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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mar lug 10, 2012 7:34 pm
da ross0
Caspiterilla Giulia,
non conosco il prodotto, per fortuna la mia pancia non si gonfia, ma penso possa essere utilissimo soprattutto nel caso di una persona piu' anziana, come tua mamma, che difficilmente potrebbe sopportare un disagio del genere senza soffrirne troppo. Grazie, lo terro' presente se dovessi sentire di persone che potrebbero averne bisogno!!

Carissima Sissy81, il sito fitday funziona molto semplicemente, devi aprirti un account e cercare i cibi che mangi nella lista, segnare la quantità che hai mangiato e tutto va a sommarsi automaticamente pagina per pagina, a fondo pagina oltre alle calorie, hai anche la percentuale di grassi, proteine e carboidrati dei tuoi pasti. Il meglio lo raggiungi quando almeno l''80 per cento delle tue calorie totali viene dalla frutta (carboidrati) e circa il 5-10% viene da proteine e circa altrettanto dai grassi.
Ovvio che agli inizi le abitudini di vita sono molto lontane da questo modello, che potrai comunque trovare magnificamente illustrato nel libro di Marco Urbisci, con moltissime utili spiegazioni. Non fartene troppo un problema, tu punta soprattutto a incrementare la frutta, tenendola lontano dai pasti, mangiandone fino a sentirti proprio sazia sazia sazia. La meta è arrivare a fare dei pasti veramente sazianti di frutta, ma all'inizio è bene partire con mete realistiche, come quella di abituarsi a mangiarne sempre di piu' sempre di piu' sempre di piu'. Nessuno dice che non ci siano altre persone che approdano al crudismo solo per dimagrire. Diciamo che il crudismo NON è una dieta dimagrante, ma un modo per volersi bene. Il dimagrimento, se veramente necessario, arriva di sicuro, ma non ha nessun senso inseguirlo da solo. Potrebbe tardare, oppure diventare eccessivo. Bisogna essere MOLTO equilibrati e partire con i concetti giusti. Ovvero puntare alle 2000 calorie al giorno o anche di piu'. Altrimenti ci si fa del male. E questo è contrario in modo assoluto al crudismo. Il crudismo E' VOLERSI BENE. Poi la forma fisica migliora man mano che fai progressi, ma c'è chi impiega molto tempo a farli, e c'è chi, entusiasmato dal dimagrimento, perde di vista l'obiettivo di stare bene e finisce per perdere la lucidità e perdere chili in eccesso. Bisogna prima di tutto imparare ad amarsi tantissimo, come è giusto che sia.
Non verrà mai sottolineato abbastanza. Questo detto, sperando che anche tu la pensi in questa direzione di serenità, ripeto solo che una migliore forma fisica comincerà di sicuro con un solido e costante maggior apporto di frutta. Il primissimo passo è mangiare il famoso mezzo chilo di frutta come colazione. Mettendo da parte latte, cerali e zucchero.
Bacioni per ora, e facci sapere come va :D

Carissimo Arbor!!!
Ieri sera ho esplorato i video di meditazione guidata della celeberrima Louise Hay e ho pensato che forse potresti provare ad ascoltarli con tua moglie, non so, mi è venuto in mente questa immagine, le parole mi sembrano molto adatte a una persona che vive una situazione di blocco mentale, piu' che a una persona come te. Ma sono certa che tu, con la tua positività, ne trarrai comunque ispirazione e vantaggio in ogni caso. Se poi ti piace la traccia che c'è su youtube, della stessa autrice ci sono vagoni di libri e cd o di video. Io ne avevo sentito parlare, non la conoscevo, ma la meditazione guidata mi è sembrata fatta bene, e poi è in italiano.
http://www.youtube.com/watch?v=vjbmFxR_jMc

Io, per inciso, tendo a fare esercizi di respirazione durante i quali mi concentro a prendere le distanze dalle situazioni "quotidiane" che mi "perturbano", tutto quello che è legato al mio ego, alla mia individualità, ad ogni espirazione guardo il mio "io" allontanarsi e cerco di concentrarmi su quello che la mia anima è, per me un terreno ancora non molto chiaro.

Carissimo un megaabbraccio gigante, non vedo l'ora di rileggerti :D
buona settimana!!!!!

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mer lug 11, 2012 5:34 am
da arbor
I primi due mesi di sperimentazione sono ormai passati, e posso tranquillamente dire che il bilancio è molto positivo. Il merito va anzitutto al regista dell’operazione, cioè a te, mia carissima Ross0; a me basta e avanza l’impagabile soddisfazione per il risultato incassato. Pur essendo approdato al variegato mondo dell’igiene naturale da ben oltre 3 anni, mi stavo ancora trascinando, senza apparente via d’uscita, in uno stanco regime di transizione caratterizzato da detox permanente sotto forma di disturbi intestinali (feci molli). Disturbi che cercavo, ma inutilmente, di risolvere applicando una ricetta debole e, almeno nel mio caso, perdente: cercando cioè di rallentare la detox facendo ricorso a un consistente abituale consumo di cereali, con l’effetto collaterale di fornire continuo alimento (tossine) alla detox stessa. Una ricetta magari utile allo scopo di addolcire momentaneamente gli effetti della detox, quando questi siano troppo severi; ma non certo come soluzione definitiva, come fino ad allora era stato nel mio caso. Il tuo suggerimento è stato radicale: visto che c’è un processo di detox in atto, anziché contrastarlo cerchiamo di favorirlo e portarlo possibilmente a termine, assegnando il compito di agente provocatore alla frutta, facendo leva sulle sue proprietà altamente depurative. In che modo? Semplicemente facendo in modo che la frutta costituisca la parte predominante dell’ alimentazione, senza far mancare la pur necessaria integrazione di verdura cruda; a queste condizioni, veniva ammessa qualche concessione anche al cotto (verdure cotte anche amidacee), purché tuttavia venissero banditi (o comunque drasticamente limitati) i cereali, visto che nel mio caso si erano mostrati problematici. Messaggio chiarissimo, che tradotto significa: 2-3 kg di frutta o più secondo il fabbisogno calorico, 1 kg circa di insalatona mista cruda; da ultimo, in coda al pasto serale, della verdura cotta (amidacea) in funzione residuale di integrazione (calorica/consolatoria). Insomma molto più frutta e molto meno (anzi quasi niente) cereali, in modo da sfruttare appieno le proprietà depurative della frutta (alimento, d’altronde, completo, tanto più se supportato da un’integrazione di verdure crude), in un ambiente non più inquinato dalla costante e ingombrante presenza dei cereali. Una ricetta che ha funzionato alla grande, anche se per prudenza devo ancora lasciarle tutto il tempo necessario prima di poterla definire vincente. La soddisfazione è davvero grande e vorrei anzitutto condividerla con te, Ross0 (già immagino i tuoi saltelli di contentezza alla Snoopy), senza cui sarei ancora qui a patire e ad annaspare alla confusa ricerca di una soluzione. E poi con i frequentatori del forum, specie se alle prese con problemi di detox inestricabile. Non certo con famigliari e amici, che semplicemente non capirebbero (senza contare che qui, in famiglia intendo, è stagione di temporali, e i pensieri sono altrove ma non sulle cose che contano davvero).
Lasciami dire che sono ancora stupefatto della semplicità e, al tempo stesso, della genialità e della potenza della ricetta: la frutta ha un posto davvero cruciale nella nostra alimentazione, nella nostra salute, nella nostra vita, tutto qui, basta essere conseguenti e coerenti con questa semplice e chiara premessa. Niente di nuovo sotto il sole, naturalmente, ma da cui non sempre si traggono tutte le dovute conseguenze. Penso ad esempio al menù tendenzialmente crudista del famoso igienista (grazie al suo blog) Valdo Vaccaro: tra crema di avena al mattino, cereali a pranzo e cereali a cena, c’è da chiedersi che spazio reale rimanga alla frutta, che invece andrebbe posta su un piedestallo senz’altri concorrenti. Lo dico con tutto il dovuto rispetto per l’opera altamente meritoria di V.V., ma con un senso di rincrescimento per i numerosi lettori che gli chiedono una via d’uscita dalla detox, restando senza la sola vera risolutiva risposta. Sono cose che ti lasciano perlomeno perplesso, e ti chiedi come sia possibile non averlo saputo prima.
Per ora mi fermo qui. Prossimamente ti dirò del mio pasto serale.
Un grande abbraccio è troppo poco, bisognerebbe festeggiare con un incontro vero, magari prendendo spunto da qualche evento crudista in giro per l’Italia o, chissà, in Svizzera.

