Re: ACIDO ASCORBICO, ALIMENTO SOLO PER L'UOMO, LA SCIMMIA...
Inviato: gio lug 21, 2022 6:09 am
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... inetto.htm
Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... edenti.htm
Prima di tutto devo giustificare il fatto che in Italia, gli impianti dell'acqua potabile sono obsoleti e trascurati, tanto che è di questi giorni che le perdite si acqua potabile sono di circa il 40% sull'intero territorio nazionale.
Ahahahahahah, mi viene da ridere!!!! Quanto è clientelare il SISTEMA italiano!
Negli abitati si sono eliminati le fontane pubbliche e i servizi pubblici! costano si dice! FALSO, conviene ai bar!!!
Questo non è che un esempio, ma quello più eclatante è questa perdita del 40% di acqua potabile che emerge senza ombra di dubbio.
A chi conviene che questo SISTEMA sia così perdente?
Ai bar ed alle industrie alimentari, e pare poco? e chi ci perde? e cosa ci perde?
L'abitante e la sua SALUTE! e pare poco?
Mi fermo e non vado oltre, ma mi auguro che questo SISTEMA cambi per il bene degli italiani.
E' migliore l'acqua di rubinetto o quella delle bottiglie?
Sono anni che bevo esclusivamente quella del rubinetto per ovvi motivi, ma questo articolo conferma appieno le mie convinzioni.
Sono certo che sarà una conferma anche per voi., certo, perchè nessun essere vivente usa l'acqua delle bottiglie. Anzi gli animali bevono anche nei rivoletti ed addirittura dalle paludi senza alcun problema.
Noi però abbiamo la fortuna dei rubinetti, ma ci dicono che ci causa danni, iniziando dal CLORO, ma è FALSO poichè anche il CLORO è un "ALIMENTO ESSENZIALE", come il BORO, che entrambi possono far male solo in grande quantità.
Ma il SISTEMA, formato da politici IMMONDI, hanno addirittura tolto le fontane dai nostri paesi e città, pur di assecondare i bar e le industrie alimentari.
Certo, tanto la vita umana vale meno di un euro!!!
Tranquilli, ormai il bisfenolo A (BPA) già lo conosciamo, vero?
Fin'ora abbiamo rilevato che i CIBI industriali contengono PRODOTTI CHIMICI NOCIVI alla nostra SALUTE, anche se, come detto dalla SCIENZA, e provate con le cosidette PROVE SCIENTIFICHE, in piccole o piccolissime parti, abbiamo certezza che ci causano le più disparate malattie. E sempre di più di nuove, iniziando dalla tenera età.
Mi permetto di ricordare gli "AROMI" o "AROMI NATURALI".
Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate, implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore, eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Ora però dobbiamo dedicarci a un qualcosa di più subdolo e sottilmente dannoso alla nostra salute:
LE BOTTIGLIE DI PLASTICA CHE TI RITIRANO PER POCHI CENTESIMI, MA CHE IN QUESTO MODO TI RENDONO SCHIAVO DEL SISTEMA .
MA NON SOLO DELLA BOTTIGLIA, MA ANCHE DELL'ACQUA CONTENUTA CHE CON ANALISI CHIMICHE TI ABBAGLIANO IN MODO DA DARTI LA CERTEZZA DELLA SALUTE.
Per arrivare questo però, hanno DEMONIZZATO per anni l'acqua PIU' CONTROLLATA E SICURA IN ASSOLUTO l'ACQUA DEL RUBINETTO.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... lenosa.htm
E questa la pagina degli "AROMI":
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... aromia.htm
Prima di procedere nella informazione è consigliabile vedere questo video molto interessante ed istruttivo al riguardo dell'acqua in bottiglia e l'acqua del rubinetto:
http://m.youtube.com/watch?v=X3QxBjWa2vU
ATTENZIONE, ATTENZIONE, ATTENZIONE IL PERICOLO E' REALE E GIA' LO TENIAMO IN CASA.
SI CHIAMA BISFENOLO A, UN PRODOTTO CHIMICO CANCEROGENO.
Gli " AROMI" o "AROMI NATURALI" li possiamo evitare lasciandoli sugli scaffali, ed è ANCORA PEGGIO della COCACOLA, in quanto anche questa se vuoi la eviti, ma il BISFENOLO A, NO, come fai?
Sei organizzato ad usare gli oggetti che lo contengono in ogni occasione della giornata sopratutto in casa!
CERTO E' NEGLI OGGETTI SI PLASTICA E PEGGIO ANCORA NELLE BOTTIGLIE DELL'ACQUA, LATTINE E BARATTOLI DI LATTA PER BEVANDE ED ALIMENTI.
NON HO PIU' PAROLE per descrivere il mio disappunto!
Lascio a voi capire il perchè di questa mia forte delusione nell'interpretare il comportamento così abominevole del mio simile nascondendosi dietro alla parola SCIENZA, quindi alle PROVE SCIENTIFICHE, VERE O FALSE.
Ecco perchè la STRAGE di TIROIDI nella popolazione IGNARA, ma poi dopo aver INCASSATO per l'asportazione, ecco l'"EUTORIX" A VITA con lauti guadagni garantiti.
"La scheda
Il Bisfenolo A (BpA) costituisce oltre il 70% del materiale plastico conosciuto con il nome di policarbonato, e per rendersi conto si tratta di una produzione annua pari a di 3 milioni di tonnellate nel mondo.
Si tratta del principale componente del policarbonato utilizzato per imballaggi e contenitori, ed è anche un componente delle resine epossifenoliche, impiegate nel rivestimento interno delle scatolette di metallo di alimenti e bibite, dei coperchi dei vasetti di omogeneizzati e di bottiglie di vetro. E’ anche presente nelle stoviglie di plastica e in diversi contenitori per alimenti nei serbatoi domestici dell’acqua potabile e nei tini per il vino ed è classificato come interferente endocrino ( ovvero sostanze che possono entrare in conflitto con le sostanze ormonali dell’uomo) e può interferire anche con la tiroide."
La parte la trivi sull'articolo sotto.
E non venitemi a dire che questo BISFENOLO A BPA non è messo nei prodotti di plastica per AMMALARE ED ELIMINARE LE PERSONE, COME PROGETTATO A TAVOLINO da scienziati SCELLERATI ED IMMONDI.
Basta cliccare sul link, leggere la tabella e giudicate voi stessi.
Non ci vuole molta cosidetta: SCIENZA per capirlo, vero?
http://digilander.libero.it/genfranco5/ ... loAbpa.htm
01-03-11
SALUTE: DA OGGI STOP AL BISFENOLO A NEI BIBERON.
(ASCA) - Roma, 1 mar - Entra in vigore oggi 1° marzo il divieto alla fabbricazione nell'Unione europea di biberon contenenti Bisfenolo A (BPA), sostanza potenzialmente molto pericolosa. Il BPA e' ampiamente utilizzato nella produzione di biberon in plastica. Se il Divieto di fabbricazione parte dal 1° marzo il divieto di commercializzazione e importazione di biberon contenenti BPA scatta dal 1° giugno: lo stabilisce una direttiva Ue (2011/8/EU), adottata alla fine di gennaio.
''Oggi è una data molto significativa - afferma Eva Alessi, responsabile sostenibilità del WWF Italia - perché segna un traguardo importante anche per il WWF nella salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente.
