AGAPO: NICOLOSI NON SI E' INVENTATO NULLA
Inviato: gio mar 22, 2012 4:46 pm
Tratto da: "AGAPO Associazione di Genitori e Amici di Persone Omosessuali"
TESTIMONIANZA
"NICOLOSI NON SI E' INVENTATO NULLA"
Sono un omosessuale poco più che ventenne. Devo dire la verità non sono affatto la classica checca.
Di aspetto non molto mascolino ma cmq non si direbbe mai a vedermi dall'esterno che nutro certe attrazioni. Sinceramente non so dire se io sia omosessuale o mi sia semplicemente abituato fin da molto giovane a fare sesso con persone dello stesso sesso.
Ad ogni modo a parte esperienze esclusivamente materiali (prolungate) durante l'adolescenza ho avuto (con un uomo) un unica storia durata forzatamente più di un anno; già al terzo mese però non volevo più continuare ma la persona che mi era accanto mi ha ripetutamente violentato in senso psicologico a rimanere insieme giocando sulla "spettacolarità" delle sue crisi isteriche che avvenivano ad ogni mio tentennamento sulla volontà reale di una nostra relazione. In sostanza io volevo solo fare sesso con lui,
che neanche mi piaceva poi così tanto, mentre lui voleva che lo amassi..ma quando gli dicevo "ti amo" non mi sentivo me stesso.
Dalla fine della nostra storia (tra le peggiori vicende della mia vita) ho iniziato a distaccarmi da tutto quel modo di intendere le cose e ho iniziato a cercare degli aspetti "spirituali" e profondi che potessero anche conciliarsi con la mia omosessualità e la ricerca di un amore.
Insomma cercavo, la verità, cercavo me stesso!
Mi spiego: non volevo più il giocarello e basta. E pur sostenendo fino all'ultimo l'idea di coronare la mia condizione con una relazione alla fine ho capito (mio malgrado) che due persone dello stesso sesso non possono stare insieme.
Io mi trovo molto d'accordo con quanto voi sostenete. Anzi, le vostre ragioni per me sono proprio ovvie! In particolare quando dite che la sofferenza dell'omosessuale è solo "in ultimo" dovuta alle discriminazioni sociali e prima di tutto alla condizione stessa: tutto assolutamente vero! Sia ben chiaro però, ammettere queste cose fa male a me stesso in primis!
Il fatto paradossale è che io provenendo da una famiglia tranquilla con due genitori "di paese" le cui idee (tra le tante anche quelle sull'omosessualità) sono modellate inconsapevolmente dai media; così mi sono trovato io stesso, nel peculiare e tragicomico compito di fornire loro queste spiegazioni, trovando a volte non poca resistenza dovuta a queste loro idee incrostate nei loro cervelli dalla TV.
Ho visto anche il video su Luca di Tolve al quale auguro felicità, senza riservarmi il diritto di indagare sulla veridicità del suo cambiamento ciò che mi ha sconvolto anche nei commenti a quel video è un oscuramento grossissimo della verità che la lobby gay è riuscita a compiere in pochi anni di potere, al punto che certi
motti (l'ormai sentenza-filastrocca dell'OMS che proclama la normalità degli atti omosessuali), sembrano aver assunto la forma di ritornelli scacciapensieri da tirar fuori ad ogni occasione di "omofobia" (la quale il più delle volte è rappresentata da una semplice opinione contraria alla lobby gay piuttosto che da un reale atto discriminatorio).
A parte lo schifo dei locali, vedo che la lobby gay ha capito benissimo come accalappiare sostenitori. Lo fa infatti con i più giovani. Io, questi ambienti un po' li ho girati; sia in internet che dal vivo è pieno di ragazzi stupendi e intelligenti che vanno in giro a cercare l'amore che poi in realtà è sesso. Spesso fino a 17 o giù di lì, fanno sesso a rotta di collo senza protezione e rischiano davvero grosso oltre il fatto che non si rendono conto che cercano una cosa che alla fine non trovano mai (tantomeno in quel modo).
