Come assumere proteine facilmente?

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ElfoSilvano
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Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » mar feb 07, 2012 7:55 am

E' da un po' di tempo che mi sto interessando all'alimentazione, vorrei che fosse sana, completa, eticamente corretta e sostenibile. I nutrienti tra quelli principali (carboidrati, proteine, grassi) ed elementi e vitamine sono tanti. Però con la frutta credo si riesca a coprire un po' tutto. Il mio problema sono le proteine.

Escludo gli animali perché non li ammazzerei per cibarmi e quindi vorrei anche smettere di mangiare carne grazie al fatto che delego questa operazione ai macellai. Inoltre, la popolazione mondiale non potrebbe mai e poi mai mangiare carne come fa la maggior parte della gente, le risorse sono già duramente sfruttate (acqua, terreni...) e gli effetti degli allevamenti intensivi pesanti (sulle falde acquifere, effetto serra...) oltre che una sofferenza per gli animali che si riflette su prodotti meno buoni.

L'alternativa di cui sono venuto a conoscenza è usare un mix di 2/3 cereali e 1/3 legumi. Però, la cosa che mi dispiace (diciamo così...) è che cereali e legumi necessitano di processi di lavorazione particolari. Per esempio, i legumi vanno necessariamente cotti (non fa bene mangiarli crudi), si vendono secchi e occorre tenerli 1 giorno in acqua fredda e poi cuocerli... io sono un po' pigro forse, ma lo trovo terribile. La frutta si prende dall'albero e si mangia subito, per le proteine vorrei che fosse simile la soluzione. E' mai possibile che si deve ricorrere a peripezie complicate per mangiare proteine? Devo dire comunque che adoro i ceci e conosco poco la soia (devo approfondire). Inoltre, molti cereali contengono glutine e sarebbe meglio evitarli.

Così, ho preso in considerazione le uova di gallina. Anni fa ho avuto 3 galline a casa (quando ero più piccolo anche di più), le ultime mangiavano molto bene (insalata, bucce, pasta avanzata, grano, ecc.), anche vermetti nel campo, e facevano quasi 1 uovo al giorno ciascuna! Pure d'inverno! Se uno non prende le uova, queste vanno a male... quindi non ci trovo nulla di scorretto nel mangiarle. Attualmente però non ho questa disponibilità, e posso giusto comprare uova biologiche (prima cifra 0). Ieri sera ho mangiato 2 uova all'occhio di bue con uno spicchio di aglio fatto a fettine sopra. Mi sono sentito appesantito, con minor lucidità mentale e più o meno tutta la notte sono stato così così... però non so dire se mi abbia dato fastidio l'aglio o le due uova. In fondo ho mangiato frittate, zabaione, pasta all'uovo, e non mi hanno mai dato nessun fastidio. Riproverò e vedrò che effetto mi fa.

Pensavo di mangiare 1 uovo al giorno (più un po' di noci e vedo che altro) per sistemare la faccenda delle proteine. Però ho pensato al caso in cui mi riprendo delle galline da tenere nell'orto, queste avrebbero comunque bisogno di 200-250 g di graniglia a testa al giorno... tanto vale che mangio io cereali e legumi, perché fare questo passaggio mediato? E poi dopo ieri sera, non sono più sicuro di voler prendere 1 uovo al giorno (ma dipende come andrà con le prossime sere). L'altro elemento per cui vorrei fare a meno delle uova è che le galline che prendo le priverei di fare esperienze con un gallo, inoltre quando non fanno più uova? Le tengo fino alla vecchiaia o le dò a qualcuno che le fa in brodo? Insomma, non è poi così corretto avvalersi delle uova di altre specie (o per lo meno non mi piace farlo).

Ci sarebbe ancora un'alternativa: insetti XD Sono quasi tutti commestibili e molto molto proteici! Però il mio organismo si ribella a questa idea... Ho letto che le scimmie sono frugivore, ma all'occasione mangiano appunto anche insetti. Inoltre in molte tribù (o parti del mondo) si consumano bruchi, cavallette, e via dicendo. Gli insetti hanno vita così breve e sono così tanti, tra l'altro finiscono così spesso mangiati, che a mangiarli non ci trovo nulla di male, però non mi attrae molto l'idea... diciamo per niente XD

Perché scrivo qui? L'ultima cosa che ho preso in considerazione sono state le noci. Il rapporto grassi (ottimi tra l'altro con acidi grassi omega 6 e omega 3) e proteine è di 1:1. Perfetto! Vorrei sapere: rispetto ai cereali ed ai legumi le proteine delle noci sono complete? Si conoscono alcuni problemi? Le noci andrebbero integrate con altro che contiene altre proteine? Vi ringrazio se mi date una mano a fare luce in questi quesiti :)

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flib
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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da flib » mar feb 07, 2012 9:27 am

Sempre la mania delle proteine... ci hanno inculcato questo concetto delle proteine nel cervello ed è difficile liberarsene.

L'unico mezzo è leggere, leggere, leggere, documentarsi e... sperimentare!

Le proteine che ci servono, nelle giuste quantità e proporzioni, si trovano tutte nella... FRUTTA!

Ci inducono a mangiare tonnellate di proteine che il ns. povero organismo deve scomporre in aminoacidi per poi ricomporre le "nostre" proteine.

E' come se per costruire una casa comprassimo una casa già fatta per poi smontarla, prendere i mattoni e riutilizzarli per la nuova costruzione. Oltre ai mattoni avremmo anche un cumulo di macerie inutilizzabili da smaltire! Ecco, questo è quello che accade quotidianamente in un organismo che assume troppe proteine, tonnellate di scorie da smaltire!
Se poi le proteine sono di derivazione animale la situazione peggiora ulteriormente (anche latte e uova sono "carne" in forma "liquida")

Puoi provare a leggere questa dispensa del Prof. Armando D'Elia, purtroppo scomparso qualche anno fa.

IL MITO DEGLI "AMINOACIDI ESSENZIALI"

Se ti interessasse approfondire l'argomento, D'Elia ha scritto un bellissimo testo inedito "Miti e realtà nell'alimentazione umana" reperibile in fotocopia contattando l'AVA (Associazione Vegetariana Animalista) di Roma.

Qui trovi la biografia del Professore, in fondo alla pagina è menzionato il libro; basta mandare una mail all'associazione e ti invieranno le informazioni per pagamento e spedizione.

Prof. Armando D'Elia Naturalista, chimico, studioso di dietetica vegetariana.

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ElfoSilvano
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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » mar feb 07, 2012 7:56 pm

Ho letto tutto l'articolo. E' stato molto interessante ed ho appreso informazioni nuove. Grazie.

