Gioie e dolori di una nuova crudista

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arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » dom ago 05, 2012 7:26 am

Efficace, anche se un po’ rude (ma ti perdono), il tuo riferimento alla triste sala d’attesa di uno studio psichiatrico. La nostra alimentazione viaggia di pari passo con la nostra salute, anche mentale, dunque c’è poco da scherzare, le conseguenze potrebbero essere quelle da te paventate. Nel mio caso il problema della sottovalutazione del fabbisogno calorico non è sicuramente così drammatico, anche se comunque non è ancora del tutto risolto. Come già ti dicevo, non mi è spontaneo raggiungere le 2000 calorie, debbo fare uno sforzo ulteriore. Negli ultimi tempi credo di non aver mai superato questo livello calorico, sia che me lo imponessi con tanto di controllo sia che andassi a ruota libera (o almeno credo); e devo dire di non aver finora risentito di una riduzione di peso, sempre piuttosto costante sui 61 chili. Non sono certo che questo significhi che 2000 calorie scarse da cibo vegetale crudo equivalgono, nel mio caso specifico, a 2500 calorie circa convenzionali (o comunque quelle convenzionalmente previste per il mio fabbisogno calorico, sicuramente un po’ sopra le 2000). Per avere maggiori certezze credo che ci vorrà ancora del tempo, in cui mettermi alla prova. In particolare credo che dovrei insistere un po’ di più coi succhi o cose simili, per facilitare la digestione di maggiori quantitativi di cibo.
Nel frattempo continuo a tener duro col crudo, con rare eccezioni per qualche verdura cotta, zero totale di cereali. Mi era parso che il mio problema intestinale si fosse ormai messo sul viale definitivo del tramonto, ma è di nuovo rispuntato ed è comunque sempre in agguato. Non so più cosa pensare: forse qualche eccesso alimentare, sia di frutta che di verdura, nel mio sforzo di raggiungere un certo livello calorico (2000 circa), forse troppe angurie e meloni in questi giorni di calura, forse ancora un po’ di detox. A proposito di quest’ultima, credo di aver fatto un altro bel balzo in avanti: mi è sparita del tutto la vitiligine che mi aveva accompagnato negli ultimi anni d’estate, con macchie sulle spalle e sulla schiena che si arrossano poi vistosamente con l’esposizione solare. Mia moglie mi diceva di rivolgermi al dermatologo, ma non le ho dato retta e ho avuto ragione: le macchie sono sparite come per incanto, anche se resto a torso nudo sotto il sole cocente. Tornando al mio vecchio disturbo, confesso di essere un po’ deluso e preoccupato. In questi casi penso sempre al destino che ci portiamo tutti appresso: un destino, nel mio caso, quasi opposto a quello di mio fratello, quasi mio coetaneo solo un po’ più giovane. Io, sempre alle prese con qualche acciacco (ti risparmio la lista), lui mai niente, una salute di ferro. Eppure mangiavamo le stesse cose, il nostro stile di vita era pressoché identico. Il destino, appunto.
Mi dici che sei in fase esplorativa, sono curioso di conoscere le novità, sempre piuttosto interessanti, naturalmente quando queste si saranno maturate. Anch’io sono sempre in atteggiamento aperto a nuove conoscenze ed esperienze, da sottoporre poi al vaglio della ragione e della nostra voce interiore. I campi d’azione sono sempre quelli: respirazione, meditazione, luce, esercizio fisico. A proposito di quest’ultimo, sento di compiere notevoli progressi, ad esempio faccio spesso una corsetta di mezz’ora nel mio giardino, senza alcuna forzatura.
Naturalmente la mia condizione (lavorativa) mi favorisce di parecchio rispetto a te, così presa come sei dai tuoi mille impegni inderogabili. Ma ogni cosa, come sappiamo, ha due versi, accontentiamoci di quello buono.
A presto comunque e un grande abbraccio.

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marco urbisci
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da marco urbisci » dom ago 05, 2012 8:46 pm

Grazie Luna8 per le tue parole e… speriamo di avere occasione di conoscerci tutti al più presto.

Grazie Arbor per aver condiviso la tua esperienza. Anche noi stiamo pensando da tempo di trovare una soluzione fuori città, che ci permetta di avere un po’ di giardino, almeno. Spero si presenti l’occasione al più presto.
E complimenti per il successo della scomparsa della vitiligine. Spero che tante persone possano leggere quanto hai scritto.

Un grande abbraccio :D
Marco Urbisci

arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » lun ago 06, 2012 11:32 pm

Carissima Ross0,
vorrei dissipare quel velo di “pessimismo” col quale ti ho salutato l’ultima volta, a proposito delle precarie condizioni del mio intestino. In realtà le cose si stanno raddrizzando e anche chiarendo. Per alcuni giorni ho cercato di evitare qualsiasi sgarro alimentare, neppur piccolo, e devo dire che l’intestino è subito ritornato regolare. Ne deduco due cose. Primo, è evidente che ormai i cereali non c’entrano più niente con la mia nuova detox, anche se questa si manifesta con gli stessi sintomi di prima, quando erano principalmente i cereali a provocare feci molli. Se fossero ancora i cereali la causa ancora irrisolta del disturbo, questo dovrebbe persistere continuativamente e non scomparire salvo occasionalmente ripresentarsi: la verità è che, una volta banditi i cereali, sono pure finalmente cessati anche i disturbi e l’intestino ha ripreso a funzionare correttamente; se talvolta questo non succede, ciò dev’esser dovuto a qualche nuova causa di detox, a qualche nuovo scorretto comportamento occasionale. E questa è la mia seconda deduzione. Ho ad esempio notato che tendo a fare qualche spuntino di troppo, per raggranellare qualche caloria in più, ma questa è una forzatura per la mia digestione, che non riesce ad avere il suo decorso tranquillo: donde la detox. Idem per la verdura cotta, cui faccio ancora occasionalmente ricorso, o altri errori piccoli in apparenza, ma che il mio intestino non è disposto a perdonare. Devo prendere atto che l’intestino, in questo momento, è il mio punto debole o sensibile. Lamentarsene serve a poco, anzi. Certo a volte vorrei rimpiangere di non essere come mio fratello, che può permettersi ben altro che qualche innocente forzatura senza avvertire alcun sintomo di detox. Ma riflettendoci bene, questo ha anche i suoi vantaggi, cui dovrei forse guardare con riconoscenza, grato per avere un organismo così delicato da obbligarmi a rimettermi sulla retta via ogni volta che per qualche ragione me ne allontano anche solo di poco. Una bella fortuna, da un certo punto di vista: avere qualcuno che ti vuol bene e che ti ricorda, per il tuo bene appunto, che stai andando fuori rotta e ti riporta amorevolmente sulla buona via. Che altro si vuole di più dalla vita?
Un abbraccio.

valenticchia
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da valenticchia » mar ago 07, 2012 3:53 pm

Ciao a tutti, è da un pò che non mi faccio sentire ma è tornato il mio fidanzato e siamo partiti per farci qualche settimana di mare in Sardegna.. è andato tutto molto bene a parte la mia alimentazione, mi rimetterò in carreggiata il prima possibile, inizierò coi buonissimi fichi dell'albero dei miei nonni (che mi auguro mi aiutino un pò a depurarmi!) A presto!