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mer lug 11, 2012 5:55 am
da arbor
Giulia,
credo che Flib sia l'esperto di innerclean. Tra l'altro interesserebbe anche a me, anche se non per mio uso personale. Se volesse darci qualche informazione di prima mano su come procurare il prodotto, gliene saremmo molto grati.

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mer lug 11, 2012 9:08 am
da GIULIAABC
ok, grazie per l'interesse:
innerclean è un prodotto fatto da erbe che sinergicamente richiamano acqua nell'intestino e così tutto quello che stagna lì anche dalla nascita (chi di voi ha mai pulito il colon da quando è nato? io no) si reidrata permettendone la fuoriuscita. NON è un lassativo ma un prodotto che richiama acqua nell'intestino in modo naturale e dolce! fidati!
www.innerclean.it la busta costa 10 euro + spese 9 euro, io ne acquisto sempre 3 buste così il costo unitario è 13 euro.
Va bene per tutti adolescenti, adulti, anziani. il prodotto l'ho scoperto leggendo il libro "il sistema di guarigione della dieta senza muco" di Arnold Ehret da non troppo tradotto in italiano. Mi ha aperto un mondo, ha risposto a tutte le mie domande su come funziona il nostro corpo (manco i medici lo sanno - mica tutti i medici è ovvio)! Sono crudista a parte qualche craker bio e tendente al frugivorismo! L'energia che ricavi da questo tipo di alimentazione e di pulizia con innerclean non è paragonabile a niente! il sitema di vita si compone di cibo crudo + bei e buoni pensieri + stare all'aria aperta passeggiando o altro per 20 min al giorno, i muscoli prendono corpo (pensa alle giraffe che mangiano foglie e frutti hanno massa muscolare, mai visto una giraffa grassa!!!) .Il mix dei tre crea la salute, il buonumore, la positività il Dharma. Così fare sport non è più un problema nè devi piu' passare ore in palestra per recuperare i muscoli perchè il frugivorismo ti fornisce gli enzimi belli e pronti per essere assimilati dal tuo corpo che così ha un sur-plus di energia che utilizza per ristrutturare il corpo, la cellulite se ne va....così...le rughe la seguono e i capelli bianchi anche....capillari si puliscono e non si vedono piu', l'odore del tuo corpo cambia, il deodorante diventa un opzional, tutta la pelle del corpo diventa piu' compatta e morbida, ti abbronzi facilmente senza scottarti, sopporti bene le temperature di questo luglio senza "grondare" sudore.....la cucina crudista è una piacevole sorpresa, puoi scaricare degli e-book gratuiti: www.vivocrudo.it ; www.blessyouraw.com; ww.saltonelcrudo.it in totale ti ritrovi tra le mani un libro di cucina crudista! Se non ti basta cerca le video ricette su youtube - crudismo
le info che vi ho passato con amore, sono frutto di ore e ore di ricerche al computer......
buon esperimento!
Giulia

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mer lug 11, 2012 9:43 am
da flib
Chiamato in causa... rispondo :D

L'innerclean, lassativo "ideato" dal Prof. Arnold Ehret. E' un composto di erbe, assolutamente naturale, senza aggiunta di prodotti chimici.
Come tutti i lassativi non bisogna abusarne. Ideale ad esempio prima e/o durante un digiuno per favorire lo svuotamento intestinale e affrontare quindi il digiuno senza residui nel colon.

A Roma c'è L'Antica Erboristeria Romana che lo prepara secondo la ricetta originale che gli abbiamo passato qualche anno fa (grazie ad alcuni utenti del forum del sito http://www.arnoldehret.it)

Io l'ho sempre comprato da loro. Basta chiedergli l'Innerclean e sanno di cosa si tratta.
Sono gentilissimi e spediscono senza problemi in tutta italia. Vi avviso subito, per chi avesse intenzione di comprarlo, che arriverà in un pacchettino bianco, anonimo, senza alcuna istruzione per l'uso.
Questo perchè l'erboristeria si è offerta di "produrre" il preparato secondo la ricetta originale, ma crede che chi lo compra sappia bene di cosa si tratta e del suo utilizzo.

http://www.anticaerboristeriaromana.it/contatti.php

Info sul prodotto originale, inclusa la traduzione del foglietto istruzioni originali, le trovate qui: http://www.innerclean.org/


Istruzioni per l'uso (derivate dalla mia personale esperienza) :)

Partire da un cucchiaino da caffè fino ad arrivare ad un cucchiaio da te abbondante. Ognuno deve sperimentare su se stesso qual'è la dose corretta per provocare il giusto effetto senza "sofferenze".
Per questo consiglio la prima volta di partire da un cucchiaino da caffè :wink:

Il composto è molto secco, versare la quantità di prodotto in mezzo bicchiere d'acqua, meglio se tiepida, e mescolare bene. Le erbe rimarranno a galla, ma mescolando per un po' si riuscirà a far assorbire loro un po' di acqua e rendere quindi più facile l'assimilazione.