Prima di parlare di proteine, faccio un preambolo. "Tutto" comincia con il calcolo delle calorie, di cui, seguendo uno dei metodi più precisi che si trovano sul Web, ottengo sulle 2400 kcal. So che questo valore è per me una enormità, ho un fisico normale, né sotto né sovra peso, direi abbastanza tonico, e non mangio molto: il primo e la frutta a pranzo, il secondo e quello che c'è a cena... Sono anche abbastanza goloso di dolci (ma da quando studio fuori li vedo raramente nel corso di lunghi mesi). Tornando all'alto valore, ho letto che il metabolismo basale può variare di un 10-15%, mentre le attività a parità di tutti i fattori considerati nel calcolo più preciso possono variare fino al 30% ed oltre (Fonte: http://www.sinu.it/larn/energia.asp#ADULTO). Insomma diventa abbastanza inutile fare un calcolo preciso, se tanto poi la variabilità soggettiva ha un ruolo così enorme per cui è la nostra sensazione di fame la vera guida del consumo dei cibi.

Infatti, la cosa a cui ero più interessato, era rispettare le proporzioni tra i nutrienti. Ho sottostimato quel 2400 kcal con un indicativo 1800 kcal. Arrivo alle proteine. Queste sono il 12 % del fabbisogno complessivo giornaliero (216 kcal) ed essendo 1 g di proteine pari a 4 kcal, ottengo 54 g di proteine al giorno (Fonte: http://www.tuttodocenti.it/alimenti/esi ... ritive.pdf) essendo 60 kg è praticamente 1 g di proteine per kg, come si raccomanda ufficialmente.

Il problema è che la raccomandazione ufficiale è al quanto discutibile. Sperimentare che cosa è essenziale o meno, relativamente agli amminoacidi, nei topi è assai poco decisivo. So che questa è la norma... purtroppo non possiamo sperimentare sugli umani... quasi sempre la scienza deve avvalersi di modelli teorici che hanno i loro limiti, il topo molto spesso è utilizzato come "modellino umano" (è anche eticamente spiacevole ciò). Differenze come il fatto che il latte dei topi ha un contenuto di proteine 10 volte superiore a quello del latte materno umano, è un ottimo punto di partenza e fa riflettere sulle profonde differenze tra specie, è anche un indice che gli umani hanno bisogno di meno proteine, almeno nella crescita, ma a maggior ragione dovrebbe essere dopo la formazione dell'adulto.

Nell'articolo che ho letto si indicava un bisogno di 1/2 g per kg di peso come fabbisogno di amminoacidi, per cui io avrei bisogno di 30 g di proteine al giorno. Vorrei sapere come è stato stimato questo valore. La cosa che più mi colpisce è che una cosa tanto importante come l'alimentazione umana, non solo un suo approfondimento rileva un'ignoranza gravissima diffusa tra la gente, ma anche un disinteresse ad informare sul modo corretto di mangiare. Forse c'è un circolo vizioso tra ignoranza e disinteresse. L'unica sicurezza alimentare è il latte materno, dal quale possiamo apprendere quali nutrienti ed in quali proporzioni ne ha bisogno un neonato per svilupparsi. L'adulto invece? Si aggiungono altri nutrienti rispetto al neonato oppure diminuiscono? e come cambiano le proporzioni?

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ElfoSilvano
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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » ven feb 10, 2012 11:48 am

Faccio qualche calcolo. Il latte materno ha un basso contenuto di proteine: 1% (1g di proteine ogni 100g di latte materno, come riportato qui http://www.valori-alimenti.com/nutrizio ... a01107.php. Dato che un neonato da 0 a 6 mesi beve in media al giorno 750 ml di latte (come riportato qui http://www.my-personaltrainer.it/salute ... latte.html in cui i dati sono presentati con una bibliografia di riferimento) e dato che in media da 0 a 6 mesi il neonato avrà pesato 5 kg come si evince da questo grafico http://www.my-personaltrainer.it/salute ... aschio.gif, il bisogno di proteine dovrebbe essere inferiore a 1,5 g per kg di peso corporeo. Dato che 1,5 g per kg di peso corporeo è il bisogno di proteine nel bambino che cresce fino a 6 mesi, nell'adulto deve essere inferiore.

Il valore riportato ufficialmente (http://www.sinu.it/larn/proteine.asp#MANTENIMENTO) per un maschio adulto è 0,75 (ovvero la metà di 1,5) di norma arrotondato a 0,8. Da alcuni addirittura arrotondato a 1.

0,75 è minore di 1,5 e quindi è compatibile con le proporzioni del latte materno, semmai bisognerebbe capire se può essere ancora più basso. Io non mi arrischierei a diminuire questo valore, inoltre bisognerebbe avere dei calcoli precisi che motivino il valore che esprime la quantità di proteine di cui una persona ha bisogno.

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marco urbisci
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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da marco urbisci » ven feb 10, 2012 2:47 pm

Ciao ElfoSilvano, anche io come te, tempo addietro, mi sono posto tutte le stesse tue domande. Sono ormai 2 anni che seguo una dieta composta per il 95% di frutta e, per il resto, di verdure prevalentemente a foglia tenera.

Sono un insegnante di Educazione fisica e, oltre all'insegnamento, svolgo almeno un’ora al giorno di attività sportiva. I miei muscoli sono efficienti e ben sviluppati. So che la cosa può sembrare strana…d’altra parte ci sono così tante cose che ho appreso facendo ricerche in questo ambito che, alla fine, mi sono sentito in obbligo di scrivere un libro (di circa 370 pagine), intitolato “DEA (Dieta Energia Alta)”, per spiegare le motivazioni scientifiche di una dieta così prodigiosa sotto tutti i punti di vista, da non credere. Ti allego di seguito il capitolo riguardante le proteine, anche se tale argomento viene trattato ampiamente anche in altre sezioni del libro. In poche parole, comunque… sembra che siamo stati raggirati !!! :D

IL MITO DELLE PROTEINE (tratto dal libro "DEA - Dieta Energia Alta)

Ecco alcune delle domande più frequenti a proposito delle proteine:

“Quali sono le fonti migliori di proteine?”, “Quanti grammi di proteine devono essere assunti giornalmente?”, “Le proteine di origine vegetale sono altrettanto valide di quelle di origine animale?”, “È consigliabile assumere proteine in polvere o ‘aminoacidi ramificati’ (aminoacidi essenziali venduti sotto forma di integratori) se si fa sport o se si vuole ottenere crescita muscolare?”, “Da dove prendono le proteine i vegetariani? E i vegani?”.

