Crudismo per gastrite e colite??

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Riso_Soffiato
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Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da Riso_Soffiato » lun set 03, 2012 1:18 pm

ho una domanda:
una persona che soffre di colite, gonfiori addominali e soprattutto di gastrite ulcerosa... come fa ad alimentarsi soltanto di cibi crudi? (quindi niente farinaceo secco.... io mi sono resa conto che se mangio piattoni di insalata mista per una settimana intera senza buttare nello stomaco nulla di secco, come fette biscottate, il mio stomaco inizia a darmi problemini gastrici.....

yepes
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da yepes » lun set 03, 2012 2:53 pm

non c'è niente di male nel mangiare pane integrale, gallette di riso e crackers fatti con farina integrale/farro.
le noie gastriche potrebbero anche essere crisi da asitenza verso lo zucchero delle fette biscottate.

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flib
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da flib » lun set 03, 2012 3:01 pm

Una risposta al volo:

Alimentarsi di cibi crudi significa alimentarsi principalmente di FRUTTA! L'insalata ha il solo scopo di fornire minerali e agevolare lo "svuotamento" e la "pulizia" dell'intestino.

L'insalata e le verdure in genere non contengono "carburante" per il nostro organismo, ovvero lo zucchero contenuto invece nella frutta.

I problemi gastrici potrebbero essere dovuti al lavoro "meccanico" di pulizia indotto dalle verdure, quindi un "sitomo di disintossicazione".

Se non ricordo male le tue storie passate, vieni da una situazione di alimentazione non proprio "ideale". Non ci si può buttare da un giorno all'altro sul crudismo. Bisogna agire con calma incrementando il consumo di frutta e verdure e riducendo quello degli altri cibi in modo da rendere la transizione "sopportabile" :wink:

Riso_Soffiato
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da Riso_Soffiato » lun set 03, 2012 3:23 pm

la mia alimentazione è una storia lunga e travagliata. Non posso spiegarla in due righe.
Non ho detto che mi sto buttando sul crudismo senza aver fatto procedimento transitorio. So bene.
Era giusto una domanda per sentire i pareri di chi è crudista da tempo.
Io mangio molta frutta durante il giorno. Senza altro insieme ovviamente. Mangio frutta di giorno, e isolata, cosicche da non avere problemi gastrici o di rigonfiamento o cattiva digestione. In media una cosa come... 3 fichi al mattino. 3 pesche a pranzo. Oppure al posto delle pesche a pranzo, mi è capitato di mangiare per piu giorni consecutivi qualcosa come un chilo di uva senza semi nell'arco della giornata lavorativa. Quando cala il sole smetto con la frutta perche ho paura di avere problemi. La sera mangio SEMPRE verdura. Sono solita farmi grandi scodelle di insalata mista. Non mangio piu gallette da mesi. Ho ricominciato coi farinacei. A volte riesco a stare settimane intere senza farinaceo. Altre volte insieme al mio piattone di lattuga arrivo a mangiare anche 4 pacchetti di crackers integrali. Si lo so che sono troppi, ma per ora è cosi. Amen.
Non mi faccio mai mancare il dolcetto giornaliero che consiste nel biscotto o nel cioccolatino. A volte mangio troppi biscotti post cena. A cena non mangio sempre e solo insalatone crude. Solitamente è così proprio per gusto personale, ma a volte mangio anche verdure cotte, lessate, o al forno, senza farinaceo altrimenti per l appunto mi gonfio. Il pane l'ho bandito millenni fa. E la pasta idem. Non mangio mai cereali cotti, come riso, farro, miglio .. MAI. E non mangio mai legumi. Forse una volta ogni tre mesi mangio piselli.

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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da Riso_Soffiato » lun set 03, 2012 3:28 pm

la famosa pizza rotonda tanto profumosa non la vedo vicina da anni. Focacce idem. Cose come croissant e paste frolle non vegan purtroppo a volte mi acchiappano. Quando posso mi faccio i biscotti (vegani) in casa mia. Altrimenti mi capita di mangiare anche 12 biscotti al giorno.
Sono troppo triste e ho bisogno di cibo merd@.
E poi il tolfu mi fa impazzire.
Non mangio mai gelato o fritti. Non mangio mai patatine. Non mangio mai salatini.
Purtroppo ho ricominciato con cose come tarallini, schiacchiatine salate, grissini, crackers... e biscotti. Ste cose secche insomma.

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flib
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da flib » lun set 03, 2012 4:37 pm

Bene! :)
Sono contento che dopo le vicende passate sia passata ad una alimentazione comunque più sana.

In questo caso ci sta che i problemi intestinali dopo giorni a frutta e verdura siano dovuti a "disintossicazione".