L'obiettivo raggiunto è fondamentale perché riduce - ma non elimina - l'esposizione della parte più vulnerabile della nostra popolazione, i bambini, ad una sostanza di cui sono sempre più evidenti gli effetti avversi. Infatti nel valutare i rischi per i bambini, bisogna considerare, oltre alla contaminazione dovuta al contatto diretto del biberon con il latte, anche altri apporti derivanti dalla contaminazione ambientale dovuta all'uso del bisfenolo A come additivo delle plastiche in moltissimi altri oggetti''.
''Da anni il WWF, in accordo con la comunità scientifica, sollecita una regolamentazione più severa per gli interferenti endocrini (Ie) che impattano sulla vita dei bambini e degli adulti - aggiunge - e sono ormai considerati contaminanti ubiquitari. La lista degli Ie è lunga e comprende oltre al bisfenolo A anche, tra gli altri, le diossine, i ritardanti di fiamma utilizzati in apparecchiature elettroniche e nelle tappezzerie, nonché diversi pesticidi. Una crescente quantità di dati scientifici ritiene che il feto ed il bambino siano particolarmente a rischio anche in presenza di dosi di interferenti endocrini molto più basse di quelle che causano effetti nell'adulto e per questo urge che la UE metta in atto una regolamentazione più severa''.
Piccole quantità di BPA possono essere rilasciate dai biberon nel latte nel momento in cui questi contenitori vengono riscaldati a temperature elevate.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... enoloa.htm
Generalmente è sconsigliabile l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica. Questo sconsiglio non deriva soltanto dall’aspetto ecologico, ma anche per il bene della nostra salute. Ormai anche i sassi sanno che l’uso indiscriminato della plastica ha causato (e causa) non pochi danni all’ambiente. La plastica è una sostanza che il nostro pianeta fà fatica a metabolizzare, più o meno come un alimento che facciamo fatica a digerire.
Nel caso comunque si decida di bere l’acqua nelle bottiglie di plastica sarebbe opportuno controllare prima le etichette.
Perché
Le lettere presenti nel simbolo del riciclo, come PP e HDP, ci dicono tanto sulla plastica stessa. Questo è quello che bisogna sapere:
Se nell’etichetta c’è scritto PET o PETE (Polietilene tereftalato), la plastica delle bottiglie può aver contaminato l’acqua con metalli e sostanze chimiche in grado di influenzare l’equilibrio ormonale nel vostro corpo.
Se nell’etichetta c’è scritto HDP o HDPE (Polietilene ad alta densità), l’acqua presente nella bottiglia molto probabilmente non è stata contaminata da nessuna sostanza nociva.
Se nell’etichetta c’è scritto 3V o PVC (Cloruro di polivinile), non bisogna assolutamente bere quell’acqua. Questo tipo di plastica rilascia sostanze chimiche tossiche che influenzano il nostro equilibrio ormonale.
Se nell’etichetta c’è scritto LDPE (Polietilene a bassa densità) è molto strano. Perché l’LDPE è usato soltanto per fare i sacchetti di plastica.
Scritto da: Alessandro Pecora
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... sticac.htm
L'acqua in bottiglia LEGGETE!!
L’acqua in bottiglia lasciata nella vostra automobile è molto dannosa!
È stata identificata come la causa più comune dell’elevato tasso di diossina nella formazione del cancro al seno. Un oncologo ha detto: “ le donne non dovrebbero bere l’acqua dalle bottiglie lasciate nelle automobili. Il calore reagisce con i prodotti chimici della plastica che libera la diossina nell’acqua.” La diossina è una tossina che trova un buon alloggio nel tessuto e genera il cancro al seno. Quindi dovreste essere molto prudenti e non bere mai l’acqua lasciata in automobile se c’è la bottiglia di plastica.
Fate passare il messaggio a tutte le donne che conoscete.
Abbiamo bisogno di diffondere queste informazioni che possono salvare delle donne! Utilizzate una borraccia in acciaio inossidabile o una bottiglia di vetro al posto di quella di plastica!
Fatelo sapere anche a chi una figlia o un figlio se vi pare!
Questa informazione circola dal centro medico dell’esercito. Non mettere i recipienti e gli imballaggi di plastica nel microonde. Né la bottiglia d’acqua nel congelatore. La diossina causa il cancro specialmente quello al seno. La diossina inquina tantissimo le cellule del vostro corpo. Non congelare le vostre bottiglie di plastica con l’acqua così che non liberi diossina dalla plastica.
Il primario della clinica del benessere nell’ospedale di Castle, Edward Fujimoto ha parlato della diossina ed è quindi malvisto. Egli ha detto non dovremmo mai riscaldare il nostro cibo nel microonde, soprattutto nei recipienti di plastica perché la combinazione delle alte temperature libera la diossina nel cibo e di conseguenza nel nostro corpo. Raccomanda invece di utilizzare recipienti di vetro come il pyrex o Corning o recipienti in ceramica, si ottiene lo stesso risultato ma senza diossina. La carne o le zuppe istantanee dovranno essere tolte dal recipiente e riscaldate con qualcos’altro. La carta non è malvagia ma non sapete cosa contiene. È più sicuro utilizzare il vetro soprattutto per riscaldare. Vi ricordiamo che i fast-food hanno modificato i loro imballaggi per diversi problemi di cui la diossina è una delle ragioni. È anche molto dannoso il film plastico (PVC) per rinvolgere e riscaldare il cibo nel microonde. È come una bomba atomica nel cibo, il calore eccessivo miscela la tossina velenosa del film ai cibi. È meglio coprire il cibo con un tovagliolo di carta.
Questo articolo dovrebbe essere inviato a tutte le persone importanti della vostra vita.
Postato 15th May 2011 da Patrizia Poliseno
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... astica.htm
L’acqua in bottiglia lasciata nella vostra automobile è molto dannosa!
È stata identificata come la causa più comune dell’elevato tasso di diossina nella formazione del cancro al seno.
Un oncologo ha detto: “ le donne non dovrebbero bere l’acqua dalle bottiglie lasciate nelle automobili.
Il calore reagisce con i prodotti chimici della plastica che libera la diossina nell’acqua.” La diossina è una tossina che trova un buon alloggio nel tessuto e genera il cancro al seno. Quindi dovreste essere molto prudenti e non bere mai l’acqua lasciata in automobile se c’è la bottiglia di plastica. Fate passare il messaggio a tutte le donne che conoscete.
Abbiamo bisogno di diffondere queste informazioni che possono salvare delle donne! Utilizzate una borraccia in acciaio inossidabile o una bottiglia di vetro al posto di quella di plastica!
Questa informazione circola dal centro medico dell’esercito. Non mettere i recipienti e gli imballaggi di plastica nel microonde. Né la bottiglia d’acqua nel congelatore. La diossina causa il cancro specialmente quello al seno. La diossina inquina tantissimo le cellule del vostro corpo. Non congelare le vostre bottiglie di plastica con l’acqua così che non liberi diossina dalla plastica. Il primario della clinica del benessere nell’ospedale di Castle, Edward Fujimoto ha parlato della diossina ed è quindi malvisto. Egli ha detto non dovremmo mai riscaldare il nostro cibo nel microonde, soprattutto nei recipienti di plastica perché la combinazione delle alte temperature libera la diossina nel cibo e di conseguenza nel nostro corpo. Raccomanda invece di utilizzare recipienti di vetro come il pyrex o Corning o recipienti in ceramica, si ottiene lo stesso risultato ma senza diossina.