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ross0
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da ross0 » dom ago 19, 2012 4:13 pm

Carissimo Arbor :-)

con tutti gli interventi che si sono accumulati su questo thread faccio fatica ora a seguire tutto, troppo caos in questo periodo e troppo poco tempo a disposizione, speriamo la cosa migliori con settembre, vedremo.

Non volevo affatto essere rude parlando della sala d'attesa dello psichiatra e mi dispiace molto di esserlo stata. Il fatto di avere due sorelle che in quella sala d'attesa ci passano le ore mi dà continuamente motivo di grande disagio. Veniamo dalla stessa situazione e penso continuamente come potrei aiutarle, poi purtroppo nei fatti, a parte in termini economici, non mi sembra di avere ottenuto mai nulla. E mi sento molto impotente. E anche a disagio. Scusa...spero che tu possa credere almeno alla mia buona fede. Volevo solo dire che, nel mio caso strettamente personale, l'istinto non mi ha mai portato niente di buono, solo gravi problemi che ho fatto i salti mortali per risolvere. Nel mio caso strettamente personale è necessario incanalare la mia vita con l'analisi della ragione e la supervisione del nostro "istinto superiore", quella parte di me legata maggiormente alla pace, alla vita, all'amore.

Sono molto contenta di leggere che la vitiligine abbia capitolato, e sono molto contenta di leggere che comunque anche il tuo intestino ti concede tregue, se viene trattato con amore.

Capisco bene cosa tu provi, parlando di tuo fratello che fa una vita normalissima e gode di ottima salute. Già, sembra che ad alcuni il sistema immunitario funzioni meglio, non so, il mio è delicato e devo fare attenzione. Il mio livello di energia, con la vita "normale" era basso. Ero molto facilmente stanca, digerivo molto peggio...insomma...per me è molto meglio cosi', anche se questo significa dovere vivere diversamente, fare attenzione etcetc.

Forse, come dici tu, dobbiamo essere grati per questa "delicatezza" di base, in ogni caso è una esperienza che altrimenti non staremmo vivendo, visto che tutto sommato, se si sta bene mangiando "normalmente" (vegano o meno), difficilmente ci si imbarca in questa avventura.
E come dicono tante persone, a cui io mi aggiungo, l'esperienza del crudismo ha anche degli effetti spirituali che ritengo molto importanti per me.
Ovvero un maggiore equilibrio spirituale. Che non azzera i problemi, ma aiuta a sopportarli senza arrendersi.

Mah...poi certo ci sono lo stesso i giorni "no", per carità, i ricordi, i problemi di chi amiamo, tutto si rimescola nell'inconscio e certamente da li' poi saltano fuori reazioni impreviste e poco piacevoli.

UN grosso grosso abbraccio carissimo Arbor!

arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » dom ago 19, 2012 8:44 pm

Carissima Ross0, non devi darti il minimo pensiero per giustificare quell’immagine di cui ti sei servita nel tuo ragionamento: un’immagine d’altronde così carica di dolorosi significati comuni ad entrambi da non sopportare neppure l’ombra dell’indelicatezza. Per questo ti avevo già “perdonata” (parola fin troppo grossa) prima che me ne dessi spiegazione, già chiarissima per me fin da subito.
Sono contento che tu riesca a trovare qualche momento libero per fare una capatina qui, pur sommersa dai tuoi mille impegni che posso ben immaginare. A momenti ho temuto che ti fossi perduta in qualche bosco delle Alpi svizzere, quale novella Cappuccetto Rosso in versione montanara, ma ora mi sento più tranquillo. E soprattutto contento di risentirti.
Qui si parla di un po’ di tutto, avendo però sempre il cibo come punto centrale di riferimento. E’ incredibile la quantità di cose che girano intorno al cibo, dalla salute all’economia ma anche buona parte della nostra sfera emotiva. Anch’io cerco di dare il mio contributo, pur sentendomi profondamente inadeguato al compito; ma poi penso che forse una parola buona, anche se non blasonata, può far bene a chi in quel momento ne ha veramente bisogno, e allora provo a rendermi utile. D’altronde più che compensato dalle numerose risposte che ricevo per i i dubbi e i quesiti che io stesso mi pongo.
Per quel che mi riguarda direi che ormai sto procedendo lungo quella strada che tu stessa mi avevi aiutato con grande pazienza a trovare: non hai idea (anzi credo di sì) di quanto ne sia felice. Si tratta ora solo di fare dei piccoli aggiustamenti, che non finiscono mai e che si rivelano incredibilmente utili per rendere più agevole o più gradevole il nostro cammino: particolarmente preziosi sono naturalmente i contributi dei più esperti, Marco soprattutto ma anche la più istintiva Luna; ma anche i novelli ti obbligano con le loro domande più o meno centrate a riflettere, approfondire, correggere il tiro.
A risentirci, mia carissima Ross0, e di nuovo non darti pena per me di quella cosa.
Arbor

Luna8
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da Luna8 » lun ago 20, 2012 5:00 pm

Ciao Ross0,
spero non ti dia noia che mi immischio nel vostro scambio a due.

È doloroso vedere come le persone che ci stanno vicine soffrono e non è facile accettare che si possono aiutare solo le persone che chiedono aiuto. È giusto aiutarle nel modo in cui lo richiedono loro, e questa può diventare una sfida. Certamente possiamo servire da buon esempio. Il nostro desiderio di ottenere qualcosa ci ruba solo le forze. È una lezione difficile da imparare ma credo che sia molto importante. Ognuno è responsabile della propria vita. Ognuno ha il suo cammino. Di solito non si prendono le scorciatoie. Il primo crudista della mia vita l’ho incontrato quando avevo meno di 20 anni e allora la cosa non mi interessava per niente così non ho approfondito. Non avrei mai pensato che un giorno avrei imboccato questo percorso anch’io.

> nel mio caso strettamente personale,
> l'istinto non mi ha mai portato niente di buono,
> solo gravi problemi che ho fatto i salti mortali per risolvere.
> Nel mio caso strettamente personale è necessario
> incanalare la mia vita con l'analisi della ragione
> e la supervisione del nostro "istinto superiore",
> quella parte di me legata maggiormente alla pace, alla vita, all'amore.

Vedo che fai la distinzione fra due istinti. Quello “normale” e quello “superiore”.
Penso che quello che tu chiami semplicemente istinto per me non venga assolutamente considerato istintivo. Piuttosto impulsivo, abitudinario o automatico. Se non si è consapevoli di questo, è praticamente impossibile fare la distinzione per riconoscere quello appunto “superiore”, la cui voce è più bassa.
Capisci cosa intendo dire? Ti ho capita bene?
Confermo di aver sofferto per reazioni impulsive, abitudinarie, automatiche. Anche oggi mi succede ma meno, per fortuna. Senza aver per questo perso la spontaneità.