Il preparato non ha un ottimo sapore, quindi berlo d'un fiato evita che il brutto sapore rimanga in bocca. :wink:

Bere tutto d'un fiato e poi bere almeno uno o due bicchieri d'acqua, io di solito verso acqua nello stesso bicchiere, così bevo anche i residui di prodotto rimasti. :)

L'effetto arriva in genere dopo 6/8 ore dall'assunzione. E' preferibile prenderlo a stomaco vuoto e non mangiare almeno fino al termine dell'effetto. Questo non è obbligatorio, ma solo buon senso. Sto usando un lassativo per liberare l'intestino e se lo prendo a stomaco pieno farò più fatica. :lol:

Se l'effetto non arrivasse entro le 6/8 ore significa che devo aumentare la dose. Se l'effetto arriva nei tempi giusti, ma provoca disturbi quali sudorazione fredda, ansia, o altro, è il caso di ridurre la dose.

Se si decide di provare una seconda volta consiglio di attendere qualche giorno o una settimana per evitare di stressare l'intestino.

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: gio lug 12, 2012 6:02 am
da arbor
Tornando alla questione del pasto serale, condivido in tutto la tua impostazione, che trovo assolutamente perfetta oltre che calzante a pennello alla mia situazione. Mi raccomandi anzitutto di accertarmi di non arrivare alla cena in condizione di deficit calorico. Non ci giurerei, ma mi sento di poter scartare quest’ipotesi: con 3-4 chili di frutta al giorno (oltre a qualche spremuta e centrifugato), mi riesce difficile pensare di non assumere sufficienti calorie; e poi c’è comunque la prova indiretta, costituita dalla sostanziale costanza del peso intorno ai 61 kg, molto vicino al mio peso forma di 62 (secondo le tabelle convenzionali, non quelle igieniste, generalmente più drastiche) (Ho cercato di testare il mio menù sul sito di fit-day come da te suggerito, ma non riesco proprio a entrare nel programma. Mi sarebbe piaciuto, anche se non mi pare così indispensabile nel mio caso).
I problemi nascono piuttosto su un altro versante, quello che tu definisci della disassuefazione: nel mio caso dai cereali principalmente, che creano forte dipendenza,con conseguenti sintomi di astinenza, fra cui la fame “senza oggetto”, l’insoddisfazione alimentare ecc. Non vi è dubbio che qui stia l’origine delle mie difficoltà, che peraltro tu mi confermi trattarsi di una cosa piuttosto diffusa nel mondo crudista, dove la cena costituisce un momento di alta criticità, su cui si tende a scaricare un po’ di tutto.
Una cosa è certa: maggiore è la quota di frutta nel corso della giornata, e minore è il rischio di incorrere in eccessi di cotto la sera. Ben vengano, dunque, tutte quelle astuzie che ci possono aiutare in questa direzione, come quella di mangiare un paio di mele prima della cena (quanto prima? Io fino a poco fa le prendevo dopo, ma mi rendo conto che ai nostri fini è meglio il tuo metodo). D’altronde la stessa insalatona serale assolve egregiamente a questa funzione di alternativa al cotto.
Pur tra non poche difficoltà e defaillances devo dire comunque che me la sto cavando abbastanza bene: a volte riesco perfino a rinunciare del tutto al cotto, come ieri che mi sono fatto quasi 5 kg di frutta (anche a cena), altre limito il cotto a qualche patata (3 o 4 etti), magari condita di solo prezzemolo e niente sale e olio, mentre tendo a sgarrare in presenza di qualche (fortunatamente sporadico) vincolo sociale: se facciamo la ratatuia, o qualche altro piatto cotto vegetale, o se usciamo in pizzeria, è difficile contenere la quantità e curare la qualità. Forse però dovrei fare una scelta più netta (quando non vi siano impegni sociali), vale a dire eliminare la cena tradizionale, intesa come pasto pesante, sostituendola con un bel pasto di frutta, riservando in questo caso alla verdura cruda qualche spuntino nel corso della giornata, magari sotto forma di frullato, più veloce da digerire rispetto all’insalatona serale (la quale poi richiama il piatto cotto… ne nos inducas in tentationem). Insomma è in corso una bella battaglia, il cui esito si vedrà nel corso del tempo.
A proposito di condimenti volevo chiedere il tuo parere sui semi di sesamo/lino/girasole ecc, che fino a non molto fa ero solito aggiungere tritati alla mia insalatona, condita di nient’altro che quelli (ora neppure quelli): è bene che ci stiano (mi riferisco agli acidi grassi omega tre) o la cosa ti lascia piuttosto indifferente?
Il sale. Anche qui sto ingaggiando la mia piccola battaglia: certo niente di paragonabile alla tua, considerata la tua attrazione quasi patologica per il salato. Lasciami comunque dire che esser riuscita, con i tuoi precedenti , a mettere la frutta, quindi una cosa dolce, al centro della tua alimentazione, è un vero capolavoro e anche una gran bella soddisfazione, di cui puoi ben essere orgogliosa. Anche in questo caso sei davvero da ammirare, mia carissima Ross0.
Infine la meditazione. Sto seguendo con interesse e curiosità il tuo percorso e le tue riflessioni: digiuno come sono in questo campo, ho solo e tutto da imparare. Anch’io non so se la meditazione possa portare alla conoscenza di sé, a scoprire la propria anima. Mi accontenterei di raggiungere il più modesto scopo del rilassamento, della liberazione dalle tensioni e dalla schiavitù dei nostri pensieri, specie se negativi. D’altra parte sarei non poco spiacevolmente sorpreso se, dopo aver impiegato anni a smantellare le “nostre” credenze religiose correnti (che trovo molto infantili e consolatorie), mi trovassi ora a dovermi in qualche modo riconvertire di nuovo. Preferisco continuare a pensare che quella superiore e immanente Intelligenza che tutto regola con oggettività scientifica un po’ svizzera (il deus sive natura di Spinoza), non abbia in realtà alcun interesse a occuparsi delle nostre piccole cose, materiali o spirituali che siano, di cui siamo i soli artefici e responsabili qui e ora.
Un grande abbraccio.

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: ven lug 13, 2012 11:18 pm
da swami863
Arbor non hai o hai avuto sintomi da detox più forti con questo incremento della frutta?
Io ci sto provando da molto, ma aumentano così tanto i fastidi che spaventata torno indietro!
Ieri, senza andar lontano, dopo giorni in cui la frutta era aumentata nelle mie giornate, ho iniziato ad avere un dolore alla scapola sinistra, tipo spada piantata e uno tra le vertebre, da togliere il fiato!
Dopo ore così non ho avuto coraggio di proseguire con la frutta: ho cenato aggiungegndo quinoa all'insalatona e il dolore piano piano è diminuito.
Condivido un'altra cosa: mi sembra che quando aggiungo qualcosa di cotto, le mie emozioni, la mia energia sia più equilibtata, come mi "pacificassero" dentro....non so se riesco a spiegarmi.
Quando mangio solo crudo, forse perchè non ancora abituata, mi sento più agitata, a volte addirittura meno lucida :?
Dev'essere bellissimo stare sul crudo senza più tutti sti fastidi!!!