Non mi ricordo se hai letto i libri di Ehret, ma i cereali, le farine, quindi biscotti, cracker e quant'altro formano molto muco che si appiccica alle pareti dell'intestino e difficilmente si scolla.

Con molta pazienza e anni di alimentazione "virtuosa" (il tempo dipende molto da quanto male mangiavamo e per quanti anni lo abbiamo fatto) le cose si possono sistemare.
Ovviamente il percorso non è proprio rose e fiori, ma i risultati arriveranno.

Posso dirti che anche io, dopo tre anni e mezzo di transizione, quando mangio farinacei la sera (cracker, biscotti, etc) faccio fatica a smettere, sono come una droga :lol:

Il ns. moderatore Marco in un intervento recente mi ha suggerito che questa "fame implacabile" potrebbe essere derivata da un insufficente apporto di nutrimento, ovvero zuccheri della frutta, durante la giornata.

Suggerisco quindi anche a te di aumentare il consumo di frutta anche perchè da quello che scrivi ne mangi comunque poca (es. 3 fichi+ 3 pesche oppure 1 chilo di uva). Posso dirti che a me venivano le "crisi" mangiando anche 2 chili di frutta durante la giornata.

Negli ultimi mesi avevo introdotto un succo di frutta al mattino (spremuto al momento con l'estrattrice) di circa 1,2 litri (3 bicchieri da 400 cc) e cercavo di introdurre almeno un paio di chili di frutta durante la giornata. Poi a cena una scodellona di insalata mista con fruttortaggi e le crisi erano già diventate più rare.
Dopo aver letto il consiglio di Marco ho cercato di incrementare ulteriormente la quantità di frutta e quando ci riesco (diciamo dai 2 ai 3 kg. di frutta oltre al succo mattutino) le cose vanno benissimo.

arbor
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da arbor » lun set 03, 2012 4:38 pm

Non so se la mia storia ti possa interessare, comunque la trovi qui, in “Gioie e dolori di una nuova crudista” fra la mia corrispondenza con Ross0. Il mio disturbo era un po’ diverso dal tuo: un problema intestinale (con feci molli) piuttosto che gastrico. Problema che ho risolto (o che comunque è ampiamente in via di soluzione) con l’eliminazione dei cereali e l’adozione al 100% di frutta e verdura (perlopiù crude, con qualche concessione saltuaria alle verdure cotte). Io mi son fatto l’idea che i cereali (che consumavo una volta al giorno, nel pasto serale, dopo l’insalatona di verdura cruda) non fossero ben tollerati dal mio intestino, e che per questo il mio organismo cercasse di liberarsene il prima possibile senza preventiva e adeguata assimilazione degli stessi (le feci molli sono infatti un indice di mancata assimilazione del cibo). Finchè mangiavo cereali, insomma, ero in una sorta di detox permanente. Bandendoli questa detox (feci molli) è andata via via quasi sparendo nel giro di due tre mesi: ci vorrà ancora del tempo per un completo ricambio cellulare dei villi intestinali in particolare, ma i miglioramenti conseguiti sono davvero molto buoni. Lo stesso potrebbe essere per te, con qualche differenza non però sostanziale. La sostanza è che il tuo organismo non gradisce certi sgarri, anche minimi all’apparenza (biscotti, crakers, cioccolatino ecc), e te lo segnala con i disturbi che ci hai raccontato (è la tua forma personale di detox). Attenta all’inganno: tu hai l’impressione che i disturbi si accentuino quando mangi solo frutta e verdura: ma questo non ti deve preoccupare, al contrario è un buon segnale, è segno che, per merito di frutta e verdura, la detox è all’opera. Se tu avessi la pazienza di insistere (prendendoti tutt’al più qualche tregua con qualche brevissimo digiuno), alla fine anche la detox non avrebbe più ragione di esistere, materia su cui lavorare, che invece tu finiresti per fornire (alimentando così la detox) ritornando ai tuoi vecchi sgarri. Devi fare una scommessa con te stessa, una prova: prova a stare a solo frutta e verdura per qualche mese; se i dolori si acutizzano mettiti un po’ a digiuno, poi riprendi ma senza più sgarrare. Per aiutarti a superare la prova devi stare attenta a mangiare a sufficienza, altrimenti vai in crisi calorica e vai alla ricerca di qualche compensazione. Ne abbiamo parlato più volte con Marco e altri ospiti del forum. Quindi attenta alle calorie, cercando magari di privilegiare certi frutti calorici (le banane, i fichi, l’uva) per facilitarti il compito, non semplicissimo per un crudista, di mangiare a sufficienza.
In bocca al lupo.

