Ciao Luna,
comincio da due cose, che non hanno a che vedere con la tua replica, ma che volevo comunicarti. La prima: volevo segnalarti una pagina vegana di ricette di un'amica, la bravissima Mariagrazia, che come te è una linguista e mi sembra abbia molti punti in comune con te, spero la sua pagina ti possa piacere, lei partecipa a riviste sulla filosofia ecozoica e gestisce questa pagina basata sulla cucina ecozoica
http://www.cucinaecozoica.it
Se non vado completamente errato tu scrivevi di avere cereali in casa e farfalline varie che vivono alle spese dei cereali e chiedevi cosa fanno gli altri vegani al riguardo.
Io, ai tempi del mio veganesimo classico, con tanti cereali in casa, avevo risolto il problema facendo un consistente acquisto di barattoli di metallo con coperchio che chiudeva bene (anche di vetro vanno benissimo) e ci ho messo dentro tutti i sacchetti o i cereali che comperavo. Se proprio in un barattolo trovi insetti diventa molto semplice semplicemente mettere il contenuto con i suoi abitanti in un posto all'aperto dove non ti nuociano piu', a tua discrezione. Penso che parte delle larve verranno uccise se metti tutto nella spazzatura. Cosa farne sta al tuo livello di "veganesimo". In ogni caso non avrai piu' insetti per casa. Riguardo ai parassiti dei vestiti, pure io sono una di quelle che con la lavanda ha sempre avuto zero invasioni. Purtroppo al riguardo non so dire nulla di nuovo.
Provo a cercare di dare qualche chiarimento, su alcuni punti segnalati da te.
Ti ringrazio per la tua testimonianza di crudista “a lungo termine” (quanto?). Mi fa piacere che col tempo tu sia diventata meno delicata. Da altre persone ho sentito che diventano più sensibili senza essere per forza più delicati ma notando che qualcosa non è “perfetto” lo evitano. Ci saranno differenze individuali ...
> Certo il mio livello di energia e benessere ne patiscono,
> quindi al limite penso "uffa, sto tanto bene mangiando la mia frutta,
> perchè mi tocca di mangiare questi "refusi"? pazienza",
> ma il corpo non si ribella piu'.
La domanda sul livello di energia l’ho fatta anche a Marco. Un paio di settimane fa ho incontrato un amico che ha seguito i consigli di Graham per un paio d’anni (dopo alcuni anni di crudismo generale 100%) e poi ha deciso di ricominciare a cucinare. (Che delusione per me!!! Sono alla ricerca di “buoni esempi” e pensavo che lui fosse uno di questi.) La sera mangia verdura cotta (senza sale e senza olio), prova a mangiare di tutto occasionalmente, anche carne, e dice che il livello di energia rimane. Anche lui è un tipo sportivo con un lavoro di attività fisica. (Anche lui come Marco, non come me ) Forse mantiene il livello di energia perchè non pensa “mi tocca ...” ma lo fa con piacere ... ???
non sono crudista di lunga data (saranno circa 3 anni, boh, ho perso il conto), sono solo uscita dalla dipendenza da cotto e non ci vuole tutto sommato cosi' tanto tempo, Marco è l'unico riferimento, Arbor sicuramente è un pilastro, se io do' "consigli" a lui, dipende solo dal fatto che lui si relaziona volentieri anche con persone di minore esperienza.
Certamente io sono diventata molto molto molto meno delicata dopo circa due anni di crudismo, ora, dopo cibi di serie B, ho pochi sintomi e onestamente non sono troppo spiacevoli. Spesso semplicemente vado molto di piu' al bagno, ma senza che questo mi dia problemi veri, non ho dolori, nè mi sento "male". Oppure noto ad esempio che mi puzzano terribilmente i piedi. oppure mi trovo i capelli sporchi, uno sfogo all'angolo sinistro della bocca...ma tutte cose di nessun vero disturbo, che in pochissimo passano, o si minimizzano con una bella doccia.
A me piace moltissimo fare attività fisica, anche se non sono certo un'atleta. E' uno dei grandi piaceri della vita. Senti la vita pulsare dentro di te, respiri a pieni polmoni, ti accompagna un grande benessere (endorfine in circolo). Ti fa sentire davvero "grata" (ti piacerebbe di sicuro). E' bellissimo.
Certo INIZIARE è difficile, perchè prima di arrivare ad essere sufficientemente allenati, devi superare una fase di qualche mese, in cui fare attività fisica è solo sinonimo di fatica. Ma è una fase passeggera. Poi arriva il piacere. Ed è un piacere profondo e duraturo. Ho iniziato relativamente tardi in età, ma la costanza per fortuna è una delle mie poche "doti naturali" e quindi, superata la china della fatica, ho ricevuto davvero abbondanti ricompense in termini di benessere psicologico.