Ale

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: sab lug 14, 2012 7:01 am
da arbor
I miei sintomi da detox non sono mai stati molto forti, ma solo più o meno fastidiosi: problemi perlopiù localizzati all’intestino, con qualche seguito di spossatezza quando questi sono un po’ più forti, comunque sempre nel limite del sopportabile. La spiegazione credo stia nella grande gradualità con cui sono arrivato al crudismo, cioè dopo quasi 7 anni tra vegetarismo e veganismo. Ciò non toglie che la tentazione di mettere a tacere questi disturbi sia sempre molto forte: dopo tutto è la frutta a provocarli, quindi, verrebbe da dire, riduciamo la frutta. Ma questa è solo una metà della faccenda, l’altra metà è che noi siamo intossicati: non lo fossimo, non ci sarebbe detox, ma siccome lo siamo, allora ben venga la frutta con le sue fortissime proprietà depurative. Insomma la colpa (la causa) ultima dei nostri disturbi non è la frutta, ma la tossiemia: al contrario, la frutta è in grado di disinnescare la tossiemia, e lo fa facendoci ammalare, mettendoci in crisi. Quindi coerenza vorrebbe che non ci lasciassimo spaventare dalla frutta e dai suoi effetti, e che anzi seguitassimo a nutrirci sempre più di frutta per accelerare la detox, fino a quando l’intero lavoro di disintossicazione non sarà stato compiuto. Questo sarebbe il comportamento razionale da assumere, anche se pare contrario al senso comune, secondo cui la cura è una cosa e il male un’altra, non potendo essere che il male sia la cura. Purtroppo la filosofia della cura del sintomo è talmente dominante e imperante da sconfinare anche nei nostri ambienti (igienisti): io stesso negli ultimi tre anni ho spesso combattuto i miei problemi intestinali incrementando i cereali; se leggi il blog del noto igienista Valdo Vaccaro, non è infrequente imbattersi nel consiglio dell’autore di prendere un po’ di riso per placare la dissenteria o cose simili. Laddove, in questi casi (di crisi da detox), piuttosto che preoccuparci di eliminare i sintomi, dovremmo invece chiederci quale ne sia la causa: scoprendo così che i sintomi sono la cura stessa e quindi sono i benvenuti. Ma è dura, lo so bene. Io devo ringraziare Ross0 per avermi preso amorevolmente per mano lungo un percorso di coerenza in cui la frutta ha avuto un ruolo da protagonista assoluto. Senza di lei, è la pura verità, avrei continuato a tentennare fra la logica igienista e il senso comune, finendo per indulgere alla pratica convenzionale. A distanza di oltre due mesi da questo cambio di regimi, i risultati sono veramente molto buoni, anche se non ancora definitivi. La strada della nostra purificazione può essere anche molto lunga, bisogna saper pazientare.
In bocca la lupo.

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: sab lug 14, 2012 2:09 pm
da arbor
Una precisazione a proposito dei cereali. Dicendo che ho dovuto eliminare i cereali, non voglio con questo demonizzarli, ma solo riferire una mia esigenza personale. So che questa esigenza è condivisa da molti altri, che trovano i cereali problematici. E non sto parlando di problemi di intolleranza specifica, tipo celiachia o altro, visto che quand’ero vegano e la mia dieta era basata principalmente sui cereali, non soffrivo di disturbi intestinali e le mie feci erano ben conformate, ma di tossiemia, di scarti tossici che il mio organismo non riesce a smaltire correttamente, tanto da richiedere un processo supplementare di detox. Come del resto so che ci sono invece tanti altri che questi problemi non hanno per niente e tollerano benissimo i cereali. Io penso che ciascuno di noi abbia, in ogni stagione della propria esistenza, una sua soglia di tolleranza delle tossine: qualcuno ce l’ha più alta, e quindi può consumare una quota maggiore di cereali rispetto a chi ce l’ha più bassa, che risulta così indotto a restringerne sempre di più il consumo. Non so chi sia più fortunato: per poterlo decidere bisognerebbe conoscere le conseguenze a lungo termine del consumo di cereali. Nel frattempo, ognuno farà la sua scelta, collocandosi nell’una o nell’altra delle due scuole di pensiero che da sempre si confrontano (si scontrano) all’interno del mondo igienista.

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: dom lug 15, 2012 9:25 pm
da ross0
Carissimo Arbor!!!!!! :D :D :D :D :D
E si' che sto facendo un balletto come Snoopy!!!!! Non voglio parlare troppo presto, ma questa estate che stai trascorrendo fra mille prove, ti porterà per forza avanti a grandissimo livello, leggendo che con la frutta sei riuscito a dare una stupenda virata verso i 3 chili non posso che essere strafelice, so che la frutta renderà il tuo corpo sempre piu' forte e piano piano questi sintomi astinenziali spariranno.
Ovvio che mi farebbe un piacere immenso se mai riuscissimo persino a vederci di persona!!! Con il lavoro sono in piena rivoluzione copernicana per un po', ma spero che presto troveremo un evento crudista a cui festeggeremo insieme. Credo che i piu' adatti a noi sarebbero quelli organizzati da Marco Urbisci o da Fruttalia, (Marco, se ci sei, se per caso leggi, fai qualche corso, seminario, giornata da qualche parte nel nord Italia o in Svizzera?) Per l'occasione mi vestiro' da Snoopy :D

Non sarei troppo preoccupata da quello che ti capita di mangiare in occasioni sociali,se non sono eventi quotidiani.
Sappiamo tutti che sono momenti critici per ogni crudista. E litigare o farsi fare dei prediconi non fa certo bene. Una ratatouille vegana -anche molto abbondante- o un occasionale piatto a base di cereali sono di sicuro molto meno dannosi delle ore necessarie a smaltire i dissapori familiari o sociali. La produzione endogena di tossine è di certo ad esempio correlata all'incidenza delle patologie tumorali, la cosa quindi è tutto fuorchè da sottovalutare.

La questione "sintomi astinenziali" è un punto su cui io mi sono mossa con un approccio sperimentale. Ovvero ho testato diversi tipi di frutta osservando se per caso, consumandone un certo tipo, in caso di "crisi", i sintomi fossero maggiormente sotto controllo.
Nel mio caso, come ti ho scritto, ho trovato che le mele hanno curiosamente su di me un effetto pacificante. Soprattutto quelle acide, visto che quelle dolci non mi piacciono molto.Suppongo che la cosa sia individuale. E di sapore, come ho scritto, non mi piacciono, ma ho capito che mi fanno bene, e quindi...almeno due al giorno me le pappo :lol:

Ho un po' l''idea che i sintomi astinenziali comunque si combattano ipernutrendo il corpo, non in senso di calorie, (che ovviamente non vanno fatte mancare, ma se mi rassicuri che questo già lo fai non vado oltre) ma in senso di nutrienti. E quindi occorre capire se il corpo si trova in qualche "deficit" di qualche nutriente che si è trascurando per monotonia alimentare.