Le proteine vennero scoperte nel 1839, dal chimico olandese Gerhard Mulder e derivano il loro nome da “proteios”, che in greco significa “di primaria importanza”: esse sono state, fin da allora, ritenute come il più sacro di tutti i nutrienti.

Successivamente alla loro scoperta e fino ai giorni nostri, le proteine vennero principalmente identificate solo con la carne e divennero sinonimo di benessere: infatti solo chi era ricco poteva permettersi la carne, mentre chi era povero doveva accontentarsi di pasti vegetali, come pane e patate.

Talmente radicata, divenne la tendenza di attribuire alle proteine un ruolo fondamentale nel benessere sia fisico che mentale e sociale, che scienziati come Carl Voit (1831-1908), pur avendo scoperto che l’uomo aveva bisogno di soli 48,5 grammi giornalieri di proteine, ne raccomandò comunque 118, a causa del pregiudizio culturale dell’epoca, per cui tutti aspiravano ad avere carne sulla propria tavola così come noi oggi aspiriamo ad avere case più grandi o auto più veloci. E così pure i suoi discepoli, che divennero famosi nutrizionisti dei primi del ‘900, continuarono a persistere in questo pregiudizio. Atwater (1844-1907), discepolo di Voit, organizzò il primo laboratorio nutrizionale al Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e come direttore raccomandò 125 grammi di proteine al giorno (oggi ne vengono raccomandati circa 55!). Si era affermato un pregiudizio culturale per cui le classi più povere venivano considerate pigre o inette perché non mangiavano abbastanza carne/proteine.

Le proteine rappresentano una componente vitale del nostro organismo: ve ne sono centinaia di migliaia di diversi tipi e funzionano come enzimi, ormoni, tessuto strutturale e molecole di trasporto, rendendo possibile la vita. Sono costruite come lunghe catene di aminoacidi, dei quali vi sono quindici o venti tipi diversi, a seconda di come vengono contati.

Le proteine si consumano regolarmente, per cui devono essere rimpiazzate e questo avviene tramite l’assunzione del cibo che le contiene. Il corpo, però, non può assimilare e usare le proteine nello stato originale, in cui si trovano quando vengono ingerite, perché la proteina deve prima essere digerita e poi scomposta nei suoi componenti, gli aminoacidi. Il corpo può quindi usare questi aminoacidi per costruire le nuove proteine di cui ha bisogno per rimpiazzare quelle che sono state consumate. La diversa qualità delle proteine contenute nel cibo dipende da quanto efficacemente esse ci forniscono questi aminoacidi.

Per fare un esempio, è come se avessimo perso una collana di perle colorate, dove la collana rappresenta un tipo di proteina che si è consumata e deve essere rimpiazzata, mentre le perle colorate rappresentano gli aminoacidi. Se vogliamo ricostruire la collana persa, prenderemo da altre collane (le proteine che ingeriamo) le varie perle, perché esse non si trovano nella giusta sequenza di colori rispetto a quelle che erano sulla nostra collana. Quindi ricostruiremo la collana con le nuove perle, rispettando la sequenza dei colori della prima collana. Ma se mancano, per esempio, delle perle (aminoacidi) di colore giallo, l’intera opera di ricostruzione della nostra collana verrà rallentata, o arrestata, fino a che non troveremo sufficienti perle gialle.

Vi sono otto aminoacidi, detti “essenziali”, utilizzati per la costruzione delle nostre proteine dei tessuti, i quali devono essere forniti dal cibo, perché il nostro corpo non è in grado di fabbricarli.

Vengono considerate proteine della migliore qualità (o di maggiore “valore biologico”) quelle che, una volta digerite, sono in grado di fornirci il giusto tipo e la giusta quantità di questi aminoacidi essenziali, con cui costruire le nostre proteine dei tessuti.

Le migliori proteine che potremmo ingerire per assolvere questo compito sono quelle contenute nella… carne umana, ma… sembra sia vietato dalla legge!

Subito dopo vi sono quelle animali, che sono molto simili a quelle umane. Siccome possono essere usate molto efficacemente dal nostro organismo, vengono definite di “alta qualità”, o di elevato “valore biologico”. Quelle migliori, quindi con un valore biologico più alto, sono quelle dell’uovo e del latte, perché rappresentano la migliore corrispondenza di aminoacidi rispetto alle nostre proteine, mentre le proteine vegetali sono considerate di “qualità inferiore”, o di “valore biologico” minore, perché mancano di alcuni aminoacidi essenziali.

Peraltro è vero che se i vegetali vengono presi in considerazione nel loro insieme, cioè tutti i vegetali, anch’essi contengono ogni aminoacido essenziale. E questa è la ragione per cui nella dieta vegetariana, o vegana, si raccomandano certe combinazioni, per esempio pasta e fagioli, o riso e lenticchie, ecc., proprio per ottenere l’opportuna complementazione proteica al fine di assicurarsi tutti gli aminoacidi essenziali.

Il concetto di “qualità”, o di “valore biologico”, riguarda dunque l’”efficienza” con cui le proteine del cibo promuovono la crescita. Ora, questo andrebbe bene se a una migliore efficienza corrispondesse anche una migliore salute, ma non è così e questa è la ragione per cui “qualità” ed “efficienza” sono termini ingannevoli.

Infatti, la qualità proteica di un dato cibo è determinata dall’osservazione di quanto velocemente gli animali che la consumano crescono. E, in effetti, le proteine animali risultano essere altamente efficienti in questo.

Ma la concentrazione dell’attenzione solo sull’efficienza della crescita corporea, come se questa corrispondesse necessariamente ad una buona salute, incoraggia il consumo di proteine di “alta qualità” mentre, nel contempo, una vastissima ricerca scientifica dimostra che le proteine vegetali a “bassa qualità”, che permettono una lenta ma costante sintesi di nuove proteine, sono il tipo di proteine più sano.

Secondo la sperimentazione scientifica, “lento ma costante” vince la gara. Le sperimentazioni più vaste ed esaurienti a tal proposito sono quelle, di cui si è già trattato, effettuate da T. Colin Campbell (vedi capitolo “Imparando da illustri maestri”).

D’altra parte, come ben sanno i venditori, un prodotto che venga definito di “alta qualità”, si guadagna la fiducia dei consumatori molto facilmente e, infatti, questo è ciò che è accaduto, laddove si è erroneamente dedotto che “maggiore qualità” equivalesse a “maggiore salute”.