La ragione se ce l’abbiamo è per usarla. In molti casi è molto utile. Solo che nella nostra cultura e società il suo uso è esagerato. Fin da piccoli ci insegnano a “ragionare” continuamente ed è proprio qui che ci allontaniamo dal nostro vero istinto, quello superiore. In generale siamo troppo fissati sulla ragione, e anche questo ci impedisce di sentire la voce dell’istinto. O forse preferite un’altra parola per esprimere questo concetto?

Per me comunque non è facile smettere di ragionare e sono contenta di farlo meno di prima. Quante volte mi hanno detto “pensi troppo!”, ponevo anche un sacco di domande, da un po’ in qua ho molti meno interrogativi e sto meglio. Anni fa non sopportavo di dover aspettare, adesso invece i momenti di attesa sono benvenuti per non far niente, possibilmente anche non ragionare. :)

Sono molto più sensibile di prima e, anche se a volte è un po’ una noia, in generale lo vedo come una ricchezza. Anche questo mi aiuta a sentire la mia voce interiore.

Per quanto riguarda l’alimentazione, qui mi riferisco all’intervento di Marco, una volta deciso che seguo il crudismo e ho deciso di dare più importanza all’istinto, che considero appunto una risorsa preziosa, uso la ragione per fare la distinzione. Se mi arriva il suggerimento di prendere i funghi o la papaya, lo seguo. Se invece mi viene voglia di torta o altre robe cotte o piuttosto elaborate, capisco che si tratta di abitudine, di una reazione emotiva che ha ben poco a che vedere con l’istinto.

Il paragone con i primati non mi piace molto perchè vivono in condizioni molto diverse. Immagino che mangino più o meno tutto il giorno. O che si facciano una scorpacciata quando passano da un albero con la frutta matura. Non credo comunque che abbiano dei pasti ben definiti e regolari. Mi sbaglio?

Capisco però il tuo punto anche senza questo paragone :), e non ci avevo mai riflettuto. Mi hai comunque ispirato a farci caso e provare. Negli ultimi tempi ho dei problemi di sbalzi di energia e di concentrazione, che possono anche essere dovuti ad altri fattori. Altre teorie crudiste dicono però che in questi casi è meglio ridurre considerevolmente la frutta. A dir la verità negli ultimi giorni ho molta più voglia di insalata che di frutta. E non tanta voglia di banane. In fondo serve solo provare.

> l'esperienza del crudismo ha anche degli effetti spirituali
> che ritengo molto importanti per me.

Anche per me. Per quanto non possa dire con sicurezza se è venuto prima l’uno o l’altro.

Un salutone
Luna

arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » mar ago 21, 2012 11:40 am

La distanza fra di noi è forse meno lontana di quanto sembri. Dobbiamo però prima metterci d’accordo su alcune cose di fondo, il resto verrà da sé, restando alla fine solo alcune sfumature a fare la differenza, una differenza di colore non di sostanza.
La prima cosa su cui convenire è che l’uomo ha perso da tempo ormai immemore il suo istinto originario, proprio di tutti gli altri esseri viventi, e che l’uomo ha invece irrimediabilmente perduto nel momento in cui, unico fra tutti gli animali, ha scoperto la sua intelligenza cosciente e ad essa ha iniziato a ispirare il suo comportamento. E’ un processo che dura da milioni di anni, che nell’ultimo secolo è stato solo portato all’esasperazione grazie al progresso scientifico e tecnologico e allo sviluppo economico che ne è seguito: non è pertanto pensabile un ritorno ad origini così lontane, all’istinto originario, la cui perdita definitiva è da considerarsi un dato acquisito, senza eccezione alcuna. L’unica cosa che possiamo fare è quella di educare il nostro stile di vita, per renderlo più compatibile possibile con quello che possiamo immaginare come modello naturale più prossimo all’antico stato di natura; possiamo cioè utilizzare proprio lo strumento della cultura – che è quella che ci ha allontanato dallo stato d’origine – per ritornare, per quanto possibile, alle origini. Occorre insomma un percorso educativo, che implica uno sforzo razionale e non certo un abbandono al proprio sano istinto originario che invece non esiste più. Quando tu, Luna, affermi di fidarti più dell’istinto che della ragione, ti poni in una delle seguenti due situazioni: o hai già compiuto quel percorso educativo (molto razionale) che ti ha permesso di sviluppare uno stile di vita assimilabile a quello originario (quand’era veramente dettato dall’istinto), e allora tanto di cappello e complimenti per lo spettacolare risultato ottenuto; oppure ti stai semplicemente affidando ad un istinto che è assai meno affidabile di quanto tu creda, perché anche tu, Luna, come tutta l’umanità nessuno escluso, il sano istinto naturale delle origini lo abbiamo irrimediabilmente smarrito.
Se siamo d’accordo su questo – mi pare difficile non esserlo, posto che siamo quello che siamo e non l’antico progenitore di 6 milioni di anni fa, con le profonde differenze inerenti, a partire dalle dimensioni del cervello – allora parliamo pure di istinto, inferiore o superiore che sia, ben sapendo però che quello vero non esiste più, possiamo solo cercare di ricostruirlo, con l’aiuto dell’intelligenza, del raziocinio: senza di che rischiamo di fare solo pasticci. Del resto sei tu stessa, Luna, ad ammettere di usare la ragione per discernere l’istinto falso da quello genuino, per evitare pasticci: ma allora non è più l’istinto a guidarti, ma sei piuttosto alla ricerca, consapevole e razionale, di esso. Ma questo è esattamente ciò che diciamo tutti, magari con qualche sfumatura diversa, ad esempio circa i tempi di realizzazione di quel percorso a ritroso alla ricerca delle nostre origini: tempi che, nel tuo caso, Luna, pretendi forse un tantino accelerati rispetto alle nostre reali possibilità.
Ross0 parla di un istinto “superiore”, intendendo con esso quella parte di noi maggiormente legata alla pace, alla vita, all’amore. E’ un istinto che non ha nulla a che vedere con quello delle origini, ma che al contrario l’uomo ha sviluppato parallelamente alla propria evoluzione culturale: è il bisogno di pace, di amore per sé e per il prossimo, un bisogno cosciente, di cui solo l’uomo può far uso e che gli altri animali non conoscono. Rosso afferma che, anche ascoltando questa voce interiore profonda, è riuscita a raddrizzare le sue scorrette abitudini e a riscoprire uno stile di vita (alimentare in primis) più in armonia con la sua vera natura delle origini: tradotto, vuol dire che si è resa conto che mangiando la frutta faceva del bene a sé, e indirettamente anche al prossimo, senza far del male ad altri poveri esseri innocenti. Tutto qui, credo. Non è che allora, come tu Luna ne desumi, Ross0 si ispiri anche lei, come te, all’istinto: semplicemente Ross0 sta compiendo lo stesso percorso di noi tutti vegan-crudisti, e lo fa combattendo con la mente e col cuore contro le più radicate malsane abitudini che più o meno albergano in ognuno di noi. Non puoi, Luna, invocare l’esempio di Ross0 a sostegno della tua scelta a favore dell’istinto piuttosto che della soluzione ragionata. E’ una forzatura, la tua, che tu stessa implicitamente ammetti dicendo che la ragione è utile e conviene usarla visto che ce l’abbiamo. Che poi non la usiamo come dovremmo è un’altra questione ancora.
E’ ben vero che spesso ne facciamo un uso sbagliato e strumentale, della ragione, ma questo significa solo che dobbiamo correggerne l’uso, non certo che dobbiamo rinunciarvi, come a volte sembri sostenere. Certo la ragione deve mantenersi entro i suoi ranghi; così ad esempio non è opportuno che sconfini troppo nella sfera dei sentimenti e delle emozioni, ma all’interno del suo dominio, è bene che la ragione sia esercitata al massimo grado, purchè correttamente. Purtroppo sappiamo che questo molto spesso non succede. Mi viene in mente l’esempio clamoroso della vicenda che ruota intorno all’AIDS, un caso in cui è la scienza stessa ad essere messa sotto i piedi proprio da buona parte del mondo scientifico (quello ammanicato con l’industria farmaceutica e delle lobbies), come ha coraggiosamente denunciato uno scienziato come Peter Duesberg. Ma di esempi di uso improprio della ragione ce n’è a iosa, senza con ciò concluderne che dobbiamo sbarazzarci della ragione e del progresso scientifico: ne dovremmo piuttosto dedurre che dovremmo farne un uso più illuminato, più ispirato a quella voce interiore, a quell’istinto superiore di cui parlava Ross0, che pure è alla portata dell’uomo.
Infine, Luna, sei tu stessa a denunciare implicitamente l’inaffidabilità del tuo istinto, quando ammetti che esso non sembra aver risolto i tuoi problemi, il calo d’energia e di concentrazione, certe voglie improvvise che credevi superate. Questo, lasciamelo dire, non depone molto a tuo favore, forse un atteggiamento più prudente e calcolato (ancora la ragione) non guasterebbe neanche a te.
Un caro saluto. Arbor