Riguardo ai semi, io devo ammettere colpelvolmente che tendo a non mangiarli proprio. In che quantità mangiare i semi comunque, dovrebbe dipendere solo dalle famose "calorie totali". Ovvero se si riesce a mangiare in una giornata circa 2500 calorie, basta guardare a che quota di grassi sei e aggiungere in termini di semi, quelli che ti mancano per stare intorno al 10-15% delle calorie totali.

Sul sito di Marco ci dovrebbe essere un calcolatore delle calorie e dei grassi, proteine e carboidrati analogo a fitday, puoi provare a usare quello del suo sito, che non ho mai usato, so solo che esiste. Già che ne parlo a te, vedro' se magari nelle prossime settimane mi riuscirà di usarlo pure per me, è parecchio che non controllo piu' che percentuali di questo e di quello sto mangiando, ogni tanto dare una controllatina non guasta.

Sul piano "meditazione", come ti dico io sono alla ricerca di una "crescita" personale, ovvero a un percorso che mi permetta di migliorare il mio carattere, il mio approccio alla vita etc. Quindi quelli che sono i miei temi centrali di ricerca, diventano gli argomenti su cui mi concentro per produrre pensieri positivi, collegandomi ad esercizi di respirazione e visualizzazione.

Non sono un asso, riesco a concentrarmi per brevi periodi, ma insomma, sono all'inizio, sento che è una strada giusta, per me e le mie esigenze. Come ti ho scritto, io ti ammiro molto, perchè dal tuo modo di scrivere capisco che ad esempio tu NON hai un sacco di difetti contro cui io cerco di combattere ogni giorno :lol:

Benissimo mio carissimo Arbor, andiamo avanti in questo nostro percorso e teniamoci pure amichevolissimamentissamente per mano, che a me fa solo bene (di certo non ho i meriti che tu scrivi, sono solo una compagnuccia di scuola che ti tira per la cartella e che riceve aiuto in misura molto maggiore di quanto non sappia dare).
Bacionissimi e a presto, il nostro "appuntamento" sul forum per me è sempre una "ricarica" di energia positiva.

PS: Se trovi qualche cosa di valido in tema di meditazione, letture o altro, condividi, io sono in fase di grande esplorazione :D

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: lun lug 16, 2012 8:36 pm
da ross0
By the way...parlando di astinenza da combattere con l'ipernutrizione, hai provato a farti dei succhi? pensando al metodo Gerson, credo che possano aiutare a nutrire il corpo (ora non parlo davvero di calorie) e magari aiutarti anche a riprendere peso.
Se decidi di provare pero' vai piano piano, la prima settimana 3 succhi al giorno, la seconda 4 e vedi come va...
Bacionissimi!!!!! :D

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mer lug 18, 2012 5:34 am
da arbor
Carissima Ross0

Un veloce aggiornamento. Sono finalmente riuscito a fare tre giorni di fila di solo crudo. Ne sono strafelice, credo di esser riuscito almeno ad assaporare quel livello di salute superiore che solo il crudo ti può offrire. C’è poco da fare, il cotto (sia pure solo di verdure) lascia comunque degli strascichi, sotto forma di qualche disturbo e di minor vitalità. Ora una escursione in montagna a settimana mi sta stretta, mi sento di farne (e così infatti è stato) tranquillamente una seconda. Poi però è arrivato il cotto, e l’incantesimo è un po’ svanito. Occorre ripartire un’altra volta. Che barba che barba che noia!
In questi giorni sto scoprendo quanto sia importante e utile tenere il conto delle calorie, come tu mi raccomandi, per evitare di andare in deficit, servendomi della tabella estratta dal blog di Marco Urbisci (a proposito, non avevo ancora visto le sue prestazioni su you tube, davvero complimenti. Immagino che non ci sia opzione migliore di quella igienistica per poter stare a lungo su certi livelli di prestazione, anche per quel che riguarda la voce, sulla quale avrei anch’io qualcosa da dire a seguito degli enormi miglioramenti da me registrati a tale riguardo dopo il vero e proprio tracollo della stessa subito nel momento dell’infarto). Sto scoprendo, infatti, numeri alla mano, che nonostante tutta la frutta che mi sembra di mangiare, dovrei in realtà fare uno sforzo aggiuntivo per raggiungere il famoso traguardo delle 2000 calorie con il solo crudo. E’ vero che poi la sera, integrando con il cotto, bene o male riesco a tagliarlo quel traguardo, ma sarebbe importante che questo avvenisse col solo ricorso al crudo, riuscendo forse in tal modo a contenere più efficacemente la tentazione del cotto nel pasto serale. Staremo a vedere.
Un modo per facilitare un maggior consumo calorico (e nutritivo) è probabilmente quello che tu mi suggerisci, vale a dire di ricorrere ai succhi. A tal fine credo che dovrò integrare il mio armamentario di cucina: ho lo spremiagrumi e la centrifuga (di modesta qualità per il vero), mi manca invece il frullatore, che forse è fondamentale, non credi? Ho sempre sottovalutato il discorso dei succhi, ma forse è giunto il momento di ricredermi, per via appunto del loro importante contributo calorico potenziale.
D’accordo allora sul nostro incontro, non appena se ne presenti l’occasione, compatibilmente soprattutto con i tuoi impegni di lavoro.
Un abbraccio.