Ora se, alla luce di queste riflessioni, volessimo fare un paragone, che cosa penseremmo di un culturista che, pur di ottenere la massa muscolare per esibirsi degnamente in una gara di body-building, si convincesse ad assumere sostanze anabolizzanti, con tutte le conseguenze che ne derivano?

Molti di noi direbbero probabilmente che, per quanto li riguarda, preferirebbero non avvalersi di tale “ausilio”, se si trovassero al posto del culturista dell’esempio, poiché il gioco non vale la candela, ovvero non vale la pena incorrere in tutte le problematiche di salute derivanti dall’assunzione di sostanze anabolizzanti di vario genere, per ottenere quel tipo di massa muscolare.

Ma molti culturisti professionisti, incuranti delle conseguenze, preferiscono focalizzare la loro attenzione sull’obiettivo dei loro sogni: un fisico da gara!

Analogamente, quanto siamo disposti a rovinarci la salute e a rischiare, con molta probabilità, di incorrere in tutte le patologie che derivano dall’assunzione di prodotti animali, pur di acquisire più velocemente una crescita muscolare tanto idealizzata da un certo tipo di concezione estetica, incessantemente decantata dai mass-media?

Non sarebbe forse più saggio focalizzare la nostra attenzione in primo luogo sulla salute, su come mantenerla o riconquistarla, nel caso la si sia persa?

Mi auguro che, dopo aver letto le tante notizie riportate in questo testo, molte persone possano riflettere e comprendere che certi modi di pensare, basati esclusivamente sull’apparenza, nascondono una realtà totalmente opposta, che spiana la strada a un’ampia gamma di malattie degenerative e conseguenti sofferenze.

Pensate a quanto siamo stati condizionati da tutte le immagini che appaiono su giornali, riviste, manifesti pubblicitari, in televisione e al cinema, che identificano il prototipo di uomo di successo come colui che è dotato di muscolatura ipertrofica, al punto che tantissime persone si riversano nelle palestre con il solo obiettivo di raggiungere tale risultato, senza riflettere sui seguenti fattori:

1. Un fisico di quel genere non è necessariamente un fisico atletico né funzionale, a meno che non sia associato a qualche tipo di attività sportiva più dinamica. Infatti, se guardate i veri atleti delle varie discipline, che pure fanno uso di pesi, non hanno quel tipo di muscolatura, perché l’ipertrofia ottenuta solamente in palestra va a discapito di altre qualità essenziali quali elasticità, velocità, scioltezza, agilità.
2. Per ottenere quel tipo di risultato si deve seguire un’alimentazione completamente innaturale. Infatti, quello che normalmente succede è che si deve ricorrere a enormi quantità di carne e derivati, a dozzine di bianchi d’uovo, a proteine in polvere, a integratori a base di aminoacidi ramificati e/o creatina e, in molti casi, anche ad altre sostanze quali anabolizzanti e simili.

In ogni caso, si ricerca un aumento veloce e sconsiderato di massa muscolare, da ottenere tramite un’alimentazione ricca di tutte le sostanze più tossiche (anche se, ovviamente, esse vengono contrabbandate come “sane”), compresi integratori alimentari di tutti i tipi, vitamine sintetiche, sali minerali isolati, tutti prodotti che, oltre a far spendere inutilmente molti soldi, minano pesantemente la salute degli ignari consumatori.

Di solito, poi, al periodo di costruzione della “massa corporea” fa seguito il periodo di “definizione muscolare”, in cui si sottopone il proprio organismo a un cambio totale del regime alimentare, per ottenere lo smaltimento del grasso. E addirittura, nel periodo pre-gara, si arriva ad assumere anche sostanze drenanti, o, nei casi peggiori, a centellinare l’assunzione d’acqua, in modo che si possano vedere tutte le fibre muscolari.

Visto poi che è impossibile mantenere questo livello di definizione, si ricomincia con il solito iter che, mi auguro con tutto il cuore, possa essere visto nella sua nocività.

Anche perché, per ottenere un certo tipo di massa muscolare, bisogna sottoporsi a sedute con pesi esageratamente pesanti, senza considerare che se i muscoli possono crescere (ma sappiamo benissimo che una tale crescita non potrebbe avvenire con un’alimentazione naturale, basti vedere le fotografie dei culturisti di qualche decennio fa), i tendini, che sono costituiti da materiale fibroso, non possono sopportare indenni la trazione che tali muscoli esercitano su di essi, con la conseguenza di contrarre infiammazioni più o meno croniche di tutti i tipi, nonché la deformazione delle ossa.

Di conseguenza diventa necessario sottoporsi allo sconsiderato uso di farmaci e rimedi vari, per lenire il dolore e per poter proseguire l’allenamento. E questo senza considerare che il consumo proteico, che dovrebbe essere contenuto entro il 10%, per evitare patologie gravi – e si parla comunque di proteine vegetali e non animali – si aggira talvolta anche attorno al 40-50% di proteine animali (sempre nel caso di culturisti o di chi si accinge a imitarli) .

Non varrebbe forse la pena di chiedersi se tutto questo ha un senso, se ne vale la pena?

3. C’è un altro punto da considerare: molti pensano che essere in forma sia sinonimo di essere sani: ma pensate a quanti atleti professionisti, in tutti gli sport, muoiono per ictus, malattia cardiaca, tumore, ecc..

La verità è che l’aspetto esteriore non ha necessariamente a che fare con lo stato di salute interiore, e che seguendo un’alimentazione iperproteica a base di prodotti animali, quello che molto probabilmente si otterrà è: costipazione ed altri disturbi digestivi. E questi, a loro volta, comportano intossicazione del sangue e dei tessuti, fino a malattie quali artrite e disfunzioni del sistema immunitario, con patologie quali invecchiamento precoce, disfunzioni varie del fegato, insufficienza renale, osteoporosi, nonché molte altre condizioni degenerative tra cui anche il cancro.

Questo è il risultato di assumere più proteine di quante ne necessitiamo, fatto che è diventato normale routine non solo tra chi frequenta le palestre, ma anche tra tutti coloro che si dedicano a qualsiasi sport e che credono, erroneamente, di poter migliorare le loro prestazioni abusando di proteine, allontanandosi così, drasticamente, da quello che la Natura ha previsto per la nostra specie. Lo ricordo ancora: pensiamo agli altri primati antropomorfi, come orango e gorilla, a come essi siano forti, agili, muscolosi, nutrendosi degli alimenti che la Natura ha predisposto per tutti noi, cioè frutta e foglie!

