Gioie e dolori di una nuova crudista

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arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » mer ago 01, 2012 7:40 am

Ti ringrazio per le tue gentili parole: allora vuol dire che qualcuno ci ascolta ed è in sintonia con noi. Questo è certamente incoraggiante, e mi induce a riflettere. E poi non si dovrebbe mai perdersi d’animo ma, come dice Ross0, cercare di comportarsi come il buon seminatore. Benissimo. Tuttavia …
La mancanza di una guida centrale di riferimento è reale ed è quasi imbarazzante. Non può stare che su un sito vegan-crudista vengano celebrate le lodi della carne cruda come cibo ideale per i nostri amici domestici, senza che vi sia la minima reazione o presa di distanza da parte del moderatore.
E’ vero, meglio non alimentare il conflitto (che c’è stato) con altra legna. Ma sarebbe altresì auspicabile un intervento attivo di spegnimento da parte di chi di dovere: senza di che, la vittima dell’incendio si sentirebbe un filino abbandonata, non ti pare?
Mi sta benissimo il carattere democratico del forum, quindi aperto a tutti senza preclusioni. Ma poi la selezione diventa inevitabile e vitale, abbiamo bisogno di parole buone utili e autorevoli per procedere nel nostro difficile cammino verso il vegan-crudismo, tutto il resto è contorno oppure da tagliare proprio. Qui diventa decisiva una certa presenza dell’organismo centrale. Presenza appunto, non assenza. Il fatto stesso di vedermi costretto a parlarne (quanto avrei preferito evitarlo), non è segno di vivacità ma di un limite serio, di una carenza profonda.
Se devo essere sincero, non sono molto ottimista che le cose possano virare decisamente in meglio. Non perché manchino le energie (di cui tu, Luna e Ross0 e tanti altri sono la dimostrazione), ma perché non c’è la capacità o la volontà di valorizzarle dentro un progetto mirato e coltivato con dedizione e amore: al contrario sento solo una grande freddezza ai piani alti.
Un abbraccio

Luna8
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da Luna8 » mer ago 01, 2012 10:36 am

Arbor, ti ringrazio per la tua replica.
arbor ha scritto:Ti ringrazio per le tue gentili parole: allora vuol dire che qualcuno ci ascolta ed è in sintonia con noi.
Sì, c'è sempre molta più gente che legge di quella che scrive. Può succedere di sembrare ignorati ma probabilmente non è così.
arbor ha scritto:La mancanza di una guida centrale di riferimento è reale ed è quasi imbarazzante.
La spiegazione di Marco sul suo atteggiamento mi è sembrata buona. È comprensibile che la sua opinione come autore del libro qui fortemente consigliato freni le discussioni, gli scambi. Ed è testimonio di modestia tirarsi un po' in dietro per lasciare più spazio agli altri.
Anche in altri fori a cui partecipo i moderatori si tengono un po' in disparte e intervengono solo in casi gravi. Come dice Marco, molto problemi si risolvono da soli.
Comunque penso che non sia vietato avere delle opinioni nè tantomeno delle percezioni diverse. Se fossi tu il moderatore, avresti una concezione diversa del tuo compito. Ognuno fa il suo lavoro in modo diverso. E va bene così.
arbor ha scritto: Non può stare che su un sito vegan-crudista vengano celebrate le lodi della carne cruda come cibo ideale per i nostri amici domestici, senza che vi sia la minima reazione o presa di distanza da parte del moderatore.
Confesso di essere solo superficialmente informata sull'etica vegana. Simpatizzo e personalmente non la seguo totalmente. Quello che mi interessa è il crudismo e quello vegano mi va benissimo.

A me invece sembra strano leggere in un forum crudista il consiglio di mangiare la verdura cotta. (A parte che a me non fa bene per niente, mi pesa sullo stomaco come i cereali o peggio.) Forse per te il forum è in prima linea vegano e per me in prima linea crudista. :D Comunque adesso sono sensibilizzata e farò più attenzione.