Riso_Soffiato
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da Riso_Soffiato » mar set 04, 2012 2:12 pm

e come mai nei giorni in cui mi alimento di sola frutta mi viene ancora piu fame?? cioè... mangiarmi quantità enormi di zuccheri da frutto, come un chilo di uva, mi fa venire voglia di mangiarmi il mondo. Pare che accentui il mio nervosismo... La mia diventa una fame vorace e nervosa.

arbor
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da arbor » mar set 04, 2012 2:36 pm

Lasciami meglio precisare cosa intendo dicendoti “attenta all’inganno!”. La relazione tra alimentazione a base esclusivamente di frutta e verdura e disturbi gastrici, non è, come potrebbe sembrare, una relazione di causa ad effetto: tale alimentazione è piuttosto lo strumento della cura di un problema (disturbi gastrici) che ha radici più a monte che si chiamano sgarri, disordini alimentari; la cura è lo stesso processo di detossificazione (detox) messo in atto dagli effetti fortemente depurativi di frutta e verdura. Non è un concetto semplice da capire: o almeno non lo è stato per me per diversi anni, nei quali seguivo i soliti consigli, che si danno spesso anche in ambienti crudisti, come ad esempio il blog di Valdo Vaccaro, dove ti consigliano in questi casi di alleviare la detox incrementando il consumo di cereali o cose del genere (del tipo il riso in bianco della nonna, che ha effetto astringente). Certo che questi rimedi hanno effetto astringente, ma non risolvono il problema, che viene solo posposto; in realtà proprio questi rimedi sono parte del problema, che si chiama intasamento dell’intestino e dell’apparato digerente. Se tali pratiche (come i tuoi sgarri) hanno il potere di far passare i disturbi, è soltanto perché hanno nel contempo l’effetto di alzare il tuo livello di tolleranza delle tossine, per cui non scatta più la reazione di detox; è solo quando riprendi abitudini alimentari più virtuose (solo frutta e verdura), che l’asticella di tolleranza delle tossine ritorna verso il basso e il nostro organismo diventa più sensibile ad esse, ed è allora che esso ricorre alla detox per sbarazzarsi dell’eccessivo fardello dei residui tossici. Quindi ecco perché ti dicevo che dovresti in un certo senso rallegrarti quando arriva la detox, nel tuo caso i tui disturbi gastrici. Se tieni duro questi finiranno per scomparire, e questo succederà quando non ve ne sarà più bisogno per aver nel frattempo smaltito le tossine accumulate con i tuoi sgarri alimentari, con il riso in bianco della nonna.
Consentimi un’altra dritta: frutta e verdura hanno funzioni molto diverse fra loro. Per fare calorie la verdura serve a ben poco, è soprattutto la frutta che dobbiamo mangiare. Nel caso ipotetico di un fabbisogno calorico di 2000 calorie al giorno, un chilo di verdure (sia a foglia verde che i frutto-ortaggi) ti potranno dare 200 calorie o giù di lì, il resto deve venire dalla frutta, quindi parliamo di alcuni chili di frutta (sui tre chili circa, un po’ meno se parliamo di banane che sono ad alta concentrazione calorica rispetto all’altra frutta). Finchè non ti abituerai a questi quantitativi, sarai facile vittima delle crisi caloriche, degli sgarri compensativi ecc: al contrario quando si è bei sazi di tanta frutta (banane, fichi, uva, cachi ecc.), non ci sfiora la mente di buttarci sui biscottini o sui crakers. Provare per credere.
Tu dici che mangiare frutta ti scatena la fame? Prova a mangiare un chilo di banane a pranzo (come faccio io con un frullato, ad es., di banane e insalata a foglia verde), e poi ne riparliamo (naturalmente dopo aver mangiato un chilo di uva a colazione e poi un altro chilo di fichi a cena).
Di nuovo in bocca al lupo.

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marco urbisci
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da marco urbisci » mar set 04, 2012 8:15 pm