La carne o le zuppe istantanee dovranno essere tolte dal recipiente e riscaldate con qualcos’altro. La carta non è malvagia ma non sapete cosa contiene. È più sicuro utilizzare il vetro soprattutto per riscaldare.
Vi ricordiamo che i fast-food hanno modificato i loro imballaggi per diversi problemi di cui la diossina è una delle ragioni. È anche molto dannoso il film plastico (PVC) per rinvolgere e riscaldare il cibo nel microonde. È come una bomba atomica nel cibo, il calore eccessivo miscela la tossina velenosa del film ai cibi. È meglio coprire il cibo con un tovagliolo di carta.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... sticab.htm
Acqua di Nepi (Nepi, Viterbo): per questa nota acqua minerale (gruppo San Benedetto) il valore anomalo riscontrato è stato quello del Berillio (una sostanza molto tossica, classificata tra le sostanze cancerogene di classe A dall’Environmental Protection Agency – USA – che non dovrebbe superare i 4 mcg/l), nella quantità di 4.69 mcg/litro (non esistono attualmente dei limiti per questa sostanza in Italia nè in Europa). A questo si aggiunge anche una eccessiva presenza di Alluminio (237 mcg/l contro i 200 mcg/l consentiti per le acque potabili) e di Fluoro (1.64 mg/l contro 1.5 mg/l consentiti per le acque potabili e per la prima infanzia). In questo caso non mancheremo di pubblicare, appena disponibili, le nuove analisi che il gruppo sta effettuando sull’acqua di Nepi e che verranno rese note in autunno.
Acqua Claudia (Anguillara Sabazia, Roma) Egeria, Lavaredo e Sandalia: come per l’acqua di Nepi (le due fonti si trovano a circa 30 km di distanza l’una dall’altra) anche nell’acqua Claudia è stata riscontrata una presenza eccessiva di Fluoro (1.52 mg/l contro 1.5 mg/l consentiti). Stesso discorso per la fonte romana dell’acqua Egeria (1.71 mg/l). 1.75 mg/l di Fluoro sono stati invece riscontrati nell’acqua Lavaredo (S. Candido, Bolzano). Ma il dato più ‘importante’ è stato riscontrato dall’acqua Sandalia (Villasor, Cagliari), con una presenza di Fluoro di ben 7.93 mg per litro.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... uinata.htm
Ormai siamo abituati a bere acqua da bottiglie in plastica,sia per comodità,sia perchè ci viene maggiormente proposta. Ecco La verità che si nasconde dietro.
Quante volte siete fuori e pensate: “Vorrei proprio bere dell’acqua adesso”. Per cui entrate in un negozio e ne comprate una bottiglia, in genere una di quelle leggere in PET, anche perché spesso non se ne trovano altre. È semplice portarsele dietro mentre si corre o si viaggia. E proprio su queste bottiglie l’organizzazione Storyofstuff ha realizzato un video informativo. Viene fuori abbastanza chiaramente quale sia l’impatto delle bottiglie di plastica sulle nostre vite. Di seguito i punti salienti:
Una situazione che conosciamo molto bene e che possiamo definire l’altro lato della medaglia: un paesaggio meraviglioso come quello di una spiaggia, pieno di rifiuti e bottiglie di plastica. Un ambiente pericoloso anche per gli animali, che possono soffocare a causa di questi scarti abbandonati in giro.
Perché mai beviamo l’acqua nelle bottiglie di plastica? Al giorno d’oggi sono in molti a sapere che i residui di olio che si usano per produrre la plastica sono dannosi per la salute. Durante un test a Detroit, negli Stati Uniti, è stato scoperto che le costose bottigliette da 2$ contengono in realtà una qualità d’acqua inferiore a quella erogata dal rubinetto e persino il sapore è più scadente. Ma allora come mai la gente continua a preferirle?
I produttori vendono le bottiglie d’acqua a un prezzo di mercato che è 2.000 volte superiore al costo dell’acqua del rubinetto. Chi pagherebbe 10.000€ per un panino solo perché è confezionato nella plastica? Negli anni Settanta le società che ottenevano i ricavi maggiori in questo mercato erano quelle che vendevano bibite analcoliche, come la Coca Cola.
Ma quando si scoprì che queste bevande non facevano bene, si riprese a bere l’acqua del rubinetto. Per far fronte a questo cambiamento nel comportamento di consumo, queste stesse società iniziarono a vendere acqua in bottiglia. Ma la reazione non fu delle migliori, alla gente sembrava che provassero a mettere in vendita l’aria. Per cui la domanda venne creata artificialmente. Si iniziò a insinuare il dubbio che bere acqua del rubinetto non fosse salutare e che l’uso migliore restasse quello per l’igiene della casa e della persona. Poi vennero associate al prodotto immagini piene di colori, con montagne incontaminate.
Foto che suggeriscono la purezza dell’acqua. Da notare il paradosso, essendo quella in bottiglia, semplicemente acqua del rubinetto filtrata. Per non parlare del contenitore in cui viene venduta: la plastica è uno dei fattori di maggior rischio per l’ambiente. Non può essere distrutta. Il problema principale sta nella produzione delle bottiglie. Le grandi quantità di petrolio richieste corrispondono a quelle necessarie per le automobili negli Stati Uniti. La diffusione a livello internazionale è poi un altro fattore, viene fuori un numero pazzesco se si considera che si usa una bottiglia ogni 2 minuti.
Il problema successivo è lo smaltimento: anche se c’è un simbolo per il riciclo sulle bottiglie, questi prodotti non vengono rigenerati poi così spesso.
L’80% delle bottiglie finisce nella spazzatura e ci vogliono circa 1.000 anni prima che si decompongano. Nel caso vengano bruciate si creano ulteriori disastri ambientali. Quando i resti vengono gettati nei cassonetti per il riciclo, succede che interi carichi di bottiglie vuote vengano trasportate fino all’India e restino in cumuli insieme ad altre. Anziché essere riciclate, vengono declassate a prodotti di qualità più bassa che, ovviamente, in un secondo momento, finiranno a loro volta nei cassonetti.
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Chi usa le bottiglie di plastica lo deve fare seguendo questi 3 passaggi: paura, tentazione e disinformazione. In molti posti, l’acqua del rubinetto (la peggior nemica dell’industria delle bibite) non si può bere, ma questo è causato, in parte, anche dalle fabbriche dove si processa l’imbottigliamento dell’acqua stessa. Eliminano i liquidi di scarto nei fiumi. Come si può fronteggiare quest’industria?
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... lenosa.htm
Tu non sei malato, sei assetato.
Pagina 4/13 che dell'originale è 8/262
L’incubo della vita e della morte in quel buco infernale perseguitava tutti e mise alla prova il coraggio e la resistenza sia dei forti che dei deboli. Fu allora che il corpo umano mi rivelò alcuni dei suoi maggiori segreti, segreti mai compresi dalla scienza medica.
Per la maggior parte dei prigionieri, di età dai 14 agli 80 anni, la pressione di questa vita eccezionalmente dura causò molto stress e malattie. Il destino deve avermi scelto per essere lì ad aiutare parte di questa gente disperata. Una notte, dopo circa due mesi dalla mia reclusione (avevo cominciato con 6 settimane di isolamento), quel destino si rivelò.