Un aspetto che mi sta molto a cuore, però, è il fatto di non imporre niente a nessuno. Io sono liberissima di aderire al veganismo e gli altri sono liberissimi di fare altre scelte. Il gatto farebbe altre scelte. A me però non andrebbe di appoggiare le scelte del gatto. Quindi o si cerca il suo nutrimento da solo, o non tengo il gatto. Per me è già assurdo tenere degli animali, cosa che viene prima delle scelte alimentari. Non so cosa dica l'etica vegana in proposito. Mi interesserebbe, se qualcuno ha voglia di dirmelo.
Sto buttando legna al fuoco che si era già quasi spento?
Mi sentivo in dovere di spiegare.
arbor ha scritto:E’ vero, meglio non alimentare il conflitto (che c’è stato) con altra legna. Ma sarebbe altresì auspicabile un intervento attivo di spegnimento da parte di chi di dovere: senza di che, la vittima dell’incendio si sentirebbe un filino abbandonata, non ti pare?
Non so se ti rivolgi a me o a Marco. Probabilmente a tutti e due.
In quel "conflitto" (che non ho percepito come tale!) se ben mi ricordo non sei intervenuto. Personalmente penso che ognuno abbia la possibilità di esprimere la sua opinione. Un tuo intervento in merito non sarebbe stato fuori posto. Adesso sappiamo che non condividi una certa opinione ma ci manca la tua proposta di soluzione. :D Non penso in modo gerarchico. Con tutto il rispetto per il moderatore. La mia esperienza mi ha insegnato che spesso non è il caso di aspettare che intervengano gli altri. Marco avrà anche altre cose da fare, suppongo, e mi sembra che sia contento che il forum si regoli ampiamente da solo.

Per quanto riguarda la vittima dell'incendio, hai ragione.
Comunque ho cambiato un po' la mia opinione (non la mia pratica) dopo aver letto "e la chiamarono due cuori" di Marlo Morgan, uno dei pochi libri che ho letto più d'una volta.
arbor ha scritto:Mi sta benissimo il carattere democratico del forum, quindi aperto a tutti senza preclusioni. Ma poi la selezione diventa inevitabile e vitale, abbiamo bisogno di parole buone utili e autorevoli per procedere nel nostro difficile cammino verso il vegan-crudismo, tutto il resto è contorno oppure da tagliare proprio.
Secondo me la selezione avviene in modo naturale.
Devo dire che certi contorni mi fanno molto piacere. Se considero lo scambio fra te e Ross0, c'era molto contorno che ho apprezzato tanto. Allora lasciamo da parte gli animali domestici e occupiamoci di noi. :)
arbor ha scritto:Se devo essere sincero, non sono molto ottimista che le cose possano virare decisamente in meglio
sento solo una grande freddezza ai piani alti.


Credo che Marco faccia il suo lavoro come gli sembra giusto, e non si possono mai soddisfare tutti. Meglio restare se stessi. In questo senso quindi non mi aspetto che cambi, e non "migliorerà" nella tua ottica. Il suo intervento non l'ho percepito come freddo, anzi, mi e sembrato caldo e rispettoso. È l'unica cosa sua che ho letto fin'ora. È interessante come possono essere diverse le percezioni! La sincerità mi piace.

Un caro saluto
Luna

arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » mer ago 01, 2012 2:34 pm

Nel mio ultimo intervento, rispondevo a Luna senza aver però visto l’intervento di Marco, di cui avevo invece visto solo quello precedente sulla “banana”. Mi era parsa persino una provocazione: parla della banana, cioè parla d’altro. E invece Marco mi aveva prontamente risposto, ero io il distratto. Avessi visto il suo intervento, non avrei parlato allo stesso modo, di freddo ai piani alti, e forse sarebbe rispuntato l’ottimismo. Mi scuso per l’imperdonabile distrazione. A mia discolpa potrei dirti, Marco, scherzando, che non mi aspettavo quasi più un tuo intervento, tanto ormai ero abituato alla tua “assenza” (o discreta presenza), e invece mi hai colto di sorpresa. Una bella sorpresa, di cui sentivo il bisogno e di cui ti ringrazio.
Un abbraccio.