Ciao Riso_Soffiato… ho letto quanto riporti e così mi sento di aggiungere agli ottimi consigli che già ti sono stati dati da flib e da Arbor, anche il mio: innanzitutto ti suggerisco vivamente di leggerti questo post, che riguarda la differenza tra fibre solubili e insolubili: viewtopic.php?f=28&t=40037&p=333212&hil ... li#p333212
Dopodiché, ti potrei suggerire che, dati i disturbi di cui tu accenni:
da Riso_Soffiato » lun set 03, 2012 1:18 pm
ho una domanda:
una persona che soffre di colite, gonfiori addominali e soprattutto di gastrite ulcerosa... come fa ad alimentarsi soltanto di cibi crudi? (quindi niente farinaceo secco.... io mi sono resa conto che se mangio piattoni di insalata mista per una settimana intera senza buttare nello stomaco nulla di secco, come fette biscottate, il mio stomaco inizia a darmi problemini gastrici.....
se fossi al tuo posto eviterei proprio i cibi secchi, amidacei, come le fette biscottate e i biscotti di cui tu parli oltre, nonché i piattoni di insalata mista, perché è molto probabile che col termine “mista” tu ti riferisca anche verdura fibrosa, cioè tutto ciò che non è verdura a foglia tenera o fruttortaggi (che, con un problema come il tuo, limiterei solo a pomodori, almeno fino a che non starai meglio).
Non mi faccio mai mancare il dolcetto giornaliero che consiste nel biscotto o nel cioccolatino. A volte mangio troppi biscotti post cena. A cena non mangio sempre e solo insalatone crude. Solitamente è così proprio per gusto personale, ma a volte mangio anche verdure cotte, lessate, o al forno, senza farinaceo altrimenti per l appunto mi gonfio. Il pane l'ho bandito millenni fa. E la pasta idem. Non mangio mai cereali cotti, come riso, farro, miglio .. MAI. E non mangio mai legumi. Forse una volta ogni tre mesi mangio piselli.
Qui parli di un biscotto o cioccolatino giornaliero e dici che non mangi MAI i cereali cotti, ma oltre
Quando posso mi faccio i biscotti (vegani) in casa mia. Altrimenti mi capita di mangiare anche 12 biscotti al giorno.
Sono troppo triste e ho bisogno di cibo merd@.
E poi il tolfu mi fa impazzire.
Non mangio mai gelato o fritti. Non mangio mai patatine. Non mangio mai salatini.
Purtroppo ho ricominciato con cose come tarallini, schiacchiatine salate, grissini, crackers... e biscotti. Ste cose secche insomma.
Qui, dicevo, parli di 12 biscotti al giorno (quando puoi farteli), di croissant e paste frolle, tarallini, ecc. …Beh, a mio giudizio, mille volte meglio sarebbe un piatto di riso integrale ( o altro cereale), o pasta integrale con verdure cotte (ma, se il tuo problema è grave, potresti anche provare a mangiare riso raffinato, perché le fibre dure del cereale integrale potrebbero causarti ulteriore danno), piuttosto che i dolci (anche se vegan), anche perché tutto ciò che si intende col termine "dolci" è composto da amidi + zuccheri, sicura causa di fermentazione, e poi si tratta spesso di cibi secchi e duri (che tu sembri prediligere) che irritano tutte le mucose dell’apparato digerente. In definitiva, io seguirei i consigli che ti sono stati dati da flib e Arbor, di incrementare il consumo di frutta dolce, in particolare di banane, magari in frullato, ben mature, durante il primo arco della giornata e poi di concederti il pasto cotto, alla sera (le verdure cotte sarebbero comunque molto meglio dei cereali, potresti includerle tutte, patate comprese). Tieni anche presente che anche se dici di mangiare la frutta da sola, il problema è che pasticciando con tutto quello che dici di mangiare, la frutta entrerà nello stomaco già occupato a digerire quello che hai ingerito prima, e quindi fermenterà. Ti consiglierei inoltre di leggere il libro DEA (Dieta Energia Alta), di cui sono autore, perché, anche se in buona fede, stai facendo degli errori che peggiorano la tua situazione, mentre invece, comprendendo bene tutti di dati che in parte ti sono stati spiegati da flib e da Arbor, potresti dirigere le tue buone intenzioni e il tuo impegno, verso un obiettivo preciso, con risultati senz’altro migliori.

Altra cosa importante: ti consiglio di leggere questo: viewtopic.php?f=28&t=40401 , per capire l'importanza di calcolare calorie e grassi ingeriti.

Un abbraccio :D
Marco Urbisci

swami863

Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da swami863 » mar set 04, 2012 10:32 pm

Ho sofferto anch'io di gastrite e colite, anche legata a un'alimentazione disordinata come quella che ci hai condiviso nei primi post.
Mi sono intestardita col crudismo attraverso una svolta evidentemente troppo veloce: stomaco e pancia sempre gonfi, stitichezza che più aggiungevo frutta e più peggiorava, perdita di peso e capelli.
Alla fine mi sono arresa a fare con gradualità:il mio era un probllema di assimilazione, inutile forzarlo, lo stomaco e l'intestino li ho coccolato anche attraverso un recupero di verdure cotte e qualche cereale integrale.
Piano piano sto aumentando il crudo, ma per ora se sento il gonfiore aumentare e il mio peso scendere torno avncora indietro. Sarà mancanza di coraggio, ma facendo così sto reggendo nel tempo e sono serena.
Ognuno di noi deve trovare il passo che gli somiglia di più :(

arbor
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da arbor » mer set 05, 2012 6:32 am