Erano circa le ore 23. Mi svegliai e mi resi conto che un mio compagno di cella soffriva di terribili dolori allo stomaco. Non riusciva nemmeno a camminare da solo. Gli altri lo stavano aiutando a stare in piedi. Egli soffriva di un’ulcera peptica ed aveva bisogno di un medicinale. Rimase malissimo quando gli dissi che non mi era stato permesso di portare con me in prigione scorte di medicinali.
Allora l’evento sorprendente si verificò !
Gli detti due bicchieri d’acqua.
Il dolore scomparve in pochi minuti ed egli poté stare in piedi da solo. Il suo sorriso andava da un orecchio all’altro. Non potete immaginare la gioia che provò per il sollievo, perfino in una situazione del genere.
“Che accade se il dolore ritorna?” mi chiese.
“ Bevi due bicchieri d’acqua ogni 3 ore”, risposi.
Fu libero dal dolore e dalla malattia per il resto della sua detenzione. La sua “cura dell’acqua” in quell’ambiente così inospitale mi stupì come medico.
Sapevo di essere stato testimone di un potere curativo dell’acqua che non mi era stato insegnato alla Scuola di Medicina. Mi sentii sicuro che una simile osservazione non era mai stata fatta nell’ambito della ricerca medica.
Se l’acqua poteva curare l’attacco di una malattia dolorosa in un ambiente così stressante, certamente ciò richiedeva ulteriore ricerca. Mi resi conto che il mio destino di terapeuta mi aveva condotto in quel “laboratorio di stress umano” per insegnarmi un nuovo approccio alla medicina e per rivelare molti altri segreti nascosti riguardanti il corpo umano. Aprii gli occhi.
Istintivamente mi resi conto del motivo per cui ero finito in prigione.
Smisi di pensare a me stesso ed incominciai a concentrarmi sulla ricerca medica. Iniziai a identificare i numerosi problemi di salute causati dallo stress della prigionia. Nella maggior parte dei casi essi implicavano dolori di natura ulcerosa. Io trattai quelli che venivano da me con ciò che aveva dimostrato essere il miglior “elisir naturale”: l’acqua. Scoprii che l’acqua poteva trattare e sanare più malattie di qualunque altra medicina che conoscevo.
Riusciva a curare persino qualcuno che stava letteralmente morendo di dolore ! Erano di nuovo le ore 23 circa.
Stavo andando da un compagno malato quando udii un lamento proveniente da una cella in fondo al corridoio. Seguii il suono e trovai un giovane arrotolato sul pavimento della sua cella. Sembrava totalmente incosciente ed emetteva
profondi, laceranti lamenti.
Gli chiesi cosa avesse. Non reagì.
Dovetti scuoterlo, prima che fosse in grado di rispondere che la sua ulcera lo stava uccidendo.
“Che cosa hai fatto per placare il dolore?”, gli chiesi.
Mi spiegò esitando.
“Sin dall’una...quando è iniziato, ho preso tre Tagamesh... un’intera bottiglia di antiacido... ma il dolore non ha fatto che peggiorare”. ( In quel periodo i prigionieri potevano ottenere medicinali dall’ospedale del carcere).
A quel punto avevo idee molto più chiare sul dolore da ulcera peptica. Ciò di cui non mi ero reso conto fino ad allora era la gravità che poteva raggiungere quando neppure forti calmanti riuscivano a fermarlo. Dopo aver esaminato il suo addome per verificare possibili complicazioni, gli detti due bicchieri di acqua del rubinetto – all’incirca mezzo litro. Lo lasciai per visitare
un altro compagno malato e tornai dopo dieci minuti. Le grida di dolore non risuonavano più nel corridoio.
“Come ti senti?” gli chiesi
“Molto meglio”, rispose, “ma provo ancora un po’ di dolore”.
Gli diedi un terzo bicchiere d’acqua ed il dolore cessò completamente entro quattro minuti.
Quest’uomo era stato semi-incosciente in punto di morte; aveva assunto un’enorme quantità di medicine per l’ulcera senza alcun risultato ed ora, dopo aver bevuto tre soli bicchieri di acqua del rubinetto, era senza dolori, in grado di stare seduto e di socializzare con gli amici.
Che scoperta umiliante! Ed io che credevo di aver ricevuto la migliore preparazione medica del mondo, a Londra!>
http://digilander.libero.it/genfranco/I ... cquabr.pdf
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... cquabr.htm
Consumare acqua del rubinetto è un’ottima idea: è più controllata e ha meno rischi di quella in bottiglia, ed è una scelta più economica
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I benefici dell’acqua: fitness, depurazione e massaggi
Siete fra le persone che bevono acqua del rubinetto o in bottiglia? Seppur si pensi che quella in bottiglia sia più salutare, ci sono tanti buoni motivi per bere acqua del rubinetto.
Controlli più severi
L’acqua del rubinetto ha limiti alle sostanze indesiderate più severi rispetto alle acque minerali in bottiglia. In particolare la soglia di tolleranza coincide nel caso di alluminio, arsenico e nichel, ma non per il manganese, dove il limite per le acque minerali è dieci volte superiore a quella dell’acqua del sindaco. Un problema però può derivare dallo stato delle tubazioni che portano l’acqua fino al rubinetto di casa: le vecchie tubature corrodendo rilascino alcune sostanze dannose, come il piombo. Verificate che le tubature del vostro edificio siano in buono stato.
Microbiologicamente sicura
L’acqua del rubinetto è microbiologicamente sicura perché trattata con cloro (che in modeste quantità non è pericoloso per la salute), e controllata periodicamente. Se avete dei dubbi, sappiate che online si trovano per ogni comune, i dati riguardanti l’analisi dell’acqua.
Contiene calcio
Ci si lamenta del fatto che l’acqua del rubinetto è più “dura” per via del calcare; è vero, ma può essere filtrata per evitare questo inconveniente e non tutti i mali vengono per nuocere: quest’acqua contiene calcio, microelemento che aiuta a mantenere in salute le ossa e non solo. Solo se si hanno reni malfunzionanti, la presenza di calcio può essere un problema, per una persona sana non ci sono controindicazioni.
Nessun rischio legato alla plastica
Le bottiglie di plastica usate per acqua sono generalmente fatte con un materiale comunemente detto PET il cui scorretto utilizzo o riutilizzo può portare alla formazione di sostanze pericolose. Diversi studi hanno infatti messo in luce che ci può essere il rilascio di molecole tossiche e cancerogene dai contenitori di PET all’acqua, soprattutto se le bottiglie sono esposte ai raggi solari o a fonti di calore.
Fa bene al portafoglio e all’ambiente
L’acqua del rubinetto è più economica di quella in bottiglia: evitare di acquistare acqua in bottiglia può comportare un risparmio di diverse centinaia di euro nell’arco di un anno. Non solo, l’acqua in bottiglia inquina, sia che si usino confezioni di plastica sia che si usino bottiglie di vetro. Nel primo caso per via della difficoltà di smaltimento della plastica, nel secondo perché il trasporto dallo stabilimento ai punti di vendita, le operazioni di imbottigliamento e il riciclo del vetro hanno un impatto sull’ambiente.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... inetto.htm
ciaooo Franco
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Per le pagine precedenti o le successive se non le vedi più:
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... edenti.htm
Prima di tutto devo giustificare il fatto che in Italia, gli impianti dell'acqua potabile sono obsoleti e trascurati, tanto che è di questi giorni che le perdite si acqua potabile sono di circa il 40% sull'intero territorio nazionale.