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marco urbisci
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da marco urbisci » mer ago 01, 2012 7:56 pm

Carissimo Arbor... Carissima Luna8.... grazie a tutti voi per la vostra presenza e per la volontà di chiarire. Arbor...mi fa piacere che tutto si sia chiarito... in effetti ci ero rimasto un pò male perchè non capivo il perchè della tua comunicazione... adesso è chiaro. Se però pensi che in passato abbia ignorato qualche tua comunicazione/richiesta/domanda (potrebbe essere successo per mia distrazione), ti prego di farmelo sapere in modo che possa riparare allo sbaglio. Il fatto che non intervenga spesso, ci tengo a ripeterlo, dipende dalle seguenti considerazioni: mi è stato richiesto di diventare moderatore di questo forum nello scorso settembre; il forum esisteva già da tanto tempo; quello che ho voluto assolutamente evitare è stato di influenzare in qualsiasi modo l'atmosfera che già regnava; mi considero un ospite; il fatto di essere moderatore e di avere scritto un libro sull'argomento del crudismo vegano mi mette in una posizione di autorevolezza di cui non voglio assolutamente approfittare; non voglio convincere nessuno, anche perchè non è detto che quello che asserisco nel libro sia meglio di altre teorie; mi sono semplicemente ritrovato a sperimentare un'alimentazione (tra le tante che ho sperimentato in 30 anni) che mi ha procurato vantaggi troppo grandi per essere taciuti, ma nulla vieta che in futuro qualche altra teoria mi possa convincere che c'è una strada migliore; non voglio controllare nessuno, non è nella mia natura, ecco perchè mi riservo di esercitare la mia mansione di moderatore solo in casi estremi: fino ad ora è successo una sola volta; confido nella maturità delle persone di risolvere eventuali contrasti tra loro, magari prendendosi un pò di tempo per riflettere prima di intervenire nuovamente; al di là dell'allimentazione credo che ci sia in tutti noi la volontà di cambiare per il meglio e di produrre positività: il mondo ne ha un estremo bisogno; le persone che frequentano forum di questo tipo hanno un orientamente tendenzialmente positivo, anche se non sempre riescono a vincere tutte le battaglie con il proprio ego (parlo anche per me), ma perdere una battaglia non vuol dire perdere una guerra; penso che con maturità, pacatezza e serenità si possa discutere di tutto con tutti, anche se è fuori discussione che certi argomenti non fanno parte del forum.

Un grande abbraccio e... lasciamo vincere l'Amore :D
Marco Urbisci

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » gio ago 02, 2012 6:52 am

@Marco Urbisci

Dopo il chiarimento, qualche riflessione
Comprendo il tuo timore di non voler condizionare troppo il dibattito, o addirittura soffocarlo con tuoi interventi in qualche modo conclusivi. Timore che in parte condivido, ma che forse potrebbe essere attenuato, aprendo così la strada ad un tuo maggiore coinvolgimento, tenendo conto di due considerazioni. La prima è che non siamo tenuti ad intervenire in termini conclusivi, citando qualche autore (nel tuo caso te stesso) o addirittura ampi estratti della sua opera; forse cambiando semplicemente il taglio del proprio intervento, personalizzandolo e costruendolo sul momento, è possibile dare allo stesso un carattere più interlocutorio e meno conclusivo. L’altra attiene proprio all’opportunità di avere una tua (autorevole) opinione, che non può che arricchire il dibattito, e magari frenare qualche eccesso o qualche sbandata di troppo, che al contrario potrebbe questa sì far male al dibattito. Temi che questo possa frenare o soffocare la discussione? Beh, questo è un rischio che bisogna correre perché ineliminabile, è l’altra faccia della medaglia quando diciamo la nostra. Il silenzio, spesso, è d’oro, ma, ammetterai, poco costruttivo.
Poi certamente ognuno interpreta il proprio ruolo a suo modo, secondo la propria sensibilità e il proprio carattere (più o meno schivo), su questo non ci piove.
Un’ultima annotazione. Quando sei arrivato tu a questo forum, la situazione era piuttosto disastrata: c’era stato un precedente esodo biblico, di cui non sto a ricordare le ragioni. Forse allora non era rimasto granché da salvaguardare, che consigliasse un tuo ingresso in punta di piedi.
Quanto alle calorie, in effetti diventa difficile sbarazzarsene, una volta presa confidenza con esse imparando a conteggiarle. Insomma diventa un po’ difficile dare ascolto al proprio istinto, quando la nostra ragione parallelamente legge (e come potrebbe farne a meno) le cose col metro oggettivo della bilancia (una volta che questo sia stato per così dire incorporato dalla ragione stessa). Tutto vero, tuttavia… C’è una bella differenza fra calorie “cotte, morte” e calorie “crude, vive”. Le due cose non sono equiparabili, non solo dal punto di vista qualitativo (biologico, etico, ambientale), ma perfino sotto quello strettamente quantitativo. Quanto di una caloria cotta viene sprecato dall’organismo per la sua eliminazione? O, detto in altri termini, a quanto ammonta il vantaggio della maggiore assimilabilità di una caloria cruda rispetto a quella cotta. Non conosco la risposta, che probabilmente varia da soggetto a soggetto, in funzione anche della sua condizione di pulizia interna. Ma comunque una differenza, anche sotto il profilo quantitativo, deve sicuramente esistere. Giusto quindi tenerne in qualche modo conto.
Un abbraccio