Luna8
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da Luna8 » mar ago 21, 2012 12:20 pm

Grazie, Arbor, per i tuoi pensieri, che ho letto con interesse.

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ross0
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da ross0 » dom ago 26, 2012 8:04 pm

Come sempre, fare rotta su questo forum, da qualche mese a questa parte, mi porta sempre dei motivi di gioia interiore.

Carissima Luna, prima di tutto ti ringrazio moltissimo di avere preso del tempo per leggere i miei sproloqui, e ancora di piu', per avere usato il tuo tempo per scrivermi dei tuoi pensieri. Mi riempie di riconoscenza pensare che una persona possa indirizzarmi le sue riflessioni, mi fa sentire "a casa", cosa di cui avrei molto bisogno.

Ho letto le riflessioni di Arbor, a cui scrivero', dopo avere indirizzato dei pensieri per te. Ovviamente trovo che siate due persone davvero speciali. Come dice Arbor "è incredibile quante cose ruotino attorno al cibo". E' vero, ci si ritrova a scrivere di strategie di vita, di sentimenti, di relazioni, di sogni, di analisi della realtà.

Vorrei risponderti in modo piu' "puntuale" e preciso, ma il tempo oggi mi rincorre e mi accontento di essere piu' "diffusa" e meno precisa, con questo pero' voglio esprimerti che ho letto con molto interesse il tuo approfondimento.
Riguardo all'uso delle parole, cosa vuoi, io non sono per nulla interessata alla precisione linguistica, che poi di rado si sovrappone alla comunicazione (intendo dire che spesso osservo persone con una padronanza linguistica bassissima comunicare in modo eccellente, laddove ci sono esempi di persone che sfoggiano un uso della lingua eccellente e usano le parole per chiudere la porta ad ogni tentativo di scambio di idee). E' ben vero che uso le parole come un bambino usa le freccette.

Mi è piaciuta molto la considerazione di Arbor sulla nostra storia come razza, ormai allontanatasi dalla condizione di naturalità.

Visto che mi interessa molto il cervello umano, mi piacerebbe essere con te e con Arbor in un bel posto e raccontarvi un po' il senso (in modo maccheronico) delle tante cose che ho letto al riguardo. E con la mia consueta goffaggine linguistica ho cercato di trasferire questi concetti in modo vago, usando i termini "istinto" e "istinto superiore". Di fatto, per onestà , quello che avrei voluto dire (senza riuscirci) è che esistono comunque delle attività che dipendono da aree del cervello molto diverse, caratterizzate da un numero molto maggiore o molto minore di connessioni neurali (questa faccenda del numero delle connessioni neurali ha molte implicazioni). I lobi frontali sono aree con buone connessioni neurali, ma decisamente inferiori in numero rispetto alla zona del cervello che si localizza intorno al cervelletto. Se dai lobi frontali dipende il nostro "ego", dal cervelletto dipende invece tutto quello che raggiunge uno stato di coscienza "superiore", inteso come "sganciato dall'ego". Al cervelletto puo' approdare il controllo delle attività piu' diverse, sia buone che cattive. Diciamo che comunque è un'area del cervello molto attiva nelle persone che ad esempio fanno meditazione, che si concentrano sulle grandi forze vitali positive, come la pace, la vita e l'amore, giusto per fare un esempio che per il mio cuore è molto importante. Ma tutto questo discorso andrebbe bene per una bella conversazione, oltre ad accennarlo cosi'...non saprei riportarlo a dovere per iscritto (e forse farei un grande inutile minestrone anche a parole).

Capisco che tu comunque abbia scoperto che "pensare di meno" abbia avuto delle conseguenze importanti nella tua vita. Come dice Arbor, anche se usiamo parole diverse, esempi diversi, non credo che le nostre opinioni divergano in modo particolare.

Diciamo che se una persona viene da situazioni di violenza, specie assorbita in età precedente a quella adulta, deve tenere conto che queste situazioni tenderanno a guidarti nella vita adulta verso territori molto pericolosi- Ad esempio alimenteranno una tendenza all'autolesionismo oppure porteranno ad esprimere aggressività o a sviluppare la sensazione di essere continuamente vittima degli attacchi altrui. Di fronte a questi problemi avrebbe poco senso "non pensare" o "pensare di meno". Se ci sono stati dei falsi punti di partenza, è necessario provvedere a bonificare la mente senza tante esitazioni.

Mentre magari siamo tutti d'accordo riguardo al fatto che passare ore a rimuginare sulle dinamiche dell'ambiente di lavoro spesso porta pochi risultati positivi, se non quello di rovinare il tempo libero.
Suppongo che tu volessi riferirti quindi alla tendenza a "farsi un sacco di paranoie", cosa senza dubbio poco produttiva.
Cercare di vivere in maggiore "libertà" senza diventare schiavo degli accadimenti delle giornate.