La gradualità, certo, ha il suo bel peso, direi che è obbligata. Però attenzione a non esagerare con tempi biblici. Non credo che comunque l’assimilazione abbia a che fare con la gradualità: più si accelera, o comunque si procede spediti senza fare troppe retromarce e prima si risolve il problema dell’assimilazione, che è un problema di intossicazione, di scarsa efficienza dei villi intestinali e di sangue lipotossico. I miei disturbi hanno cominciato a manifestarsi dopo circa un paio d’anni di semicrudismo (ero già vegano da anni) e non mi hanno più abbandonato nei due tre anni successivi, finchè non ho troncato definitivamente coi cereali: da quel momento mi ci son voluti altri due tre mesi, durante i quali per mia fortuna ho tenuto duro e alla fine sono stato premiato. Sono convinto che se avessi bandito i cereali due tre anni prima, i miei disturbi se ne sarebbero andati due tre anni prima: mi sono trascinato per due tre anni con i risottini della nonna, non è stata un’idea molto felice, ma pazienza, ognuno ha i suoi tempi, anche nell’azzeccare le scelte giuste.
Poi c’è certamente la questione dei cereali, che probabilmente molti riescono a tollerare piuttosto bene (Valdo Vaccaro ne è l’esempio più emblematico, con la sua crema di avena e i suoi due pasti di cereali o patate), altri invece (io sicuramente fra questi, Ross0 è un’altra come avrai visto se avrai letto la mia storia) proprio non riescono a conviverci a lungo anche senza manifestare veri e propri sintomi di intolleranza specifica. In tutti i casi credo sia meglio per tutti poterne fare a meno e lasciare questo cibo, storicamente così importante per la razza umana, agli uccelli: sarebbe l’inizio di una nuova civiltà, migliore, credo, della precedente.

Luna8
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da Luna8 » mer set 05, 2012 1:14 pm

Carissimo Marco!

Il tuo contributo sulle fibre mi ha coinvolto profondamente.

Non avevo mai sentito parlare di fibre solubili e insolubili (che secondo la tua spiegazione chiamerei piuttosto assorbenti e impermeabili :))
Chi fa questa distinzione?

[Ho appena fatto una ricerca rapida in internet e ho trovato delle differenze sia nella definizione che nella classificazione degli alimenti contenenti l'uno o l'altro tipo di fibra come anche nella funzione delle fibre. Naturalmente non sono in grado di giudicare chi abbia ragione. Nella classificazione degli alimenti si tratta probabilmente di che tipo di fibra prevale perchè la frutta e la verdura li contengono tutti e due, se ho ben capito.]

Comunque ora capisco certe cose. Per esempio perchè una mia amica non digerisce le cose integrali. Un’altra amica raccontava che suo padre vende degli apparecchi per la dialisi e diceva che ci sono sempre più persone che si alimentano a base di cereali integrali ad averne bisogno. Poi già da tempo non ho voglia di mangiare le carote. Nemmeno i cavoli mi interessano particolarmente. I broccoli e il cavolfiore mi piacciono ma crudi no. Fino a un anno fa circa li mangiavo anche crudi, per la varietà e per non "rinunciare", finchè ho capito che in realtà non mi piacciono. Quindi o li lesso leggermente o non li mangio.

Le fibre insolubili diventano più solubili o più facilmente digeribili con la cottura?
Sono forse meno irritanti se frullate?
Che verdura mangiavi cotta?

Cosa dicono gli igienisti sui funghi?

Le zucche appartengono ai fruttortaggi? Visto che nell’elenco metti gli zucchini ...

Ti ringrazio anche per il contributo sul grasso.
È proprio vero che un’alimentazione vegana non è di per sè sana. L’anno scorso sono stata a una fiera in cui c’erano parecchi banchetti di prodotti vegani. Vendevano tutti dei surrogati di formaggi, salumi, latticini tipo gelato. Pensavo di assaggiare qualcosa ma leggendo gli ingredienti me ne è passata la voglia. I salumi poi sembravano proprio veri e mi hanno addirittura nauseato solo a vederli.

Alla fiera c’erano anche delle bancarelle di prodotti “crudi”, tutti surrogati, con mille ingredienti, straelaborati, cioccolate, gelati, torte, pizze, cracker ... Beh, c’erano anche libri e insalate, frullatori e centrifughe ... C’era una sola bancarella di frutta e verdura fresca che ha venduto tutto in breve tempo ... :)

Se questi surrogati contribuiscono a migliorare la qualità della vita di alcune persone, tanto meglio ...