Sono fermamente convinto che lo sport, così come qualsiasi tipo di attività fisica, sia necessario e parte integrante del vivere sano, ma che bisognerebbe sempre usare il buon senso, seguendo le regole che dovrebbero costantemente accompagnarci in tutti gli aspetti della vita, quali:

1. svolgere l’attività scelta in modo armonioso, cioè rispettando il proprio fisico senza sottoporlo a stress innaturali e a richieste eccessive, rispettando i tempi di recupero fisico e di riposo, possibilmente stando all’aria aperta, esercitandosi preferibilmente in modo gioioso e divertente, evitando atteggiamenti di rabbia e antagonismo;

2. nutrirsi in modo naturale, quindi fornendo all’organismo tutte le vitamine, i sali minerali, gli enzimi, gli antiossidanti, i fitonutrienti, l’acqua, le fibre - oltre ai carboidrati, alle proteine e ai grassi - nella giusta proporzione e della giusta qualità, così come la Natura ha predisposto, cioè con frutta e verdura crude, fresche, integre, mature.

Da ricordare, ancora, che i cibi altamente proteici, una volta ingeriti, causano un aumento di acidità nel sangue (non solo i cibi di origine animale, ma anche quelli di origine vegetale, come cereali e legumi), perché contengono una predominanza di minerali acidificanti, quali cloro, fosforo e zolfo. Per controbilanciare questa acidità, al fine di mantenere l’omeostasi , il corpo deve prelevare calcio, che è un prezioso minerale alcalino, dal sangue, dove i livelli di calcio devono rimanere costanti. E così lo rimpiazza prelevandolo dalle ossa e dai denti, ponendo le basi per osteoporosi e carie dentali.

Non è forse una coincidenza che frutta e verdura contengano la giusta quantità di proteine per costruire e mantenere l’organismo umano, e che i minerali che esse ci forniscono siano prevalentemente quelli alcalini, come calcio, sodio, magnesio e potassio.

Ritornando alla qualità delle proteine, molte persone che vogliono intraprendere una dieta vegetariana o vegana si preoccupano dei cibi che possono fornirgliele. Questo accade perché vi è ancora preoccupazione riguardo alla presunta scarsa qualità delle proteine contenute nei vegetali, come se essi ne fossero privi.

E ciò ha portato molti di noi a credere di dover combinare meticolosamente alcuni cibi vegetali con altri, nell’ambito dello stesso pasto, per non incorrere in una deficienza proteica, di modo che gli aminoacidi dell’uno compensino la mancanza di quelli di un altro.

Ma oggi si è appreso che, grazie a complessi sistemi metabolici, il corpo umano può ricavare tutti gli aminoacidi essenziali dalla naturale varietà di proteine vegetali che ingeriamo ogni giorno e non è necessario assumere maggiori quantità di proteine vegetali o programmare minuziosamente ogni pasto.

Inoltre si è appreso anche che le proteine che assumiamo con il cibo non sono l’unica fonte per la costruzione delle proteine di cui abbiamo bisogno. Infatti, il nostro corpo ricicla efficientemente tra i 100 e i 300 grammi delle nostre stesse proteine ogni giorno, prelevandole da un “pool di aminoacidi” (dove per “pool” si intende un rifornimento prontamente disponibile) che abbiamo all’interno del nostro corpo, nel quale aggiungiamo continuamente aminoacidi provenienti dalla scomposizione delle proteine che assumiamo nei vari pasti e da quelle del nostro corpo stesso.

Sfortunatamente il concetto prevalente di “qualità delle proteine” ha totalmente oscurato questa informazione.

Seguendo gli esperimenti scientifici condotti in Cina da T. Colin Campbell, professore universitario di biochimica nutrizionale (vedi capitolo “Imparando da illustri maestri”), dove vennero messe a confronto la tipica dieta occidentale con quella cinese (quest’ultima è maggiormente calorica, ma meno grassa, meno proteica e con molto meno cibo di origine animale), si rileva che le sostanze nutritive provenienti da cibi di origine animale (quindi maggiormente proteiche) favoriscono lo sviluppo del cancro, mentre quelle provenienti da cibi di origine vegetale (contenenti meno proteine), al contrario, riducono tale sviluppo. (37)

Parlando di fabbisogno proteico, come abbiamo già visto nel capitolo “Nutrienti”, la funzione primaria delle proteine è la crescita - che è quasi inesistente negli adulti -, la riparazione di danni e il rimpiazzo delle cellule logore. Le proteine (o, più esattamente, gli aminoacidi) sono i “blocchi per costruzioni”, usati dalle cellule viventi.

Se, per esempio, dovessimo costruire una nuova casa, avremmo bisogno di ingenti consegne di mattoni in fase di costruzione ma, una volta terminata, ci ritroveremmo ad avere problemi se tali consegne continuassero ad avvenire. Analogamente troppe proteine nella dieta umana, una volta che siamo già cresciuti, creano uno stato di emergenza e sottopongono il nostro organismo a un costante stato di tossicità.
È ancora T. Colin Campbell, nel suo libro “The China Study”, ad asserire che l’organismo umano richiede solo il 5-6% di proteine, calcolato sul totale delle calorie giornaliere, per rimpiazzare le proteine che perdiamo continuamente e che “circa il 9-10% di proteine è stato raccomandato nel corso degli ultimi cinquanta anni per assicurarsi che la maggior parte delle persone assumano il loro 5-6% richiesto” (38). Egli prosegue evidenziando che l’americano medio consuma dall’11% al 21% di proteine e che alcuni, come i culturisti, ne consumano anche di più, fino ad arrivare al 40-50%, laddove, in seguito all’ampia sperimentazione largamente documentata nel suo libro, egli dimostra che già un consumo proteico compreso tra il 10 e il 20% è associato con una vasta gamma di problemi di salute, soprattutto se la maggior parte delle proteine assunte sono di origine animale.

Vi è un altro fatto su cui è importante riflettere e cioè che molte persone, nella convinzione che consumare più proteine li aiuti a diventare più muscolose, indulgono nell’assunzione di cibi quali latte, formaggi, uova, carni varie e derivati, senza considerare però che tutti questi alimenti sono anche molto grassi. La conseguenza è che quindi, alla fine, considerato che un grammo di grasso fornisce circa 9 calorie e un grammo di proteine ne fornisce solo 4, si ritrovano a sbilanciare completamente la loro dieta a favore dei grassi (e per giunta cotti e quindi cancerogeni!).

Infatti basterebbe guardarsi attorno, per effettuare la seguente constatazione: se così tanta gente mangia così tante proteine, come mai la maggior parte di costoro sono in sovrappeso e non muscolosi?