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » gio ago 02, 2012 7:54 am

@ Luna
Il conflitto al quale mi riferivo nello specifico non riguardava l’alimentazione animale, ma uno sgarbo nei miei confronti da parte di un ospite del forum, al quale non ho voluto dar seguito semplicemente interrompendo il dialogo con lui. Incidente chiuso.
Perfettamente d’accordo con te sul “contorno”, che può essere anche molto gustoso, quindi tutt’altro che da tagliare. Contrariamente ad altre cose meno piacevoli di cui faremmo volentieri a meno, anche se fanno parte in certa misura inevitabile del gioco dei rapporti sociali.
Quanto alla mia mancata presa di posizione fin da subito sulla questione del cibo per i nostri animali, la verità e che l’argomento tocca un mio nervo scoperto. In famiglia, chi ha voluto gli animali (da ben prima della mia scelta vegan) è stata mia moglie, che ha sempre preteso il monopolio sia della loro alimentazione che delle cure mediche. Un compito che lei esegue naturalmente a suo modo, e che è entrato in conflitto col mio modo di vedere maturato con la scelta vegan: un conflitto insanabile, e purtroppo risolto per ora in senso a me sfavorevole, con mio grande raccapriccio. Resto comunque del parere che su tale argomento (cibo per animali domestici) un intervento dall’alto non potrebbe che essere auspicabile.
Un abbraccio

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ross0
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da ross0 » gio ago 02, 2012 9:21 am

Carissimo Arbor!!!!

Eccomi qua che dal mio universo caotico, tra un aereo e l'altro, un quasi perenne viaggio di lavoro e mille riunioni riesco a rubare qualche minuto per me stessa :D

Ammetto che, come sempre, leggerti mi fa sentire "a casa" dopo mille peripezie su quello che a me sembra un'altro pianeta :lol:

Il discorso di Fruttalia sulle calorie mi sembra del tutto corretto a patto che uno sia già stato in grado di uscire dai mille possibili circoli viziosi che comunque si parano sulla strada di chi aspira al crudismo.

Io ad esempio all'inizio della mia "carriera" mangiavo tantissima verdura cruda e poca frutta, in quanto la frutta acerba o marcescente del supermercato austriaco del mio paese era veramente pessima. Risultato è che ho perso un sacco di peso inutilmente. Ora me ne sto fra i 46 e i 48 chili, per un metro e sessanta e poco piu' di altezza, e va decisamente meglio. Frutta, frutta e ancora frutta sono la mia parola d'ordine ora e sulle calorie devo comunque fare attenzione a mangiare frutta dolce nella prima parte della giornata se voglio fare jogging e un po' di ginnastica, perchè se no, come dice Marco, arrivo a sera sconvolta e mangerei pure il piattino di ceramica oltre che l'insalata.

Credo che, nella vita, nell'alimentazione, nei sentimenti, in ogni cosa, sia necessario porre delle basi solide, fare piazza pulita dalle false illusioni, dai vicoli ciechi, dagli scenari di cartone, da tutto quello che sembra promettente e poi invece si rivela solo una truffa per la nostra anima e per il nostro corpo e sinceramente questo compito nel mio caso specifico non si è mai rivelato molto facile.

Venendo da una famiglia tutta sconclusionata e piena di guai ho sempre subito moltissimo il fascino delle suggestioni facili. E ho intrapreso molte volte con tutto il mio entusiasmo cammini che mi hanno portato a sbattere contro un muro invalicabile.

L'energia, la vita, i sentimenti, devono trovare il letto di un fiume per scorrere fino ad un mare e per me trovare questo cammino, anche nel caso del crudismo, ha richiesto e richiede ogni giorno un attento lavoro di analisi e correzione delle "bozze" che tendo a scrivere e poi rimangono spesso in uno stato di gestazione imperfetto.