Fatto sta che però esistiamo. Io mi reputo una persona molto analitica, e grazie a questa mia caratteristica e ad una buona profondità di pensiero sono addirittura riuscito a "far cambiare" idea alla mia psicologa (che sin dal primo incontro mi ha ribadito l'imposta normalità dell'orientamento omosessuale), dato che ne sono risalito in toto alle cause.
Ci sono riuscito da solo!! Questo per dire che Nicolosi non si è inventato assolutamente nulla!
Però io alla fine in questa posizione particolare capisco anche gli attivisti perché è molto più comodo
ripiegarsi sulla finta verità del gay che può diventare felice e bello ricco e sempre giovane, piuttosto che riconoscere a pieno la propria condizione di sofferenza e di limite seppur portare avanti tale atteggiamento è un atto apparentemente autolesionista.
Andare avanti con una consapevolezza come la mia vi assicuro che è mille volte più difficile che vivere da gay per tanti motivi.
Siamo dei "non amati" per certi versi. Quest'offesa ha ucciso proprio noi che eravamo solo più sensibili degli altri.
Quanto amore avremo potuto dare ai nostri figli se non avessimo ricevuto questa ferita??? tutto quello che non c'hanno dato,i nostri padri?? No...forse anche di più!!
Mi sento letteralmente offeso da eventi ostentatari come il family day tanto ostentati quanto il Gay Pride. Due modi diversi di raccontare una barzelletta. Io, pur non potendone costruire una per volontà non mia, sono un veneratore della famiglia. Però se è vero che questa non si cura propinando omosessualità a destra e a manca allora diciamolo apertamente che non si cura neanche andando a fare a gara con il numero di figli procapite. La famiglia sta in crisi!! ok troppo facile fare i dottoroni senza prendere gli esempi nel vissuto personale di chi certe mancanze la ha subite.
Io sono un utopico però mi andrebbe di fare un sacco di cose rivolte al bene in questa mia sofferenza.
Io mi reputo abbastanza paterno e sarei felice se in futuro potessi offrire gratuitamente questo tipo di amore ad un bambino magari orfano di padre o figlio di una ragazza madre; ne sarei infinitamente grato a Dio.
Per quanto riguarda la terapia riparativa, non penso di averne bisogno perché ho riconosciuto da solo per filo e per segno tutte le cause. Poi più che terapia lo chiamerei "cammino". Purtroppo non penso che sia funzionale (ad un certo punto però è talmente tanta l'idea di una famiglia che secondo me si è disposti anche a fingere) questo perché è tutta la nostra crescita che è stata viziata in un unica direzione e quindi tutta la nostra persona in un certo senso manca profondamente di certe caratteristiche comportamentali che in genere si formano dopo anni e anni da bambini e non da adulti.
Da quando ho scoperto di essere omosessuale tutta la mia vita ha subito un declino mostruoso soprattutto perché penso che un domani sarà molto più difficile di oggi.
CIAO
http://www.agapo.net/testimonianze/anch ... olosi.html
AGAPO si intende ispirata dai seguenti valori fondamentali:
Amore: nulla può incrinare l’amore per il nostro figlio, fratello o amico interessato dal problema dell'attrazione verso lo stesso sesso ( SSA-same sex attraction ). Anzi, è questo il momento in cui ci sentiamo più vicini al nostro caro. Curiamo con delicatezza e con ascolto la relazione con lui per aiutarlo a chiudere con pazienza e fiducia la lacerazione interiore emersa.
Verità: amore e verità non significano “dire quello che fa piacere all’altro”. Oggi è pensiero diffuso soprattutto nei media che l’omosessualità sia una “variante naturale della sessualità umana”, che prometterebbe grande felicità se non ci fosse l’ostilità del mondo attorno. Questo punto di vista può risultare seducente, ma non risponde alla realtà, ai dati e alle informazioni basate su fatti anziché opinioni, per quanto queste siano difficili da reperire.