Purtroppo il poco tempo che dedico alla lettura del forum mi impedisce di essere molto aggiornata su quanto hai scritto in generale (anche se sono sicura che troverei molto interessanti i tuoi pensieri), ma il post che mi hai dedicato mi è piaciuto molto e sono davvero contenta di avere potuto scambiare idee con te, spero davvero che questo possa continuare e magari concretizzarsi ulteriormente.
Un grandissimo abbraccio e ancora grazie !!! :D

Carissimo Arbor!!!!

vabbè a dirti che sono felicissima di leggerti, mi sembra di essere un disco rotto, ma spero che quanto meno "il disco rotto" non sia troppo noioso per te.
Accenni al fatto che dai il tuo parere sul forum, pur nella consapevolezza di non essere "una voce autorevole". Io prima di tutto, come ti ho già scritto altrove, trovo invece che la qualità del forum sia cresciuta enormemente da quanto tu hai deciso di intervenire. Certamente gli interventi di Marco sono illuminanti. Ma, senza nulla togliere alla autorevolezza di chi ha certamente investito moltissimo lavoro nell'approfondimento dei temi crudisti, quello che rende un forum "palpitante" e ricco, sono le persone che sprigionano davvero umanità, accompagnata dal desiderio di capire e di progredire. Trovo che Marco, oltre che competente, sia una persona ricchissima di sensibilità e amore. E trovo che tu sia una persona rarissima che rende questo forum vivo, interessante e unico. Sei consapevole del fatto che gli interventi sono aumentati moltissimo, quando mesi fa, prima che tu mettessi piede qua, i post erano pochissimi e, per lo piu,' chi scriveva poi spariva in poche battute?

Per quanto ne posso giudicare Arbor, i tuoi interventi sono davvero arricchenti. Non solo per la sottoscritta. Non solo per la tua generosità nel dividere la tua esperienza e le tue letture, meditate e guardate attraverso cuore e ragione.

Vedi Arbor, appunto perchè vengo da un ambiente atipico, mi sono ritrovata mille volte a riflettere su quello che accade alle persone che soffrono e che vivono situazioni che esuberano dalla "normalità". E la "piccola statistica" della mia vita mi ha indirizzato a localizzare aree del comportamente umano che tendono a risentire di quanto si è patito, sviluppando tendenze a vedere in se stessi quello che non si è.
Leggendo le tue parole trovo sempre una onestà semplice e chiara, una persona che non piange la propria sorte, pur avendone mille motivi, una persona che si rapporta agli altri con il coraggio di esporsi anche agli inevitabili "colpi" che si ricevono quando si mette a nudo le opinioni e le esperienze che ci toccano di piu'.

Si tratta di aspetti molto luminosi, che si incontrano di rado, terribilmente di rado. E' un po' come passeggiare per la strada e vedere fra le cartacce e le lattine ai bordi della strada, fare capolino un'orchidea. Esistono i negozi di fiori, ma l'orchidea che cresce laddove ci si aspetterebbero solo rifiuti e dimenticanze, ha una sua bellezza gentile e potente che commuove e che conforta.

I tuoi post sono ricchissimi di informazioni per le persone del forum, e certamente, fosse solo per questo, dovresti davvero essere orgoglioso di te stesso per l'aiuto che dai a tutti. Ma ancora piu' delle informazioni che dividi, io trovo che tu metta in gioco in ogni post, il tuo animo e la tua carica umana.

E in questo è imperscrutabile quanto tu possa migliorare e arricchire con le tue parole chi ti legge. Oserei dirti che certamente tu possa raggiungere profondità che sono alla portata di poche persone.

Credo proprio che, se Luna ad esempio, ha deciso di cominciare uno scambio di idee con te, sia stata attirata proprio dalla forza del tuo carisma, fatto di umiltà, di sincerità con te stesso, di semplicità nel cercare di guardare attraverso le cose, di passione e di coraggio, nel porti i tanti interrogativi che si affollano dietro ad una scelta alimentare.

Sono ovviamente iperfelice di leggere che il tuo cammino nel crudismo sta conoscendo una sempre maggiore consapevolezza e una sempre maggiore felicità, accompagnata da un maggiore benessere fisico.
Sei una persona molto generosa, con una grande carica vitale, che trasmetti senza riserve. Il tuo modo di riflettere sui problemi è sempre penetrante.

Sai la celebre "spada a due tagli che penetra fino all'osso"?
beh...ora il solito tempo tiranno mi dice che devo smetterla di ticchettare qua su internet e con la testiera, devo ancora preparare diverse cose per domani.

GRAZIE carissimo Arbor, è proprio bello ritrovarti quando apro questa pagina, è bello leggerti, mi accompagna un sorriso quando scorro le tue righe intelligenti e coraggiose.
Bacioni!!!!

arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » mar ago 28, 2012 7:28 am

Ti ringrazio, mia carissima Ross0, per i tuoi calorosi complimenti e incoraggiamenti: mi fa piacere che tu gradisca i miei messaggi, vista la grande stima che ho (che abbiamo tutti) di te. Quanto alle mie letture, temo che siano davvero troppo poche e modeste, sicuramente non paragonabili alle tue. Tra l’altro mi è praticamente preclusa tutta la letteratura di lingua inglese (in ogni campo dello scibile) non tradotta in italiano (anche se un po’ d’inglese lo mastico, ma non a sufficienza da potermelo gustare senza un massiccio ausilio del dizionario), e scusa se è poco quello che mi perdo. Non che sul versante italiano mi senta coperto, ma dicevo così per fare un esempio fra i tanti, troppi, possibili. E vabbé, diciamo, tanto per confortarmi, che posso sempre cercare di compensare in profondità ciò che non riesco ad avere in ampiezza.
Quanto al mio cammino vegan crudista, ti confermo che esso si accompagna a una maggior felicità e a un crescente benessere fisico. Devo dire che la bella stagione aiuta non poco i miei sforzi e i miei progressi. I miei pasti sono sempre più simili ai tuoi e a quelli di Marco: cioè perlopiù monofrutto, e pochi ma sostanziosi (sia come quantità assoluta di cibo che in termini calorici). Ho ad esempio notato che, privilegiando certi frutti a più alta densità calorica (banane, fichi, uva), non mi è poi così difficile raggiungere le 2500 calorie: una soglia, questa, che mi sembra davvero mettermi al riparo da certe antiche voglie di cotto oltre che da indesiderati cali d’energia, che mi sembra anzi sensibilmente aumentata. Anche la funzionalità intestinale mi sembra nettamente migliorata, per quanto possibile con una situazione di partenza quanto meno problematica come la mia. Di più non potrei davvero desiderare. Considera inoltre che, seguendo i consigli di Marco, ho pure incrementato l’attività fisica, che già non era pochina. L’unica pecca è che ho un po’ trascurato la meditazione: mi pare di non trovarne più il tempo. In famiglia nessuna novità importante: si passa dalla crisi di primavera a quella canicolare, poi verrà … altolà! Facciamo un passo per volta.
Quanto a te, mi piacerebbe poterti dare un aiuto più tangibile di quello, diciamo morale, che riusciamo a scambiarci sul web, ma questo è il dato. Per fortuna te la sai cavare egregiamente da sola, e il nostro contributo (mio e degli altri amici del forum) è solo un piccolo raggio di luce che si accende al tuo sorriso.
A risentirci a presto. Ricambio i tuoi affettuosissimi saluti.

