersi quando non si riesce, ma accettarlo.
Anch’io mi sento vicina a te perchè abbiamo delle esperienze simili.
> Se posso..tu come mai volevi renderti il meno attraente possibile?
Beh, ero cattiva quindi non mi meritavo nessun piacere.
Poi avevo un’immagine molto negativa degli uomini. Avevo paura di venire usata.
Quindi quando notavo che qualcuno si avvicinava, lo mandavo via. Dei più cauti invece non mi accorgevo nemmeno.
> per quanto riguarda i genitori e ti dirò …
> io ormai li vedo LUCIDAMENTE solo come persone,
> e vedo che non sono adatte a me, nè le vorrei vicine
> (ma purtroppo ancora dovrò sopportarli per 1pò!) .
> Mi fa male pensare a ciò che mi hanno fatto in passato...e per questo mi faccio del male.
Allora la soluzione è facile: NON pensare a ciò che è successo in passato!!! Ci hai già sprecato troppi pensieri, troppe sofferenze, troppe lacrime. Appena ti succede di ricordarti di cose brutte del passato, pensa a una cosa bella, canta una canzone che ti piace, immergiti in una nuvola rosa, fai una corsa attorno all’isolato, balla … magari ci vuole qualche minuto ma lo stato d’animo dovrebbe cambiare. Prova a vedere se ti aiuta.
Non farti comunque pressione, certe cose hanno bisogno di tempo per cambiare, se ti deprimi meno spesso è già un passo avanti.
Una mia amica è riuscita a tenere a bada i commenti di sua mamma cambiando argomento, mettendosi a parlare del tempo, dei fiori che hanno in giardino o sul balcone, del canarino che hanno in casa … non importa di che cosa, basta cambiare tema e scegliere una cosa piacevole e senza pericolo di conflitto. Un’altra cosa che può aiutare è chiedere ai genitori (e non solo) che raccontino qualcosa dei vecchi tempi, della loro gioventù, per esempio del loro rapporto coi genitori. I tuoi sono diventati così con il loro passato. Chissà cos’hanno vissuto. Lo sai?
> Sto lavorando solo sul crearmi uno scudo,
> sul cercare di non volere più nulla da loro.
Secondo me questi due aspetti sono assolutamente separati. Mi piace l’immagine dello scudo. Io ho vissuto con una corazza per decenni e ti assicuro che non è una soluzione. Può essere un aiuto di transizione, e come aiuto si crea. Ma poi bisogna andare avanti finchè non si ha più bisogno della corazza che è pesante e rende insensibili!
Arrivare al punto di non volere più niente da nessuno è un obiettivo valido. Ci risparmierebbe un sacco di delusioni!
Anni fa ho rinfacciato ai miei genitori il male che mi hanno fatto. Pensavo che fosse un sollievo dirglielo e speravo che mi capissero. Invece è stata una catastrofe. Naturalmente si sono offesi profondamente. E non è servito assolutamente a migliorare il nostro rapporto. Loro hanno fatto il meglio che potevano, come facciamo tutti in ogni momento della nostra vita. Perchè se potessimo fare di meglio lo faremmo.
Riflettendo in seguito ho capito che le mie reazioni erano state molto personali e quindi non dipendevano direttamente da loro. Se io ti descrivessi i genitori della mia infanzia e lo facesse anche mia sorella, non penseresti mai che fossimo cresciute nella stessa famiglia! Abbiamo vissuto i nostri genitori, che ci amavano e cercavano di trattarci nello stesso modo, in un modo completamente diverso. Sono arrivata alla conclusione che non si sa mai *prima*, come reagirà una persona. Ci sono delle probabilità ma nessuna garanzia. La stessa cosa può indebolire una persona e dare forza a un’altra. Essere genitori è tutt’altro che facile. In fondo si sbaglia sempre.
Ho conosciuto pochissime persone che sono contente dei loro genitori. Chissà cosa dirà mio figlio quando sarà adulto!
Conclusione? Siamo gli unici responsabili della nostra vita e come tali siamo anche gli unici a poterci cambiare, cosa che possiamo fare in ogni momento.
> quella bimba che se la prendeva con se stessa,
> perchè pensava di essere "cattiva" se i suoi genitori la trattavano così male,
> doveva per forza aver fatto qualcosa di bruttissimo, orrendo
> per spingere le persone che dovrebbero amarla di più a picchiarla,
> mortificarla o gridarle addosso (mio padre èviolento sia fisicamente che verbalmente,
> ma anche mia mamma non scherza quanto a GRIDARCI contro
> se proviamo a prendere la nostra strada!).
Questa descrizione corrisponde al 100% anche a me.
Continuo: Se sono così cattiva mi merito una punizione. E mi punisco io stessa. Per esempio mangiando fino a star male o negandomi il piacere.
Comunque devo dire che ne ho fatte da bambina, tormentavo mia sorella, erano tutti mezzi per attirare l’attenzione, per comunicare che c’era qualcosa che non andava, che mi mancava qualcosa, e in fondo anche l’attenzione negativa è meglio che essere ignorati, anche le botte sono meglio che nessuna carezza.
Un altra convinzione che mi accompagna da tanto tempo (forse da sempre) e di cui non mi sono ancora liberata ma almeno ne sono consapevole, è che “non sono abbastanza buona, capace, non valgo abbastanza”. E continuo a svalutarmi.
In fondo non sono i commenti degli altri a smontarci, lo facciamo noi stessi credendoci!
Leggere fa bene, spero che tu trovi qualcosa di utile. Importantissimo è anche il passo seguente, cioè la pratica!
E visto che leggi volentieri, ecco un altro libro che mi è piaciuto molto e forse è utile per te. Mi è venuto in mente perchè parli di *accettazione*:
http://www.amazon.it/Wu-wei-Larte-viver ... 622&sr=8-3
Un salutone
Luna