Un salutone
Luna

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marco urbisci
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da marco urbisci » ven set 07, 2012 10:37 am

Cara Luna8… cerco di rispondere alle tue domande:
Non avevo mai sentito parlare di fibre solubili e insolubili (che secondo la tua spiegazione chiamerei piuttosto assorbenti e impermeabili )
Chi fa questa distinzione?


la differenza tra fibre solubili e insolubili, quando ne venni a conoscenza, fu anche per me illuminante. Per tutta la vita (gli ultimi 30 anni, per l’esattezza) avevo creduto nella necessità di nutrirmi di cibi completi (integrali) per assicurarmi la maggior quantità di fibre disponibili. Quante fermentazioni e problemi gastrointestinali mi sarei evitato se solo avessi conosciuto prima questa differenza! Questa distinzione viene fatta da parecchi autori che ho incontrato nel corso delle mie ricerche per scrivere il libro, ma quello che più mi ha convinto è stato il Dr. Douglas Graham, autore di “The 80/10/10 Diet”, testo in cui parla in più occasioni di questa distinzione. In ogni caso, al di là di chi ne parla (perché anche in questo caso esistono versioni discordanti su quali cibi le contengano e quali no, e in che percentuale), come al solito il mio consiglio è quello di provare su se stessi a eliminare o ridurre notevolmente l’apporto delle fibre insolubili e di accrescere quello delle fibre solubili. I risultati, nel mio caso, hanno dato conferma di questa teoria.
Le fibre insolubili diventano più solubili o più facilmente digeribili con la cottura?
Sono forse meno irritanti se frullate?
Sia la cottura, che l’azione del frullatore, rende le fibre insolubili più facili da digerire in quanto le sminuzza, anche se la cottura, lo ricordo, distrugge parzialmente o totalmente vitamine, antiossidanti, fitonutrienti, enzimi e chissà quanti altri micronutrienti ancora da scoprire. Io ho preso l’abitudine anche di pelare quasi tutta la frutta o, per esempio nel caso dell’uva, di eliminare buccia (e semini) dopo averla masticata, in quanto anche nella buccia sono contenute fibre insolubili (e chi si nutre in questo modo, di frutta ne mangia in quantità industriale!), e anche questa operazione ha rivelato i suoi esiti positivi. Ho imparato ad evitare di mangiare carote o finocchi o tutte le altre verdure fibrose e… le mie fermentazioni intestinali sono cessate (a meno che non faccia qualche abbinamento scorretto). Se uso la cipolla come condimento (e la uso) la sminuzzo finemente con la mezzaluna. Se dovessi usare le carote come condimento, sicuramente le gratterei, allo stesso fine.
Che verdura mangiavi cotta?
Io mangiavo (e non è escluso che questo inverno riprenda a mangiarle, magari per qualche periodo) tutte le verdure cotte, patate comprese. Il problema principale è che quando le verdure sono cotte è più facile mangiarne tante, fino a riempirsi lo stomaco, prima di smettere. Il mio stomaco è grande, anche perché sono abituato a mangiare grandi quantità di frutta, e quindi finiva che mangiavo facilmente 2 chili di verdura cotta, e per giunta di sera. Il risultato era digestione difficile ed eccesivo ingombro, cosa che disturbava parecchio il sonno. In più ho notato la curiosa coincidenza che in ben 3 occasioni ho avuto un calo di voce, causato da formazione di muco, cosa che, quando mangio solo crudo, non capita MAI! Sicuramente le patate sono molto amidacee, quindi ho deciso che se questo inverno riprenderò a mangiare verdure cotte (causa freddo e/o scarsa disponibilità di frutta calorica/gustosa o altro), proverò a sostituire le patate con la zucca, che è poco amidacea, più tutte le altre verdure (cavoli, broccoli, cipolle, carote, finocchi, ecc.). Da tenere presente che la cottura ha la caratteristica di rendere commestibili cibi che altrimenti lo sarebbero più difficilmente, quindi già di per sé non adatti alla natura umana, a differenza della frutta dei fruttortaggi e delle verdura a foglia tenera. Se a questo aggiungiamo che la cottura distrugge gli enzimi del cibo, cosicché si ha una richiesta superiore alla norma di enzimi digestivi, a carico della funzione pancreatica, e che la cottura altera i legami molecolari dei nutrienti, così da renderli più indigesti e tossici, si capisce perché il mangiare cotto non potrà mai essere la scelta ottimale (anche se considero la verdura cotta un’ottima scelta di “serie B”, migliore del ricorso a cereali e legumi o all’uso sconsiderato di frutti grassi “pur di rimanere crudisti”).
Cosa dicono gli igienisti sui funghi?