Sessualità: è una forza della vita e quindi un valore. E’ l’espressione del dono vicendevole che due persone, differenti nella loro corporeità ed essenza, si fanno quando entrano tra di loro in una relazione d’amore, per completarsi ed arricchirsi armoniosamente. E’ significativo che etimologicamente sessualità deriva dal latino secus, che significa tagliare, separare, attinente a ciò che distingue l’uomo dalla donna.
Cambiamento: punto essenziale della vita dell’uomo è quello della sua trasformazione continua, etero o omosessuale che sia. Sentenze come “tu sei così” o “una volta gay sempre gay” sono volte a togliere la libertà alla persona e a in una identità, forse in quel momento scontata o più facile, ma profondamente limitante e falsa.
Libertà: riteniamo che ogni cambiamento non possa che basarsi sulla libera scelta della persona; crediamo fortemente in quella libertà che possa andare oltre il recinto sociale, psicologico, spirituale e intellettuale che la società sembra avergli predisposto, quella sola libertà che ci possa rendere liberi dai condizionamenti sociali e dalla logica di mercato.
Neutralità politica: riteniamo la pluralità delle opinioni e dei punti di vista una risorsa per la società. Siamo invece contrari a teorie estreme tese a mettere in questione la natura dell’uomo e i suoi diritti naturali, come la teoria del genere o il pensiero razzista.
Accoglienza: ogni manifestazione dell’umana debolezza è da considerare non estranea a noi stessi e può essere utilizzata per la crescita della persona, purché non negata, né presentata come espressione di normalità.
Tolleranza: significa reggere, sostenere, patire insieme; la tolleranza è, in effetti, il rispetto dell’altro in una condivisione. Al contrario, omofobia e ipocrisia travestita da tolleranza, quest’ultima forse ancor più diffusa della prima, sono strettamente legate all’ignoranza e possono causare ai nostri figli, familiari o amici effetti devastanti quali l’immensa sofferenza per essere derisi o per essere incasellati, se non imprigionati, in uno stereotipo quale quello dello stile di vita gay.
Riservatezza: l’attività di AGAPO, Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali, è basata sulla riservatezza, sia in senso giuridico (privacy) che morale ed etico, ossia che non condanna o giudica, ma si mette a disposizione, per chi lo richieda, di intervenire con la massima discrezione e riservatezza.
TESTIMONIANZA
"NICOLOSI NON SI E' INVENTATO NULLA"
Sono un omosessuale poco più che ventenne. Devo dire la verità non sono affatto la classica checca.
Di aspetto non molto mascolino ma cmq non si direbbe mai a vedermi dall'esterno che nutro certe attrazioni. Sinceramente non so dire se io sia omosessuale o mi sia semplicemente abituato fin da molto giovane a fare sesso con persone dello stesso sesso.
Ad ogni modo a parte esperienze esclusivamente materiali (prolungate) durante l'adolescenza ho avuto (con un uomo) un unica storia durata forzatamente più di un anno; già al terzo mese però non volevo più continuare ma la persona che mi era accanto mi ha ripetutamente violentato in senso psicologico a rimanere insieme giocando sulla "spettacolarità" delle sue crisi isteriche che avvenivano ad ogni mio tentennamento sulla volontà reale di una nostra relazione. In sostanza io volevo solo fare sesso con lui,
che neanche mi piaceva poi così tanto, mentre lui voleva che lo amassi..ma quando gli dicevo "ti amo" non mi sentivo me stesso.
Dalla fine della nostra storia (tra le peggiori vicende della mia vita) ho iniziato a distaccarmi da tutto quel modo di intendere le cose e ho iniziato a cercare degli aspetti "spirituali" e profondi che potessero anche conciliarsi con la mia omosessualità e la ricerca di un amore.
Insomma cercavo, la verità, cercavo me stesso!
Mi spiego: non volevo più il giocarello e basta. E pur sostenendo fino all'ultimo l'idea di coronare la mia condizione con una relazione alla fine ho capito (mio malgrado) che due persone dello stesso sesso non possono stare insieme.