Posso solo confermarti che chiunque, anche la persona piu' pigra o piu' impegnata, puo' fare un po' di attività fisica traendone grande piacere. Non per nulla la natura ci ha regalato le endorfine, prodotte massivamente dal corpo durante una bella corsetta o una bella lezione di danza. Le endorfine ti motivano tantissimo e tutto diventa facile facile facile, superata la fase iniziale, che bella e piacevole certo non è, soprattutto se da sempre non se ne ha l'abitudine. Magari comincia qualche corso di danza, la musica è un potente seduttore. Poi potrai cominciare un po' di jogging molto leggero, alternato a semplice camminata in un bel parco, visto che vivi in città. Sono solo suggerimenti, non so bene come sia la tua vita, ma di certo posso dirti che anche tu potresti prendere gusto alla cosa.
Quando hai ospiti gli offri quello che mangi tu? Se ho ben capito vivi da sola, quindi probabilmente non hai il problema delle persone in casa che non condividono la tua alimentazione. E come la prendono? Apprezzano il crudo semplice?
A chiunque offro quello che vuole, quindi non sono molto originale e quindi nemmeno molto "vegana fedele alla linea", non ho nemmeno ancora buttato tutte le cose in lana, eppure mangio vegano da lungo tempo. Mia mamma ha vissuto con me tutta la fase del suo tumore e quando è arrivata da me non era certo vegetariana o vegana, ho comunque condiviso la vita in lunghi periodi della mia vita anche con altre persone. Ho sempre cucinato le mie cose a parte, non è mai stata gran cosa. Da crudista va anche meglio, per ovvie ragioni, visto che per me non devo preparare praticamente niente. Se capita che mi si chieda di cucinare vegano, lo faccio volentieri, ma non faccio quasi mai "ricette crudiste".
Mi hai chiesto anche se il crudo semplice viene apprezzato come inizio pasto: grosso modo si'. Noto che i "normali" assaggiano qualche pezzetto di frutta, moderatamente, mentre magari sorseggiano un succo, prendono dell'insalata, molti con una certa cautela, e poi, quando arrivano altre portate, sono felicissimi di abbandonare il crudo al suo naturale destino, ovvero alla mia pancia. Ma credo che comunque che la maggioranza non trovi fastidioso cominciare con un aperitivo analcolico nelle vesti di un succo di carota e mela, ad esempio, sgranocchiando un pezzetto di pera o mela, proseguire con una insalata colorata e poi passare al "cibo vero".
Ross0, torno a te. Posso presentarti la mia prospettiva sulle domande che hai posto ad Arbor?
> Pensi anche tu che sarebbe necessario una rivoluzione del pensiero,
> per causare un rinnovamento mondiale?
Sì e vedo che la rivoluzione del pensiero sta avvenendo. Io e te ne siamo una prova.
> Pensi anche tu che sarebbe piu' che mai tempo
> che venisse preparata la strada per un altro "Luther King"
> che sappia unire le coscienze degli uomini di buona volontà?
La strada c’è, ci sono tante persone di buona volontà in cammino ed è il compito di ognuno di noi unirsi. Non abbiamo bisogno di una persona più grande di noi che prenda in mano la cosa. Siamo tutti ugualmente importanti e possiamo agire. Ci sono sempre più persone che diventano consapevoli e la “massa critica” per il cambio sarà presto raggiunta. Aspettare il Messia non serve a molto ... E ci sono tantissime possibilità di azione.
> Ora piu' che altro volevo chiederti se anche tu pensi che
> le qualità che abbiamo dentro di noi debbano tutte trovare
> la vera direzione e il vero scopo per cui sono state poste dentro di noi.
Perchè lo chiedi?
Penso che sia un peccato non usarle.
Grazie dei tuoi punti di vista Luna
Premetto che non sono certissima di avere capito. Diciamo che il punto centrale che mi sembra di cogliere in te è la fiducia verso il Bene. Mi piace la tendenza a porsi sempre con fiducia nelle mani della vita, se è questo che si voleva dire. Se il significato di tutto questo è "se vivo nella fiducia sono una persona migliore per me e per gli altri" non posso che apprezzare molto questa posizione. Penso che la fiducia in ogni caso sia una forza positiva, un terreno che puo' dare frutti molto belli.
Se mi chiedi invece chiarimenti su quale voleva essere il nocciolo del mio discorso provo a riassumertelo. In moltissime situazioni, come esprime cosi' bene Arbor, se ci fosse un concorso di forze unite a risolvere un dramma personale, sarebbe possibile ribaltare le sorti di una persona. Io scrivendo ho in mente episodi concreti, persone reali, vita vissuta. Questo è assolutamente il mio pensiero centrale:
ci sono momenti in cui possiamo regalare agli altri uomini un paio d'ali. Potremmo coltivare questa qualità, questa propensione in modo radicale.