Ahahahahahah, mi viene da ridere!!!! Quanto è clientelare il SISTEMA italiano!
Negli abitati si sono eliminati le fontane pubbliche e i servizi pubblici! costano si dice! FALSO, conviene ai bar!!!
Questo non è che un esempio, ma quello più eclatante è questa perdita del 40% di acqua potabile che emerge senza ombra di dubbio.
A chi conviene che questo SISTEMA sia così perdente?
Ai bar ed alle industrie alimentari, e pare poco? e chi ci perde? e cosa ci perde?
L'abitante e la sua SALUTE! e pare poco?
Mi fermo e non vado oltre, ma mi auguro che questo SISTEMA cambi per il bene degli italiani.
E' migliore l'acqua di rubinetto o quella delle bottiglie?
Sono anni che bevo esclusivamente quella del rubinetto per ovvi motivi, ma questo articolo conferma appieno le mie convinzioni.
Sono certo che sarà una conferma anche per voi., certo, perchè nessun essere vivente usa l'acqua delle bottiglie. Anzi gli animali bevono anche nei rivoletti ed addirittura dalle paludi senza alcun problema.
Noi però abbiamo la fortuna dei rubinetti, ma ci dicono che ci causa danni, iniziando dal CLORO, ma è FALSO poichè anche il CLORO è un "ALIMENTO ESSENZIALE", come il BORO, che entrambi possono far male solo in grande quantità.
Ma il SISTEMA, formato da politici IMMONDI, hanno addirittura tolto le fontane dai nostri paesi e città, pur di assecondare i bar e le industrie alimentari.
Certo, tanto la vita umana vale meno di un euro!!!
Tranquilli, ormai il bisfenolo A (BPA) già lo conosciamo, vero?
Fin'ora abbiamo rilevato che i CIBI industriali contengono PRODOTTI CHIMICI NOCIVI alla nostra SALUTE, anche se, come detto dalla SCIENZA, e provate con le cosidette PROVE SCIENTIFICHE, in piccole o piccolissime parti, abbiamo certezza che ci causano le più disparate malattie. E sempre di più di nuove, iniziando dalla tenera età.
Mi permetto di ricordare gli "AROMI" o "AROMI NATURALI".
Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate, implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore, eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Ora però dobbiamo dedicarci a un qualcosa di più subdolo e sottilmente dannoso alla nostra salute:
LE BOTTIGLIE DI PLASTICA CHE TI RITIRANO PER POCHI CENTESIMI, MA CHE IN QUESTO MODO TI RENDONO SCHIAVO DEL SISTEMA .
MA NON SOLO DELLA BOTTIGLIA, MA ANCHE DELL'ACQUA CONTENUTA CHE CON ANALISI CHIMICHE TI ABBAGLIANO IN MODO DA DARTI LA CERTEZZA DELLA SALUTE.
Per arrivare questo però, hanno DEMONIZZATO per anni l'acqua PIU' CONTROLLATA E SICURA IN ASSOLUTO l'ACQUA DEL RUBINETTO.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... lenosa.htm
E questa la pagina degli "AROMI":
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... aromia.htm
Prima di procedere nella informazione è consigliabile vedere questo video molto interessante ed istruttivo al riguardo dell'acqua in bottiglia e l'acqua del rubinetto:
http://m.youtube.com/watch?v=X3QxBjWa2vU
ATTENZIONE, ATTENZIONE, ATTENZIONE IL PERICOLO E' REALE E GIA' LO TENIAMO IN CASA.
SI CHIAMA BISFENOLO A, UN PRODOTTO CHIMICO CANCEROGENO.
Gli " AROMI" o "AROMI NATURALI" li possiamo evitare lasciandoli sugli scaffali, ed è ANCORA PEGGIO della COCACOLA, in quanto anche questa se vuoi la eviti, ma il BISFENOLO A, NO, come fai?
Sei organizzato ad usare gli oggetti che lo contengono in ogni occasione della giornata sopratutto in casa!
CERTO E' NEGLI OGGETTI SI PLASTICA E PEGGIO ANCORA NELLE BOTTIGLIE DELL'ACQUA, LATTINE E BARATTOLI DI LATTA PER BEVANDE ED ALIMENTI.
NON HO PIU' PAROLE per descrivere il mio disappunto!
Lascio a voi capire il perchè di questa mia forte delusione nell'interpretare il comportamento così abominevole del mio simile nascondendosi dietro alla parola SCIENZA, quindi alle PROVE SCIENTIFICHE, VERE O FALSE.
Ecco perchè la STRAGE di TIROIDI nella popolazione IGNARA, ma poi dopo aver INCASSATO per l'asportazione, ecco l'"EUTORIX" A VITA con lauti guadagni garantiti.
"La scheda
Il Bisfenolo A (BpA) costituisce oltre il 70% del materiale plastico conosciuto con il nome di policarbonato, e per rendersi conto si tratta di una produzione annua pari a di 3 milioni di tonnellate nel mondo.
Si tratta del principale componente del policarbonato utilizzato per imballaggi e contenitori, ed è anche un componente delle resine epossifenoliche, impiegate nel rivestimento interno delle scatolette di metallo di alimenti e bibite, dei coperchi dei vasetti di omogeneizzati e di bottiglie di vetro. E’ anche presente nelle stoviglie di plastica e in diversi contenitori per alimenti nei serbatoi domestici dell’acqua potabile e nei tini per il vino ed è classificato come interferente endocrino ( ovvero sostanze che possono entrare in conflitto con le sostanze ormonali dell’uomo) e può interferire anche con la tiroide."
La parte la trivi sull'articolo sotto.
E non venitemi a dire che questo BISFENOLO A BPA non è messo nei prodotti di plastica per AMMALARE ED ELIMINARE LE PERSONE, COME PROGETTATO A TAVOLINO da scienziati SCELLERATI ED IMMONDI.
Basta cliccare sul link, leggere la tabella e giudicate voi stessi.
Non ci vuole molta cosidetta: SCIENZA per capirlo, vero?
http://digilander.libero.it/genfranco5/ ... loAbpa.htm
01-03-11
SALUTE: DA OGGI STOP AL BISFENOLO A NEI BIBERON.
(ASCA) - Roma, 1 mar - Entra in vigore oggi 1° marzo il divieto alla fabbricazione nell'Unione europea di biberon contenenti Bisfenolo A (BPA), sostanza potenzialmente molto pericolosa. Il BPA e' ampiamente utilizzato nella produzione di biberon in plastica. Se il Divieto di fabbricazione parte dal 1° marzo il divieto di commercializzazione e importazione di biberon contenenti BPA scatta dal 1° giugno: lo stabilisce una direttiva Ue (2011/8/EU), adottata alla fine di gennaio.
''Oggi è una data molto significativa - afferma Eva Alessi, responsabile sostenibilità del WWF Italia - perché segna un traguardo importante anche per il WWF nella salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente.