Io mi trovo molto d'accordo con quanto voi sostenete. Anzi, le vostre ragioni per me sono proprio ovvie! In particolare quando dite che la sofferenza dell'omosessuale è solo "in ultimo" dovuta alle discriminazioni sociali e prima di tutto alla condizione stessa: tutto assolutamente vero! Sia ben chiaro però, ammettere queste cose fa male a me stesso in primis!
Il fatto paradossale è che io provenendo da una famiglia tranquilla con due genitori "di paese" le cui idee (tra le tante anche quelle sull'omosessualità) sono modellate inconsapevolmente dai media; così mi sono trovato io stesso, nel peculiare e tragicomico compito di fornire loro queste spiegazioni, trovando a volte non poca resistenza dovuta a queste loro idee incrostate nei loro cervelli dalla TV.
Ho visto anche il video su Luca di Tolve al quale auguro felicità, senza riservarmi il diritto di indagare sulla veridicità del suo cambiamento ciò che mi ha sconvolto anche nei commenti a quel video è un oscuramento grossissimo della verità che la lobby gay è riuscita a compiere in pochi anni di potere, al punto che certi
motti (l'ormai sentenza-filastrocca dell'OMS che proclama la normalità degli atti omosessuali), sembrano aver assunto la forma di ritornelli scacciapensieri da tirar fuori ad ogni occasione di "omofobia" (la quale il più delle volte è rappresentata da una semplice opinione contraria alla lobby gay piuttosto che da un reale atto discriminatorio).
A parte lo schifo dei locali, vedo che la lobby gay ha capito benissimo come accalappiare sostenitori. Lo fa infatti con i più giovani. Io, questi ambienti un po' li ho girati; sia in internet che dal vivo è pieno di ragazzi stupendi e intelligenti che vanno in giro a cercare l'amore che poi in realtà è sesso. Spesso fino a 17 o giù di lì, fanno sesso a rotta di collo senza protezione e rischiano davvero grosso oltre il fatto che non si rendono conto che cercano una cosa che alla fine non trovano mai (tantomeno in quel modo).
Fatto sta che però esistiamo. Io mi reputo una persona molto analitica, e grazie a questa mia caratteristica e ad una buona profondità di pensiero sono addirittura riuscito a "far cambiare" idea alla mia psicologa (che sin dal primo incontro mi ha ribadito l'imposta normalità dell'orientamento omosessuale), dato che ne sono risalito in toto alle cause.
Ci sono riuscito da solo!! Questo per dire che Nicolosi non si è inventato assolutamente nulla!
Però io alla fine in questa posizione particolare capisco anche gli attivisti perché è molto più comodo
ripiegarsi sulla finta verità del gay che può diventare felice e bello ricco e sempre giovane, piuttosto che riconoscere a pieno la propria condizione di sofferenza e di limite seppur portare avanti tale atteggiamento è un atto apparentemente autolesionista.
Andare avanti con una consapevolezza come la mia vi assicuro che è mille volte più difficile che vivere da gay per tanti motivi.
Siamo dei "non amati" per certi versi. Quest'offesa ha ucciso proprio noi che eravamo solo più sensibili degli altri.
Quanto amore avremo potuto dare ai nostri figli se non avessimo ricevuto questa ferita??? tutto quello che non c'hanno dato,i nostri padri?? No...forse anche di più!!
Mi sento letteralmente offeso da eventi ostentatari come il family day tanto ostentati quanto il Gay Pride. Due modi diversi di raccontare una barzelletta. Io, pur non potendone costruire una per volontà non mia, sono un veneratore della famiglia. Però se è vero che questa non si cura propinando omosessualità a destra e a manca allora diciamolo apertamente che non si cura neanche andando a fare a gara con il numero di figli procapite. La famiglia sta in crisi!! ok troppo facile fare i dottoroni senza prendere gli esempi nel vissuto personale di chi certe mancanze la ha subite.
Io sono un utopico però mi andrebbe di fare un sacco di cose rivolte al bene in questa mia sofferenza.
Io mi reputo abbastanza paterno e sarei felice se in futuro potessi offrire gratuitamente questo tipo di amore ad un bambino magari orfano di padre o figlio di una ragazza madre; ne sarei infinitamente grato a Dio.