Ross0, qui contraddici te stessa. Da una parte dici che non conosci, dall’altra affermi che considerano le persone come enti isolati ... È un fenomeno piuttosto comune giudicare le cose che non si conoscono abbastanza bene ...
Sono curiosa di cosa dice Flib.
Hai ragione, non dovrei nemmeno accennare a qualcosa che non conosco, ma lo faccio lo stesso. Il senso di quello che ho scritto ad Arbor è che queste discipline
non hanno come "
bandiera" l'aiuto collettivo, il pensare in modo "collettivo" invece che individuale. Che poi, arrivati al livello "adepti" si faccia sempre piu' chiaro il concetto che la vera felicità è nell'adoperarsi per gli altri, puo' ben darsi. Per me "scegliere", fare pulizia, indirizzare le energie etc., è importante, prima di approfondire qualcosa, decido se mi interessano le premesse grossolane.
Condivido benissimo che ci siano attività che ognuno deve fare individualmente.
Vorrei comunque aggiungere che ho imparato tanto da persone “non-amiche” come le chiami tu. Siccome penso che niente succeda per caso, se vengo trattata male, mi chiedo perchè mi ritrovo in situazioni così. È molto interessante e utile per conoscere se stessi e cambiare quello che può essere migliorato. Naturalmente fa anche bene essere consapevoli delle persone amiche e dei bei avvenimenti intorno a noi, nemmeno queste ci sono per caso! Possiamo ringraziare non solo gli altri ma anche noi stessi per tutto quello che viviamo.
L'Amore fa crescere con forza buona, le battaglie dell'ego servono a fare ingrassare l'ego, il mio ego Luna è già un lottatore di sumo.
Tornando quindi alle persone “non-amiche”, se facciamo parte di una grande unità, anche queste sono una parte di noi.
Si. Non conosco moltissimi esempi di persone completamente in pace con ogni parte di se stesso. I nostri conflitti interiori esistono, come i nostri conflitti con gli altri esistono. Gestirli è difficile. Per la maggioranza delle persone. Almeno quando si esce dal terreno precario delle parole e si passa ai fatti concreti.
Dal fatto che torni e ritorni sul termine "non-amici" ho ricevuto la vaga impressione che tu ti sia identificata in questa categoria. Se mi sbaglio, chiedo scusa.
Sono onesta, non sono sicura che il nostro rapporto sia davvero sereno e siccome cerco di essere anche diretta, non mi sembra di essere l'unica con cui tu maturi questo atteggiamento, mi sembra che tu veda in alcune persone qualcosa che poi pero' non esprimi, se non attraverso la dialettica, ed è un vero peccato. Colgo qualcosa che non so bene definire, ma mi sembra di suscitare in te sentimenti contraddittori, che esprimi poco apertamente. Riguardo al fatto che ti sento "poco aperta" sono del parere che se mi spiegassi in modo semplice cosa ti suscito, mi saresti molto piu' d'aiuto.
Posso dirti apertamente ad esempio che molti miei parenti, che mi conoscevano da bambina e poi non mi hanno piu' visto da quando magari avevo 8 anni mi considerano una "saputella". E se è qualcosa del genere che ti dà fastidio in me, se me ne parli apertamente te ne saro' molto grata.
Vado a caso: magari io ti sembro una che crede di saperla lunga, che vorrebbe fare dei gran discorsi, poi ho una grammatica e un lessico come un colabrodo, ma farfuglio le mie teoria con la pompa di un guru, di una gran espertona...magari invece è qualcosa d'altro. Non lo so.
Ma a me tu susciti l'impressione di mascherare i tuoi pensieri dietro a dei commenti rivolti alle singole frasi. Se questo fosse vero, mi farebbe maggiore piacere che tu mi comunicassi in modo semplice un commento aperto. Magari li' per li' non mi sentiro' "lusingata", ma senz'altro mi sarebbe d'aiuto.
Credo in assoluto che sia abbastanza superfluo che io commenti quindi ogni tua domanda, perchè mi sembra che tu usi le tue domande per nascondere un tuo sentimento. E se fosse cosi, preferirei usare la nostra opportunità di comunicare per dirci cose aperte e chiare.
Se invece mi sbaglio clamorosamente, oltre a chiederti sinceramente scusa, prometto che rispondero' puntualmente ad ogni tua osservazione.
Ora mi sento di augurarti un bellissimo we, spero di leggerti presto nei vari thread
Un grosso abbraccio