Luna8
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da Luna8 » mar ago 28, 2012 7:25 pm

Ciao Arbor!

vedo che il mio intervento ti ha motivato a scrivere una lunga replica, con cui mi hai dato un bel po’ da riflettere. Adesso che Ross0 ha risposto, mi animo a rispondere anch’io, in ordine cronologico. :-)

> La distanza fra di noi è forse meno lontana di quanto sembri.

:D

> Dobbiamo però prima metterci d’accordo su alcune cose di fondo ...
> La prima cosa su cui convenire ...

:) Dici che conviene convenire?
Non vedo la necessità di metterci d’accordo. Possiamo tranquillamente avere delle opinioni diverse. Non ti voglio meno bene se non la pensi come me! :D
Del resto sono d’accordo che le nostre opinioni non differiscono sostanzialmente, come dici tu, si tratta piuttosto di una differenza di colore o di accento. In principio volevo solo evidenziare qualche punto in più.

> non è pertanto pensabile un ritorno ad origini così lontane,
> all’istinto originario, la cui perdita definitiva
> è da considerarsi un dato acquisito, senza eccezione alcuna.

Qui la vedo in modo leggermente diverso. Non abbiamo perso l’istinto. È solo coperto, incrostato, ma sotto c’è ancora. L’istinto è troppo fondamentale per poterlo cancellare. Anzi, certe volte è molto più attivo del necessario. Per esempio per quanto riguarda le nostre paure, quello che ci fa fuggire, ci blocca, o ci fa combattere in situazioni assolutamente improprie perchè nel nostro stile di vita non ci sono veri e proprio pericoli come una volta. I leoni e le tigri sono rinchiusi nello zoo ... Povero istinto è rimasto disoccupato! :-) :-) :-)

> L’unica cosa che possiamo fare è quella di
> educare il nostro stile di vita, per renderlo
> più compatibile possibile con quello che
> possiamo immaginare come modello naturale più prossimo
> all’antico stato di natura; possiamo cioè utilizzare
> proprio lo strumento della cultura
> – che è quella che ci ha allontanato dallo stato d’origine –
> per ritornare, per quanto possibile, alle origini.
> Occorre insomma un percorso educativo,
> che implica uno sforzo razionale
> e non certo un abbandono al proprio sano istinto originario
> che invece non esiste più.

Direi che questa è una via possibile che va bene per alcuni ma a me personalmente non fa tanto bene. Più pressione mi faccio, peggio sto. Per me non esiste educazione senza pressione. Quando sono diventata vegetariana è stata una scelta rapida e chiarissima. Non c’è stata la minima educazione, nessuno sforzo razionale. Ero internamente sicurissima e non ho tentennato nemmeno di fronte a certe difficoltà sociali (che poi in fondo sono tutte emotive). Non dico che sia stata una scelta istintiva ma certamente consona al mio essere. E così vorrei che fosse la mia scelta del crudismo. Invece qui mi trovo spesso in difficoltà e più cerco di controllarmi o educarmi meno ci riesco. Ma so che ci sono delle persone che non hanno problemi in questo senso, sono disciplinate e si trovano bene così. Magari hanno dei problemi in altri campi ...

Forse c’è anche una differenza di base fra noi, cioè che tu sei arrivato qui per malattia, io invece per curiosità. E certamente c’è qualcosa di consono al mio essere perchè sono capitata proprio qui. Mi ha guidato la ricerca della semplicità, della naturalezza. Ci sono qui anche altri elementi magari non in totale sintonia. Altre persone vedono forse la semplicità e la naturalezza in altre cose. Per esempio nell’adattarsi alle abitudini alimentari delle persone che incontra, nel prendere con gratitudine quello che gli viene offerto, o magari nella vita in campagna lontano dalla “civilizzazione”, evitando la tecnica moderna ...

Negli ultimi tempi sto quindi cercando di conoscermi meglio osservando le mie reazioni e i miei pensieri e di volermi bene così come sono, un compito tutt’altro che facile per me. Ma estremamente interessante! :-)

> Del resto sei tu stessa, Luna, ad ammettere
> di usare la ragione per discernere l’istinto falso da quello genuino,
> per evitare pasticci: ma allora non è più l’istinto a guidarti,
> ma sei piuttosto alla ricerca, consapevole e razionale, di esso.
> Ma questo è esattamente ciò che diciamo tutti

Bene, allora alla finfine conveniamo! :-)
Sì, sono alla ricerca consapevole e razionale dell’istinto o dell’intuizione, che non è persa ma solo nascosta. E lo faccio per dare sempre meno peso alla ragione, più chiara diventa l’intuizione. Dicevo che la ragione ce l’abbiamo per usarla. Ci tenevo ad esprimere che però in genere la ragione tendiamo a utilizzarla troppo. Magari al posto sbagliato ...

> Ross0 parla di un istinto “superiore”,
> intendendo con esso quella parte di noi
> maggiormente legata alla pace, alla vita, all’amore.
> E’ un istinto che non ha nulla a che vedere con quello delle origini,
> ma che al contrario l’uomo ha sviluppato
> parallelamente alla propria evoluzione culturale:
> è il bisogno di pace, di amore per sé e per il prossimo,
> un bisogno cosciente, di cui solo l’uomo può far uso

Per me l’amore è la forza alla base della vita, è il tessuto dell’universo e come tale è assolutamente indipendente dalla cultura. Anzi, la nostra cultura spesso lo nasconde dietro a uno spesso strato di ragione. Se siamo a contatto con questa forza, l’importanza dell’istinto sbiadisce, non è più necessaria la distinzione.

> circa i tempi di realizzazione di quel percorso a ritroso
> alla ricerca delle nostre origini: tempi che, nel tuo caso, Luna,
> pretendi forse un tantino accelerati rispetto alle nostre reali possibilità.

I tempi sono diversi per ognuno di noi. Non ho detto che ci si riesca da un momento all’altro. Si va comunque sempre avanti. Nella vita non si può tornare indietro!

> Rosso afferma che,
> anche ascoltando questa voce interiore profonda,
> è riuscita a raddrizzare le sue scorrette abitudini
> e a riscoprire uno stile di vita (alimentare in primis)
> più in armonia con la sua vera natura delle origini:
> tradotto, vuol dire che si è resa conto che mangiando la frutta
> faceva del bene a sé, e indirettamente anche al prossimo

Questo lo posso confermare anche per quanto riguarda la mia persona. Aggiungerei però che lo stile alimentare è solo un aspetto e ce ne sono anche altri. Quello che per Ross0 può essere l’alimentazione cruda, per un’altra persona può essere tutt’altra cosa. Fondamentale è ascoltare la voce interiore profonda che ha dei messaggi altamente personalizzati! Trovo anche importante non condannarsi se non si riesce sempre a mettere in pratica i messaggi della voce interiore profonda. I sensi di colpa pesano e distruggono dall’interno.