Per quanto riguarda la terapia riparativa, non penso di averne bisogno perché ho riconosciuto da solo per filo e per segno tutte le cause. Poi più che terapia lo chiamerei "cammino". Purtroppo non penso che sia funzionale (ad un certo punto però è talmente tanta l'idea di una famiglia che secondo me si è disposti anche a fingere) questo perché è tutta la nostra crescita che è stata viziata in un unica direzione e quindi tutta la nostra persona in un certo senso manca profondamente di certe caratteristiche comportamentali che in genere si formano dopo anni e anni da bambini e non da adulti.
Da quando ho scoperto di essere omosessuale tutta la mia vita ha subito un declino mostruoso soprattutto perché penso che un domani sarà molto più difficile di oggi.
CIAO
http://www.agapo.net/testimonianze/anch ... olosi.html
AGAPO si intende ispirata dai seguenti valori fondamentali:
Amore: nulla può incrinare l’amore per il nostro figlio, fratello o amico interessato dal problema dell'attrazione verso lo stesso sesso ( SSA-same sex attraction ). Anzi, è questo il momento in cui ci sentiamo più vicini al nostro caro. Curiamo con delicatezza e con ascolto la relazione con lui per aiutarlo a chiudere con pazienza e fiducia la lacerazione interiore emersa.
Verità: amore e verità non significano “dire quello che fa piacere all’altro”. Oggi è pensiero diffuso soprattutto nei media che l’omosessualità sia una “variante naturale della sessualità umana”, che prometterebbe grande felicità se non ci fosse l’ostilità del mondo attorno. Questo punto di vista può risultare seducente, ma non risponde alla realtà, ai dati e alle informazioni basate su fatti anziché opinioni, per quanto queste siano difficili da reperire.
Sessualità: è una forza della vita e quindi un valore. E’ l’espressione del dono vicendevole che due persone, differenti nella loro corporeità ed essenza, si fanno quando entrano tra di loro in una relazione d’amore, per completarsi ed arricchirsi armoniosamente. E’ significativo che etimologicamente sessualità deriva dal latino secus, che significa tagliare, separare, attinente a ciò che distingue l’uomo dalla donna.
Cambiamento: punto essenziale della vita dell’uomo è quello della sua trasformazione continua, etero o omosessuale che sia. Sentenze come “tu sei così” o “una volta gay sempre gay” sono volte a togliere la libertà alla persona e a in una identità, forse in quel momento scontata o più facile, ma profondamente limitante e falsa.
Libertà: riteniamo che ogni cambiamento non possa che basarsi sulla libera scelta della persona; crediamo fortemente in quella libertà che possa andare oltre il recinto sociale, psicologico, spirituale e intellettuale che la società sembra avergli predisposto, quella sola libertà che ci possa rendere liberi dai condizionamenti sociali e dalla logica di mercato.
Neutralità politica: riteniamo la pluralità delle opinioni e dei punti di vista una risorsa per la società. Siamo invece contrari a teorie estreme tese a mettere in questione la natura dell’uomo e i suoi diritti naturali, come la teoria del genere o il pensiero razzista.
Accoglienza: ogni manifestazione dell’umana debolezza è da considerare non estranea a noi stessi e può essere utilizzata per la crescita della persona, purché non negata, né presentata come espressione di normalità.
Tolleranza: significa reggere, sostenere, patire insieme; la tolleranza è, in effetti, il rispetto dell’altro in una condivisione. Al contrario, omofobia e ipocrisia travestita da tolleranza, quest’ultima forse ancor più diffusa della prima, sono strettamente legate all’ignoranza e possono causare ai nostri figli, familiari o amici effetti devastanti quali l’immensa sofferenza per essere derisi o per essere incasellati, se non imprigionati, in uno stereotipo quale quello dello stile di vita gay.
Riservatezza: l’attività di AGAPO, Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali, è basata sulla riservatezza, sia in senso giuridico (privacy) che morale ed etico, ossia che non condanna o giudica, ma si mette a disposizione, per chi lo richieda, di intervenire con la massima discrezione e riservatezza.