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mar lug 31, 2012 12:19 pm
da arbor
In queste ultime settimane sono maturate diverse piccole novità, comunque significative dal mio punto di vista, di cui desidero metterti al corrente. Anzitutto penso a questo punto di poter definitivamente confermare che l’origine dei miei vecchi disturbi intestinali risiedeva proprio nei cereali: banditi i quali, infatti, sono via via rientrati anche i disturbi fino a cessare del tutto. Non posso ancora dire di aver raggiunto un transito intestinale perfetto al 100%, ma per questo ci vorrà forse ancora del tempo, e soprattutto dovrò eliminare del tutto anche le verdure cotte (soprattutto amidacee). Anche qui sono sulla buona strada, visto che sempre più spesso ormai, complice anche la bella stagione, i miei pasti sono 100% crudi. Tornando ai cereali, vorrei ricordare che l’ostacolo forse più grande alla loro messa al bando era rappresentata dalla mia stessa “devozione” nei loro confronti, dovuta alla mia riconoscenza per il ruolo cruciale e benefico da essi avuto durante il mio periodo vegetariano/vegano. Quindi, visto che erano stati tanto utili, perché rinunciarvi? Alla fine però ho dovuto riconoscere che neppure i cereali sono esenti da pecche, perché non sono il nostro cibo d’elezione. E questo è avvenuto, come sappiamo, grazie alla tua molto convincente spinta. Grazie ancora, carissima Ross0.
Nel frattempo mi sono avvicinato al sito di Fruttalia (anche qui è stato un tuo suggerimento a far da apripista) e, fra le altre cose molto interessanti e molto belle di questo sito (che mi sembra proprio un approdo felice e a tutto tondo per un vegan-crudista), mi ha colpito la diversa impostazione di Fruttalia rispetto, ad es., a quella di Marco Urbisci sulla questione del fabbisogno calorico, argomento su cui anche noi due ci eravamo ultimamente intrattenuti. In effetti io per un certo periodo sono stato attento a controllare, tabella alla mano, le calorie introdotte, e devo dire che solo con un bello sforzo riuscivo a portare a casa le famose 2000 calorie interamente da cibi crudi. Ma è giusto sottoporre il nostro fisico a tale sforzo innaturale? La risposta di Fruttalia è “no”: si dovrebbe mangiare solo quando si ha fame e fino a sazietà, senza curarsi delle calorie. Si dimagrisce? Ebbene sì, l’uomo è magro per natura, una sua buona e sana muscolatura dipende dall’esercizio fisico vigoroso, non dalla dieta. Devo confessarti che condivido parecchio questo modo di vedere le cose, lo trovo molto naturale e logico: nessun animale in natura sta a pesare col bilancino quel che mangia ma segue l’istinto. E’ vero che il nostro istinto è ormai parecchio assopito e facilmente ingannabile, quindi occorre avere prudenza tenendo magari un occhio anche alle calorie, soprattutto in presenza di calo eccessivo di peso. Ma credo anche che porsi l’obiettivo di coprire il fabbisogno calorico (convenzionalmente calcolato), come se le calorie provenienti da cibi vivi fossero equiparabili a quelle da cibi morti, non sia un modo appropriato di procedere. Perciò voglio provare anch’io, come suggerito da Fruttalia, a seguire l’istinto; al punto (di purificazione dell’organismo) in cui sono arrivato, penso proprio di potermelo permettere. (Ho voluto fare il test in farmacia di colesterolo e trigliceridi: 143 e 74 rispettivamente. Sono comunque anni che non faccio esami di nessun genere, visto che sto bene)
Avrai senz’altro notato che per qualche giorno c’è stato un mio tentativo di relazionarmi con gli ospiti del forum, ma devo dire che l’esperimento non ha dato buoni frutti. Ci ho riflettuto un po’ sopra e mi sono fatto la convinzione che non sia facile relazionarsi con chiunque, soprattutto quando manchi una guida di riferimento, come avviene ormai da tempo su questo forum. La scelta vegan-crudista è per sua natura molto avanzata e selettiva, vi si può arrivare solo attraverso un percorso lungo, difficile e graduale. Difficile far capire questo concetto a chi si affaccia a questo forum senza un minimo di preparazione; dovrebbe essere il gestore del forum a indicare con chiarezza il senso e i limiti di questo percorso, io c’ho provato, ma in mancanza di un forte sostegno centrale, mi pare proprio fatica sprecata, per giunta esposta al rischio di spiacevoli (quando non disdicevoli) conflitti interpersonali. Per questo anch’io, non diversamente del resto da chi ha l’onere di guidare questo forum, ho pensato di sospendere a tempo indeterminato i miei interventi. Senza per questo compromettere, sia ben chiaro, il nostro rapporto, non importa attraverso quale canale, sempre che tu sia d’accordo, naturalmente.
Come va col tuo lavoro, indaffaratissima Ross0?
Un forte abbraccio

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mar lug 31, 2012 9:19 pm
da marco urbisci
Caro Arbor… ciao… vorrei informarti innanzitutto che sono sempre presente sul forum, anche se non scrivo spesso… diciamo che almeno ogni 2 giorni do una scorsa sul sito per vedere tutti i nuovi post. La ragione per cui non intervengo spesso è che ho notato che quando lo facevo, all’inizio della mia attività come moderatore di questo forum, la mia opinione tendeva a essere “conclusiva”, cioè forse per il fatto che citavo spesso dati “documentati”, tendeva a “chiudere” gli interventi successivi. Così, se da un lato gli utenti del forum potevano velocemente attingere a fonti più o meno autorevoli, dall’altro mi sembrava di togliere loro il piacere di “fare quattro chiacchiere” in semplicità e relax.

E quindi ho deciso di fare “un passo indietro”, monitorando quanto accade, ma cercando di intervenire solo se necessario. In più di una occasione ho anche invitato le persone che tenevano una linea di condotta non ottimale, a contattarmi privatamente, cosa che è accaduta e che ha portato ad una veloce soluzione dei problemi. Ho, naturalmente, seguito anche le tue vicissitudini degli ultimi interventi, ma ho reputato che tu avessi tutta la competenza per risolvere da solo la questione senza bisogno di un mio aiuto, e in fatti così è stato. Negli ultimi tempi direi, anzi, che sia tu che rossO avete spesso risposto ai vari post, proprio come avrei fatto io, e ho ritenuto senz’altro più interessante che la risposta non provenisse dal moderatore ma da altri utenti.

Detto questo, per quanto riguarda il discorso delle calorie, vorrei dirti che anche io penso che si dovrebbe mangiare solo quando si ha fame, senza preoccuparsi del conteggio delle calorie, ma che nei primi periodi, per evitare di mangiare troppo poco, di assumere troppe poche calorie, e di ritrovarsi poi, come anche a me è successo quando ho provato a “seguire l’istinto”, a integrare la propria dieta con un eccesso di frutti grassi (cosa che Ehret, per esempio, non ha mai suggerito), sarebbe meglio imparare a calcolare le calorie ingerite e anche la percentuale di grassi.

Non si tratta, secondo me, di una questione di eccessiva magrezza o meno, ma di nutrirsi correttamente, assumendo la giusta quantità di carboidrati e una minima quantità di grassi. E il problema nasce quando si decide di seguire la linea di “mangiare solo quando si ha fame”, ma ci si ritrova poi a commettere il tipico errore di chi vuole definirsi crudista e/o fruttariano: cominciare la giornata saltando la colazione, mangiare un po’ di frutta a mezzogiorno, e poi… ritrovarsi, il giorno stesso, o dopo poco tempo, a rimpinzarsi di frutti grassi la sera (o frutta essiccata, o semi oleosi, o i rispettivi oli, salsine, ecc.) per colmare il vuoto calorico. Con il risultato di risvegliarsi alla mattina successiva senza fame (perché si sta ancora digerendo il pasto della sera precedente), quindi saltare facilmente la colazione perché "si segue l'istinto", e ripetere il ciclo all’infinito, con tutte le conseguenza che, come sicuramente conosci perché hai letto il mio libro, non tardano a manifestarsi, per il fatto che si assumono troppi grassi e troppi pochi carboidrati e calorie.