La risposta è che i muscoli si costruiscono con l’allenamento e che la dieta è sì molto importante, ma non è mangiando proteine in eccesso e denaturate (perché cotte), che si ottengono i risultati. In più, sempre al fine della costruzione di tessuto muscolare, è necessario adeguato riposo, che è una componente fondamentale che è quasi sempre trascurata, sia perché non si dorme a sufficienza, sia perché ci si allena troppo. Ed è altresì necessario evitare grassi e sale, entrambi i quali si trovano in abbondanza in tutti i cibi di origine animale.

Inoltre bisogna considerare che poiché le percentuali di consumo proteico raccomandate (9%-10%, calcolate sulle calorie totali) presuppongono che le persone assumano la loro quantità di proteine in forma cotta e che, come abbiamo già ampiamente visto, il calore rende la maggior parte di esse inutilizzabili a causa della loro denaturazione, si può desumere che una percentuale anche inferiore di proteine vegetali crude - che sono però interamente utilizzabili - possa essere più che sufficiente.

È anche interessante notare che il latte materno contiene approssimativamente il 6% di proteine, calcolato sul totale delle calorie fornite e che, considerato che quando siamo infanti raddoppiamo di dimensioni in circa un anno, di conseguenza, da adulti, non dovremmo averne bisogno di una quantità maggiore né per vivere, né per costruire muscoli.

Alla luce di quanto detto si può affermare che con una dieta a base di frutta e verdura possiamo tranquillamente soddisfare il nostro fabbisogno proteico, senza doverci preoccupare di combinare proteine, o di selezionare determinati cibi a ogni pasto.

Consumando abbastanza frutta e verdura, cioè in quantità sufficiente a soddisfare il nostro fabbisogno calorico giornaliero, ecco che avremo assorbito proteine a sufficienza, ma di ottima qualità e, soprattutto, crude, quindi totalmente utilizzabili. (Ricordo, a tal proposito, che è principalmente la frutta che contiene abbondanti calorie, mentre la verdura ne è abbastanza povera, sebbene sia ricca in sali minerali, e che quindi per soddisfare il proprio fabbisogno calorico bisogna ingerire tanta frutta.) (39)

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » ven feb 10, 2012 8:28 pm

Sii più sintetico, ti prego. Ho letto tutto, molte informazioni le avevo lette nel link precedente, però c'è un ulteriore nuovo elemento che è interessante: l'organismo demolisce le proteine, ma gli amminoacidi demoliti possono essere ri-utilizzati per costruire nuove proteine, effettivamente non spariscono questi amminoacidi, né diventano inutilizzabili.

Purtroppo, come dicevo, servirebbero calcoli precisi. Bisognerebbe conoscere la percentuale degli amminoacidi riutilizzati. Forse si potrebbe stimare il riutilizzo degli amminoacidi attraverso il conteggio di quelli esplusi. Si conosce quanti amminoacidi buttiamo via al giorno? Attraverso le feci buttiamo via quelli che non vengono proprio assimilati (quindi non sono da contare), resta l'urina, il sudore ed il consumo della pelle. E' anche vero che le cose sono complicate dal fatto che se uno assume molte proteine, in qualche modo elimina molti aminoacidi, però non significa che siano da rimpiazzare.

Ho fatto alcuni calcoli e mi viene che i g di proteine per kg di peso corporeo che servono per la rigenerazione sono 0,84, un valore poco maggiore di 0,75, spesso passato come 0,8 (arrotondanto direi di considerare questo valore). Bisognerebbe conoscere con esattezza e sicurezza la percentuale di riutilizzo del materiale proteico demolito. Si conosce?

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » sab feb 11, 2012 2:32 am

Il calcolo che ho fatto dovrebbe andar bene anche se esiste un riutilizzo delle proteine, non va sotto stimato ora che ho fatto questa considerazione: nel neonato come nell'adulto dovrebbe essere presente questo meccanismo di riutilizzo delle proteine smontate. Quindi se dal neonato si possono dedurre certi valori dovrebbero andar bene indicativamente anche per l'adulto. Questo punto è molto discutibile, per tanto presento il calcolo per intero.

Consideriamo il periodo per un neonato che va da 0 a 6 mesi. In relazione al peso corporeo avremo un indice che indica il fabbisogno di proteine per il rinnovo e il mantenimento (li mettiamo assieme questi fattori) e un indice per la crescita del corpo. Il neonato cresce in fretta, l'adulto quasi per niente. Quindi si tratta di ricavare il primo indice escludendo le proteine necessarie per la crescita. Il primo indice dovrebbe valere approssimativamente anche per l'adulto.

I dati che ci servono sono questi:
Peso iniziale e finale del neonato: 3 kg e peso al 6° mese di 7 kg
Poppata media giornaliera nell'arco dei 6 mesi: 750 ml di latte materno.
Percentuale di proteine nel latte materno: 1% (rispetto anche alla quantità di acqua)
Percentuale di proteine nel corpo adulto: 19%
Percentuale di acqua nel corpo adulto: 59% (vale dal bambino da 3 anni in su)
Percentuale di acqua nel neonato: 75%

Dovrebbe valere questa formula generale nel neonato e nell'adulto:

Fabbisogno di proteine al giorno = (Peso corporeo · Indice di mantenimento) + (Crescita corporea · Percentuale di proteine nella parte di corpo aggiunto / Numero di giorni nel periodo considerato)

Nell'adulto la Crescita corporea è praticamente zero, quindi ci interessa solo l'Indice di mantenimento (attualmente dato per 0,75 o 0,8 g / kg di peso corporeo). Negli sportivi ci sarà anche un indice di crescita corporea che è quello dei muscoli (almeno fintantoché si allenano tanto da farli crescere i muscoli, se no, no).

Fabbisogno di proteine al giorno = 1% percentuale di proteine nel latte materno (si considera anche l'acqua quindi è una percentuale più bassa rispetto alle kilocalorie totali) · 750 ml di latte (poppata media nel periodo considerato) = 7,5 g di proteine al giorno.

Peso corporeo medio = (3 kg di peso iniziale + 7 kg di peso al 6° mese) / 2 = 5 kg (con questa media si considera non solo il mantenimento del corpo iniziale, ma anche il mantenimento della parte nuova)

Indice di mantenimento = incognita da conoscere!

Crescita corporea = 7 - 3 = 4 kg di corpo costruito (al 6° mese, ovviamente è una media tra tanti bambini)

Percentuale di proteine nella parte di corpo aggiunto ...