Se devo essere onesta, seguendo solo il mio istinto "superficiale", e non usando anche la mia povera e spesso inefficace ragione, accompagnata da quello che chiamerei il mio "istinto superiore", sarei forse a fare compagnia a tua moglie in qualche sala d'attesa di qualche psichiatra in attesa che la mia ricetta per gli psicofarmaci venga scritta diligentemente.

Secondo me uno dei piu' importanti lavori da fare nella mia vita è quello di fare le pulizie. Da tutta la spazzatura e il disordine che arrivano e mi portano a perdere me stessa e il mio tempo.
Fare ordine e pulizia dalle comunicazioni che mi portano a scivolare nella rabbia o nella frustrazione.

Cercare attivamente i miei simili e gioire quando li incontro, e apprezzare la loro presenza, come succede con te ad esempio.

Sicuramente nei prossimi giorni prendero' ancora del tempo per me e scrivero' ancora, perchè mi fa bene e mi fa piacere, e spero ovviamente che le nostre comunicazioni continuino, perchè penso che siano una cosa "buona" :D

Siccome qua qualcuno incombe su di me, dicendomi di "muovermi", devo andare, ma tornero' presto, perchè leggerti e scriverti rappresenta un momento prezioso e spero di ri-incontrarti presto, avrei tanto altro da dividere con te :D

Per oggi bacionissimi carissimo e a presto!!! :D :D :D :D :D :D

Carissimo Marco!!!!
grazie tantissimo per le tue parole, sono troppo di corsa oggi, per ora ti dico solo che aspettero' che tu organizzi qualcosa e sicuramente io e Arbor saremo in prima fila per conoscerti di persona!!!!
Bacissimi!!!!!

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marco urbisci
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da marco urbisci » gio ago 02, 2012 1:18 pm

Ciao Arbor… per quanto riguarda il discorso delle calorie… ecco… non ne farei una gran problema… il mio suggerimento è semplicemente quello di usare la tabella Calorie/grassi per imparare il valore nutritivo degli alimenti, per imparare più o meno (senza diventare eccessivamente “fissati”) qual è il proprio fabbisogno calorico, per capire che ci sono tipi di frutta più calorici e altri meno, per capire soprattutto il rapporto tra i vari nutrienti che si assumono, in particolare tra carboidrati e grassi.

In più di un’occasione ho suggerito di provare a fare questo per qualche giorno, magari qualche settimana, penso che sia importante farlo, perché nella mia esperienza ho notato che tutti quelli che l’hanno fatto hanno poi imparato a evitare gli errori tipici di cui spesso parlo, che più frequentemente si riscontrano in chi si accinge a seguire un’alimentazione vegana crudista: troppe poche calorie e troppi grassi. E questo indipendentemente da quello che la scienza ufficiale stabilisce come valori di riferimento riguardo al proprio fabbisogno calorico.

Finito l’esperimento con la tabella, secondo me si è in grado di seguire il proprio istinto, governato però anche dalla ragione, in virtù del fatto che non avendolo usato per tutta una vita, non si può fare affidamento solo su di esso, non lo abbiamo abbastanza allenato e potrebbe indurci in errore, costringendoci poi a “tuffarci” sui grassi o altri cibi caloricamente concentrati e non ideali. Da quando seguo quest’alimentazione è bellissimo non dover più calcolare nulla (primo periodo a parte), non a caso si dice che in natura non esistono animali obesi, però il rischio è quello di non mangiare a sufficienza, ma non vorrei riproporre nuovamente quello che ho già ampiamente scritto altrove, per non tediare chi legge.

Per quanto riguarda l’ “intervento dall’alto” che ti auspichi, riguardo all’alimentazione degli animali domestici, penso che ti dovrò deludere: in primo luogo non sono uno specialista a riguardo, questo è un forum vegano crudista per umani e quindi non ho la competenza per darti informazioni autorevoli. Posso limitarmi a raccontarti dei miei tantissimi dubbi e incertezze, così rispondo in parte anche a Luna8: sono sempre stato contrario a tenere animali in casa, perché ho pensato che non fosse giusto costringerli all’interno di un piccolo appartamento di citta, con 2 piccolissimi balconcini, in parte già occupati da piante.