L'obiettivo raggiunto è fondamentale perché riduce - ma non elimina - l'esposizione della parte più vulnerabile della nostra popolazione, i bambini, ad una sostanza di cui sono sempre più evidenti gli effetti avversi. Infatti nel valutare i rischi per i bambini, bisogna considerare, oltre alla contaminazione dovuta al contatto diretto del biberon con il latte, anche altri apporti derivanti dalla contaminazione ambientale dovuta all'uso del bisfenolo A come additivo delle plastiche in moltissimi altri oggetti''.
''Da anni il WWF, in accordo con la comunità scientifica, sollecita una regolamentazione più severa per gli interferenti endocrini (Ie) che impattano sulla vita dei bambini e degli adulti - aggiunge - e sono ormai considerati contaminanti ubiquitari. La lista degli Ie è lunga e comprende oltre al bisfenolo A anche, tra gli altri, le diossine, i ritardanti di fiamma utilizzati in apparecchiature elettroniche e nelle tappezzerie, nonché diversi pesticidi. Una crescente quantità di dati scientifici ritiene che il feto ed il bambino siano particolarmente a rischio anche in presenza di dosi di interferenti endocrini molto più basse di quelle che causano effetti nell'adulto e per questo urge che la UE metta in atto una regolamentazione più severa''.
Piccole quantità di BPA possono essere rilasciate dai biberon nel latte nel momento in cui questi contenitori vengono riscaldati a temperature elevate.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... enoloa.htm
Generalmente è sconsigliabile l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica. Questo sconsiglio non deriva soltanto dall’aspetto ecologico, ma anche per il bene della nostra salute. Ormai anche i sassi sanno che l’uso indiscriminato della plastica ha causato (e causa) non pochi danni all’ambiente. La plastica è una sostanza che il nostro pianeta fà fatica a metabolizzare, più o meno come un alimento che facciamo fatica a digerire.
Nel caso comunque si decida di bere l’acqua nelle bottiglie di plastica sarebbe opportuno controllare prima le etichette.
Perché
Le lettere presenti nel simbolo del riciclo, come PP e HDP, ci dicono tanto sulla plastica stessa. Questo è quello che bisogna sapere:
Se nell’etichetta c’è scritto PET o PETE (Polietilene tereftalato), la plastica delle bottiglie può aver contaminato l’acqua con metalli e sostanze chimiche in grado di influenzare l’equilibrio ormonale nel vostro corpo.
Se nell’etichetta c’è scritto HDP o HDPE (Polietilene ad alta densità), l’acqua presente nella bottiglia molto probabilmente non è stata contaminata da nessuna sostanza nociva.
Se nell’etichetta c’è scritto 3V o PVC (Cloruro di polivinile), non bisogna assolutamente bere quell’acqua. Questo tipo di plastica rilascia sostanze chimiche tossiche che influenzano il nostro equilibrio ormonale.
Se nell’etichetta c’è scritto LDPE (Polietilene a bassa densità) è molto strano. Perché l’LDPE è usato soltanto per fare i sacchetti di plastica.
Scritto da: Alessandro Pecora
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... sticac.htm
L'acqua in bottiglia LEGGETE!!
L’acqua in bottiglia lasciata nella vostra automobile è molto dannosa!
È stata identificata come la causa più comune dell’elevato tasso di diossina nella formazione del cancro al seno. Un oncologo ha detto: “ le donne non dovrebbero bere l’acqua dalle bottiglie lasciate nelle automobili. Il calore reagisce con i prodotti chimici della plastica che libera la diossina nell’acqua.” La diossina è una tossina che trova un buon alloggio nel tessuto e genera il cancro al seno. Quindi dovreste essere molto prudenti e non bere mai l’acqua lasciata in automobile se c’è la bottiglia di plastica.
Fate passare il messaggio a tutte le donne che conoscete.
Abbiamo bisogno di diffondere queste informazioni che possono salvare delle donne! Utilizzate una borraccia in acciaio inossidabile o una bottiglia di vetro al posto di quella di plastica!
Fatelo sapere anche a chi una figlia o un figlio se vi pare!
Questa informazione circola dal centro medico dell’esercito. Non mettere i recipienti e gli imballaggi di plastica nel microonde. Né la bottiglia d’acqua nel congelatore. La diossina causa il cancro specialmente quello al seno. La diossina inquina tantissimo le cellule del vostro corpo. Non congelare le vostre bottiglie di plastica con l’acqua così che non liberi diossina dalla plastica.
Il primario della clinica del benessere nell’ospedale di Castle, Edward Fujimoto ha parlato della diossina ed è quindi malvisto. Egli ha detto non dovremmo mai riscaldare il nostro cibo nel microonde, soprattutto nei recipienti di plastica perché la combinazione delle alte temperature libera la diossina nel cibo e di conseguenza nel nostro corpo. Raccomanda invece di utilizzare recipienti di vetro come il pyrex o Corning o recipienti in ceramica, si ottiene lo stesso risultato ma senza diossina. La carne o le zuppe istantanee dovranno essere tolte dal recipiente e riscaldate con qualcos’altro. La carta non è malvagia ma non sapete cosa contiene. È più sicuro utilizzare il vetro soprattutto per riscaldare. Vi ricordiamo che i fast-food hanno modificato i loro imballaggi per diversi problemi di cui la diossina è una delle ragioni. È anche molto dannoso il film plastico (PVC) per rinvolgere e riscaldare il cibo nel microonde. È come una bomba atomica nel cibo, il calore eccessivo miscela la tossina velenosa del film ai cibi. È meglio coprire il cibo con un tovagliolo di carta.
Questo articolo dovrebbe essere inviato a tutte le persone importanti della vostra vita.
Postato 15th May 2011 da Patrizia Poliseno
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... astica.htm
L’acqua in bottiglia lasciata nella vostra automobile è molto dannosa!
È stata identificata come la causa più comune dell’elevato tasso di diossina nella formazione del cancro al seno.
Un oncologo ha detto: “ le donne non dovrebbero bere l’acqua dalle bottiglie lasciate nelle automobili.
Il calore reagisce con i prodotti chimici della plastica che libera la diossina nell’acqua.” La diossina è una tossina che trova un buon alloggio nel tessuto e genera il cancro al seno. Quindi dovreste essere molto prudenti e non bere mai l’acqua lasciata in automobile se c’è la bottiglia di plastica. Fate passare il messaggio a tutte le donne che conoscete.
Abbiamo bisogno di diffondere queste informazioni che possono salvare delle donne! Utilizzate una borraccia in acciaio inossidabile o una bottiglia di vetro al posto di quella di plastica!
Questa informazione circola dal centro medico dell’esercito. Non mettere i recipienti e gli imballaggi di plastica nel microonde. Né la bottiglia d’acqua nel congelatore. La diossina causa il cancro specialmente quello al seno. La diossina inquina tantissimo le cellule del vostro corpo. Non congelare le vostre bottiglie di plastica con l’acqua così che non liberi diossina dalla plastica. Il primario della clinica del benessere nell’ospedale di Castle, Edward Fujimoto ha parlato della diossina ed è quindi malvisto. Egli ha detto non dovremmo mai riscaldare il nostro cibo nel microonde, soprattutto nei recipienti di plastica perché la combinazione delle alte temperature libera la diossina nel cibo e di conseguenza nel nostro corpo. Raccomanda invece di utilizzare recipienti di vetro come il pyrex o Corning o recipienti in ceramica, si ottiene lo stesso risultato ma senza diossina.