Qui occorre fare una considerazione. Il bambino da 3 anni in poi, compresi gli adulti hanno il corpo che è al 59% acqua. Però il neonato ha il corpo che è alla nascita 77% poi cala nei primissimi giorni e parte effettivamente da un 75% di acqua. Siccome la percentuale di proteine nel corpo adulto è 19%, per precisione sottostimo questa percentuale. Come fare? Allora, il corpo adulto ha un 19% di proteine che è graficamente una fetta di una torta dove il 59% è acqua. La parte di torta complementare all'acqua è 100 - 59 = 41%. Questo 41% include il 19% di proteine. Passiamo al neonato: la percentuale di acqua è 75%, la parte complementare all'acqua è 100 - 75 = 25 %. Quindi possiamo fare questa proporzione (che non sarà esattissima ma certo più valida e precisa dell'applicare il 19% al neonato): 19% sta a 41% come x sta a 25%. Il valore di x è 11,58% ed arrotondo a 11,6%.

... Percentuale di proteine nella parte di corpo aggiunto = 4000 g (4 kg) · 11,6% = 464 g (di proteine necessarie a costruire i 4 kg di cui il neonato è cresciuto in 6 mesi)

Numero di giorni nel periodo considerato = 30 giorni in un mese · 6 mesi = 180 giorni

Ora possiamo calcolare l'incognita!

Indice di mantenimento = ( Fabbisogno di proteine al giorno - (Crescita corporea · Percentuale di proteine nella parte di corpo aggiunto / Numero di giorni nel periodo considerato) ) / Peso corporeo = ( 7,5 g - (4000 g · 11,6% / 180) ) / 5 kg = 0,98 g su kg di peso corporeo.

Il calcolo che ho svolto ora è più preciso rispetto a quello in cui ottenevo 0,84 in cui avevo fatto qualche errorino. Questa volta scrivendo bene tutti i passaggi mi pare chiaro. Addirittura mi viene praticamente 1 g per kg di peso corporeo contrariamente al raccomandato 0,8, anche se effettivamente c'è chi indica 1.

Il riutilizzo delle proteine ci sarà tanto nel neonato quanto nell'adulto, potrebbe fare una differenza solo se il neonato è meno efficiente nel riutilizzo e l'adulto è più efficiente, ma come stabilirlo? E poi se il valore viene 1, sarà un verosimile 0,75 o 0,8 mi sembra azzardato e immotivato abbassarlo ancora.

Realmente tu mangi solo frutta? Indicativamente quanta? E che tipo di frutta mangi? Ricorri a semi, cereali e legumi? Se puoi, sono interessato alla risposta.

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da marco urbisci » sab feb 11, 2012 12:47 pm

Allora... mangio solo frutta e verdura prevalentemente crude da 2 anni, eccezione fatta per 4 giorni in cui ho mangiato cereali e 1 in cui ho mangiato legumi. Per "frutta" intendo anche quella grassa, cioè olive e avocado, nonchè i frutti-ortaggi (pomodori, zucchine, cetrioli e peperoni). Quindi circa il 90-95% di frutta e il restante di verdura, preferibilmente a foglia tenera (varie insalate, spinaci), nonchè sedano. Vi sono occasioni in cui alla sera, specie in questo periodo che fa freddo, mangio verdura cotta a vapore scondita (patate, broccoli, cipolle, carote, cavolfiori, zucchine). Non mangio semi oleosi (tranne rarissime volte il "tahini", o burro di sesamo) e non mangio legumi, nè tantomeno cereali. Mangio tutti i tipi di frutta, fresca, cruda, matura. Non mangio frutta secca, eccettuato qualche dattero d'inverno, che aggiungo al frullato di banane, quando queste non sono molto saporite, oppure se voglio aumentare la quota calorica. La quantità di frutta che assumo è tale da soddisfare il mio fabbisogno calorico, di circa 3000 calorie giornaliere, ma spesso arrivo anche a 3500 (sono alto 188 cm, peso 75 kg, svolgo un'ora al giorno di attività fisica) . Questo significa circa 4 chili di frutta al giorno, calcolata al netto di bucce. Naturalmente il peso è indicativo, perchè dipende dal tipo di frutta e quindi dalla stagione (frutta più o meno succosa/calorica). Rimango a tua disposizione per altre eventuali informazioni, sperando di esserti stato utile.
Ciao.
Marco Urbisci

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » dom feb 12, 2012 7:47 am

Grazie molto per la risposta. C'è una considerazione aggiuntiva da fare. Nei primi mesi di vita il bambino suda molto, ed il sudore contiene una proteina contro i batteri, quindi c'è una perdita di materiale proteico costante che nell'adulto è decisamente ridotta. Se il bambino necessita di 1 g di proteine ogni kg di peso corporeo (escluse le proteine per accrescere il corpo), occorre sottrarre a questo valore tutto il materiale proteico che il corpo del neonato espelle (attraverso sudore, lacrime, saliva, urina, crescita dei capelli, consumo della pelle -- spero di non tralasciare nulla). Una volta ridotto quel valore, si deve riaggiungere il materiale proteico che viene eliminato nell'adulto (che suda decisamente molto meno, che lacrima di meno, che produce meno saliva, l'urina dovrebbe contenere giusto tracce di aminoacidi in entrambe i casi, capelli e pelle incidono di più). Quindi questo valore nell'adulto sicuramente si abbassa, però non so di quanto (forse va appunto a 0,75). Appena posso provo a calcolarlo, ma vedo che faccio fatica a trovare i dati che mi servono.

Si consideri inoltre che se il materiale proteico (o singoli aminoacidi) totali eliminati dal neonato sono esattamente 1 g per kg di peso, allora significa che tutti gli aminoacidi che non escono dal nostro corpo continuano ad essere utilizzati. Del resto non possono sparire, al massimo aumenta la concentrazione nel sangue di aminoacidi.

Se questa verosimile considerazione è corretta, allora si può fare a meno dei valori nel neonato (che sarebbero comunque interessanti come conferma) e considerare le perdite di proteine / aminoacidi nell'adulto che dovrebbero corrispondere al suo fabbisogno di proteine giornaliero basale (ovviamente con la crescita dei muscoli aumenta questo fabbisogno).

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » lun feb 13, 2012 2:47 pm

Questi calcoli si fanno complicati... ci sono anche le feci di cui una gran parte di massa non è alimentare, ma è costituita da nostre secrezioni e cellule intestinali. Inoltre, nell'arco delle 24 ore vengono smontati sui 300 g di proteine, però gli aminoacidi sono riutilizzati per costruire nuove proteine, solo un 4% di aminoacidi viene perso e l'azoto contenuto in queste proteine eliminato attraverso l'urea con l'urina.