> Non è che allora, come tu Luna ne desumi,
> Ross0 si ispiri anche lei, come te, all’istinto:
> semplicemente Ross0 sta compiendo lo stesso percorso
> di noi tutti vegan-crudisti, e lo fa combattendo con la mente e col cuore
> contro le più radicate malsane abitudini che più o meno albergano in ognuno di noi.

:) Mi da un po’ fastidio la sicurezza con cui presenti la prospettiva di Ross0 già la seconda volta in questo intervento. So che la conosci personalmente, non so in che profondità, ma preferirei che esprimesse lei cosa pensa e tu ti limitassi alla tua prospettiva. :)

Leggendo questa frase mi sembra di non essermi fatta capire perchè con “istinto superiore” mi riferivo proprio alla “voce interiore profonda” e all’amore che tu attribuisci a Ross0. Mi aveva ispirato la sua distinzione fra “istinto” e “istinto superiore”.

Inoltre sto imparando a smettere di combattere. Sono sempre stata molto combattiva, già da bambina, e ad un certo punto (non molto tempo fa) ho notato che è una strategia che mi porta solo delle brutte sconfitte. Non posso riferire nemmeno di un caso in cui ne sia valsa la pena combattere. Questo è il mio cammino. Sono consapevole del fatto che per altre persone combattere possa essere la cosa giusta.

Non posso immaginare che il cuore sia in grado di combattere.

> Non puoi, Luna, invocare l’esempio di Ross0
> a sostegno della tua scelta a favore dell’istinto
> piuttosto che della soluzione ragionata.
> E’ una forzatura, la tua, che tu stessa implicitamente ammetti
> dicendo che la ragione è utile e conviene usarla visto che ce l’abbiamo.
> Che poi non la usiamo come dovremmo è un’altra questione ancora.

???
Ho scritto quello che mi è venuto in mente leggendo le parole di Ross0. Magari l’ho capita male, e in questo caso preferirei che mi correggesse lei. Non c’è comunque nulla da correggere nella mia opinione. È quella che è e va bene. E andrebbe bene anche se la cambiassi. :-)
La forzatura non la vedo. Ho raccontato delle mie esperienze e volevo fare presente proprio l’altra questione tanto per bilanciare il quadro. Tutto qui.

> dovremmo farne un uso più illuminato,
> più ispirato a quella voce interiore,
> a quell’istinto superiore di cui parlava Ross0,
> che pure è alla portata dell’uomo.

Esatto, proprio quello che volevo esprimere e sembra che non sia arrivato.

> forse un atteggiamento più prudente e calcolato (ancora la ragione)
> non guasterebbe neanche a te.

:-) Sicuramente ho ancora da imparare, in fondo non si finisce mai! Ho solo espresso da che parte mi sto orientando e perchè, non ho sostenuto di essere arrivata a destinazione!
In fondo si tratta di trovare la misura giusta e questa può variare da persona a persona.

Ciao Ross0!

Ti ringrazio per i tuoi pensieri che stavo aspettando con curiosità e impazienza. :)

Per me le parole sono importanti, la linguistica è la mia passione! :)
Sono importanti per capirsi, soprattutto per iscritto, dove mancano vari elementi come la mimica, il tono di voce, l’atmosfera ... Sono comunque d’accordo con te che la competenza comunicativa è un elemento ugualmente importante.

Come funzionano le diverse parti del cervello non l’ho mai capito bene, anche se me l’hanno spiegato diverse volte. Magari ci troviamo una volta a conversare di persona, come ti immagini. Bella idea! :)

> Se ci sono stati dei falsi punti di partenza,
> è necessario provvedere a bonificare la mente senza tante esitazioni.

Questo è importante anche per me e provvedo! :) Questo è uno degli usi sensati della ragione!

> Suppongo che tu volessi riferirti quindi alla tendenza
> a "farsi un sacco di paranoie", cosa senza dubbio poco produttiva.
> Cercare di vivere in maggiore "libertà"
> senza diventare schiavo degli accadimenti delle giornate.

Esatto. E a non farsi un sacco di sensi di colpa se non si riesce in qualcosa.
E a non farsi schiavi di certe ideologie, non sottomettersi a troppe regole ...
In fondo si tratta di capire quello che ci fa bene, e qui la ragione può essere di troppo. A me è capitato di essere convinta che qualcosa mi facesse bene basandomi sulla ragione e ignorando la voce interiore.

Ti ringrazio anche per il notevole calore che emanano i tuoi messaggi.

Un caro saluto a entrambi
Luna

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » gio ago 30, 2012 7:46 am

Bella demolizione, punto dopo punto, del mio intervento (non pensavo che, citando Ross0 su un argomento da lei introdotto, avrei potuto in qualche modo ferirti, anche se non ho ben capito come). La cosa non mi stupisce: è da un pezzo ormai che ho capito che non è possibile tirare gli altri dalla propria parte, se questi non lo vogliono. Senza consenso, tutto il nostro argomentare diventa solo retorica, non per questo inutile.
Una sola battuta circa la perdita dell’istinto, o, meglio, di una buona parte di esso. Per me l’istinto è un po’ come il pelo: li abbiamo persi entrambi nel momento in cui è prevalsa la mediazione culturale. Il pelo, in particolare, non avrà mai modo di ricrescere finché faremo ricorso a mezzi di riparo diversi da quelli fornitici dalla natura grezza ma piuttosto frutto della nostra cultura (i vestiti, il riscaldamento). Anche se i pori piliferi, così come la zona più antica del nostro cervello, sono sempre lì, allo stato dormiente, ma pronti a rispuntare se gliene diamo l’occasione.
Un caro saluto.

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da ross0 » dom set 02, 2012 4:27 pm

Gulp!!!!

Ho scritto un lungo messaggio che mi si è cancellato!!! :lol:
Oggi non ho proprio tempo di riscriverlo accidentaccio!!!!
Ci risentiamo appena ci riesco, per ora un abbraccio gigante carissimo Arbor e carissima Luna :D :D :D :D :D

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da ross0 » dom set 02, 2012 8:07 pm

Ecco che ci riprovo, peccato non potere semplicemente esprimere tutto quello che vorrei scrivere...

Carissimo Arbor!!! :D :D :D :D :D :D

Volevo per prima cosa dirti che concordo pienamente con la tua diagnosi sulla frutta "calorica" da mangiare ancora meglio nel tardo pomeriggio, in modo da arrivare a cena in pace con se stessi e con il mondo. I miei esperimenti mangerecci mi hanno portato alla stessa conclusione, mi occorre avere zuccheri nel sangue soprattutto verso sera, per fare fronte alla bolgia della fine della giornata, dove tutto collassa... :lol: :lol: :lol: :lol:
Gli zuccheri nel sangue, che vengono dalla frutta ovviamente, mi mantengono in equilibrio, mentre se "non ci bado" vado facilmente in uno stato di "emergenza" con calo di energia, stress, fame senza un vero "oggetto", una confusione generale spiacevole.