Poi la mia compagna mi ha fatto riflettere sul fatto che anche se era vero che i gatti avrebbero meritato senz’altro di più, quelli costretti a vivere nei tanti gattili avrebbero dato chissà cosa per essere ospitati in un appartamento, accuditi con amore. Le ho dato ragione e abbiamo preso due gattini dal gattile: un’esperienza che solo a parlarne mi vengono i brividi, in senso positivo. Hanno cambiato la mia vita, totalmente: mi sono innamorato di loro come mai di nessun altro essere umano, ho/abbiamo rinunciato alle vacanze (da 7 anni, ormai) per non lasciarli mai soli. Sono diventati parte di me, adoro averli a letto con me, sul tavolo dove pranzo, sul mio torace ogni volta che mi stendo a terra per rilassarmi/meditare, li portiamo in cortile ogni giorno per prendere un po’ di aria. Mi hanno cambiato il carattere e io ho dato loro solo amore, senza mai un urlo o una sgridata, consapevole del fatto che, forse, più di aver noi salvato loro da una vita sacrificata, loro hanno sicuramente salvato me perché hanno risvegliato un amore che non conoscevo.

Come nutrirli? Mi sono posto il problema, perché amo gli animali, tutti, indiscriminatamente. Ho ricercato su internet, ho chiesto a tantissime persone, anche vegane, la maggior parte mi ha consigliato di fare quello che loro stesse fanno, cioè dare ai gattini scatolette di carne e pesce di vario tipo e croccantini, perché i gatti sono per natura carnivori. Sono entrato in crisi, non sapendo cosa fare. Sono in crisi anche ogni volta che il mio gattino riesce ad afferrare mosche o qualche scarafaggio giù in cortile, o farfalle. Io corro per cercare di salvare il malcapitato animale, mi immagino di essere il tra i denti del gattino che da lì all’ attimo successivo mi procurerà dolore e morte. Il più delle volte riesco a salvare il malcapitato, ma… faccio bene? Questa è la loro natura. La natura non è sempre bella. Cosa proverebbero la maggior parte delle persone alla vista di un leone che sbrana una gazzella. Questa è la natura.

Spesso vado a correre sul prato e cerco di evitare di calpestare i fiori, poi penso che anche i fili di erba non sono da meno. Quando cammino spesso guardo a terra per non calpestare le formiche o altri insetti, e mi fermo a salvarli se vedo che sono in zone di passaggio pedonale. È una natura basata su leggi che non mi piacciono, quelle della uccisione dell’animale più debole per poter sopravvivere. Tutto quello che posso dire è che faccio del mio meglio per migliorare questo ordine di cose, ma cosa è giusto? Quando ero onnivoro, un vegetariano avrebbe potuto farmi notare che ero causa della morte di esseri viventi per cibarmene, quando avrei potuto farne a meno, ed era vero. Quando ero vegetariano, un vegano avrebbe potuto farmi notare che partecipavo allo sfruttamento/tortura degli animali, anche se indirettamente, e avrebbe avuto ragione. Da vegano, un fruttariano avrebbe potuto farmi notare che anche le piante soffrono e muoiono, e anche questo è vero. Ho visto un’intervista con un breathariano (una persona che dichiara di poter vivere senza mangiare, semplicemente “respirando”), che prendendo in mano una mela, dichiarava più o meno che la frutta non è fatta per essere mangiata, ma che è un organismo vivente “a se stante”: suonava convincente, dal suo punto di vista. Ogni volta che ci laviamo, camminiamo, ecc., siamo la causa indiretta della morte di tanti microorganismi.

Detto questo, per risponderti, continuando la mia strada di ricerca e crescita (spero) interiore, spero arriveranno nuove risposte ai miei tanti dubbi. Nel frattempo continuo a dare le scatolette di carne e pesce ai miei gattini, nella paura di farli ammalare dando loro cibo non consono alla loro natura, senza che loro possano scegliere. Come ripeto non so se faccio bene, come non so se faccio bene a sottrarre dalle loro bocche gli insetti che mangiano: sono la loro unica opportunità di mangiare cibo crudo!

Ecco, come puoi vedere, non ho certezze e quindi intervenire in una disputa come quella che ha avuto luogo sul forum per dare ragione a uno e torto all’altro… mi sembra del tutto inutile. Quello che invece mi auspicherei e che qualunque confronto di opinioni, sul forum come altrove, avvenisse sempre in un clima di distensione, pace, amore, piacere di ascoltare delle opinioni diverse dalle proprie, senza avere la presunzione di pensare di avere sempre ragione: così tante volte l’ho fatto, salvo poi, tempo dopo, essere stato costretto a ricredermi.