Per quanto riguarda i funghi, vi sono opinioni differenti…credo personalmente che già il fatto che si debba stare attentissimi a non ingerire quelli velenosi (nel caso ci si trovi in natura) ci avverte della scarsa compatibilità con il nostro sistema digestivo. Non ho mai letto specificamente che siano stati messi al bando, ma non ho nemmeno letto che vengano consigliati. Io ogni tanto li mangio, crudi, per variare un po’ il gusto delle mie super insalatone (non eccedo la dose di 3 o 4). Quando li ingerisco ( a parte il fatto che se non sono freschissimi possono creare discreti problemi digestivi) ne avverto subito la più difficile digeribilità rispetto a tutto il resto che mangio.
Le zucche appartengono ai fruttortaggi? Visto che nell’elenco metti gli zucchini ...
Sì, anche le zucche fanno parte dei fruttortaggi e anche la melanzana. Nella letteratura consultata quando ho scritto il libro, questi ultimi non venivano menzionati tra quelli consigliati come utilizzo quotidiano, ecco perché non li ho inclusi, così come non fa parte dei fruttortaggi il sedano, che però veniva largamente consigliato per il suo contenuto in sali minerali, e che uso spesso. La melanzana non ha caratteristiche organolettiche particolarmente entusiasmanti, secondo me, e la zucca è troppo dura (a parte qualche tipo, per esempio quella di Provenza) da utilizzare, se non occasionalmente.
D’altro canto devo anche dire che c’è un mio amico, fruttariano, che si è specializzato nel creare sandwich in cui tra due strati di melanzane essiccate racchiude una gustosa farcitura di zucca (di Provenza), pomodori, avocado, cetrioli, ecc. Una volta ci siamo trovati al parco e me li ha fatti provare: favolosi!! (lui si chiama Marco Giai Levra, per chi lo conoscesse, magari su facebook).

Un abbraccio :D
Marco Urbisci

Luna8
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Re: Crudismo per gastrite e colite??

Messaggio da Luna8 » ven set 07, 2012 10:10 pm

Carissimo Marco,

Ti ringrazio per la risposta dettagliata che ho letto con gran piacere !

> Sia la cottura, che l’azione del frullatore,
> rende le fibre insolubili più facili da digerire in quanto le sminuzza

> Se uso la cipolla come condimento (e la uso)
> la sminuzzo finemente con la mezzaluna.
> Se dovessi usare le carote come condimento,
> sicuramente le gratterei, allo stesso fine.

Qui mi chiedo che misura abbiano queste fibre. Immaginavo che fossero molto più fini di quanto si potessero sminuzzare grattandole o con la mezzaluna. Se però già questi due mezzi facilitano la digestione, concludo che si possano sminuzzare anche con gli strumenti di cui disponiamo per natura, i denti! La digestione comincia in bocca. Fare buon uso di quest’inizio è sicuramente utile in generale, non solo per quanto riguarda le fibre insolubili. Questo sicuramente non è inteso come incentivo a consumare più fibre insolubili. Piuttosto per ricordarmi l’importanza di masticare con cura, che dimentico troppo spesso. La mia conclusione è consumare meno fibre insolubili. Come dici, le carote le useresti al massimo come condimento, quindi in piccole quantità.

A proposito di condimento, come condisci l’insalata quando non ci sono i pomodori? È vero che oggigiorno i pomodori si trovano tutto l’anno ma d’inverno ne uso molto pochi, solo come condimento, appunto. Per il momento mi piace ancora usare l’olio, il sale e perfino l’aceto (ciao Arbor!), anche per motivi di condivisione. Ho molto successo con una salsina di senape, succo d’arancia, olio e sale. Ma nemmeno questa è ideale, nemmeno totalmente cruda. Cerco quindi delle alternative alla salsa di pomodoro.

> ho preso l’abitudine anche di pelare quasi tutta la frutta o,
> per esempio nel caso dell’uva, di eliminare buccia (e semini)
> dopo averla masticata, in quanto anche nella buccia
> sono contenute fibre insolubili (e chi si nutre in questo modo,
> di frutta ne mangia in quantità industriale!),
> e anche questa operazione ha rivelato i suoi esiti positivi.

Io invece mi sono fermata al punto che la quantità maggiore di vitamine si trova nella buccia ... :)
Ma con la “quantità industriale” consumata, le vitamine non verranno certamente a mancare togliendo la buccia ...