Ma, una volta che si comprende come nutrirsi, allora sì che è fondamentale farlo solo quando si ha fame. Io, per esempio, non conto più né le calorie né i grassi da tanto tempo, ma questo grazie al fatto di averle calcolate meticolosamente per i primi tempi fino a che ho imparato come gestire il cibo che introduco, in modo da mangiare frutta e verdura cruda, integra, fresca e matura e una percentuale di grassi minima. Se posso permettermi un consiglio, direi che è sicuramente giusto sperimentare il più possibile, se però ti ritrovassi a incorrere in uno o più dei seguenti sintomi, potrebbe essere che la quantità di grassi è eccessiva o che le calorie non sono sufficienti: deficienze nutrizionali, brusche cadute di energia, improvvisi e intensi desideri di cibo, repentini cambiamenti di umore, squilibri ormonali, ecc.

In altre parole, potrebbe accadere che durante tutto il giorno ci si comporti come “animali liberi in natura, che seguono il proprio istinto e mangiano quando ne hanno voglia“, ma una volta sopraggiunta la sera (o dopo alcuni giorni) ci si ritrovi nei panni di “umani”, che attingono a qualsivoglia fonte di cibo (preferibilmente denso da un punto di vista calorico, come semi oleosi, frutta grassa, frutta essiccata, amidi cotti, ecc.), di cui, come animali, non si potrebbe disporre, nel tentativo di riequilibrare il bilancio calorico, per poi considerare questo iter (e relative conseguenze, come disturbi intestinali, difficoltà digestive, evacuazione non ideale, ecc.) come “transizione”, quando invece, dando un’occhiata alle calorie e ai grassi consumati, almeno nei primi tempi, si potrebbero evitare questi errori. Naturalmente si tratta solo di una opinione, come tante altre, ma desideravo metterti al corrente di modo da avere più punti di vista.

Ti ringrazio per i complimenti che mi hai fatto riguardo ai miei filmati che hai visto su facebook e… mi auguro che la tua pur comprensibile momentanea delusione (o come preferisci chiamarla) dovuta alle recenti vicissitudini qui sul forum, possa “rientrare” al più presto. Non è necessario comunicare con tutti, si può scegliere anche con chi farlo e con chi, secondo noi, non sia il caso. O, almeno, questo è quello che penso e che faccio quotidianamente.

Approfitto anche per rispondere a rossO…. Grazie per l’implicita stima che mi hai riservato, quando mi hai chiesto se stessi programmando conferenze o altro al nord, in modo da parteciparvi… al momento non ho nulla in programma, ma qualora capitasse l’occasione non mancherò di informarti, in modo da poterci conoscere. Grazie anche a te, e grazie ancora anche ad Arbor, per la vostra presenza su questo forum.

Un abbraccio :D
Marco Urbisci

P.S. Spero di fare cosa gradita riportando, per gli altri lettori, a proposito dell’argomento “calcolo delle calorie/grassi oppure mangiare quando si ha fame?”, il seguente capitolo, tratto dal mio libro:

SE NON SI MANGIA ABBASTANZA FRUTTA, SI FINIRÀ PER ECCEDERE CON I GRASSI

È uno dei punti cardine della DEA e quindi è bene analizzarlo da molteplici angolazioni, perché una volta compreso questo concetto, e soprattutto dopo averlo messo in pratica, si potrà assistere a trasformazioni inaspettate e clamorose.

Se non si mangia abbastanza frutta, quello che accadrà è che per raggiungere il fabbisogno calorico giornaliero (che il nostro corpo conosce bene), si finirà per mangiare, molto probabilmente, un quantitativo eccessivo di grassi (ben oltre il 10% raccomandato), con le conseguenze negative già descritte, anche perché molto verosimilmente, se non si è vegani, una buona parte dei grassi sarà animale e quindi pure cotta (con ulteriori danni per l’organismo). Perché avviene questo?

La ragione è che il corpo necessita di un determinato numero di calorie per sopravvivere, che se ne conosca l’esatto ammontare oppure no. Altrimenti, se si rimane costantemente al di sotto del proprio fabbisogno calorico, ci si potrà anche sentire bene per un po’ di tempo, più leggeri, diventando più magri, disintossicandosi parzialmente (infatti anche mangiando cibi nocivi, il solo fatto di ridurne il consumo crea già una salute migliore), ma il problema è che alla lunga ci si indebolirà e ci si ritroverà a mangiare di “tutto e di più”.

Ora, poiché gli alimenti che forniscono calorie sono carboidrati, proteine e grassi, quando si consuma poca frutta - visto che anche consumando montagne di verdure l’introito calorico è minimo - si finisce normalmente per mangiare l’uno o l’altro (o tutti insieme) dei seguenti cibi:

1. carboidrati complessi (che, come ricordo, vengono sempre accompagnati abbondantemente da grassi, cotti o crudi che siano);

2. prodotti caseari (che sono grassi e anche cotti, in quanto il latte è pastorizzato);

3. prodotti carnei, anch’essi contenenti grassi in quantità eccessiva e comunque altamente tossici;

4. grassi in eccesso.

Molte persone, alla ricerca di un modo più sano di nutrirsi, consumeranno prodotti provenienti da negozi biologici, illudendosi che cracker, biscotti e snack vari, sia pure integrali, oppure cibi a base di noci, nocciole, semi vari, ecc., favoriscono la salute perché sono “naturali”. Non si considera però che tali alimenti sono spesso più grassi dei rispettivi prodotti raffinati, anche se la qualità dei grassi è senza dubbio migliore e le fibre dei cereali non sono state rimosse.

Si può anche eccedere mangiando eccessivo avocado o olive: i trucchi escogitati dalla mente, per assumere grassi in modo da colmare il vuoto calorico, sono davvero tanti e sottili.

Non c’è alternativa, se si vuole mangiare davvero in modo sano bisogna imparare a mangiare tanta frutta, cominciando dalla mattina. In questo modo non ci sentiremo stanchi, non avremo desideri improvvisi di cibi malsani, non avremo cali improvvisi di zuccheri, non avremo sensi di colpa per aver mangiato qualcosa che non volevamo, non sentiremo il bisogno di mangiare il dessert a fine pranzo e, soprattutto… ci sentiremo meravigliosamente leggeri, lucidi, energici, di buon umore, rilassati, attivi.

Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Inviato: mar lug 31, 2012 9:33 pm
da Luna8
Ciao Arbor,

sono qui da qualche giorno, leggo qua e là e i tuoi messaggi come quelli di Ross0 mi piacciono moltissimo. Vi ringrazio per il vostro contributo!
arbor ha scritto: Nel frattempo mi sono avvicinato al sito di Fruttalia (anche qui è stato un tuo suggerimento a far da apripista) e, fra le altre cose molto interessanti e molto belle di questo sito (che mi sembra proprio un approdo felice e a tutto tondo per un vegan-crudista), mi ha colpito la diversa impostazione di Fruttalia rispetto, ad es., a quella di Marco Urbisci sulla questione del fabbisogno calorico, argomento su cui anche noi due ci eravamo ultimamente intrattenuti. In effetti io per un certo periodo sono stato attento a controllare, tabella alla mano, le calorie introdotte, e devo dire che solo con un bello sforzo riuscivo a portare a casa le famose 2000 calorie interamente da cibi crudi. Ma è giusto sottoporre il nostro fisico a tale sforzo innaturale? La risposta di Fruttalia è “no”: si dovrebbe mangiare solo quando si ha fame e fino a sazietà, senza curarsi delle calorie. Si dimagrisce? Ebbene sì, l’uomo è magro per natura, una sua buona e sana muscolatura dipende dall’esercizio fisico vigoroso, non dalla dieta. Devo confessarti che condivido parecchio questo modo di vedere le cose, lo trovo molto naturale e logico: nessun animale in natura sta a pesare col bilancino quel che mangia ma segue l’istinto. E’ vero che il nostro istinto è ormai parecchio assopito e facilmente ingannabile, quindi occorre avere prudenza tenendo magari un occhio anche alle calorie, soprattutto in presenza di calo eccessivo di peso. Ma credo anche che porsi l’obiettivo di coprire il fabbisogno calorico (convenzionalmente calcolato), come se le calorie provenienti da cibi vivi fossero equiparabili a quelle da cibi morti, non sia un modo appropriato di procedere. Perciò voglio provare anch’io, come suggerito da Fruttalia, a seguire l’istinto; al punto (di purificazione dell’organismo) in cui sono arrivato, penso proprio di potermelo permettere.
Buona fortuna! Condivido pienamente.

Non ho mai calcolato le calorie, fidandomi appunto dell'istinto. Non siamo delle macchine con un consumo fisso. Trovo che il mio fabbisogno varia a seconda dell'attività e del ciclo. Così scelgo anche cosa mangiare. Non mangio semplicemente qualsiasi frutta in qualsiasi momento. A volte ho voglia di un certo tipo di frutta. Un po' di scelta a casa ce l'ho sempre. Mi è capitato più d'una volta di sentirmi sazia ma insoddisfatta. Perchè mi mancava qualcosa. Mi sono trovata a girare per il supermercato cercando di scoprire cosa fosse. Appena trovato cosa mancasse, è subentrata la soddisfazione. Per esempio se non mangio la lattuga o altre foglie verdi due giorni di fila ecco che fa capolino l'insoddisfazione. Questo lo so e ne tengo conto.

Il rischio che c'è mangiando quando si ha fame, può essere che si continua a mangiare tutto il giorno. Non so come facciano le scimmie. Suppongo che non abbiano necessariamente dei pasti regolari. Magari qualcuno lo sa. In ogni modo ai denti non credo che faccia bene e anche il sistema digerente ha bisogno delle sue pause. Quindi anche qui penso che sia consigliabile limitare i pasti.
arbor ha scritto:Avrai senz’altro notato che per qualche giorno c’è stato un mio tentativo di relazionarmi con gli ospiti del forum, ma devo dire che l’esperimento non ha dato buoni frutti.
In che senso? Che frutti ti aspettavi?
La mia percezione è che le tue risposte sono cordiali, equilibrate, personali e sensibili. Le ho lette molto volentieri e con grande simpatia per l'autore sconosciuto. A parte le esperienze, che sono strettamente personali, per il resto avrei potuto annuire praticamente su tutto. :D
arbor ha scritto: Ci ho riflettuto un po’ sopra e mi sono fatto la convinzione che non sia facile relazionarsi con chiunque,
Questo penso che sia normale. Non diventiamo mai amici di tutti.
Che difficoltà hai incontrato?
arbor ha scritto:soprattutto quando manchi una guida di riferimento, come avviene ormai da tempo su questo forum.
A che tipo di guida di riferimento pensi?
arbor ha scritto: La scelta vegan-crudista è per sua natura molto avanzata e selettiva, vi si può arrivare solo attraverso un percorso lungo, difficile e graduale. Difficile far capire questo concetto a chi si affaccia a questo forum senza un minimo di preparazione; dovrebbe essere il gestore del forum a indicare con chiarezza il senso e i limiti di questo percorso, io c’ho provato, ma in mancanza di un forte sostegno centrale, mi pare proprio fatica sprecata, per giunta esposta al rischio di spiacevoli (quando non disdicevoli) conflitti interpersonali.
Secondo me questo forum serve anche per informarsi sul crudismo vegano, magari anche senza la decisione di seguirlo. Per alcuni è il primo incontro e poi si vedrà. Contrariamente a quello che pensano alcuni, trovo che anche una minima sensibilizzazione che porti a un aumento della parte cruda dell'alimentazione sia positiva. In fondo trovo che qualsiasi contatto col crudismo sia positivo, perfino se si decidesse di rigettarlo.

Ognuno ha il suo cammino. Secondo me non si può predefinire. Non si può sapere cosa fa bene a un altro. Mi sto ancora orientando qui, ma mi è sembrato che più che un forum vegan-crudista sia un forum ehretista (o urbiscista?). Ci sono però diverse teorie sul crudismo non solo vegane. Mi va benissimo limitarsi al veganismo, solo che iniziavo a percepire un'ombra di dogmatismo. Che accetto con curiosità. E mi manca un po' l'aspetto che hai appena scoperto, quello di ascoltarsi.

Stavo riflettendo sul fatto di come trasmettere certi aspetti ai principianti perchè anche per me il percorso comporta diverse difficoltà. Non ho trovato una soluzione perfetta. Diciamo che ho optato per non scoraggiarli, quindi non metterli subito al corrente di tutte le difficoltà che si potrebbero incontrare e che verranno trattate quando sia il caso.

Che sostegno centrale desideri?
Di solito se qualcuno ha già scritto quello che penso, non sto a ripetere.

Sei già andato incontro a dei conflitti interpersonali? Mi dispiace. Comunque non bisogna nutrirli. Se non si butta legna al fuoco, si spegne.
arbor ha scritto:Per questo anch’io, non diversamente del resto da chi ha l’onere di guidare questo forum, ho pensato di sospendere a tempo indeterminato i miei interventi.
Che perdita! Mi mancheranno i tuoi contributi! Ma dev'essere una decisione così drastica? Non devi sentirti responsabile per tutti ma magari ogni tanto c'è qualche argomento o scambio che vale la pena ...
Posso fare qualcosa perchè tu continui a scrivere?

Un caro saluto
Luna