Un abbraccio :D
Marco Urbisci

arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » gio ago 02, 2012 5:20 pm

Non mi hai deluso affatto, anzi

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da Runner » ven ago 03, 2012 12:41 am

Frequento da poco il forum e non entro nella discussione, dico solo che gli interventi in cui Marco riporta stralci del suo libro sono tra le cose più interessanti che ho letto sul vegan-crudismo e hanno contribuito a rendere il mio cambio di regime alimentare particolarmente piacevole e veloce.

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » ven ago 03, 2012 10:56 am

Runner, io non ho niente in contrario alla divulgazione del bel libro di Marco, che ho avuto modo di leggere, apprezzare e consigliare ad alcuni principianti. Piuttosto era Marco a farsi dei riguardi nel riportarne degli stralci sul forum, per timore di sembrare un po’ definitivo nell’intervento (ipse dixit) e quindi di mortificare il dibattito. Se questo è il timore, gli ho allora suggerito, nulla vieta che tu possa comunque intervenire dicendo le stesse cose ma in forma diversa, meno preconfezionata ma più costruita sulla specifica esigenza del momento. Nessun veto, quindi, nei confronti del libro di Marco, anzi, chiaro Runner?

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da marco urbisci » ven ago 03, 2012 7:38 pm

Grazie Arbor per i tuoi consigli e per il fatto che segnali spesso il mio libro a coloro che si accingono a cambiare alimentazione... e grazie Runner per il riscontro positivo. Per quanto riguarda i consigli (Arbor), sono molto interessanti: cercherò di essere più attento alle esigenze del momento... d'altra parte non me la sento di rinunciare a riportare stralci del mio libro per il fatto che fin troppo spesso le mie risposte (volendo essere io il più esaustivo possibile e non tralasciare nulla) ricalcherebbero inevitabilmente tutto quello che ho già esposto, in modo migliore (visto tutto il tempo che ho impiegato a scriverlo), sul mio libro. Insomma cercherò di creare un buon mix nelle mie prossime risposte.

Un grande abbraccio :D
Marco Urbisci

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da Luna8 » sab ago 04, 2012 9:11 pm

Grazie, Arbor, per la spiegazione!
arbor ha scritto:Quanto alla mia mancata presa di posizione fin da subito sulla questione del cibo per i nostri animali, la verità e che l’argomento tocca un mio nervo scoperto. In famiglia, chi ha voluto gli animali (da ben prima della mia scelta vegan) è stata mia moglie, che ha sempre preteso il monopolio sia della loro alimentazione che delle cure mediche. Un compito che lei esegue naturalmente a suo modo, e che è entrato in conflitto col mio modo di vedere maturato con la scelta vegan: un conflitto insanabile, e purtroppo risolto per ora in senso a me sfavorevole, con mio grande raccapriccio.
Capisco! Anch'io ho i miei nervi scoperti, in altri campi. E anch'io soffro perchè il mio compagno non condivide la mia scelta alimentare. Finchè ero solo vegetariana non c'era problema, era un compromesso accettabile per lui che a casa nostra non ci fosse carne nè pesce. Ha accettato anche che non volessi fumo in casa. Da quando sono andata più in là la sua disponibilità non è più bastata per seguirmi. Vedo la situazione come un esercizio di tolleranza che sarà completato quando avremo accettato totalmente che gli altri, anche quelli che ci stanno più vicini, hanno il diritto di fare le proprie scelte, che ognuno ha il suo cammino, che ogni cammino ha il suo senso ... e lo vedo anche come una specie di esame per vedere se siamo proprio determinati a seguire questo dato cammino.

Per questo cerco lo scambio con persone che fanno la tessa scelta. Sono molto contenta di aver trovato questo forum. Era già da un po' che non bazzicavo in fori crudisti. Dopo un po' mi è passata la voglia. Vediamo un po' quanto resisto qui. :lol:

Andiamo avanti con gioia e freschezza!
Luna

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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da Luna8 » sab ago 04, 2012 9:38 pm

Grazie Marco per i tuoi ultimi interventi che ho apprezzato molto e grazie anche ad Arbor per aver insistito di sentire la tua voce! Molto commovente la storia dei tuoi gatti! Mi unisco a Ross0 col desiderio di conoscerti di persona. :)
Saluti
Luna

arbor
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Re: Gioie e dolori di una nuova crudista