La carne o le zuppe istantanee dovranno essere tolte dal recipiente e riscaldate con qualcos’altro. La carta non è malvagia ma non sapete cosa contiene. È più sicuro utilizzare il vetro soprattutto per riscaldare.
Vi ricordiamo che i fast-food hanno modificato i loro imballaggi per diversi problemi di cui la diossina è una delle ragioni. È anche molto dannoso il film plastico (PVC) per rinvolgere e riscaldare il cibo nel microonde. È come una bomba atomica nel cibo, il calore eccessivo miscela la tossina velenosa del film ai cibi. È meglio coprire il cibo con un tovagliolo di carta.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... sticab.htm
Acqua di Nepi (Nepi, Viterbo): per questa nota acqua minerale (gruppo San Benedetto) il valore anomalo riscontrato è stato quello del Berillio (una sostanza molto tossica, classificata tra le sostanze cancerogene di classe A dall’Environmental Protection Agency – USA – che non dovrebbe superare i 4 mcg/l), nella quantità di 4.69 mcg/litro (non esistono attualmente dei limiti per questa sostanza in Italia nè in Europa). A questo si aggiunge anche una eccessiva presenza di Alluminio (237 mcg/l contro i 200 mcg/l consentiti per le acque potabili) e di Fluoro (1.64 mg/l contro 1.5 mg/l consentiti per le acque potabili e per la prima infanzia). In questo caso non mancheremo di pubblicare, appena disponibili, le nuove analisi che il gruppo sta effettuando sull’acqua di Nepi e che verranno rese note in autunno.
Acqua Claudia (Anguillara Sabazia, Roma) Egeria, Lavaredo e Sandalia: come per l’acqua di Nepi (le due fonti si trovano a circa 30 km di distanza l’una dall’altra) anche nell’acqua Claudia è stata riscontrata una presenza eccessiva di Fluoro (1.52 mg/l contro 1.5 mg/l consentiti). Stesso discorso per la fonte romana dell’acqua Egeria (1.71 mg/l). 1.75 mg/l di Fluoro sono stati invece riscontrati nell’acqua Lavaredo (S. Candido, Bolzano). Ma il dato più ‘importante’ è stato riscontrato dall’acqua Sandalia (Villasor, Cagliari), con una presenza di Fluoro di ben 7.93 mg per litro.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... uinata.htm
Ormai siamo abituati a bere acqua da bottiglie in plastica,sia per comodità,sia perchè ci viene maggiormente proposta. Ecco La verità che si nasconde dietro.
Quante volte siete fuori e pensate: “Vorrei proprio bere dell’acqua adesso”. Per cui entrate in un negozio e ne comprate una bottiglia, in genere una di quelle leggere in PET, anche perché spesso non se ne trovano altre. È semplice portarsele dietro mentre si corre o si viaggia. E proprio su queste bottiglie l’organizzazione Storyofstuff ha realizzato un video informativo. Viene fuori abbastanza chiaramente quale sia l’impatto delle bottiglie di plastica sulle nostre vite. Di seguito i punti salienti:
Una situazione che conosciamo molto bene e che possiamo definire l’altro lato della medaglia: un paesaggio meraviglioso come quello di una spiaggia, pieno di rifiuti e bottiglie di plastica. Un ambiente pericoloso anche per gli animali, che possono soffocare a causa di questi scarti abbandonati in giro.
Perché mai beviamo l’acqua nelle bottiglie di plastica? Al giorno d’oggi sono in molti a sapere che i residui di olio che si usano per produrre la plastica sono dannosi per la salute. Durante un test a Detroit, negli Stati Uniti, è stato scoperto che le costose bottigliette da 2$ contengono in realtà una qualità d’acqua inferiore a quella erogata dal rubinetto e persino il sapore è più scadente. Ma allora come mai la gente continua a preferirle?
I produttori vendono le bottiglie d’acqua a un prezzo di mercato che è 2.000 volte superiore al costo dell’acqua del rubinetto. Chi pagherebbe 10.000€ per un panino solo perché è confezionato nella plastica? Negli anni Settanta le società che ottenevano i ricavi maggiori in questo mercato erano quelle che vendevano bibite analcoliche, come la Coca Cola.
Ma quando si scoprì che queste bevande non facevano bene, si riprese a bere l’acqua del rubinetto. Per far fronte a questo cambiamento nel comportamento di consumo, queste stesse società iniziarono a vendere acqua in bottiglia. Ma la reazione non fu delle migliori, alla gente sembrava che provassero a mettere in vendita l’aria. Per cui la domanda venne creata artificialmente. Si iniziò a insinuare il dubbio che bere acqua del rubinetto non fosse salutare e che l’uso migliore restasse quello per l’igiene della casa e della persona. Poi vennero associate al prodotto immagini piene di colori, con montagne incontaminate.
Foto che suggeriscono la purezza dell’acqua. Da notare il paradosso, essendo quella in bottiglia, semplicemente acqua del rubinetto filtrata. Per non parlare del contenitore in cui viene venduta: la plastica è uno dei fattori di maggior rischio per l’ambiente. Non può essere distrutta. Il problema principale sta nella produzione delle bottiglie. Le grandi quantità di petrolio richieste corrispondono a quelle necessarie per le automobili negli Stati Uniti. La diffusione a livello internazionale è poi un altro fattore, viene fuori un numero pazzesco se si considera che si usa una bottiglia ogni 2 minuti.
Il problema successivo è lo smaltimento: anche se c’è un simbolo per il riciclo sulle bottiglie, questi prodotti non vengono rigenerati poi così spesso.
L’80% delle bottiglie finisce nella spazzatura e ci vogliono circa 1.000 anni prima che si decompongano. Nel caso vengano bruciate si creano ulteriori disastri ambientali. Quando i resti vengono gettati nei cassonetti per il riciclo, succede che interi carichi di bottiglie vuote vengano trasportate fino all’India e restino in cumuli insieme ad altre. Anziché essere riciclate, vengono declassate a prodotti di qualità più bassa che, ovviamente, in un secondo momento, finiranno a loro volta nei cassonetti.
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Chi usa le bottiglie di plastica lo deve fare seguendo questi 3 passaggi: paura, tentazione e disinformazione. In molti posti, l’acqua del rubinetto (la peggior nemica dell’industria delle bibite) non si può bere, ma questo è causato, in parte, anche dalle fabbriche dove si processa l’imbottigliamento dell’acqua stessa. Eliminano i liquidi di scarto nei fiumi. Come si può fronteggiare quest’industria?
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... lenosa.htm
Tu non sei malato, sei assetato.
Pagina 4/13 che dell'originale è 8/262
L’incubo della vita e della morte in quel buco infernale perseguitava tutti e mise alla prova il coraggio e la resistenza sia dei forti che dei deboli. Fu allora che il corpo umano mi rivelò alcuni dei suoi maggiori segreti, segreti mai compresi dalla scienza medica.
Per la maggior parte dei prigionieri, di età dai 14 agli 80 anni, la pressione di questa vita eccezionalmente dura causò molto stress e malattie. Il destino deve avermi scelto per essere lì ad aiutare parte di questa gente disperata. Una notte, dopo circa due mesi dalla mia reclusione (avevo cominciato con 6 settimane di isolamento), quel destino si rivelò.