Però con questo articolo: http://www.abodybuilding.com/Proteinall2.html ho finalmente capito come è stato stabilito il fabbisogno di proteine. Si ricorre al bilancio di azoto, infatti l'unico modo di ingerire azoto è attraverso le proteine, tutte le altre forme sono immangiabili o velenose. Se l'azoto contenuto nelle proteine è tanto quanto l'azoto che esce con l'urina e le feci allora il bilancio è zero. Se ingeriamo più proteine ed eliminiamo meno azoto di quello ingerito, è il caso dell'atleta che sta sviluppando muscoli o fa esercizi pesanti e costanti. Se invece è negativo stiamo prendendo meno proteine del necessario e l'organismo prende aminoacidi dalle risorse endogene, quindi è più l'azoto che esce di quello che entra. Così, si può far assumere 0 proteine ad una persona, vedere quanto azoto espelle e questo sarà un indice del suo fabbisogno minimo di proteine.

Nell'articolo che ho linkato c'è scritto:
Il fabbisogno proteico obbligatorio è stato stimato a circa 50-60 mg/kg/giorno. Un uomo di 70 kg perde quindi circa 4 g di azoto al giorno. Dato che nelle proteine c'è all'incirca il 16% di azoto, una perdita di 4 g di azoto equivale a una perdita di circa 25 g di proteine al giorno.
Questo significa che il valore per la sopravvivenza è 25 / 70 = 0,36 che arrotondo a 0,4 g / kg di peso corporeo.

Inoltre c'è scritto che:
Correggendo questo valore per la digeribilità e per la variabilità individuale, l'RDA descrive un valore di 0,8 g/kg/giorno di proteine.
Quel che non si chiarisce mai, e leggo per la prima volta qui, è che 0,8 non è il minimo come potrebbe sembrare quando viene riportato, ma 0,4 è il minimo. Questo significa che uno 0,5 per un sedentario va bene, uno 0,6 per quasi tutti dovrebbe andare bene, probabilmente anche chi fa sport non massacranti è soddisfatto da 0,8. Quindi, a questo punto, mi sembra eccessivo il consumo di proteine della nostra società (che di norma sta 2-3 volte sopra i valori consigliati, a loro volta già maggiorati perché ipotizzano che uno possa mangiare proteine di "bassa qualità" e magari abbia attività moderate).

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » sab feb 18, 2012 12:09 pm

Ho fatto ancora qualche calcolo. Peso sui 60 kg, se uso il parametro 0,5 g di proteine per kg di peso corporeo, ottengo 30 g di proteine da assumere al giorno (ed è un parametro basso). Per soddisfare questo valore dovrei mangiare 4 uova grandi (da 60 g) al giorno. Non le ho mai mangiate in vita mia e sono 2 anni che credo di seguire una dieta abbastanza ipoproteica stando ai dati che mi sono visto. C'è da dire che non sono morto... Non sono soddisfatto dalle informazioni che ho raccolto, ho trovato questo PDF sul sito della WHO "Protein and amino acid requirements in human nutrition" (2007): http://www.who.int/nutrition/publicatio ... index.html Magari leggerò in modo selettivo questa pubblicazione aggiornata e sulle proteine.

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » sab feb 18, 2012 12:28 pm

Ho letto rapidamente il valore indicato... è 0,83 e c'è una tabella per cui dovrei stare sui 50 g di proteine al giorno e si precisa che siano proteine con valore 1, ovvero complete di tutti gli aminoacidi. Mi sto seriamente chiedendo come faccio a non essere morto in questi 2 anni di studio fuori casa... boh... non so cosa pensare.

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da ElfoSilvano » mer feb 22, 2012 6:32 pm

Non vorrei che i post precedenti restino fuorvianti. Quel valore di 0,83 è una media che non tiene conto del fabbisogno dei singoli amminoacidi. Se invece si considerano gli amminoacidi nel dettaglio, una scelta selettiva e precisa di prodotti per assumere proteine consente di rispettare i valori consigliati pur essendo al di sotto di 0,83 g di proteine per ogni kg di peso corporeo.

I valori sono nel documento linkato 2 post fa: 30 mg / kg di peso corporeo per la lisina, 39 mg / kg di p.c. per la leucina, 20 per l'isoleucina, 26 per la valina, 15 per la treonina, 25 per la fenilalanina, 25 per la tirosina, 4 per il triptofano, 10,4 per la metionina, 4,1 per la cisteina. C'è da aggiungere che alcuni amminoacidi possono essere aumentati per sopperire il bisogno di altri.

Ho considerando che in questi 2 anni ho comunque mangiato yogurt, pasta e fagioli o piselli in scatola, tonno ogni tanto, hamburger surgelati, formaggio, facendo un po' di conti (con Excel, molto precisi) di giornate tipiche effettivamente rientro nei valori consigliati pur stando al di sotto del valore 0,83 (che è una generalizzazione poco utile questo valore secondo me).

Cereali, legumi, carne, pesce, insetti, derivati animali, uova... in qualche modo le proteine occorre prenderle... Mi sono visto anche le tappe evolutive fino all'homo sapiens in un manuale di storia e altri dettagli sul Web, le proteine sono sempre servite e la frutta fresca ne ha troppo poche. Si potrebbe riflettere però sui semi, come lavorarli e come mangiarli (alcuni non fanno bene, come quelli del cocomero che pare - non è certo, ho letto rapidamente - siano altamente lassativi, se ingoiati sani non fanno nulla).

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da yasodanandana » sab feb 25, 2012 1:19 pm

ElfoSilvano ha scritto:le proteine sono sempre servite e la frutta fresca ne ha troppo poche
considera comunque che, al di la' di tutti i vari calcoli e studi, oggi i fruttariani sono cosi' tanti che parlarne come di un regime alimentare nocivo o critico non e' possibile...

Quindi.. l'alimentazione fruttariana e' salutare.... poi, su questa base, uno fa tutte le scelte e disquisizioni che vuole...

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Re: Come assumere proteine facilmente?

Messaggio da Pizza pie » mar mar 20, 2012 5:08 pm

Secondo me non si dovrebbe pensare ad un regime alimentare come nocivo o benefico. Sono le persone che decidono le quantità e fanno le combinazioni alimentari, sono le nostre scelte, il nostro saper ascoltare il nostro corpo che ne fanno un regime buono o cattivo. Io posso essere crudista e sbagliare, compromettendo la mia salute, ma potrei anche essere onnivoro (il cielo me ne scampi!) e mangiare talmente equilibrato da essere in buona salute. Ho fatto un esempio un po' forzato per far capire che non basta essere crudisti o fruttariani per stare bene. Lo so che voi qui lo sapete tutti, ma molti no. :-)

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