> Il problema principale è che quando le verdure sono cotte
> è più facile mangiarne tante, fino a riempirsi lo stomaco, prima di smettere.

Sì, però si fanno cuocere e bisogna decidere quante se ne mettono in pentola. Se ne metti mezzo chilo non ne mangi di più ... ;)

> Da tenere presente che la cottura ha la caratteristica
> di rendere commestibili cibi che altrimenti lo sarebbero più difficilmente,
> quindi già di per sé non adatti alla natura umana,
> a differenza della frutta dei fruttortaggi e delle verdura a foglia tenera.

Penso che questa frase sia fondamentale!

Che necessità c’è di mangiare dei cibi che non sono pienamente adatti alla natura umana?
In periodo di crisi in cui non si trova altro lo posso capire.
Lo capisco anche negli altri casi ma i motivi mi sembrano meno validi.
Per me lo sono i ricordi accompagnati dall’idea della rinuncia. Basterebbe liberarmi da quest’idea ... Sto provando da tempo.

Un altro motivo (che poi è più che altro un pretesto – cerchiamo delle scuse per evitare i cambiamenti ...) potrebbe essere la varietà. Anche questa è un’”informazione” che si è fissata nella coscienza o nell’inconscio e che non riesco a superare. In fondo, che varietà hanno gli onnivori? Cambia la forma della pasta e le spezie nella salsa ... Sono cose molto superficiali. Se penso alla varietà di frutta che ho a casa ...

Siccome non voglio rinunciare mi riservo il diritto :), come te, Marco, a mangiare i broccoli cotti quando pensi di non poterne fare a meno, e chissà se con questo “permesso” riesca ad evitarli. Evito comunque i sensi di colpa, e questo è senz’altro un vantaggio!

Per quanto riguarda i funghi e non solo, sostengo che la natura ci ha dato il senso del gusto per poter distinguere quello che ci fa bene da quello che nuoce, in modo altamente personalizzato. Sono assolutamente convinta che qualcosa di crudo e singolo che abbia un gusto gradevole, ci faccia anche bene. I funghi e le piante velenose hanno un gusto ripugnante – a meno che ne abbiamo bisogno per qualche motivo. Infatti, qualsiasi cosa mangiamo, quando abbiamo raggiunto la quantità necessaria, il corpo reagisce e comunica e succede qualcosa per cui si capisce che è venuto il momento di smettere: si perde la voglia, il gusto cambia leggermente, l’ananas comincia a bruciare, la carota mi va per travers ,... Il crudismo istintivo si basa su questo principio, che riconoscevo in parte anche con gli alimenti cotti, ma non così chiaramente. Purtroppo ho la tendenza a “vuotare il piatto” (sono ben educata!) quindi spesso non smetto. Poi preferisco i pasti mono, con un solo ingrediente, e se ne rimarrebbe quanto non basta per un pasto, preferisco finire anche quello. :(A meno che non lo mangino i miei famigliari, che consumano molto poca frutta e verdura. :(

I funghi di solito non mi attirano per niente. Una volta però me ne è venuta voglia. Un pacchetto di 400g l’ho distribuito in 3 insalate, e nella terza li ho messi solo per non buttarli via ... :(

Il fatto che esistano dei funghi velenosi non mi fa concludere che siano scarsamente compatibili con il nostro sistema digestivo perchè ci sono anche piante e frutti “velenosi”, cosa che non ci fa rinunciare a frutta e verdura!

Le melanzane, come le patate, crude le trovo ripugnanti. Per le melanzane mi dispiace un po’ perchè le mangiavo volentieri. Queste, comunque non sono buone nemmeno bollite e i fritti vorrei evitarli decisamente. In effetti probabilmente non erano le melanzane in sè che mi piacevano ma la salsa o l’impanato.

Il sedano non fa parte della verdura a foglia tenera?
Io avevo capito che il sedano si consigliava per sostituire il sale. Qualcuno mi diceva che faceva il sale di sedano, facendolo essiccare e poi macinandolo. (Sissy, ecco qui l’alternativa al sale. Non ti posso dare informazioni più dettagliate perchè non l’ho mai fatto nè provato.)

Che altra frutta e verdura contiene sali minerali? Non un po’ tutto?
Ah, sì, le alghe, come diceva l'altro Marco, e mi piacciono ogni tanto.

Non conosco la zucca di Provenza e mi informerò. Conosco la Hokkaido il cui colore mi piace tantissimo, e la Butternut. Crude non mi entusiasmano. Cotte sì. :)
(Quando faccio le insalate o le macedonie mi piace curare anche l’aspetto del colore :)) Le mie macedonie sono un successone. Le faccio solo in occasioni speciali, inviti ...

Un salutone
Luna

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