Carissimo :D mi fai veramente sorridere quando parli del fatto che non leggi la letteratura in inglese :D :D :D
Sei tenero :D :D :D Che tu abbia letto, e parecchio, si capisce benissimo da quanto scrivi, non cercare di nasconderti dietro all'inglese :lol: :lol: :lol: Non sono capace di prendere le lingue tanto sul serio. E vabbè, parlo male e scrivo male pure la mia madrelingua, ma...le lingue sono il risultato storico di un processo umano...non racchiudono quelle leggi luminose dell'amore e della natura che magari ritrovo in altri aspetti del "sapere" (a cosa serva poi "sapere"...buona domanda). Leggere in inglese è poca cosa, parlare svariate lingue, male o bene, è poca cosa. Vivo all'estero, parlo qualche lingua...boh??? e allora, per dire cavolate non serve padroneggiare nemmeno la propria madrelingua e per dire cose sensate e belle nemmeno. La persona piu' intelligente che io abbia mai conosciuto aveva fatto la seconda elementare e stop, figurati se poteva leggere in inglese. Ma non dimentichero' mai l'intelligenza di ogni suo racconto. I miei professori universitari in confronto erano dei poveretti. E non parlo certo di persone stupide. Le lingue si imparano, c'è chi le impara e padroneggia maniacalmente e alla perfezione, c'è chi le usa un po' come i numeri della tombola...non sono sicura che sia un vero merito nell'essere dei gran linguisti. Se tu ne avessi voglia potresti leggere testi in inglese in pochissimo tempo, basta capire bene quale sia il metodo migliore per te...
Tu Arbor hai la forza buona di un fiume, non farti mai intimidire da sciocchezze inessenziali.
Puoi arrivare tanto lontano quanto lo vuoi tu.

Sono felice di sentire che poi stai vivendo momenti di "alta energia", per citare il bravissimo Marco, persona che ha un approccio al crudismo che ritengo veramente validissimo. Anche per me l'energia è importantissima, e vivere sentendola scorrere davvero senza essere sempre in riserva è davvero diverso da quell'arrancare continuo che conosciamo tutti bene sotto la formula "mangiare un po' di tutto".

So bene cosa vuoi dire quando parli delle crisi che si avvicendano assieme alle stagioni, in questi giorni sto combattendo telefonicamente per cercare di aiutare una delle mie sorelle a capire che la nuova dieta che ha cominciato non puo' farle bene.
Una vicina di casa le ha "passato" una "dieta" in cui è necessario mangiare "soltanto" 400...non hai letto male...quattrocento grammi di carne al giorno. Inutile raccontarti che "stranamente" mia sorella sta vivendo tali e tanti disturbi "guardacaso proprio in questi giorni" tali per cui ha "dovuto" raddoppiarsi da sola le dosi dei farmaci, senza averne parlato con il medico (che probabilmente le darebbe ragione)...
Sob. Cerchiamo di rimanere sempre al nostro posto, come guardiani del "castello"...mi sembra un castello molto kafkiano, un castello di carte o di sabbia...e purtroppo bisogna essere pronti a vedercelo portare via dal vento o dalla marea e sembra che il nostro contributo non possa andare a buon fine, se non con l'aiuto di un miracolo. Ma andiamo avanti.

Eh...avrei ancora una lista lunga di considerazioni da dividere con te, e forse ho cominciato proprio da considerazioni meno importanti di altre...ma insomma, il tempo è quel che è...
Un abbraccio enorme mio carissimo!!!!! :D :D :D :D :D

Carissima Luna :D :D :D :D

Vorrei avere il tempo, che oggi mi manca, per dividere con te quello che il tuo bel post mi ha evocato a proposito di due punti in particolare, ovvero le "regole" e i "sensi di colpa".

Mi sembrano due punti importanti, se ci si avvicina al crudismo, e uno scambio di battute fra compagni di viaggio non puo' che gettare un filo di luce su un percorso che comunque credo sia spesso confuso dai rumori di fondo della vita che ognuno di noi fa.

Ovvio che spero che le mie assolute incompetenze linguistiche non ti portino a sbattere la testa contro il muro, non riesco davvero a darmi molta pena per l'uso della lingua...sta a te decidere se vale la pena di cercare lo stesso di comunicare con la sottoscritta, io mi offro in pieno alle critiche, ma non trovo davvero abbastanza interesse per mettermi a "lavorare" per scrivere su un forum :D

Primo round (tornero' a approfondire):

sono d'accordo con te sul fatto che affannarsi a "seguire regole alimentari" non sia cosa buona. Sono contrarissima ai sensi di colpa alimentari. Si fa quel che si riesce. Quel che non si riesce a fare, lo si farà quando si sarà pronti a provarlo di nuovo.
Ogni giorno è un semplice "viaggio", si guarda dal finestrino quel che succede e si cerca di dare il meglio che si ha, e di godersi quel che c'è.

Il punto su cui forse leggo nel tuo post qualche anomalia, è il fatto che tu abbia posto un nesso fra la "ragione" e le "regole" e poi con i "sensi di colpa".

Io ho parlato di usare la ragione per fare pulizia dall'inconscio. La ragione è incapace di arrabbiarsi. La ragione comprende che il corpo ha bisogno di tempo per abituarsi a tutto cio' che è nuovo, comprende che il cervello reclama cio' a cui è abituato, pure le tossine, la ragione non giudica. Serve solo a mettere fuori gioco i fantasmi del passato che stanno nell'inconscio.

E' l'inconscio che ci fa sentire in colpa, è l'inconscio che si "arrabbia" se non si rispettano le regole.

E' molto triste avere ricordi che continuano a influenzare la vita presente, ma non si puo' cambiarli, si puo' cambiare solo il significato che questi ricordi hanno per noi. E' un lavoro lungo e molto difficile per tutti. E "sento" che tu sia ampiamente d'accordo su questo.

Certamente se tu hai avuto una educazione rigida e opprimente, sei stata obbligata a cercare di combattere per conservare la tua integrità e la tua sicurezza, non puoi che sentirti piuttosto scettica al sospetto che qualcuno suggerisca di "darsi delle regole". Lo capisco bene. E penso che anche tu inorridisca all'idea che qualcuno pensi magari che, datisi delle regole, sia necessario rispettarle, altrimenti ...
Altrimenti che succede? Niente. Se uno mangia del cibo "vietato" non succede proprio niente. Non vedo perchè uno dovrebbe sentirsi in colpa.

E' un piacere mangiare cibo che ti fa stare bene, perchè ti puoi godere la pacchia che ne deriva e crogiolarti nella sensazione di positività che ne deriva.

Per oggi non ti tedio piu' con i miei sproloqui, piuttosto ti auguro una meravigliosa settimana e ti faccio mille complimenti, perchè penso che tu sia una persona positiva, comunicativa, che troverà doni e darà molto di sè agli altri lungo questo cammino, alimentare o meno...io vedo le cose in modo alquanto elastico.
Bacionissimi!!! :D

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