Erano circa le ore 23. Mi svegliai e mi resi conto che un mio compagno di cella soffriva di terribili dolori allo stomaco. Non riusciva nemmeno a camminare da solo. Gli altri lo stavano aiutando a stare in piedi. Egli soffriva di un’ulcera peptica ed aveva bisogno di un medicinale. Rimase malissimo quando gli dissi che non mi era stato permesso di portare con me in prigione scorte di medicinali.
Allora l’evento sorprendente si verificò !
Gli detti due bicchieri d’acqua.
Il dolore scomparve in pochi minuti ed egli poté stare in piedi da solo. Il suo sorriso andava da un orecchio all’altro. Non potete immaginare la gioia che provò per il sollievo, perfino in una situazione del genere.
“Che accade se il dolore ritorna?” mi chiese.
“ Bevi due bicchieri d’acqua ogni 3 ore”, risposi.
Fu libero dal dolore e dalla malattia per il resto della sua detenzione. La sua “cura dell’acqua” in quell’ambiente così inospitale mi stupì come medico.
Sapevo di essere stato testimone di un potere curativo dell’acqua che non mi era stato insegnato alla Scuola di Medicina. Mi sentii sicuro che una simile osservazione non era mai stata fatta nell’ambito della ricerca medica.
Se l’acqua poteva curare l’attacco di una malattia dolorosa in un ambiente così stressante, certamente ciò richiedeva ulteriore ricerca. Mi resi conto che il mio destino di terapeuta mi aveva condotto in quel “laboratorio di stress umano” per insegnarmi un nuovo approccio alla medicina e per rivelare molti altri segreti nascosti riguardanti il corpo umano. Aprii gli occhi.
Istintivamente mi resi conto del motivo per cui ero finito in prigione.
Smisi di pensare a me stesso ed incominciai a concentrarmi sulla ricerca medica. Iniziai a identificare i numerosi problemi di salute causati dallo stress della prigionia. Nella maggior parte dei casi essi implicavano dolori di natura ulcerosa. Io trattai quelli che venivano da me con ciò che aveva dimostrato essere il miglior “elisir naturale”: l’acqua. Scoprii che l’acqua poteva trattare e sanare più malattie di qualunque altra medicina che conoscevo.
Riusciva a curare persino qualcuno che stava letteralmente morendo di dolore ! Erano di nuovo le ore 23 circa.
Stavo andando da un compagno malato quando udii un lamento proveniente da una cella in fondo al corridoio. Seguii il suono e trovai un giovane arrotolato sul pavimento della sua cella. Sembrava totalmente incosciente ed emetteva
profondi, laceranti lamenti.
Gli chiesi cosa avesse. Non reagì.
Dovetti scuoterlo, prima che fosse in grado di rispondere che la sua ulcera lo stava uccidendo.
“Che cosa hai fatto per placare il dolore?”, gli chiesi.
Mi spiegò esitando.
“Sin dall’una...quando è iniziato, ho preso tre Tagamesh... un’intera bottiglia di antiacido... ma il dolore non ha fatto che peggiorare”. ( In quel periodo i prigionieri potevano ottenere medicinali dall’ospedale del carcere).
A quel punto avevo idee molto più chiare sul dolore da ulcera peptica. Ciò di cui non mi ero reso conto fino ad allora era la gravità che poteva raggiungere quando neppure forti calmanti riuscivano a fermarlo. Dopo aver esaminato il suo addome per verificare possibili complicazioni, gli detti due bicchieri di acqua del rubinetto – all’incirca mezzo litro. Lo lasciai per visitare
un altro compagno malato e tornai dopo dieci minuti. Le grida di dolore non risuonavano più nel corridoio.
“Come ti senti?” gli chiesi
“Molto meglio”, rispose, “ma provo ancora un po’ di dolore”.
Gli diedi un terzo bicchiere d’acqua ed il dolore cessò completamente entro quattro minuti.
Quest’uomo era stato semi-incosciente in punto di morte; aveva assunto un’enorme quantità di medicine per l’ulcera senza alcun risultato ed ora, dopo aver bevuto tre soli bicchieri di acqua del rubinetto, era senza dolori, in grado di stare seduto e di socializzare con gli amici.
Che scoperta umiliante! Ed io che credevo di aver ricevuto la migliore preparazione medica del mondo, a Londra!>
http://digilander.libero.it/genfranco/I ... cquabr.pdf
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... cquabr.htm
Consumare acqua del rubinetto è un’ottima idea: è più controllata e ha meno rischi di quella in bottiglia, ed è una scelta più economica
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I benefici dell’acqua: fitness, depurazione e massaggi
Siete fra le persone che bevono acqua del rubinetto o in bottiglia? Seppur si pensi che quella in bottiglia sia più salutare, ci sono tanti buoni motivi per bere acqua del rubinetto.
Controlli più severi
L’acqua del rubinetto ha limiti alle sostanze indesiderate più severi rispetto alle acque minerali in bottiglia. In particolare la soglia di tolleranza coincide nel caso di alluminio, arsenico e nichel, ma non per il manganese, dove il limite per le acque minerali è dieci volte superiore a quella dell’acqua del sindaco. Un problema però può derivare dallo stato delle tubazioni che portano l’acqua fino al rubinetto di casa: le vecchie tubature corrodendo rilascino alcune sostanze dannose, come il piombo. Verificate che le tubature del vostro edificio siano in buono stato.
Microbiologicamente sicura
L’acqua del rubinetto è microbiologicamente sicura perché trattata con cloro (che in modeste quantità non è pericoloso per la salute), e controllata periodicamente. Se avete dei dubbi, sappiate che online si trovano per ogni comune, i dati riguardanti l’analisi dell’acqua.
Contiene calcio
Ci si lamenta del fatto che l’acqua del rubinetto è più “dura” per via del calcare; è vero, ma può essere filtrata per evitare questo inconveniente e non tutti i mali vengono per nuocere: quest’acqua contiene calcio, microelemento che aiuta a mantenere in salute le ossa e non solo. Solo se si hanno reni malfunzionanti, la presenza di calcio può essere un problema, per una persona sana non ci sono controindicazioni.
Nessun rischio legato alla plastica
Le bottiglie di plastica usate per acqua sono generalmente fatte con un materiale comunemente detto PET il cui scorretto utilizzo o riutilizzo può portare alla formazione di sostanze pericolose. Diversi studi hanno infatti messo in luce che ci può essere il rilascio di molecole tossiche e cancerogene dai contenitori di PET all’acqua, soprattutto se le bottiglie sono esposte ai raggi solari o a fonti di calore.
Fa bene al portafoglio e all’ambiente
L’acqua del rubinetto è più economica di quella in bottiglia: evitare di acquistare acqua in bottiglia può comportare un risparmio di diverse centinaia di euro nell’arco di un anno. Non solo, l’acqua in bottiglia inquina, sia che si usino confezioni di plastica sia che si usino bottiglie di vetro. Nel primo caso per via della difficoltà di smaltimento della plastica, nel secondo perché il trasporto dallo stabilimento ai punti di vendita, le operazioni di imbottigliamento e il riciclo del vetro hanno un impatto sull’ambiente.
http://acidoascorbico.altervista.org/pr ... inetto.htm
ciaooo Franco
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