Messaggio da arbor » dom ago 05, 2012 5:15 am

Caro Marco
Tornando alla questione “cibo per animali”, devo dire che hai sviluppato una sensibilità davvero fuori del comune nei confronti del mondo animale (e non solo, visto le tue gincane tra i fiori), in particolare da quando hai accolto in casa tua (e nel tuo letto) due gattini. L’esperienza deI contatto diretto, o della stessa vita in comune con un altro essere vivente può veramente avere effetti sorprendenti. E’ stato così anche per me e mia moglie, per lei soprattutto, quando molti anni fa decidemmo di adottare per la prima volta una cagnolina: per lei, mia moglie voglio dire, fu amore travolgente, e la scoperta di un mondo nuovo, con positivi riflessi anche sul piano terapeutico (è più l’avere del dare, confermo). E’ stata un’esperienza che ha finito per segnare la nostra stessa vita, perché da allora abbiamo cercato una casa con un appezzamento di terreno (anche per dare uno spazio più consono al nostro nuovo ospite), che abbiamo poi trovato in campagna (trenta chilometri fuori città), dove nel tempo il numero degli ospiti è andato moltiplicandosi, soprattutto con i gatti. Con i quali mia moglie ingaggia ancor oggi, un po’ come te, disfide quasi quotidiane nel tentativo di togliere dai loro artigli qualche povero uccellino o altro piccolo animale malcapitato. Naturalmente quasi sempre senza successo, perché la natura, come tu infine riconosci, è quella, che ci piaccia o no. Quando le faccio notare il suo comportamento contraddittorio, per cui da un lato si fa paladina dei poveri uccellini e dall’altro alimenta la catena dei macelli nutrendo i nostri animali con prodotti a base di carne, rimane perplessa ma in fondo convinta che non vi siano alternative. E invece qualche alternativa forse ci sarebbe, se lasciassimo ai nostri gatti la libertà di integrare l’eventuale pasto vegetale passato dalla casa con le prede della loro caccia, piuttosto che offrir loro pasti “completi”. Mentre per quanto riguarda i cani, visto che il bisogno di carne non pare così vitale, questa si potrebbe ridurre drasticamente, fino a eliminarla del tutto ove si riscontrasse che il nuovo cibo alternativo (vegano) non dà problemi di carenza, lasciando magari anche ai cani, così come ai gatti, la libertà di procurarsi qualche preda nei dintorni. Tutto questo sarebbe pure praticabile nel sito dove ora abitiamo (non certo in un appartamento in città). In fondo era proprio questo che succedeva in altri tempi, diciamo fino ai primi anni ’50, che io ricordo ancora piuttosto bene. Nel quartiere dove abitavo (alla periferia della mia città, a ridosso della campagna e vicino al fiume), i gatti quasi non avevano padrone e si arrangiavano parecchio, ma anche i cani ciondolavano sciolti (non c’erano strade asfaltate) e mangiavano semplicemente i nostri avanzi: non si poneva certo il problema di acquistare cibi per cani o gatti, che peraltro non esistevano neppure nei negozi. Ma la trasposizione di quelle antiche abitudini ai nostri giorni, andrebbe subito incontro a svariate e non piccole difficoltà. Anzitutto comporterebbe un cambio radicale di educazione per i nostri animali, un’educazione decisamente più spartana e autonoma, che però è praticamente impensabile visto lo stile di vita molto domestico e familiare cui li abbiamo da sempre abituati. Poi ci sono i timori per la loro salute: in questo nuovo modello educativo, dove ci si dovrebbe un po’ arrangiare con le scorrerie predatorie e gli agguati notturni, i nostri animali sarebbero costretti a tornare ad uno stato decisamente più brado, con probabili ripercussioni – questo il timore di mia moglie - sulla loro salute (senza parlare dei problemi col vicinato, della sicurezza, dell’igiene ecc). Insomma tutto è diventato tremendamente più difficile e complicato di un tempo, e il risultato è che si continua a mantenere lo status quo. Se posso essere sincero, debbo ammettere che il problema non è per niente di facile soluzione. Dipendesse da me soltanto, forse tenterei le soluzioni alternative cui accennavo, senza trascurare un ridimensionamento della presenza animale a livelli di compromesso più compatibile. Ma siamo in due, e ci si dovrebbe prima accordare per cambiare vecchie consolidate abitudini.
Un abbraccio

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